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Critica della ragion pratica

Indice Critica della ragion pratica

La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte della Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica, ma della "Dottrina della virtù" della Metafisica dei costumi (1797) che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.

41 relazioni: Analisi e sintesi, Analogia, Anima, Bene (filosofia), Causa (filosofia), Conoscenza, Corollario, Critica del Giudizio, Critica della ragion pura, David Hume, Determinismo, Dio, Dovere, Egoismo, Fenomeno (filosofia), Filosofia, Fondazione della metafisica dei costumi, Idea, Immanuel Kant, Imperativo categorico, Imperativo ipotetico, Jean-Jacques Rousseau, La metafisica dei costumi, Metodo (filosofia), Natura, Noumeno, Organi di senso, Ottimismo, Principio di legalità, Psicologia, Ragione, Scelta, Scienza, Sentimento, Trascendentale, 1781, 1785, 1788, 1790, 1797, 1898.

Analisi e sintesi

Il concetto di analisi, metodo filosofico della conoscenza, nella filosofia europea, da Cartesio in poi, è spesso (ma non necessariamente) collegato a quello di sintesi.

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Analogia

L'analogia indica in filosofia un rapporto di somiglianza fra due enti, detti analoghi, tale che dall'eguaglianza o similarità constatata tra alcuni elementi di tali enti si possa dedurre l'eguaglianza o somiglianza anche di tutti gli altri loro elementi.

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Anima

L'anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte vitale e spirituale di un essere vivente, comunemente ritenuta distinta dal corpo fisico.

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Bene (filosofia)

Da un punto di vista generico, col termine "bene" si indica tutto ciò che agli individui appare desiderabile e tale che possa essere considerato come fine ultimo da raggiungere nella propria esistenza.

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Causa (filosofia)

Nella storia della filosofia, nella scienza e nel senso comune il concetto di causa assieme a quello connesso di causalità o relazione causale indica la relazione tra due fenomeni (o classi di fenomeni), nel caso in cui il primo fenomeno, detto causa, è motivo di esistenza del secondo, detto effetto.

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Conoscenza

La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori).

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Corollario

In matematica, con il termine di origine floreale corollario si intende un enunciato che viene dimostrato nell'ambito di una teoria formale – come ad esempio un teorema, un lemma o una qualsiasi proposizione derivabile dagli assiomi della teoria stessa mediante un procedimento dimostrativo – e che in un'esposizione sistematica della teoria viene presentato come fatto che segue da vicino un enunciato di maggiore evidenza cui si riserva il ruolo di teorema.

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Critica del Giudizio

La Critica del Giudizio è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1790, nella quale il filosofo condusse un'analisi "critica" del Giudizio di tipo "estetico".

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Critica della ragion pura

La Critica della ragion pura (titolo originale Kritik der reinen Vernunft) è l'opera maggiormente nota di Immanuel Kant.

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David Hume

È considerato il terzo e forse il più radicale dei British Empiricists ("empiristi britannici"), dopo l'inglese John Locke e l'anglo-irlandese George Berkeley.

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Determinismo

In filosofia e filosofia della scienza si definisce determinismo quella concezione per cui in natura nulla avviene per caso, invece tutto accade secondo ragione e necessità.

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Dio

Con il termine "dio" si intende indicare un'entità superiore dotata di potenza straordinaria variamente denominata e significata nelle diverse culture religiose.

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Dovere

Il dovere (dal latino debere, derivato a sua volta dalla preposizione de, 'da', e dal verbo habere, 'avere') è il comportamento imposto da una norma.

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Egoismo

Per egoismo si intende un insieme di atteggiamenti e comportamenti finalizzati unicamente, o in maniera molto spiccata, al conseguimento dell'interesse del soggetto che ne è autore, il quale persegue i suoi fini anche a costo di danneggiare, o comunque limitare, gli interessi del prossimo (questa è già un'accezione peggiorativa dell'egoismo).

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Fenomeno (filosofia)

Il termine fenomeno, dal greco ϕαινόμενον, participio sostantivato di ϕαίνομαι "mostrarsi, apparire", genericamente in filosofia indica "ciò che appare, che quindi può non corrispondere all'oggettività, e che si manifesta ed è conoscibile tramite i sensi".

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Filosofia

La filosofia (philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.

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Fondazione della metafisica dei costumi

La Fondazione della metafisica dei costumi fu la prima opera del filosofo tedesco Immanuel Kant dedicata interamente alla filosofia pratica.

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Idea

Idea (dal greco antico ἰδέα, dal tema di ἰδεῖν, vedere) è un termine usato sin dagli albori della filosofia, indicante in origine un'essenza primordiale e sostanziale, ma che oggi ha assunto nel linguaggio comune un significato più ristretto, riferibile in genere ad una rappresentazione o un "disegno" della mente.

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Immanuel Kant

Fu il più importante esponente dell'illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi fondanti della filosofia idealistica e della modernità.

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Imperativo categorico

L'imperativo categorico è il concetto filosofico centrale nella filosofia morale di Immanuel Kant, così come dell'etica deontologica moderna.

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Imperativo ipotetico

L'imperativo ipotetico, introdotto per la prima volta da Immanuel Kant nella sua Fondazione della metafisica dei costumi (1785), è un comando della ragione che, a differenza dell'imperativo categorico, sul quale si fonda la morale kantiana, si applica solo condizionatamente, cioè il comando sarà eseguito a condizione che si voglia conseguire un fine.

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Jean-Jacques Rousseau

Nato da un'umile famiglia calvinista di origine francese, ebbe una giovinezza difficile ed errabonda durante la quale si convertì al cattolicesimo (per poi tornare al calvinismo e approdare infine al deismo), visse e studiò a Torino e svolse diverse professioni, tra cui quella della copia di testi musicali e quella di istitutore.

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La metafisica dei costumi

La metafisica dei costumi (titolo originale: Die Metaphysik der Sitten) è l'opera più ampia di Immanuel Kant per quanto concerne la filosofia morale e del Diritto; sebbene non fosse conosciuta quanto la Fondazione della metafisica dei costumi o la Critica della ragion pratica, negli Stati Uniti fu riscoperta grazie alla traduzione di Mary J. Gregor e alla sua opera Laws of Freedom del 1963, in Italia ne esisteva già una traduzione a cura Giovanni Vidari (1923) e in Germania l'opera era discussa e conosciuta già prima, ma era stata sottovalutata.

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Metodo (filosofia)

Il termine metodo (dal greco μέϑοδος, composto di μετα- (in direzione di, in cerca di) e ὁδός (via, cammino) indica, in senso generale, un comportamento diretto al fine di istituire un ordine razionale in una ricerca e, in termini specifici, le regole e i principi nella procedura da adottare per l'acquisizione di una conoscenza indirizzata al conseguimento di un'azione efficace.

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Natura

La natura è l'insieme di tutte le cose esistenti considerato nella sua forma complessiva, nella totalità, cioè, dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano.

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Noumeno

Nella filosofia di Platone, il noumeno (AFI:; dal greco, noúmenon, participio presente medio-passivo di, "io penso, pondero, considero") rappresenta una specie intelligibile o idea e indica tutto ciò che non può essere percepito nel mondo tangibile, ma a cui si può arrivare solo tramite il ragionamento.

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Organi di senso

Gli organi di senso sono strutture fisiche presenti nei corpi degli esseri viventi che servono a ricevere informazioni dal mondo circostante.

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Ottimismo

L'ottimismo è un atteggiamento che si manifesta nel modo di sentire, pensare e di vivere contraddistinto dalla positività o quantomeno dal suo prevalere sulla negatività; se in questo riguarda l'esistenza e il modo di comportarsi e interagire con il prossimo e la società, nel pensiero porta a sviluppi complessi che concernono anche la filosofia.

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Principio di legalità

Il principio di legalità afferma che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo la legge.

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Psicologia

La psicologia è la disciplina, afferente alle scienze umane, che studia il comportamento e la mente, attraverso lo studio dei processi psichici, mentali e cognitivi nelle loro componenti consce e inconscecfr., mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale.

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Ragione

La ragione, in filosofia, è la facoltà dell'intelletto per mezzo della quale si esercita il pensiero razionale, ovvero quello rivolto ad argomenti astratti tipici del ragionamento, contrapponendosi alla sfera dell'irrazionalità.

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Scelta

La scelta è un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, e talora più di una, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione.

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Scienza

Per scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata e con procedimenti metodici e rigorosi (il metodo scientifico), avente lo scopo di giungere, attraverso delle prove, ad una descrizione, verosimile, oggettiva e con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'occorrenza dei fenomeni.

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Sentimento

In psicologia con il termine sentimento (derivato dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende uno stato d'animo ovvero una condizione cognitivo-affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività rispetto alle passioni.

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Trascendentale

Il termine trascendentale, da non confondersi con "trascendente", ha assunto in filosofia diversi significati: comparso per la prima volta nella filosofia medievale per designare una proprietà massimamente «universale», fu rielaborato dal filosofo tedesco Kant e dagli idealisti tedeschi Fichte e Schelling in riferimento a ciò che esiste «in sè e per sé», ma è funzionale ad altro da sè; quest'ultimo significato è stato riadattato infine dalla fenomenologia di Husserl.

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1781

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1785

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1788

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1790

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1797

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1898

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Riorienta qui:

Imperativi ipotetici.

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