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Islam e Tratta araba degli schiavi

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Islam e Tratta araba degli schiavi

Islam vs. Tratta araba degli schiavi

LIslam (pronunciato in italiano AFI: -tradizionale- o -comune-) è una religione monoteista abramitica di carattere universalista. Apparsa nel VII secolo nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, i suoi fedeli, detti musulmani, la ritengono rivelata da Maometto (Muhammad o Mohamed), considerato l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato al mondo da Allah (il dio unico dell'Islam) per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta. Con tratta araba degli schiavi, o tratta araba, si indica il commercio e la deportazione di schiavi per mano di mercanti arabi. Vittime della tratta, nel corso di tredici secoli, dal VII al XIX, furono soprattutto gli abitanti dell'Africa subsahariana (da 14 milioni a 17 milioni di personeR. Austen (1987), O. Grenouilleau (2004), T. N’Diaye (2008)) e, in misura minore, quelli dell'Europa (oltre 1,2 milioni solo dall'Europa occidentaleR. Davis (2003) oltre agli schiavi provenienti dall'Europa orientale).

Analogie tra Islam e Tratta araba degli schiavi

Islam e Tratta araba degli schiavi hanno 29 punti in comune (in Unionpedia): Africa subsahariana, Arabi, Califfato dei Rashidun, Dār al-ḥarb, Dhimmi, Europa, Fiqh, Impero ottomano, India, Indonesia, Iran, Iraq, Jihād, Jizya, Kuwait, Lingua araba, Maghreb, Marocco, Medio Oriente, Nordafrica, Pakistan, Penisola arabica, Religione, Turchia, Umma (islam), Vicino Oriente, VII secolo, Wali (governatore), XX secolo.

Africa subsahariana

Per Africa subsahariana, talvolta indicata anche come Africa nera, si intende la parte del continente africano situata a sud del Deserto del Sahara (alcuni considerano il Sahel come parte dell'area geografico-culturale del Sahara, e quindi escludono questa fascia dall'Africa subsahariana propriamente detta).

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Arabi

Gli arabi (o gente del ḍādDa una prospettiva linguistica.) sono il gruppo etnico di madrelingua araba originario della penisola arabica che, col sorgere dell'Islam, a partire dal VII secolo ha guadagnato grande rilevanza nella scena storica mondiale, insediandosi in circa una ventina di attuali Paesi.

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Califfato dei Rashidun

L'espressione Califfato dei Rāshidūn, ossia "Califfato degli Ortodossi", identifica il trentennio circa di storia islamica (632-661) in cui la Umma fu retta dai quattro Califfi: Abū Bakr, ʿUmar ibn al-Khattāb, ʿUthmān b. ʿAffān e ʿAlī b. Abi Tālib (اَلْخُلَفَاءُ ٱلرَّاشِدُونَ al-Khulafāʾ ar-Rāšidūn).

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Dār al-ḥarb

Secondo il fiqh (ma non la teologia), la dār al-ḥarb,; alla lettera “dimora della guerra”, è il territorio esterno alla dār al-Islām, abitato da non musulmani, che sono chiamati tecnicamente ḥarbī.

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Dhimmi

Un dhimmi (collettivo: أهل الذمة, ahl al-dhimma, "Gente della dhimma", Lingua turca zimmi) era un suddito non-musulmano di uno Stato governato dalla shari'a, la legge islamica.

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Europa

LEuropa (AFI) è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici.

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Fiqh

Il fiqh è la giurisprudenza islamica che nasce dal prosieguo del lavoro di istituzione della shari'a. Nel corso della storia l'Islam ha riconosciuto l'esigenza di leggi conformi agli insegnamenti del Corano e del profeta Maometto; fu dunque necessario raccogliere detti e fatti autentici attribuiti a Maometto, per redigere leggi secondo l'attendibilità degli ḥadīth.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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India

LIndia, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Esteso su, l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con oltre 1 miliardo e 400 milioni di abitanti dal 2023 è lo stato più popoloso del mondo.

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Indonesia

LIndonesia, ufficialmente Repubblica d'Indonesia, è uno Stato del sud-est asiatico. Composto da isole (dato ufficiale del governo indonesiano, ministero del coordinamento marittimo, del 27 maggio 2018), è il più grande Stato-arcipelago del mondo e con più di 279 milioni di abitanti è il quarto Paese più popoloso del mondo dopo India, Cina e Stati Uniti e davanti a Pakistan, Nigeria e Brasile, oltreché il più popoloso paese a maggioranza musulmana.

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Iran

LIran (in persiano: إيران), ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran (in persiano: جمهوری اسلامی ایران, Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān) è uno Stato dell'Asia situato all'estremità orientale del Medio Oriente.

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Iraq

LIraq o Irak (raramente indicato anche come Irac), ufficialmente Repubblica d'Iraq, è uno Stato del Medio Oriente. Confina con Turchia a nord, Arabia Saudita e Kuwait a sud, Siria e Giordania a ovest, e Iran (provincia del Kurdistan) a est.

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Jihād

Jihād (sostantivo maschile, ma usato in italiano perlopiù al femminile, pron.,, ǧihād che deriva dalla radice, significa "sforzo ") è un termine nel linguaggio dell'Islam che connota un ampio spettro di significati dalla lotta interiore spirituale per raggiungere una perfetta fede fino alla guerra santa.

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Jizya

Jizya è un termine arabo che indica un'imposta di capitazione, detta di "compensazione", che dal periodo islamico classico fino ad oggi ogni suddito non-musulmano non facente parte della umma islamica (detto dhimmi, cioè membro della ahl al-dhimma, "gente protetta") paga alle autorità islamiche.

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Kuwait

Il Kuwait, ufficialmente Stato del Kuwait, è un paese arabo del Medio Oriente affacciato sul golfo Persico; confina con l'Arabia Saudita a sud e con l'Iraq a nord.

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Lingua araba

La lingua araba (الْعَرَبيّة, al-ʿarabiyya o semplicemente عَرَبيْ, ʿarabī) è una lingua semitica, del gruppo centrale. Comparve per la prima volta nell'Arabia nord-occidentale dell'Età del Ferro e adesso è la lingua franca del mondo arabo.

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Maghreb

Il Maghreb, anche italianizzato in Magreb, ("luogo del tramonto"; in berbero: ⵜⴰⵎⴰⵣⵖⴰ, Tamazɣa) costituisce l'area geografica e culturale dell'Africa nord-occidentale o più precisamente dell’Africa settentrionale ad ovest dell’Egitto che si affaccia sul mar Mediterraneo e sull'oceano Atlantico.

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Marocco

Il Marocco, ufficialmente Regno del Marocco, è uno Stato del Maghreb bagnato dal mar Mediterraneo e dallo stretto di Gibilterra nella parte settentrionale e dall'Oceano Atlantico a ovest e confinante con l'Algeria a est, con varie exclavi spagnole a nord e con i territori rivendicati del Sahara Occidentale a sud.

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Medio Oriente

Il Medio Oriente è una regione storico-geografica che comprende territori dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale (Egitto) e in esso a volte è distinto anche il cosiddetto Vicino Oriente: arabi, persiani e turchi costituiscono i maggiori gruppi etnici per numero di abitanti, mentre curdi, azeri, ebrei, assiri, armeni, circassi, berberi e altri gruppi formano minoranze significative, mentre le tre principali religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo e Islam) sono sorte proprio in quest'area.

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Nordafrica

Il Nordafrica (cosiddetta Africa bianca) è la regione dell'Africa che si estende a nord del deserto del Sahara (il resto del continente è designato nel suo complesso come Africa subsahariana); tale definizione assume un rilievo di ordine generale, potendosi declinare in termini parzialmente diversi a seconda dello specifico contesto di riferimento (geografico, storico, politico e via dicendo).

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Pakistan

Il Pakistan o Pachistan, ufficialmente Repubblica Islamica del Pakistan, è uno Stato dell'Asia meridionale, il quinto più popoloso al mondo, con una popolazione superiore ai 241 milioni di abitanti ed il 35º più esteso con 783 940 km².

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Penisola arabica

La penisola arabica o penisola araba (ossia "Penisola (o Isola) degli Arabi") è un vasto sub-continente trapezoidale che a nord confina con il deserto siriano, a ovest con il mar Rosso, a sud con l'oceano Indiano e a est con il golfo Persico: gli arabi e la terra che essi abitano prendono nome dal Wadi Araba, che segnava il confine tra essi e le civiltà del Vicino Oriente, e venivano perciò così chiamati dai vicini popoli civilizzati.

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Religione

La religione è un complesso di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto.

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Turchia

La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia, è uno Stato transcontinentale. Il suo territorio si estende nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta Turchia europea.

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Umma (islam)

Nell'Islam, il termine umma (umma, 'comunità', 'nazione', 'etnia') designa primariamente la comunità di fedeli (intesa quale «comunità di musulmani»), senza alcun significato etnico-linguistico-culturale.

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Vicino Oriente

Vicino Oriente è un'espressione che è propriamente usata per indicare la regione geografica, oggi per lo più arabofona, estesa dalla sponda orientale del Mar Mediterraneo all'altopiano iranico e alla penisola arabica esclusi.

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VII secolo

Nasce l'islam.

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Wali (governatore)

Il termine Wālī, o semplicemente Wali, ha indicato dal VII secolo fino al XX secolo il governatore di una grande provincia conquistata dagli Arabi musulmani e assoggettata dapprima al potere del califfato (wilāya,, ossia "governatorato"), e in seguito del califfato della Sublime porta, in cui in turco-ottomano il sostantivo Wālī era pronunciato Valì e la parola wilāya diventava vilayèt.

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XX secolo

Fu un secolo caratterizzato dalla Rivoluzione russa, dalle due guerre mondiali e dai regimi totalitari, intervallate dalla Grande depressione nella prima metà del secolo e dalla terza rivoluzione industriale fino all'era della rivoluzione informatica e della globalizzazione nella seconda metà.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Islam e Tratta araba degli schiavi

Islam ha 369 relazioni, mentre Tratta araba degli schiavi ha 155. Come hanno in comune 29, l'indice di Jaccard è 5.53% = 29 / (369 + 155).

Riferimenti

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