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Francesco Sforza e Jesi

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Francesco Sforza e Jesi

Francesco Sforza vs. Jesi

Valente condottiero di compagnia di ventura, per anni Francesco Sforza combatté al servizio dei vari principati italiani, dal Regno di Napoli allo Stato della Chiesa, per giungere infine alla corte del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Jesi (AFI) è un comune italiano di della provincia di Ancona nelle Marche. Posizionata lungo il medio corso del fiume Esino, è una città di antiche tradizioni industriali.

Analogie tra Francesco Sforza e Jesi

Francesco Sforza e Jesi hanno 14 punti in comune (in Unionpedia): Ancona, Braccio da Montone, Ferrara, Fiorenzuola d'Arda, Impero ottomano, Milano, Podestà (medioevo), Rimini, Romagna, Siena, Stato Pontificio, XIX secolo, XV secolo, XVI secolo.

Ancona

Ancona (IPA) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche; è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.

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Braccio da Montone

Fu principe di Capua, conte di Foggia e Montone, e signore di Arcevia, Assisi, Bologna, Cannara, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cingoli, Città della Pieve, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Jesi, Medicina, Montecassiano, Narni, Nocera Umbra, Orte, Orvieto, Ostra Vetere, Perugia, Pieve di Cento, Rieti, San Gemini, Sassoferrato, Spello, Spoleto, Teramo, Terni e Todi.

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Ferrara

Ferrara (Fràra in dialetto ferrarese) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Fu capitale del Ducato di Ferrara nel periodo degli Estensi, quando rappresentò un importante centro politico, artistico e culturale.

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Fiorenzuola d'Arda

Fiorenzuola d'Arda (Fiurinsöla o in dialetto piacentino) è un comune italiano di abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Milano

Milano (IPA:; Milan in dialetto milanese, o) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della regione Lombardia e dell'omonima città metropolitana, centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa; è inoltre il secondo comune più popoloso d'Italia (dopo Roma).

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Podestà (medioevo)

Il podestà era il titolo più alto nella carica civile nel governo delle città dell'Italia centro-settentrionale durante il Basso Medioevo. Il termine deriva dal latino potestas, col significato di autorità, potere, sovranità.

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Rimini

Rimini (Rémin, Rémni o Rémne in romagnolo,, Rimino in italiano arcaico) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.

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Romagna

La Romagna (Rumâgna in romagnolo, Romanula o Romandiola in latino) è una regione storica, geografica e linguistica dell'Italia settentrionale. Forma per quasi la sua totalità, insieme all'Emilia, la regione amministrativa dell'Emilia-Romagna. Dal punto di vista geografico, appartengono alla Romagna, oltre alle tre province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche una parte della città metropolitana di Bologna (il circondario di Imola), alcune aree della provincia di Pesaro e Urbino (nelle Marche), parte della città metropolitana di Firenze e alcuni territori della provincia di Arezzo compreso l'exclave di Ca' Raffaello (in Toscana), oltre alla intera Repubblica di San Marino. Le città principali per importanza storica sono: Ravenna, che fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (402-476), del Regno ostrogoto d'Italia (493-540) e dell'Esarcato bizantino d'Italia (584-751); Imola e Forlì, legate alle vicende di Caterina Sforza: la provincia di Forlì, alla nascita del Regno d'Italia, comprendeva anche Cesena e Rimini; Cesena, nota come Città dei tre Papi, che fu l'unica città romagnola a possedere un'università e con la sua Biblioteca Malatestiana inserita nel registro UNESCO come Memoria del mondo; Rimini, caposaldo nonché centro viario romano; Faenza, nota per la produzione di ceramica; Lugo, che fu capoluogo della Romagna estense dal 1437 al 1568, seppur non con continuità. Il toponimo Romagna deriva dal tardo latino Románia (e in greco bizantino Ῥωμανία, Rhōmanía) e risale al VI secolo d.C., quando l'Italia fu divisa tra aree soggette o ai Longobardi (Langobardia poi Lombardia) o all'Impero romano d'Oriente: "Románia" assunse quindi il significato generico di "mondo romano", in opposizione a quello longobardo. Con la creazione dell'Esarcato d'Italia (con capitale Ravenna), il termine assunse poi un'accezione geograficamente determinata detta Romanula e poi Romandiola, indicando la parte della penisola rimasta più strettamente legata all'Impero d'Oriente. Durante l’epoca pontificia erano conosciute anche come le Romagne, inglobando nel suddetto concetto anche le aree del Bolognese e del Ferrarese, poiché linguisticamente e culturalmente distinte dalla Romagna, analogamente a quanto accadde per le Due Sicilie.

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Siena

Siena (AFI) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio.

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Stato Pontificio

Lo Stato Pontificio, detto anche Stato Ecclesiastico o Patrimonio di San Pietro (Stato della Chiesa fu il suo nome ufficiale fino al 1815), fu uno Stato italiano costituito dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 756 al 1870.

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XIX secolo

È il primo secolo dell'età contemporanea, un secolo di grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali ed economiche a partire dall'ascesa e dalla caduta di Napoleone Bonaparte e la successiva Restaurazione, i moti rivoluzionari, la costituzione di molti stati moderni tra cui il regno d'Italia e l'impero germanico, la guerra di secessione americana, la seconda rivoluzione industriale fra positivismo, evoluzionismo e decadentismo, l'imperialismo e sul finire la grande depressione e la Belle Époque.

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XV secolo

Secolo che sancisce il passaggio dal Medioevo al Rinascimento attraverso l'Umanesimo. La caduta dell'impero bizantino è anticipata dalle crescenti difficoltà commerciali nel passaggio tra Occidente e Oriente.

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XVI secolo

È il secolo del Rinascimento in Italia, della riforma protestante in Europa, della successiva Controriforma, delle guerre di religione e del tentativo di conciliazioni tra le varie confessioni religiose con il Concilio di Trento.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Francesco Sforza e Jesi

Francesco Sforza ha 394 relazioni, mentre Jesi ha 464. Come hanno in comune 14, l'indice di Jaccard è 1.63% = 14 / (394 + 464).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Francesco Sforza e Jesi. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: