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Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno

Impero russo vs. Negazionismo del genocidio armeno

LImpero russo, spesso indicato anche come Russia imperiale o, impropriamente, Russia zarista, fu l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande (1682–1725) governò la Russia dal 1721 fino alla forzata abdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione di febbraio del 1917. La negazione del genocidio armeno è l'opinione secondo cui l'Impero ottomano e il suo partito al governo, il Comitato di Unione e progresso (CUP), non hanno commesso un genocidio contro i suoi cittadini armeni durante la prima guerra mondiale, un crimine documentato in un ampio corpus di prove e affermato dalla stragrande maggioranza degli studiosi.

Analogie tra Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno

Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno hanno 6 punti in comune (in Unionpedia): Anatolia, Azerbaigian, Impero ottomano, Prima guerra mondiale, Trattato di Golestan, Trattato di Turkmenchay.

Anatolia

LAnatolia (dal greco antico, ‘dal luogo ove sorge il sole’ e quindi ‘Oriente’, in quanto situata a est della penisola ellenica) è una regione storico-geografica dell'Asia occidentale compresa nell'odierna Turchia.

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Azerbaigian

LAzerbaigian, ufficialmente Repubblica dell'Azerbaigian, è uno Stato della regione transcaucasica. Dal punto di vista geografico è considerato un paese asiatico*;.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918.

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Trattato di Golestan

Il trattato di Golestan (spesso citato anche come Gulistan, Gulestan, e Golistan) fu un trattato di pace stipulato tra l'Impero russo e l'Impero persiano (dinastia Qajar), firmato il 24 ottobre 1813 nel villaggio di Golestan, nel Karabakh alla fine della guerra russo-persiana del 1804-1813.

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Trattato di Turkmenchay

Il trattato di Turkmenchay (spesso citato anche come Turkmentchaï, Turkemanchay, Turkamanchay, Torkamanchai« Turkmenchay » scritto Туркманчайский договор, in persiano عهدنامه ترکمنچای) è un trattato di pace secondo il quale l'impero persiano, conosciuto oggi come Iran, perse i territori settentrionali (per la maggior parte popolati da armeni e azeri) in favore dell'impero russo, dopo la sconfitta del 1828 alla fine della guerra russo-persiana del 1826-1828.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno

Impero russo ha 362 relazioni, mentre Negazionismo del genocidio armeno ha 164. Come hanno in comune 6, l'indice di Jaccard è 1.14% = 6 / (362 + 164).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Impero russo e Negazionismo del genocidio armeno. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: