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Impero sasanide e Sovrani della Persia

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Impero sasanide e Sovrani della Persia

Impero sasanide vs. Sovrani della Persia

LImpero sasanide o sassanide fu un'entità politica istituita da Ardashir I in seguito alla caduta dell'Impero partico e alla sconfitta dell'ultimo re della dinastia arsacide, Vologase VI. Quella che segue è una lista degli Scià delle principali dinastie della Persia, che include tutti i regni e gli Imperi che hanno governato sul territorio geografico dell'attuale Iran e i loro sovrani, da Ciro il Grande a Mohammad Reza Pahlavi.

Analogie tra Impero sasanide e Sovrani della Persia

Impero sasanide e Sovrani della Persia hanno 39 punti in comune (in Unionpedia): Alessandro Magno, Anatolia, Ardashir I, Ardashir II, Aristotele, Artabano IV, Babilonia (città antica), Bahram I, Bahram II, Bahram III, Bahram V, Bahram VI, Balash, Califfato dei Rashidun, Conquista islamica della Persia, Cosroe I, Cosroe II, Dario III di Persia, Dinastia achemenide, Egitto, Iran, Jāmāsp, Kavad I, Kavad II, Narsete di Persia, Ormisda II, Ormisda III, Ormisda IV, Peroz I, Persepoli, ..., Persia, Richard N. Frye, Sapore I, Sapore III, Scià, Vologase VI, Yazdgard I, Yazdgard II, Yazdgard III. Espandi índice (9 più) »

Alessandro Magno

In soli dodici anni conquistò l'Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall'Asia Minore all'Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale.

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Anatolia

LAnatolia (dal greco antico, ‘dal luogo ove sorge il sole’ e quindi ‘Oriente’, in quanto situata a est della penisola ellenica) è una regione storico-geografica dell'Asia occidentale compresa nell'odierna Turchia.

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Ardashir I

Fu Shahanshah dei Sasanidi dal 224 al 241.

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Ardashir II

Era il fratello del suo predecessore, Sapore II (regnante dal 309 al 379), sotto il quale aveva servito come re vassallo di Adiabene, dove combatté al fianco di suo fratello contro l'impero romano.

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Aristotele

Aristotele nacque nel 384 o 383 a.C. a Stagira, l'attuale Stavro, colonia greca situata nella parte nord-orientale della penisola calcidica della Tracia. Si dice che il padre, Nicomaco, sia vissuto presso Aminta III, re dei Macedoni, prestandogli i servigi di medico e di amico. Aristotele, come figlio del medico reale, doveva pertanto risiedere nella capitale del Regno di Macedonia, Pella (fatto che gli permetterà più avanti di essere invitato dal re Filippo a fare da precettore a suo figlio Alessandro). Fu probabilmente per questa attività di assistenza al lavoro del padre che Aristotele fu avviato alla conoscenza della fisica e della biologia, aiutandolo nelle dissezioni anatomiche. Secondo gli studiosi la biografia di Aristotele può essere suddivisa in tre parti.

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Artabano IV

Figlio minore di Vologase V, Artabano spodestò dal trono il fratello Vologase VI, che si rifugiò a Babilonia. L'imperatore romano Caracalla, con il pretesto che Artabano gli aveva rifiutato la mano della figlia, cercò di approfittare di queste lotte interne e mosse guerra ai Parti.

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Babilonia (città antica)

Babilonia (detta anche Babele, Babel o Babil, 𒆍𒀭𒊏𒆠, in accadico: Bābilim, in sumerico: KÁ.DINGIR.RAKI,, in aramaico: Bābil) era una città dell'antica Mesopotamia, situata sull'Eufrate, le cui rovine si trovano nei pressi della moderna città di Al Hillah (governatorato di Babil), in Iraq, a circa 80 km a sud di Baghdad.

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Bahram I

Era il figlio maggiore di Sapore I (al potere dal 240 al 270) e subentrò a suo fratello Ormisda I (regnante dal 270 al 271), che aveva regnato per un anno.

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Bahram II

Figlio e successore di Bahram I (al potere dal 271 al 274), Bahram II, ancora adolescente, salì al trono grazie all'aiuto dell'influente sacerdote zoroastriano Kartir, proprio come accaduto a suo padre.

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Bahram III

Figlio e successore di Bahram II, fu nominato viceré della provincia del Sakastan dopo la riconquista da parte di Bahram II nel 280. Bahram III salì al trono lasciato libero dal padre dopo la sua morte, avvenuta nel 293.

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Bahram V

Bahram era figlio di Yazdgard I e di Soshandukht, figlia dell'esilarca. Alla morte (forse per assassinio) del padre, gli succedette al trono, sconfiggendo la concorrenza (tra cui il fratello Sapore) con l'aiuto di al-Mundhir I, della dinastia araba lakhmide di al-Hira.

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Bahram VI

Membro del casato di Mihran, una delle sette grandi famiglie partiche, la sua prima grande vittoria militare avvenne a Herat nel 589. In seguito, egli prevalse su un imponente esercito göktürk nella prima guerra persiano-turca; secondo le fonti, i guerrieri turchi erano cinque volte superiori in numero rispetto alla controparte ma, facendo leva sulla disciplina e sulla maggiore abilità nel combattimento dei suoi catafratti persiani, Bahram sconfisse i suoi avversari, uccidendo lo yabgu dei Göktürk.

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Balash

Alla morte di suo fratello, venne incoronato sovrano di Persia dopo una contesa per il trono con suo nipote, il futuro Kavad I. Il primo provvedimento del suo breve regno fu organizzare una campagna contro gli Eftaliti, i quali minacciavano il suo trono ed avevano causato la morte del fratello in battaglia.

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Califfato dei Rashidun

L'espressione Califfato dei Rāshidūn, ossia "Califfato degli Ortodossi", identifica il trentennio circa di storia islamica (632-661) in cui la Umma fu retta dai quattro Califfi: Abū Bakr, ʿUmar ibn al-Khattāb, ʿUthmān b. ʿAffān e ʿAlī b. Abi Tālib (اَلْخُلَفَاءُ ٱلرَّاشِدُونَ al-Khulafāʾ ar-Rāšidūn).

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Conquista islamica della Persia

La conquista islamica della Persia segnò una svolta decisiva nella storia di questo Paese. Nel volgere di alcuni secoli la maggioranza dei Persiani abbandonò lo Zoroastrismo e divenne musulmana, mentre le caratteristiche della civiltà persiana venivano assorbite dalla nuova classe dirigente islamica.

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Cosroe I

Figlio e successore di Kavad I (regnante dal 488 al 496 e dal 498/499-531), è forse il più noto dei re della dinastia sasanide, rimasto al potere dal 531 al 579.

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Cosroe II

Nipote di Cosroe I, venne soprannominato Parviz ('il vittorioso'), per le numerose campagne militari guidate brillantemente. Regnò dal 590 al 628.

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Dario III di Persia

Nel 338 a.C. il re di Persia Artaserse III cadde vittima di una congiura, ordita dal suo visir e consigliere Bagoas, che assassinò tutti i suoi figli tranne il più giovane, Aršan (chiamato dai greci Arses), che mise sul trono con il nome reale di Artaserse IV.

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Dinastia achemenide

La dinastia achemenide (in lingua persiana antica: 𐏃𐎧𐎠𐎶𐎴𐎡𐏁𐎡𐎹 Haxāmanišya; in persiano: هخامنشی Haxâmaneši; in lingua greca antica: Achaimenidai; in latino: Achaemenides) è stata una casa reale di origine persiana, dominante nell'area iranica e in seguito creatrice di un vasto impero multietnico estendentesi su territori di Asia, Europa e Africa, dalla metà del VI secolo a.C. all'invasione macedone di Alessandro Magno nel 331 a.C., con l'assassinio di Dario III nel 330 a.C.

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Egitto

LEgitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

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Iran

LIran (in persiano: إيران), ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (in persiano: جمهوری اسلامی ایران, Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān) è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

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Jāmāsp

A causa dell'accresciuto interesse dei Sasanidi per la storia della semi-leggendaria dinastia dei kayanidi, Jamasp deve il nome a Jamasp, il mitologico ministro del monarca kayanide Vishtaspa.

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Kavad I

Figlio di Peroz I (regnante dal 459 al 484), fu incoronato dai nobili per sostituire il deposto e impopolare zio Balash (r. 484-488). Consapevole di stare ereditando un impero in declino in cui l'autorità e lo status dei sovrani sasanidi erano in gran parte decaduti, Kavad cercò di riorganizzare i suoi domini introducendo molte riforme, la cui attuazione fu completata da suo figlio e successore Cosroe I. La promulgazione delle stesse fu resa possibile dal coinvolgimento del predicatore mazdakita Mazdak, fautore di una rivoluzione sociale che indebolì l'autorità della nobiltà e del clero.

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Kavad II

Figlio di Cosroe II (regnante dal 590 al 628), a cui era subentrato dopo averlo rovesciato con un colpo di Stato, il suo mandato è giudicato alla stregua di un punto di svolta nella storia sasanide, in quanto viene ricollegato a uno dei motivi che causò la futura caduta dell'impero nell'ambito della conquista islamica della Persia.

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Narsete di Persia

Ultimogenito di Sapore I (regnante dal 240 al 270), Narsete prestò servizio in veste di governatore del Sakastan, dell'Indo e del Turan (odierno Pakistan orientale) sotto suo padre.

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Ormisda II

Figlio e successore di Narsete (regnante dal 293 al 303), durante il suo mandato il regno d'Armenia aveva da poco dichiarato il cristianesimo come sua religione ufficiale, abbandonando così l'antico credo zoroastriano che condivideva con la Persia sasanide.

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Ormisda III

Figlio e successore di Yazdgard II, il suo breve regno fu caratterizzato dalla ribellione del fratello Peroz I, il quale, aiutato dagli Eftaliti, ebbe il sopravvento, riuscendo ad estromettere Ormisda.

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Ormisda IV

Figlio e successore di Cosroe I (r. 531-579) e di una principessa cazara il cui nome è ignoto, una volta salito al trono Ormisda IV ordinò l'uccisione di molti membri dell'alta aristocrazia e del clero zoroastriano, dimostrandosi maggiormente propensò a sostenere la nobiltà terriera (dehqan).

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Peroz I

Figlio di Yazdgard II (regnante dal 438 al 457), contestò il governo di suo fratello maggiore e re legittimo Ormisda III (r. 457-459), assicurandosi alla fine il trono dopo due anni di lotta. Il suo dominio fu segnato da guerre e carestie; agli albori del suo regno, represse con successo una ribellione esplosa in Albania caucasica a ovest e sottomise le tribù dei Kidariti a est, espandendo brevemente il dominio sasanide nel Tokaristan, dove la zecca di Balkh coniò delle monete d'oro con la sua effigie. Nel medesimo frangente, nell'odierno Iran si verificò una carestia che perdurò per sette anni e che causò gravi disagi alla popolazione. In campo bellico, gli scontri principali riguardarono gli antichi sudditi dei Kidariti, gli Eftaliti, che forse lo avevano in passato aiutato a insediarsi sul trono. Sconfitto e catturato due volte dagli Eftaliti, perse tutti i territori recentemente acquisiti. Nel 482 si verificarono delle insurrezioni nelle province occidentali dell'Armenia e Iberia, amministrate rispettivamente da Vahan Mamikonian e Vakhtang I. Prima che Peroz potesse sedare i disordini locali, fu sconfitto e ucciso nel terzo conflitto che combatté contro gli Eftaliti nel 484, i quali si impadronirono delle principali città sasanidi localizzate nelle regioni orientali del Khorasan e di Nishapur, ovvero Herat e Marw. Approfittando dell'indebolita autorità sasanide a est, gli Unni Nezak si insediarono stabilmente nella regione dello Zabulistan. Peroz fu l'ultimo shahanshah (re dei re) a coniare monete auree che riportavano l'effigie di un sovrano sasanide nella regione indiana del Sindh, circostanza la quale implica che la regione finì perduta intorno allo stesso periodo. Sebbene fosse un devoto zoroastriano, Peroz sostenne la nuova setta cristiana del nestorianesimo e, poco prima della sua morte, essa fu dichiarata dottrina ufficiale della Chiesa d'Oriente. Le guerre di Peroz contro gli Eftaliti sono state ritenute «futili» sia dalla storiografia dell'epoca che da quella moderna. La sua sconfitta e la sua morte condussero a un periodo di tumulti dal punto di vista politico, sociale e religioso. Fu proprio durante le fasi finali del suo mandato che l'impero toccò il punto di declino massimo mai vissuto dalla sua fondazione. Lo shahanshah appariva infatti ridotto alla mercé degli Eftaliti e risultava costretto a rendergli omaggio, mentre la nobiltà e il clero esercitarono una grande influenza e autorità nella politica statale, con il risultato che vari sovrani salirono al potere proprio per loro volontà. Gli aristocratici più potenti, in particolare Sukhra e Sapore Mihran, elessero il fratello di Peroz, Balash, come nuovo re dei re. L'ordine tornò a regnare per la prima volta sotto il figlio di Peroz Kavad I (r. 488-496; 498/499-531), che riformò l'impero e sconfisse gli Eftaliti, riprendendo possesso di Khorasan. Nel 560 Peroz venne vendicato da suo nipote Cosroe I (r. 531-579), che in collaborazione con il khaganato turco causò il declino definitivo degli Eftaliti.

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Persepoli

Persepoli (Persiano antico 𐎱𐎠𐎼𐎿, Pārsapura) fu una delle cinque capitali dell'Impero achemenide (le altre erano Babilonia, Ecbatana, Pasargade e Susa).

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Persia

Il nome Persia (ایران; persiano antico:, Pārsa) è stato in tempi moderni usato come sinonimo alla nazione dell'Iran, mentre nell'antichità ha rivestito un territorio molto più vasto in cui si sono succeduti diversi imperi con importanti culture.

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Richard N. Frye

Specialista dell'Iran classico e dell'Asia centrale, Frye divenne Professore Emerito dell'Università di Harvard, dopo una vita di studi, ricerche e insegnamento nel campo soprattutto della filologia iranica e della storia dell'Iran e dell'Asia centrale antica e tardo-antica.

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Sapore I

Conseguì diverse vittorie contro eserciti dell'Impero romano, avendo tra l'altro modo di catturare Valeriano.

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Sapore III

Figlio di Sapore II (regnante dal 309 al 379), successe a suo zio Ardashir II (r. 379-383) e il suo regno fu in gran parte pacifico. A ovest portò avanti la disputa sull'Armenia con i romani, che fu infine risolta attraverso la diplomazia (pace di Acilisene); i due imperi accettarono di spartirsi il controllo dell'area, benché la maggior parte di essa rimase sotto il controllo sasanide. A est, Sapore III perse invece possesso dell'importante città di Kabul a favore degli Unni Alcioni. È conosciuto per aver patrocinato la costruzione di una scultura nella roccia scolpita a Taq-e Bostan e raffigurante una scena di lui insieme a suo padre. Fu il penultimo monarca a realizzare un bassorilievo di se stesso, con l'ultimo caso che fu quello di Cosroe II (r. 590-628), il quale si dimostrò molto ammirato dalla passione artistica di Sapore III. Il re morì nel 388, dopo aver concluso un mandato durato un lustro, rimanendo schiacciato sotto il peso della sua tenda. Non si trattò di una casualità, in quanto la struttura era stata manomessa da alcuni nobili cospiratori che ne avevano tagliato le corde perché delusi dalle politiche restrittive da lui adottate nei loro confronti. Al suo posto subentrò suo figlio Bahram IV.

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Scià

Lo scià (AFI) è il titolo dato al sovrano di Persia, figura di comando che gode di assoluti poteri in campo politico, ma che può vantare anche una notevole caratura spirituale, ergendosi anche al di sopra della classe sacerdotale.

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Vologase VI

Salì al trono alla morte del padre Vologase V (191–208) nel 208. Poco dopo suo fratello Artabano IV (216–224) si ribellò a lui, e gli sottrasse con le armi gran parte dell'Impero.

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Yazdgard I

Yazdgard era il figlio di Sapore III e succedette a Bahram IV. Descritto dalle fonti come saggio, benevolente e astuto, il suo regno viene giudicato dagli studiosi moderni in maniera positiva; in ambito religioso, si dimostrò tollerante, pur restando devoto allo zoroastrismo.

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Yazdgard II

Successore e figlio di Bahram V (regnante dal 420 al 438), il suo mandato fu funestato dalle guerre contro l'impero romano d'Oriente a ovest e da quelle con i Kidariti a est, nonché dai suoi sforzi e tentativi di rafforzare la centralizzazione reale nella burocrazia imponendo lo zoroastrismo a qualunque suo suddito, specialmente i cristiani.

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Yazdgard III

Figlio di Shahriyar e nipote di Cosroe II, salì al trono già all'età di otto anni, ma il giovane re non godeva dell'autorità necessario e regnò solo de iure.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Impero sasanide e Sovrani della Persia

Impero sasanide ha 407 relazioni, mentre Sovrani della Persia ha 247. Come hanno in comune 39, l'indice di Jaccard è 5.96% = 39 / (407 + 247).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Impero sasanide e Sovrani della Persia. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: