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Coscienza (filosofia) e Sentimento

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Coscienza (filosofia) e Sentimento

Coscienza (filosofia) vs. Sentimento

Coscienza, in ambito filosofico, è l'intuizione - cioè la conoscenza - di esistere. In quanto tale, la coscienza non dipende né da percezione sensoriale, né da alcuna facoltà intellettuale o mentale. In psicologia con il termine sentimento (derivato dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende uno stato d'animo ovvero una condizione cognitivo-affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività rispetto alle passioni.

Analogie tra Coscienza (filosofia) e Sentimento

Coscienza (filosofia) e Sentimento hanno 21 punti in comune (in Unionpedia): Autocoscienza, Cartesio, Comportamento, Critica della ragion pratica, David Hume, Edmund Husserl, Emozione, Esistenzialismo, Friedrich Schelling, Gottfried Wilhelm von Leibniz, Henri Bergson, Immanuel Kant, Intuizione, Jean-Jacques Rousseau, Jean-Paul Sartre, Martin Heidegger, Metafisica, Neoplatonismo, Percezione, Positivismo, Psicologia.

Autocoscienza

Lautocoscienza è definibile come l'attività riflessiva del pensiero con cui l'io diventa cosciente di sé, a partire dalla quale poter avviare un processo di introspezione rivolto alla conoscenza degli aspetti più profondi dell'essere.

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Cartesio

Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche a ogni aspetto del sapere, dando vita a ciò che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale, una posizione filosofica dominante in Europa tra il XVII e il XVIII secolo.

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Comportamento

Il comportamento è il modo di agire e reagire di un oggetto o un organismo messo in relazione o interazione con altri oggetti, organismi o più in generale con l'ambiente.

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Critica della ragion pratica

La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte de La Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. In questo senso l'opera è deontologica, o prescrittiva. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica bensì della Dottrina della virtù della Metafisica dei costumi (1797), che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.

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David Hume

È considerato il terzo e forse il più radicale dei British Empiricists ("empiristi britannici"), dopo l'inglese John Locke e l'anglo-irlandese George Berkeley.

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Edmund Husserl

La corrente filosofica della fenomenologia ha influenzato gran parte della cultura del Novecento europeo e non solo. Oltre a Max Scheler, ebbe un profondo influsso sull'esistenzialismo di Martin Heidegger, ma indirettamente il suo pensiero ha influito anche sulle scienze cognitive e sulla filosofia della mente odierne (secondo Hubert Dreyfus, Husserl è da considerarsi il "padre delle ricerche contemporanee nella psicologia cognitiva e intelligenza artificiale").

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Emozione

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Secondo la definizione della Associazione Psicologica Americana, l'emozione è un modello fenomenico complesso, di natura reattiva, che coinvolge varie esperienze soggettive, sia di natura fisica (comportamenti, riflessi, attivazione fisiologica) che psicologica (esperienza soggettiva, processi cognitivi), non sempre a livello consapevole.

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Esistenzialismo

Lesistenzialismo è una variegata e non omogenea corrente di pensiero che si è espressa in vari ambiti culturali e sociali umani, tra filosofia, letteratura, arti e costume, affermando, nell'accezione più comune del termine, il valore intrinseco dell'esistenza umana individuale e collettiva come nucleo o cardine di riflessione, diversamente da altre correnti e principi filosofici più totalizzanti, assolutistici.

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Friedrich Schelling

Il pensiero di Schelling, difficilmente definibile in un quadro unitario per la sua continua evoluzione, prosegue da quello di Kant e Fichte.

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Gottfried Wilhelm von Leibniz

Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, nonché una delle poche figure di "genio universale", la sua applicazione intellettuale a pressoché tutte le discipline del sapere ne rende l'opera vastissima e studiata ancor oggi trasversalmente: a lui ed a Isaac Newton vengono generalmente attribuiti l'introduzione e i primi sviluppi del calcolo infinitesimale, in particolare il concetto di integrale, per il quale si usano ancora oggi molte sue notazioni, i termini "dinamica" e "funzione", che egli usò per individuare le proprietà di una curva, tra cui l'andamento, la pendenza, la corda, la perpendicolare in un punto.

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Henri Bergson

La sua opera superò le tradizioni ottocentesche dello spiritualismo e del positivismo ed ebbe una forte influenza nei campi della psicologia, della biologia, dell'arte, della letteratura e della teologia.

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Immanuel Kant

Considerato una delle figure più importanti dell'intera storia della filosofia, fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idealistica e di gran parte di quella successiva.

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Intuizione

L'intuizione in filosofia indica quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile.

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Jean-Jacques Rousseau

Nato da un'umile famiglia calvinista di origine francese, cittadino della Repubblica di Ginevra, ebbe una giovinezza difficile ed errabonda durante la quale si convertì al cattolicesimo (per poi tornare al calvinismo e approdare infine al deismo), visse e studiò a Torino e svolse diverse professioni, tra cui quella della copia di testi musicali e quella di istitutore.

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Jean-Paul Sartre

Nel 1964 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura, che però rifiutò, motivando il rifiuto col fatto che solo a posteriori, dopo la morte, fosse possibile esprimere un giudizio sull'effettivo valore di un letterato.

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Martin Heidegger

Celebre è il suo scritto Essere e tempo, in cui cercò di impostare un nuovo discorso attorno all'Essere, a partire da un'analisi dell'esistenza condotta su quello che egli definisce Esserci, ossia l'uomo. In esso Heidegger rivendica la scoperta della temporalità quale orizzonte di senso dell'Esserci. Per l'impossibilità anche linguistica di approdare a un risultato soddisfacente, tuttavia, Heidegger annunciò una Kehre (cioè una "svolta") del suo pensiero, volta a indagare l'Essere in sé con approccio diverso rispetto all'opera precedente. Tale ricerca lo condurrà ad affrontare anche altre questioni di filosofia, quali la metafisica, l'arte, la poesia e il linguaggio. Alla fine della Seconda guerra mondiale, Heidegger è stato al centro di notevoli polemiche circa il suo trascorso da simpatizzante nazista, e fu estromesso per qualche anno dal mondo accademico, per essere poi riabilitato. Nonostante il suo rapporto col nazismo sia ancora oggi oggetto di notevoli controversie e dibattiti, il suo contributo alla filosofia resta innegabile, e le sue opere continuano ad essere influenti tutt'oggi.

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Metafisica

La metafisica è quella branca della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile, si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile.

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Neoplatonismo

Il neoplatonismo è quella particolare interpretazione del pensiero di Platone che venne data in età ellenistica, e che riassume in sé diversi altri elementi della filosofia greca, diventando la principale scuola filosofica antica a partire dal III secolo d.C.Il termine "neoplatonismo" è stato coniato solo nel XIX secolo per indicare appunto quelle nuove interpretazioni che si erano andate via via sovrapponendo a partire dall'età ellenistica, ma che erano sempre state identificate col pensiero stesso di Platone, ritenuto quasi un loro capostipite (cfr. Sorto in età imperiale romana, il neoplatonismo andrà poi ad influenzare soprattutto la filosofia occidentale, sia cristiana che moderna, distinguendosi dal platonismo di marca bizantina, rimasto ancorato a una lettura tradizionale di Platone.

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Percezione

La percezione è il processo che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato. Gli assunti allo studio della percezione variano a seconda delle teorie e dei momenti storici.

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Positivismo

Il positivismo è un movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima metà dell'Ottocento e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere all'esaltazione del progresso scientifico.

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Psicologia

La psicologia è una scienza che studia gli stati mentali e i processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconscecfr..

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Coscienza (filosofia) e Sentimento

Coscienza (filosofia) ha 101 relazioni, mentre Sentimento ha 164. Come hanno in comune 21, l'indice di Jaccard è 7.92% = 21 / (101 + 164).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Coscienza (filosofia) e Sentimento. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: