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Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922)

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922)

Fevzi Çakmak vs. Guerra greco-turca (1919-1922)

Ricordato per le sue battaglie nella guerra d'indipendenza turca e nella guerra greco-turca, è uno dei tre fondatori della Repubblica di Turchia insieme a Mustafa Kemal Atatürk e İsmet İnönü. La guerra greco-turca - altrimenti chiamata campagna greca della guerra d'indipendenza turca - fu un conflitto combattutosi tra maggio 1919 e ottobre 1922 tra la Grecia e la neonata repubblica di Turchia di Mustafa Kemal Atatürk, nel disgregato quadro della dissoluzione dell'impero ottomano, per riprendere il possesso dei territori dell'Anatolia e della Tracia assegnati alla Grecia con il trattato di Sèvres del 10 agosto 1920, che sanciva la pace nella prima guerra mondiale.

Analogie tra Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922)

Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922) hanno 8 punti in comune (in Unionpedia): İsmet İnönü, Campagna di Gallipoli, Guerra d'indipendenza turca, Guerre balcaniche, Impero ottomano, Mustafa Kemal Atatürk, Prima guerra mondiale, Turchia.

İsmet İnönü

Primo ministro dal 1923 al 1924 e dal 1925 al 1937, fu dopo Mustafa Kemal Atatürk il massimo artefice delle riforme modernizzatrici dello Stato. Alla morte di Mustafa Kemal nel 1938 divenne presidente della repubblica fino al 1950. Divenne nuovamente Primo ministro dal 1961 al 1965 dopo un colpo di Stato militare. Fu leader del Partito Popolare Repubblicano, dalla morte di Ataturk fino al 1972.

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Campagna di Gallipoli

La campagna di Gallipoli, conosciuta anche come battaglia di Gallipoli, campagna dei Dardanelli o battaglia di Çanakkale (dal turco: Çanakkale Savaşı), fu una campagna militare intrapresa nella penisola di Gallipoli dagli Alleati nel corso della prima guerra mondiale per facilitare alla Royal Navy e alla Marine nationale la forzatura dello stretto dei Dardanelli al fine di occupare Costantinopoli, costringere l'Impero ottomano a uscire dal conflitto e ristabilire le comunicazioni con l'Impero russo attraverso il Mar Nero.

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Guerra d'indipendenza turca

La guerra d'indipendenza turca (o guerra di liberazione, nota anche come İstiklâl Harbi, guerra d'indipendenza o Millî Mücadele, Campagna nazionale; 19 maggio 1919 - 24 luglio 1923) venne combattuta tra il Movimento Nazionale Turco e la coalizione dei delegati degli Alleati - vale a dire la Grecia sul fronte occidentale, Armenia sul fronte orientale, la Francia sul fronte meridionale, il Regno Unito ed Italia a Costantinopoli (ora Istanbul) - e dei monarchici ottomanisti insieme ad alcune formazioni separatiste, dopo che parti dell'Impero ottomano erano state occupate e ripartite in seguito alla sconfitta degli ottomani nella prima guerra mondiale. Poche delle truppe britanniche, francesi e italiane occupanti vennero schierate o impegnate nei combattimenti mentre l'Impero riuscì a radunare un numero relativamente basso di soldati leali alla monarchia, perlopiù compattati nel Kuva-yi Inzibatiye (letteralmente Forze dell'Ordine, ma detto anche Esercito del Califfato). Il Movimento Nazionale Turco (Kuva-yi Milliye) in Anatolia culminò nella formazione di una nuova Grande Assemblea Nazionale (GAN) da parte di Mustafa Kemal Atatürk e dei suoi colleghi. Dopo la fine dei fronti turco-armeno, franco-turco e greco-turco (spesso definiti rispettivamente fronte orientale, fronte meridionale e fronte occidentale della guerra), il Trattato di Sèvres venne abbandonato e vennero firmati i Trattati di Kars (ottobre 1921) e Losanna (luglio 1923). Gli Alleati lasciarono l'Anatolia e la Tracia orientale, e la Grande Assemblea Nazionale Turca decise l'istituzione di una Repubblica di Turchia, che venne dichiarata il 29 ottobre 1923. Con l'istituzione del Movimento Nazionale Turco, la spartizione dell'Impero ottomano e l'abolizione del sultanato, l'era ottomana e l'Impero giunsero al termine e con le riforme di Atatürk, i turchi crearono il moderno e secolare stato-nazione della Turchia sul fronte politico. Il 3 marzo 1924, il califfato ottomano venne ufficialmente abolito e l'ultimo califfo venne esiliato.

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Guerre balcaniche

Le guerre balcaniche (in albanese: luftërat ballkanike; in bulgaro: Балкански войни; Balkanski vojni; in greco: Βαλκανικοί πόλεμοι, Valkanikì pòlemi; in rumeno: Războaiele balcanice; in serbo: Балкански ратови, Balkanski ratovi; in turco: Balkan Savaşları) furono due guerre combattute nell'Europa sud-orientale nel 1912-1913 nel corso delle quali gli stati componenti la Lega Balcanica (Regno di Bulgaria, Grecia, Regno del Montenegro e Regno di Serbia) dapprima conquistarono agli ottomani la Macedonia e gran parte della Tracia e poi si scontrarono tra loro per la spartizione delle terre conquistate.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Mustafa Kemal Atatürk

È considerato l'eroe nazionale turco e il padre della Turchia moderna. Forte del suo prestigio in patria per aver assicurato la vittoria turca nella battaglia di Gallipoli del 1915 durante la prima guerra mondiale, Mustafa Kemal guidò il Movimento Nazionale Turco che resistette all'occupazione e alla spartizione della Turchia continentale da parte delle Potenze alleate dopo la sconfitta e dissoluzione dell'Impero ottomano.

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Prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918.

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Turchia

La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia, è uno Stato transcontinentale. Il suo territorio si estende nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta Turchia europea.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922)

Fevzi Çakmak ha 34 relazioni, mentre Guerra greco-turca (1919-1922) ha 239. Come hanno in comune 8, l'indice di Jaccard è 2.93% = 8 / (34 + 239).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Fevzi Çakmak e Guerra greco-turca (1919-1922). Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: