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Corano e Moschea al-Aqsa

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Corano e Moschea al-Aqsa

Corano vs. Moschea al-Aqsa

Il Corano (letteralmente: «la lettura» o «la recitazione salmodiata») è il testo sacro dell'Islam. Per i musulmani il Corano, così come viene conosciuto e letto oggi, rappresenta il messaggio rivelato intorno al 610 d.C. da Dio a Maometto per un tramite angelico, l'arcangelo Gabriele – a partire dal 22 dicembre 609 – e destinato a ogni essere umano sulla Terra. La moschea al-Aqṣā fa parte di quel complesso di edifici religiosi di Gerusalemme che è chiamato Monte Majid, o al-Ḥaram al-Sharīf (il nobile santuario), da parte dei musulmani, Har ha-Bayit (Monte del Tempio) dagli ebrei, e tempio di Salomone (Templum Salomonis) dai cristiani, soprattutto in epoca medievale.

Analogie tra Corano e Moschea al-Aqsa

Corano e Moschea al-Aqsa hanno 14 punti in comune (in Unionpedia): Allah, Arcangelo, Gabriele (arcangelo), Impero ottomano, Islam, Janna, Kaʿba, La Mecca, Maometto, Moschea, Musulmano, Omayyadi, Palestina, Sūra.

Allah

Allah (pronunciato in italiano) è una parola araba che indica il nome di Dio. Nella religione islamica è il nome con cui Dio definisce sé stesso nel Corano.

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Arcangelo

L'arcangelo è un tipo di angelo, presente nel Cristianesimo, nell'Ebraismo e nell'Islam. L'etimo deriva dal latino archangelus (archànghelos), composto dalle parole greche αρχειν, "àrchein", comandare e αγγελος, "àngelos", angelo (la traduzione letterale è "angelo capo" o "capo degli angeli").

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Gabriele (arcangelo)

Nelle religioni abramitiche, Gabriele (in ebraico גַּבְרִיאֵל, Gavriʼel;; in greco; in ebraico tiberiense Gaḇrîʼēl; e in arabo جبريل Jibrīl o Jibraeil), il cui nome significa "Potenza di Dio ('El)" o "Dio ('El) è forte", è, nella tradizione biblica, uno degli angeli che sono alla presenza di Yahweh e ne cantano incessantemente le lodi.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Islam

LIslam (pronunciato in italiano AFI: -tradizionale- o -comune-) è una religione monoteista abramitica di carattere universalista. Apparsa nel VII secolo nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, i suoi fedeli, detti musulmani, la ritengono rivelata da Maometto (Muhammad o Mohamed), considerato l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato al mondo da Allah (il dio unico dell'Islam) per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.

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Janna

Janna è il nome che indica il paradiso nell'Islam. Esso deriva dall'espressione biblica ebraica גַּן עֵדֶ, Gan ʿEḏen, ossia - come traduce Giovanni Paolo Tasini - Giardino in Eden o, più correntemente, Giardino nell'Eden (o dell'Eden).

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Kaʿba

La Kaʿba (o al-Kaʿba;, derivante dal sostantivo kaʿb, 'dado' o 'cubo'), nell'adattamento italiano Caaba o Kaaba, è un'antica costruzione situata all'interno della Sacra Moschea, al centro della Mecca (in Arabia Saudita); rappresenta l'edificio più sacro dell'islam.

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La Mecca

La Mecca (AFI) è una città dell'attuale Arabia Saudita occidentale, situata nella regione dell'Hegiaz. Capoluogo della provincia omonima, è per antonomasia la città santa (prima ancora di Medina e Gerusalemme) per i musulmani.

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Maometto

Nel 610 Maometto,In italiano, fino a tutto il XVI secolo, è stato chiamato anche Maumetto o Macometto; più antica invece la variante Malcometto, prequattrocentesca.

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Moschea

La moschea, chiamata anticamente anche meschita, è il luogo di preghiera per i fedeli dell'islam. La parola italiana deriva direttamente dallo spagnolo "mezquita", a sua volta originata dalla parola araba masğid o masjid che indica il luogo in cui si compiono le sujūd, le prosternazioni che fanno parte dei movimenti obbligatori che deve compiere il fedele orante.

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Musulmano

Il termine musulmano (o mussulmano) indica ciò che è attinente all'Islam. Il sostantivo musulmano - che identifica una persona che segue la religione islamica, "devoto ad Allah" o "sottomesso ad Allah" - deriva dal nome verbale arabo muslim (plurale: muslimūn / īn), ossia "sottomesso (ad Allah)".

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Omayyadi

Gli Omayyadi (al sing. omayyade, pron.) o Omaiadi sono stati una dinastia araba. Il clan che la fondò si chiamava Banū Umayya, veniva dalla Mecca e apparteneva alla tribù Quraysh ("coreisciti").

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Palestina

La Palestina (in greco:, Palaistínē; in latino: Palaestina;;, Palestina; in yiddish: פּאלעסטינע, Palestine) è la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al Mar Rosso e ai confini con l'Egitto.

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Sūra

Nel Corano, la sūra ('sura', impropriamente 'capitolo'; pl. سور, suwar, 'sure') è ognuna delle 114 ripartizioni del Libro; ogni sūra, a sua volta, si divide in āyāt ('segni', 'miracoli') o versetti.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Corano e Moschea al-Aqsa

Corano ha 267 relazioni, mentre Moschea al-Aqsa ha 89. Come hanno in comune 14, l'indice di Jaccard è 3.93% = 14 / (267 + 89).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Corano e Moschea al-Aqsa. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: