Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Gaza e Moshe Dayan

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Gaza e Moshe Dayan

Gaza vs. Moshe Dayan

Gaza (AFI), o Città di Gaza, è una città palestinese nella striscia di Gaza (dal 1967 parte dei territori palestinesi occupati). Con 590 481 abitanti è la più popolosa città dello Stato di Palestina. Fu il quarto capo di stato maggiore generale delle forze di difesa israeliane (IDF). È stato un personaggio emblematico per lo Stato di Israele, conosciuto in tutto il mondo per la benda sull'occhio sinistro, perso in Siria durante la seconda guerra mondiale.

Analogie tra Gaza e Moshe Dayan

Gaza e Moshe Dayan hanno 15 punti in comune (in Unionpedia): Cisgiordania, Crisi di Suez, Egitto, Forze di difesa israeliane, Gerusalemme, Guerra arabo-israeliana del 1948, Guerra dei sei giorni, Guerriglia, Impero ottomano, Israele, Palestina, Seconda guerra mondiale, Siria, Striscia di Gaza, Tel Aviv.

Cisgiordania

La Cisgiordania (o, sempre in ebraico e ufficialmente per lo Stato d'Israele, יהודה ושומרון, Yehuda ve'Shomron, Giudea e Samaria) è un territorio senza sbocco al mare sulla riva occidentale del fiume Giordano, nel Medio Oriente.

Cisgiordania e Gaza · Cisgiordania e Moshe Dayan · Mostra di più »

Crisi di Suez

La crisi di Suez fu un conflitto determinato nel 1956 dall'occupazione militare del canale di Suez da parte di Francia, Regno Unito e Israele, a cui si oppose l'Egitto.

Crisi di Suez e Gaza · Crisi di Suez e Moshe Dayan · Mostra di più »

Egitto

LEgitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

Egitto e Gaza · Egitto e Moshe Dayan · Mostra di più »

Forze di difesa israeliane

Le forze di difesa israeliane (in ebraico: צבא ההגנה לישראל - צה״ל Tsvá haHaganá leYisraél – Tsáhal, "l'armata di difesa d'Israele", nota per l'abbreviazione Tsahal; in arabo: الجيش الدفاع الإسرائيليا، تْسْاهَل al-Jayš ad-Difā’i al-’Isrā’īli, Tśāhal; in inglese: Israel Defense Forces – IDF) sono l'insieme delle forze armate (esercito, marina ed aviazione) dello Stato d'Israele.

Forze di difesa israeliane e Gaza · Forze di difesa israeliane e Moshe Dayan · Mostra di più »

Gerusalemme

Gerusalemme (AFI:;, Yerushalayim, Yerushalaim e/o Yerushalaym;, "la (città) santa", sempre, in greco Ιεροσόλυμα, Ierosólyma, in latino Hierosolyma o Ierusalem, per antonomasia è definita La Città Santa), capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C., è la capitale contesa di Israele, città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam.

Gaza e Gerusalemme · Gerusalemme e Moshe Dayan · Mostra di più »

Guerra arabo-israeliana del 1948

La guerra arabo-israeliana del 1948 (per gli israeliani מלחמת העצמאות, «Guerra d'indipendenza», per gli arabi al-Nakba,, ossia «la catastrofe») è il conflitto scoppiato il 15 maggio 1948 al ritiro delle truppe britanniche dalla Palestina e alla contestuale proclamazione dello Stato di Israele, quando truppe provenienti da Egitto, Transgiordania, Siria, Libano e Iraq, unitamente a corpi di spedizione minori provenienti da altri Paesi arabi, penetrarono nella Palestina cisgiordana.

Gaza e Guerra arabo-israeliana del 1948 · Guerra arabo-israeliana del 1948 e Moshe Dayan · Mostra di più »

Guerra dei sei giorni

La guerra dei sei giorni (ebraico: מלחמת ששת הימים, Milhemet Sheshet Ha Yamim; arabo: النكسة, al-Naksa, «la sconfitta», o حرب 1967, Ḥarb 1967, guerra del 1967; 5-10 giugno 1967) fu un conflitto facente parte dei conflitti arabo-israeliani che vide contrapposti Israele e le nazioni confinanti Egitto, Siria e Giordania.

Gaza e Guerra dei sei giorni · Guerra dei sei giorni e Moshe Dayan · Mostra di più »

Guerriglia

La guerriglia (o anche guerrilla, dal termine originale spagnolo) è una forma di conflitto armato in cui una delle due organizzazioni combattenti evita scontri campali preferendo logorare il nemico con piccole unità, spesso irregolari, molto mobili e dotate di appoggio da parte della popolazione locale, dalla quale spesso risultano difficilmente distinguibili.

Gaza e Guerriglia · Guerriglia e Moshe Dayan · Mostra di più »

Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

Gaza e Impero ottomano · Impero ottomano e Moshe Dayan · Mostra di più »

Israele

Israele, ufficialmente Stato d'Israele (in ebraico:, Medinat Yisra'el), è uno Stato del Medio Oriente affacciato sul mar Mediterraneo e che confina a nord con il Libano, con la Siria a nord-est, la Giordania a est, l'Egitto a sud-ovest, con i territori palestinesi, ossia la Cisgiordania a est e la striscia di Gaza a sud-ovest, e il Mar Rosso a sud.

Gaza e Israele · Israele e Moshe Dayan · Mostra di più »

Palestina

La Palestina (in greco:, Palaistínē; in latino: Palaestina;;, Palestina; in yiddish: פּאלעסטינע, Palestine) è la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al Mar Rosso e ai confini con l'Egitto.

Gaza e Palestina · Moshe Dayan e Palestina · Mostra di più »

Seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le cosiddette potenze dell'Asse e gli Alleati che, come già accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta.

Gaza e Seconda guerra mondiale · Moshe Dayan e Seconda guerra mondiale · Mostra di più »

Siria

La Siria, ufficialmente Repubblica Araba di Siria, è uno Stato del Medio Oriente affacciato al mar Mediterraneo. Confina a nord con la Turchia, a est con l'Iraq, a sud con la Giordania e a ovest con Israele e Libano.

Gaza e Siria · Moshe Dayan e Siria · Mostra di più »

Striscia di Gaza

La striscia di Gaza (in ebraico: רצועת עזה, Retzu'at 'Azza) è un'exclave de iure del territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto nei pressi della città di Gaza. Si tratta di una regione costiera di 360 km² di superficie popolata da più di due milioni di abitanti (ottobre 2023), dei quali rifugiati palestinesi. Rivendicata dai palestinesi nel 1994, assieme alla Cisgiordania e a Gerusalemme Est, come parte dello Stato di Palestina nella regione storico-geografica della Palestina, è passata gradualmente sotto il controllo politico-amministrativo dell'Autorità Nazionale Palestinese, completato con il ritiro dei militari e dei coloni israeliani degli insediamenti nel 2005. Dal 2007 è però di fatto governata direttamente da Hamas in seguito alle elezioni legislative del 2006 e alla battaglia di Gaza del 2007 tra Fatah e Hamas. Le Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali per i diritti umani, e la maggioranza dei governi e dei giuristi considerano il territorio ancora occupato da Israele, che mantiene sulla striscia un blocco insieme all'Egitto. In punto di diritto, il territorio di Gaza è occupato, in quanto Israele controlla, inter alia, lo spazio aereo e marittimo della striscia, sei dei sette attraversamenti della frontiera terrestre, lo spazio elettromagnetico e il movimento di merci e persone dentro e fuori dalla striscia.*"Israel claims it no longer occupies the Gaza Strip, maintaining that it is neither a Stale nor a territory occupied or controlled by Israel, but rather it has 'sui generis' status. Pursuant to the Disengagement Plan, Israel dismantled all military institutions and settlements in Gaza and there is no longer a permanent Israeli military or civilian presence in the territory. However the Plan also provided that Israel will guard and monitor the external land perimeter of the Gaza Strip, will continue to maintain exclusive authority in Gaza air space, and will continue to exercise security activity in the sea off the coast of the Gaza Strip as well as maintaining an Israeli military presence on the Egyptian-Gaza border. and reserving the right to reenter Gaza at will. Israel continues to control six of Gaza's seven land crossings, its maritime borders and airspace and the movement of goods and persons in and out of the territory. Egypt controls one of Gaza's land crossings. Troops from the Israeli Defence Force regularly enter pans of the territory and/or deploy missile attacks, drones and sonic bombs into Gaza. Israel has declared a no-go buffer zone that stretches deep into Gaza: if Gazans enter this zone they are shot on sight. Gaza is also dependent on Israel for water, electricity, telecommunications and other utilities, currency, issuing IDs, and permits to enter and leave the territory. Israel also has sole control of the Palestinian Population Registry through which the Israeli Army regulates who is classified as a Palestinian and who is a Gazan or West Banker. Since 2000 aside from a limited number of exceptions Israel has refused to add people to the Palestinian Population Registry.It is this direct external control over Gaza and indirect control over life within Gaza that has led the United Nations, the UN General Assembly, the UN Fact Finding Mission to Gaza, International human rights organisations, US Government websites, the UK Foreign and Commonwealth Office and a significant number of legal commentators, to reject the argument that Gaza is no longer occupied."* "Even after the accession to power of Hamas, Israel's claim that it no longer occupies Gaza has not been accepted by UN bodies, most States, nor the majority of academic commentators because of its exclusive control of its border with Gaza and crossing points including the effective control it exerted over the Rafah crossing until at least May 2011, its control of Gaza's maritime zones and airspace which constitute what Aronson terms the 'security envelope' around Gaza, as well as its ability to intervene forcibly at will in Gaza."* "While Israel withdrew from the immediate territory, it remained in control of all access to and from Gaza through the border crossings, as well as through the coastline and the airspace. In addition, Gaza was dependent upon Israel for water, electricity sewage communication networks and for its trade (Gisha 2007.

Gaza e Striscia di Gaza · Moshe Dayan e Striscia di Gaza · Mostra di più »

Tel Aviv

Tel Aviv è una città israeliana situata sulla costa del mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan).

Gaza e Tel Aviv · Moshe Dayan e Tel Aviv · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Gaza e Moshe Dayan

Gaza ha 280 relazioni, mentre Moshe Dayan ha 101. Come hanno in comune 15, l'indice di Jaccard è 3.94% = 15 / (280 + 101).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Gaza e Moshe Dayan. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: