Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Inverno arabo e Primavera araba

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Inverno arabo e Primavera araba

Inverno arabo vs. Primavera araba

Con inverno arabo giornalisticamente si intende il riaffiorare di autoritarismi, monarchie assolute ed estremismo islamico negli anni successivi alle rivolte della primavera araba. Con primavera araba (in arabo الربيع العربي al-Rabīʿ al-ʿArabī) si intende un termine di origine giornalistica, utilizzato per lo più dai media occidentali, per indicare una serie di proteste ed agitazioni cominciate tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011.

Analogie tra Inverno arabo e Primavera araba

Inverno arabo e Primavera araba hanno 4 punti in comune (in Unionpedia): Abdel Fattah al-Sisi, Guerra civile siriana, Medio Oriente, Nordafrica.

Abdel Fattah al-Sisi

Governa l'Egitto de facto dal 3 luglio 2013, quando, in veste di comandante in capo delle Forze armate egiziane e ministro della difesa, ha rovesciato il presidente Mohamed Morsi con un colpo di Stato militare. Rieletto presidente nel 2014, nel 2018 e nel 2023, per il Parlamento europeo e per Amnesty International la sua presidenza si segnala per l'autoritarismo e avrebbe segnato un profondo deterioramento della situazione dei diritti umani in Egitto; diversa opinione hanno invece i vescovi copti, che lo considerano un argine alla minaccia del terrorismo, sebbene la storica minoranza cristiana copta abbia subito, dal 2011 al 2018, una crescente violenza e discriminazione.

Abdel Fattah al-Sisi e Inverno arabo · Abdel Fattah al-Sisi e Primavera araba · Mostra di più »

Guerra civile siriana

La guerra civile siriana, detta anche rivoluzione siriana o crisi siriana, ha avuto inizio nel 2011 in Siria vedendo contrapposti una coalizione eterogenea di milizie armate definite ribelli dalla stampa occidentale e le forze governative supportanti il governo di Bashar al-Assad. Il 15 marzo 2011 sono iniziate le manifestazioni pubbliche e pacifiche in tutto il paese contro il governo, parte del contesto più ampio della primavera araba. Le proteste iniziali hanno l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale monopartitica del Partito Ba'th. Con il radicalizzarsi degli scontri si aggiunge con sempre maggiore forza una componente estremista di stampo salafita che, anche grazie agli aiuti di alcune nazioni sunnite del Golfo Persico, nel 2013 raggiunge, a detta degli stessi ribelli salafiti, il 75% di tutti ribelli. Tali gruppi fondamentalisti hanno come principale obiettivo l'instaurazione della Shari'a in Siria. A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i paesi confinanti e gran parte della comunità internazionale. Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è sostenuto principalmente dalla Turchia e dai paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti, Francia e Regno Unito, che hanno espresso sostegno ai ribelli, e Cina e Russia, che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico sia in quello militare. La delicata composizione religiosa ed etnica dei siriani si è fortemente riflessa negli schieramenti in campo. Sebbene le prime manifestazioni antigovernative fossero di tipo laico e avessero coinvolto tutte le principali città del paese, incluse quelle a maggioranza alawita come Latakia, il perdurare della crisi ha polarizzato gli schieramenti portando la componente sciita a sostenere il governo insieme a gran parte delle minoranze religiose, che hanno goduto della protezione del governo laico del Partito Ba'th. Il fronte dei ribelli rimane composto prevalentemente da sunniti, i quali però non costituiscono un blocco compatto: parte della popolazione sunnita continua a sostenere il governo e sono sunniti alcuni membri dell'esecutivo e buona parte dell'esercito. Le stragi perpetrate dalle componenti fondamentaliste dei ribelli nei confronti delle minoranze religiose in Siria hanno portato le Nazioni Unite a definire la guerra civile come un «conflitto di natura settaria». Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli antigovernativi sono stati accusati di violazioni dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili. L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale».

Guerra civile siriana e Inverno arabo · Guerra civile siriana e Primavera araba · Mostra di più »

Medio Oriente

Il Medio Oriente è una regione storico-geografica che comprende territori dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale (Egitto) e in esso a volte è distinto anche il cosiddetto Vicino Oriente: arabi, persiani e turchi costituiscono i maggiori gruppi etnici per numero di abitanti, mentre curdi, azeri, ebrei, assiri, armeni, circassi, berberi e altri gruppi formano minoranze significative, mentre le tre principali religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo e Islam) sono sorte proprio in quest'area.

Inverno arabo e Medio Oriente · Medio Oriente e Primavera araba · Mostra di più »

Nordafrica

Il Nordafrica (cosiddetta Africa bianca) è la regione dell'Africa che si estende a nord del deserto del Sahara (il resto del continente è designato nel suo complesso come Africa subsahariana); tale definizione assume un rilievo di ordine generale, potendosi declinare in termini parzialmente diversi a seconda dello specifico contesto di riferimento (geografico, storico, politico e via dicendo).

Inverno arabo e Nordafrica · Nordafrica e Primavera araba · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Inverno arabo e Primavera araba

Inverno arabo ha 18 relazioni, mentre Primavera araba ha 131. Come hanno in comune 4, l'indice di Jaccard è 2.68% = 4 / (18 + 131).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Inverno arabo e Primavera araba. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: