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Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq

Governo Regionale del Kurdistan vs. Guerra civile in Iraq

Il Governo Regionale del Kurdistan (GRK o KRG) è l'organo che detiene il potere esecutivo nella Regione del Kurdistan (Kurdistan iracheno). La guerra civile in Iraq è stato un conflitto armato che ebbe inizio il 30 dicembre 2013, quando la milizia Stato Islamico dell'Iraq e Levante conquistò la provincia di Anbar, nella parte occidentale del Paese, e terminò il 9 dicembre 2017 con la caduta di Abu Kamal, roccaforte dell'ISIS lungo il confine Siria-Iraq.

Analogie tra Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq

Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, Erbil, Guerra civile siriana, Iraq, Kirkuk, Mas'ud Barzani, Peshmerga, Referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno del 2017, Regione del Kurdistan, Saddam Hussein.

Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est

LAmministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, anche nota come Siria del Nord-Est o Rojava, è una regione autonoma de facto nel nord-est della Siria, non ufficialmente riconosciuta da parte del governo siriano.

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Erbil

Erbil o Arbil (ufficialmente هه‌ولێر Hewlêr in curdo; in siriaco: ܐܪܒܝܠ, Arbaelo; in greco), storicamente Arbela, è una città della Regione del Kurdistan, entità autonoma dell'Iraq.

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Guerra civile siriana

La guerra civile siriana, detta anche rivoluzione siriana o crisi siriana, ha avuto inizio nel 2011 in Siria vedendo contrapposti una coalizione eterogenea di milizie armate definite ribelli dalla stampa occidentale e le forze governative supportanti il governo di Bashar al-Assad. Il 15 marzo 2011 sono iniziate le manifestazioni pubbliche e pacifiche in tutto il paese contro il governo, parte del contesto più ampio della primavera araba. Le proteste iniziali hanno l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale monopartitica del Partito Ba'th. Con il radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, nel 2013 raggiunge, a detta degli stessi ribelli salafiti, il 75% di tutti ribelli. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria. A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i paesi confinanti e gran parte della comunità internazionale. Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è sostenuto principalmente dalla Turchia e dai paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti, Francia e Regno Unito, che hanno espresso sostegno ai ribelli, e Cina e Russia, che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico sia in quello militare. La delicata composizione religiosa ed etnica dei siriani si è fortemente riflessa negli schieramenti in campo. Sebbene le prime manifestazioni antigovernative fossero di tipo laico e avessero coinvolto tutte le principali città del paese, incluse quelle a maggioranza alawita come Latakia, il perdurare della crisi ha polarizzato gli schieramenti portando la componente sciita a sostenere il governo insieme a gran parte delle minoranze religiose, che hanno goduto della protezione del governo laico del Partito Ba'th. Il fronte dei ribelli rimane composto prevalentemente da sunniti, i quali però non costituiscono un blocco compatto: parte della popolazione sunnita continua a sostenere il governo e sono sunniti alcuni membri dell'esecutivo e buona parte dell'esercito. Le stragi perpetrate dalle componenti fondamentaliste dei ribelli nei confronti delle minoranze religiose in Siria hanno portato le Nazioni Unite a definire la guerra civile come un «conflitto di natura settaria». Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli antigovernativi sono stati accusati di violazioni dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili. L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale».

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Iraq

LIraq o Irak (raramente indicato anche come Irac), ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato del Medio Oriente. Confina con Turchia a nord, Arabia Saudita e Kuwait a sud, Siria e Giordania a ovest, e Iran (provincia del Kurdistan) a est.

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Kirkuk

Kirkuk è una città dell'Iraq e capoluogo del governatorato di Kirkuk.

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Mas'ud Barzani

Mas'ud è figlio di Mustafa Barzani, eroe delle Resistenza curda in Iraq e fondatore del PDK. Masʿūd nacque a Mahabad, nel Kurdistan iraniano, all'epoca dell'effimera Repubblica di Mahabad, mentre suo padre occupava la carica di comandante in capo delle forze curde.

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Peshmerga

I Peshmerga (in Sorani پێشمەرگە, letteralmente "prima della morte"; IPA) sono le forze armate della regione autonoma del Kurdistan iracheno.

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Referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno del 2017

Il referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno del 2017 è un referendum che si è tenuto nel Kurdistan iracheno il 25 settembre 2017, al fine di votare sull'indipendenza della regione dall'Iraq.

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Regione del Kurdistan

La Regione del Kurdistan, conosciuta anche come Kurdistan iracheno, è un'entità federale autonoma dell'Iraq, nella sua parte settentrionale.

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Saddam Hussein

Membro di spicco del Partito Ba'th e, successivamente, del Partito Ba'ath iracheno, Saddam ha svolto un ruolo chiave nel colpo di Stato del 1968 (noto anche come rivoluzione del 17 luglio) che ha portato il partito al potere in Iraq.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq

Governo Regionale del Kurdistan ha 24 relazioni, mentre Guerra civile in Iraq ha 112. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 7.35% = 10 / (24 + 112).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Governo Regionale del Kurdistan e Guerra civile in Iraq. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: