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Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana

Guerra civile siriana vs. XVIII legislatura della Repubblica Italiana

La guerra civile siriana, detta anche rivoluzione siriana o crisi siriana, ha avuto inizio nel 2011 in Siria vedendo contrapposti una coalizione eterogenea di milizie armate definite ribelli dalla stampa occidentale e le forze governative supportanti il governo di Bashar al-Assad. Il 15 marzo 2011 sono iniziate le manifestazioni pubbliche e pacifiche in tutto il paese contro il governo, parte del contesto più ampio della primavera araba. Le proteste iniziali hanno l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale monopartitica del Partito Ba'th. Con il radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, nel 2013 raggiunge, a detta degli stessi ribelli salafiti, il 75% di tutti ribelli. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria. A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i paesi confinanti e gran parte della comunità internazionale. Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è sostenuto principalmente dalla Turchia e dai paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti, Francia e Regno Unito, che hanno espresso sostegno ai ribelli, e Cina e Russia, che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico sia in quello militare. La delicata composizione religiosa ed etnica dei siriani si è fortemente riflessa negli schieramenti in campo. Sebbene le prime manifestazioni antigovernative fossero di tipo laico e avessero coinvolto tutte le principali città del paese, incluse quelle a maggioranza alawita come Latakia, il perdurare della crisi ha polarizzato gli schieramenti portando la componente sciita a sostenere il governo insieme a gran parte delle minoranze religiose, che hanno goduto della protezione del governo laico del Partito Ba'th. Il fronte dei ribelli rimane composto prevalentemente da sunniti, i quali però non costituiscono un blocco compatto: parte della popolazione sunnita continua a sostenere il governo e sono sunniti alcuni membri dell'esecutivo e buona parte dell'esercito. Le stragi perpetrate dalle componenti fondamentaliste dei ribelli nei confronti delle minoranze religiose in Siria hanno portato le Nazioni Unite a definire la guerra civile come un «conflitto di natura settaria». Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli antigovernativi sono stati accusati di violazioni dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili. L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale». La XVIII legislatura della Repubblica Italiana è stata in carica dal 23 marzo 2018 al 12 ottobre 2022. Le composizioni della Camera dei deputati e del Senato sono state determinate dai risultati delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, indette dopo lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvenuto il 28 dicembre 2017.

Analogie tra Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana

Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana hanno 2 punti in comune (in Unionpedia): Bombardamenti di Damasco e di Homs, Siria.

Bombardamenti di Damasco e di Homs

I bombardamenti di Damasco e Homs sono stati una serie di attacchi aerei guidati da Donald Trump, 45º presidente degli Stati Uniti, con la collaborazione militare del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro Theresa May del Regno Unito, contro la Repubblica araba siriana senza l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Bombardamenti di Damasco e di Homs e Guerra civile siriana · Bombardamenti di Damasco e di Homs e XVIII legislatura della Repubblica Italiana · Mostra di più »

Siria

La Siria, ufficialmente Repubblica Araba di Siria, è uno Stato del Medio Oriente affacciato al mar Mediterraneo. Confina a nord con la Turchia, a est con l'Iraq, a sud con la Giordania e a ovest con Israele e Libano.

Guerra civile siriana e Siria · Siria e XVIII legislatura della Repubblica Italiana · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana

Guerra civile siriana ha 284 relazioni, mentre XVIII legislatura della Repubblica Italiana ha 690. Come hanno in comune 2, l'indice di Jaccard è 0.21% = 2 / (284 + 690).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Guerra civile siriana e XVIII legislatura della Repubblica Italiana. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: