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Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I

Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia vs. Governo Nitti I

Elenco dei deputati eletti per la XXV legislatura del Regno d'Italia nei 54 collegi elettorali. Con un asterisco sono indicati i deputati non proclamati inizialmente. Il governo Nitti I fu in carica dal 23 giugno 1919 al 22 maggio 1920 per un totale di 333 giorni, cioè 10 mesi e 28 giorni. Il governo cadde in seguito al passaggio nell'opposizione dei Popolari.

Analogie tra Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I

Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I hanno 31 punti in comune (in Unionpedia): Achille Visocchi, Alberto La Pegna, Alfredo Baccelli, Alfredo Falcioni, Andrea Finocchiaro Aprile, Andrea Torre, Arnaldo Agnelli, Bortolo Belotti, Cesare Nava, Edmondo Sanjust di Teulada, Edoardo Pantano, Ernesto Pietriboni, Francesco Saverio Nitti, Francesco Tedesco, Giovanni Porzio, Giovanni Raineri (politico), Giulio Alessio, Giuseppe de Nava, Giuseppe Grassi (politico), Giuseppe Paratore, Governo Nitti II, Ivanoe Bonomi, Luigi Luzzatti, Marcello Soleri, Mario Cermenati, Meuccio Ruini, Pasquale Masciantonio, Pietro Chimienti, Raffaele Caporali, Roberto De Vito, ..., Tommaso Tittoni. Espandi índice (1 più) »

Achille Visocchi

Fu agricoltore e industriale, e anche deputato, senatore e ministro del Regno d'Italia.

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Alberto La Pegna

Fu deputato alla Camera per due legislature, dal 1913 al 1921. Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti, dal giugno 1919 al marzo 1920 e poi al Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro, fino al maggio 1920 nel Governo Nitti I. Fu ministro per le terre liberate dal nemico nel governo Nitti II (maggio - giugno 1920).

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Alfredo Baccelli

Figlio di Guido, fu Ministro delle poste e dei telegrafi del Governo Sonnino I, presentando un disegno di legge sulla regolamentazione delle convenzioni marittime.

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Alfredo Falcioni

Fu avvocato, consigliere(1899-1907) (1921-1922) e presidente del consiglio provinciale di Novara (1914-1920). In seguito divenne Ministro dell'agricoltura italiano nel 1920 nel governo Nitti I (23 giugno 1919 al 21 maggio 1920) e Ministro della Giustizia nello stesso anno nel governo Nitti II (21 maggio 1920 al 15 giugno 1920).

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Andrea Finocchiaro Aprile

Nasce a Palermo, figlio di Camillo Finocchiaro Aprile, politico liberale e più volte ministro e in particolare fu Ministro di grazia e giustizia del governo Fortis.

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Andrea Torre

Figlio di Domenico Torre e Barbara Pavone, nonché nipote di Carlo Pavone, Andrea Torre svolse una rapida carriera nel settore del giornalismo: all'età di 28 anni, nel 1894 fu nominato direttore della Riforma, giornale di Francesco Crispi.

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Arnaldo Agnelli

Si laureò in Giurisprudenza alla Regia Università di Pavia e presso la stessa fu libero docente di Economia politica dal 1911 al 1915.

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Bortolo Belotti

Fu inoltre raffinato poeta ed è considerato una delle figure più rappresentative della Val Brembana nel XX secolo. Bortolo Belotti deve la sua fama soprattutto alla sua Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, il più importante trattato sulla storia di Bergamo e della sua provincia.

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Cesare Nava

Laureato in Ingegneria civile presso il Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano, fu politico e architetto prolifico la cui opera più nota è il palazzo della Banca d'Italia a Milano.

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Edmondo Sanjust di Teulada

Fu senatore del Regno d'Italia nella XXVI legislatura.

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Edoardo Pantano

Seguì Garibaldi nella spedizione dell'Aspromonte del 1862, sempre fedele alla camicia rossa nel 1866 militò col grado di tenente medico nel corpo dei Carabinieri genovesi prendendo parte ad altri tentativi insurrezionali.

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Ernesto Pietriboni

Deputato durante la XXIV e XXV legislatura del Regno d'Italia, ricoprì la carica di Alto commissario aggiunto ai profughi insieme a Salvatore Segrè Sartorio durante il Governo Orlando.

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Francesco Saverio Nitti

Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, più volte ministro. Fu il primo Presidente del Consiglio proveniente dal Partito Radicale Italiano e il primo nato dopo l'unità d'Italia.

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Francesco Tedesco

Fu avviato agli studi dal fratello maggiore Don Pietro Antonio Tedesco e, iscrittosi all'Università di Napoli, riuscì a conseguire la laurea in giurisprudenza a soli vent'anni.

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Giovanni Porzio

Si diplomò presso il Ginnasio-Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli e si laureò in giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli, quindi iniziò la sua attività forense con Alfonso Ridola e Alberto Geremicca (che in seguito sarebbe stato sindaco di Napoli).

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Giovanni Raineri (politico)

Nato a Borgo San Donnino, l'odierna Fidenza, in provincia di Parma, in una famiglia della media borghesia impiegatizia, dal padre Rainero, segretario podestariale, e dalla madre Catterina Bravetta, conseguì il diploma di perito agrario e nel 1879 la laurea in scienze agrarie a Milano nell'allora regia Scuola superiore di agraria che divenne poi la Facoltà di Agraria dell'Università di Milano.

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Giulio Alessio

Laureatosi in Giurisprudenza nel 1874, cominciò ad insegnare negli istituti tecnici fino a quando, nel 1877, ottenne un incarico come docente di Economia politica presso l'Università di Padova.

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Giuseppe de Nava

Nato da Francesco ed Elisabetta D'Agostino, si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli nel 1878, e appena ventenne si dedicò agli studi economici intraprendendo poi la libera professione.

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Giuseppe Grassi (politico)

Nacque da nobili origini: i Grassi furono un'antica famiglia del 1100 derivata da Guglielmo il Grosso (discendente da uno dei dodici figli di Tancredi d'Altavilla) e fu feudatario di Alessano sotto il re Guglielmo il Buono.

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Giuseppe Paratore

Nato a Palermo da famiglia originaria di Milazzo, da giovane era stato segretario particolare ed esecutore testamentario di Francesco Crispi.

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Governo Nitti II

Il governo Nitti II fu in carica dal 22 maggio al 15 giugno 1920 per un totale di 18 giorni. Annuncia le dimissioni il 9 giugno 1920 presentandosi al Parlamento dopo aver ritirato il decreto legge sul rincaro del pane, che non aveva la maggioranza.

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Ivanoe Bonomi

Sotto il suo governo avvenne la morte di Benito Mussolini.

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Luigi Luzzatti

Luigi Luzzatti è stato, nella storia del Regno d'Italia e poi della Repubblica, uno dei tre presidenti del Consiglio ebrei insieme ad Alessandro Fortis e Sidney Sonnino.

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Marcello Soleri

Suo padre, Modesto Soleri, nativo di Dronero e ingegnere capo presso la Provincia, subisce nel 1894, nell'ambito della repressione dei democratici da parte del governo Crispi, la condanna al confino, da scontare a Taggia, per sospetta cospirazione socialista.

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Mario Cermenati

Naturalista, insegnò Geologia e Paleontologia all'Università di Roma Tra il 1886 e il 1887 collabora con Bruno Galli-Valerio alla pubblicazione del professor Angelo De Carlini, docente di Storia Naturale presso il Regio Liceo di Sondrio dal 1886 al 1888, intitolata Vertebrati della Valtellina, pubblicata a Milano dalla Tipografia Bernardoni di C. Rebeschini e C. nel 1888: un elenco di specie della fauna della Valle dell’Adda con informazioni sulla sua abbondanza e sulla sua distribuzione in quel territorio.

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Meuccio Ruini

Fu ministro nel 1920 e nel 1944-1945, presidente del Senato nel 1953 e senatore a vita dal 1963.

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Pasquale Masciantonio

Secondo dei dieci figli di Raffaele Masciantonio, ricco possidente terriero, e di sua moglie Concetta Di Benedetto, nacque nel 1869 nel castello ducale di Casoli.

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Pietro Chimienti

Fu Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia nel Governo Nitti I.

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Raffaele Caporali

Nacque a Castel Frentano (Chieti) il 7 aprile 1868. Si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1892 all'Università di Napoli, allievo dell'illustre prof.

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Roberto De Vito

Magistrato amministrativo, fu consigliere di Stato dal 5 dicembre 1909; presidente di sezione del Consiglio di Stato (31 maggio 1928-19 febbraio 1937), fu nominato presidente onorario del Consiglio di Stato il 19 febbraio 1937.

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Tommaso Tittoni

Fu Presidente del Senato del Regno dal 1919 al 1929. È il Presidente del Consiglio con il mandato più breve di tutta la storia dell'Italia unita.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I

Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia ha 415 relazioni, mentre Governo Nitti I ha 70. Come hanno in comune 31, l'indice di Jaccard è 6.39% = 31 / (415 + 70).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia e Governo Nitti I. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: