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Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche

Galleria Sabauda vs. Spoliazioni napoleoniche

La Galleria Sabauda è una pinacoteca situata a Torino e costituisce una delle più importanti collezioni pittoriche presenti in Italia. Ospitata dal 2014 nella Manica Nuova del Palazzo Reale, all'interno del complesso del Musei Reali di Torino, conserva oltre 700 dipinti che spaziano dal XIII al XX secolo. Le spoliazioni napoleoniche, note anche come furti napoleoniciMarco Albera,, Cristianità n. 261-262, 1997, furono una serie di sottrazioni di beni, in particolare opere d'arte e in genere di opere preziose, attuate dall'esercito francese o da funzionari napoleonici in Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, ed Europa centrale durante l'età napoleonica.

Analogie tra Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche

Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche hanno 19 punti in comune (in Unionpedia): Agnolo Bronzino, Andrea Mantegna, Antoon van Dyck, Beato Angelico, Chambéry, Daniele da Volterra, Defendente Ferrari, Filippino Lippi, Francesco Cairo, Gerrit Dou, Guercino, Guido Reni, Il Sodoma, Paolo Veronese, Peter Paul Rubens, Pittura fiamminga, Rembrandt, Rogier van der Weyden, Trittico dell'Annunciazione (Rogier van der Weyden).

Agnolo Bronzino

Vissuto tutta la sua vita a Firenze e impegnato sin dalla fine degli anni 1530 alla corte di Cosimo I de' Medici, fu tra i più raffinati e mirabili pittori del primo manierismo, noto soprattutto per essere stato uno dei più abili e incisivi ritrattisti della Firenze del tardo Rinascimento.

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Andrea Mantegna

Si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove maturò il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città quali Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali imparò una precisa applicazione della prospettiva.

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Antoon van Dyck

Fu allievo e amico del pittore Peter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e in parte lo stile. Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi.

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Beato Angelico

È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982, anche se già dopo la sua morte era stato chiamato Beato Angelico sia per l'emozionante religiosità di tutte le sue opere che per le sue personali doti di umanità e umiltà.

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Chambéry

Chambéry (pronuncia francese; in arpitano Chambèri; in italiano desueto Ciamberì, più raramente Sciamberì) è un comune francese di abitanti, capoluogo della Savoia.

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Daniele da Volterra

Studiò inizialmente con gli artisti senesi, Il Sodoma e Baldassarre Peruzzi. Sembra che abbia accompagnato quest'ultimo a Roma nel 1535 e l'abbia aiutato a dipingere gli affreschi nel Palazzo Massimo alle Colonne.

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Defendente Ferrari

Si formò nella bottega di Giovanni Martino Spanzotti dopo il suo insediamento in Chivasso nel 1502, ed ebbe notevole successo come autore di polittici e di pale sacre, incontrando con il suo stile, ricco di preziosismi decorativi e di colori smaltati, derivati in ampia misura dalla tradizione nordica, il favore di una larga committenza ecclesiastica nel Piemonte occidentale sino al termine della sua attività (ca 1535).

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Filippino Lippi

Riprese lo stile lineare del suo maestro Sandro Botticelli, ma lo usò per creare opere in cui risaltasse il carattere irreale della scena con figure allungate e scene ricche di dettagli fantasiosi.

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Francesco Cairo

Venne anche conosciuto come il Cavalier Cairo per aver ricevuto la medaglia dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro a Torino, per merito della propria arte.

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Gerrit Dou

I suoi raffinati dipinti di piccole dimensioni sono caratterizzati da un'esecuzione estremamente precisa e minuziosa.

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Guercino

In continuità con i Carracci, Guido Reni, Francesco Albani, Domenichino e Lanfranco, è uno dei grandi pittori di scuola emiliana, nonché tra i più propositivi autori nella Roma barocca, contribuendo con le sue opere allo sviluppo di tale movimento artistico su tutto il panorama italiano.

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Guido Reni

Chiamato dai suoi contemporanei «divino Guido», è ritenuto uno dei massimi esponenti del classicismo seicentesco e tra i pittori più rappresentativi della scuola emiliana del XVII secolo assieme ai Carracci, Francesco Albani, Guercino, Domenichino e Giovanni Lanfranco, nonché tra i principali protagonisti della pittura barocca a Roma e a Bologna.

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Il Sodoma

Nato a Vercelli (secondo taluni a Siena o a Vergelle) nel 1477 dal calzolaio Giacomo Bazzi, originario forse di Biandrate, e da Angela da Bergamo, a soli tredici anni iniziò il suo praticantato, nella sua città, presso la bottega del pittore Giovanni Martino Spanzotti.

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Paolo Veronese

Caliari è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana (1563), Convito in casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582).

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Peter Paul Rubens

La sua opera, secondo Giuliano Briganti, «può considerarsi l'archetipo del "barocco"»; per Luigi Mallé, ha aperto la via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.

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Pittura fiamminga

La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.

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Rembrandt

Viene generalmente considerato uno dei più grandi pittori della storia dell'arte europea e il più importante di quella olandese. Il suo periodo di attività coincide con quello che gli storici definiscono letà dell'oro olandese. Dopo aver ottenuto un grande successo fin da giovane come pittore ritrattista, i suoi ultimi anni furono segnati da tragedie personali e difficoltà economiche.

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Rogier van der Weyden

Van der Weyden non è stato un pittore fiammingo, ma un pittore del Contado di Hainaut, della città libera di Tournai, che fu francese fino a 1521, quando è divenuta città dei Paesi Bassi spagnoli.

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Trittico dell'Annunciazione (Rogier van der Weyden)

Il Trittico dell'Annunciazione è un'opera di Rogier van der Weyden, olio su tavola (pannello centrale 87×91 cm, scomparti laterali 89x36,5 cm), databile al 1434 circa.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche

Galleria Sabauda ha 104 relazioni, mentre Spoliazioni napoleoniche ha 471. Come hanno in comune 19, l'indice di Jaccard è 3.30% = 19 / (104 + 471).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Galleria Sabauda e Spoliazioni napoleoniche. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: