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Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene

Grecia contemporanea vs. Rivolta del Politecnico di Atene

La storia della Grecia contemporanea comprende il periodo che va dalla nascita del moderno Stato greco ad oggi. La rivolta del Politecnico di Atene avvenne nel novembre 1973 nell'ambito di una massiccia manifestazione studentesca sul rifiuto popolare della giunta militare greca del 1967-1974.

Analogie tra Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene

Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Atene, Dīmītrios Iōannidīs, Geōrgios Papadopoulos, Impero ottomano, Kōnstantinos Karamanlīs, Makarios III, Metapolitefsi, NATO, Spyridōn Markezinīs, Turchia.

Atene

Atene (AFI:; Athīna; Athḕnai) è un comune greco di abitanti, capitale della Repubblica Ellenica, capoluogo dell'unità periferica di Atene Centrale e della periferia dell'Attica.

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Dīmītrios Iōannidīs

Combatté nella guerra civile greca (1946-1949) lavorando nel campo di concentramento di Makronisos. Nel 1963 fu a Cipro. Iōannidīs partecipò al golpe del 21 aprile 1967 ma durante i sei anni del regime di Geōrgios Papadopoulos rimase nell'ombra.

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Geōrgios Papadopoulos

Fu promotore del colpo di Stato del 21 aprile 1967 in Grecia, a capo della giunta militare nel periodo compreso fra il 1967 e il 1973 ha ricoperto il ruolo di Primo ministro (1967 – 1973), Reggente della Grecia (1972 – 1973) e, abolita la monarchia, di Presidente della Grecia (1973).

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Kōnstantinos Karamanlīs

Dopo aver ricoperto il ruolo di ministro del lavori pubblici dal 1952 sotto il governo del generale Alexandros Papagos, alla morte di Papagos, nel 1955, il Re Paolo I lo chiama a sorpresa a ricoprire il ruolo di primo ministro del Regno di Grecia.

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Makarios III

Come arcivescovo fu a capo della Chiesa ortodossa di Cipro, con il nome di Makarios III dal 1950; dal 1960 fu eletto primo Presidente della Repubblica di Cipro dopo l'indipendenza politica.

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Metapolitefsi

La Metapolitefsi (IPA:, " cambio di regime") è stato il periodo della storia greca moderna che va dalla caduta della giunta militare di Papadopoulos al periodo di transizione poco dopo le elezioni parlamentari del 1974.

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NATO

La NATO, Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (in sigla OTAN) è un'alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa tra 32 Stati membri, di cui 30 europei e due nordamericani, istituita all'indomani della seconda guerra mondiale.

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Spyridōn Markezinīs

Per lungo tempo membro del Parlamento ellenico, fu Primo ministro durante il tentativo di democratizzazione del regime militare greco nel 1973.

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Turchia

La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia, è uno Stato transcontinentale. Il suo territorio si estende nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta Turchia europea.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene

Grecia contemporanea ha 147 relazioni, mentre Rivolta del Politecnico di Atene ha 49. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 5.10% = 10 / (147 + 49).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Grecia contemporanea e Rivolta del Politecnico di Atene. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: