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Jāmāsp e Sukhra

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Jāmāsp e Sukhra

Jāmāsp vs. Sukhra

A causa dell'accresciuto interesse dei Sasanidi per la storia della semi-leggendaria dinastia dei kayanidi, Jamasp deve il nome a Jamasp, il mitologico ministro del monarca kayanide Vishtaspa. Fu attivo durante il regno degli scià Peroz I, Balash e Kavadh I. Viene spesso confuso con suo padre, Zarmihr Hazarwuxt e con suo figlio Zarmihr Karen.

Analogie tra Jāmāsp e Sukhra

Jāmāsp e Sukhra hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Balash, Battaglia di Herat (484), Impero sasanide, Kanarang, Kavad I, Nishapur, Peroz I, Spahbod, Unni bianchi, Zarmihr Karen.

Balash

Alla morte di suo fratello, venne incoronato sovrano di Persia dopo una contesa per il trono con suo nipote, il futuro Kavad I. Il primo provvedimento del suo breve regno fu organizzare una campagna contro gli Eftaliti, i quali minacciavano il suo trono ed avevano causato la morte del fratello in battaglia.

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Battaglia di Herat (484)

La battaglia di Herat, svoltasi nel 484, fu un confronto militare svoltosi tra l'impero sasanide, composto da almeno uomini, sotto il comando di Peroz I e un esercito eftaliti di minori effettivi comandato da Khushnavaz.

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Impero sasanide

LImpero sasanide o sassanide fu un'entità politica istituita da Ardashir I in seguito alla caduta dell'Impero partico e alla sconfitta dell'ultimo re della dinastia arsacide, Vologase VI.

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Kanarang

Il kanārang era un titolo unico dell'esercito sasanide, attribuito al comandante della provincia di frontiera più nordorientale dell'Impero sasanide, la provincia di Abarshahr, che includeva le città di Tus, Nishapur e Abiward). Nelle fonti bizantine, il termine è reso con chanaranges (in greco: χαναράγγης) e spesso utilizzato, ad esempio da Procopio, al posto del nome effettivo del detentoreHoutsma (1983),. Il titolo era utilizzato in alternativa al più consueto Marzbān, che era detenuto dagli altri "guardiani" della frontiera persiana. Come per gli altri marzbān, la carica era ereditaria. La famiglia che la deteneva (la famiglia Kanārangīyān) è attestata per la prima volta sotto il regno di Yazdegerd I (regno 399–421), ma si ritenne che discendesse da qualche dinastia pre-sasanide, più verosimilmente partica. Questa famiglia godette di un alto prestigio e di grande autorità nei territori di confine nordorientali dell'Impero sasanide, come testimoniato dalla descrizione gloriosa che ne fa il poeta Ferdowsi nell'opera Shahnameh. La famiglia fu attiva fino alla fine del dominio sasanide. Un uomo di nome Kanāra, come riportato da fonti arabe, comandò la cavalleria leggera persiana nella decisiva battaglia di al-Qādisiyyah e suo figlio Shahrīyār bin Kanāra combatté valorosamente prima di essere ucciso. Successivamente, si riporta che la famiglia fornì assistenza nella conquista musulmana del Khorasan da parte di Abdullah ibn Aamir, ottenendo in ricompensa il diritto di mantenere il controllo sulla provincia di Tus e su metà della provincia di Nishapur.

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Kavad I

Figlio di Peroz I (regnante dal 459 al 484), fu incoronato dai nobili per sostituire il deposto e impopolare zio Balash (r. 484-488). Consapevole di stare ereditando un impero in declino in cui l'autorità e lo status dei sovrani sasanidi erano in gran parte decaduti, Kavad cercò di riorganizzare i suoi domini introducendo molte riforme, la cui attuazione fu completata da suo figlio e successore Cosroe I. La promulgazione delle stesse fu resa possibile dal coinvolgimento del predicatore mazdakita Mazdak, fautore di una rivoluzione sociale che indebolì l'autorità della nobiltà e del clero.

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Nishapur

Nishapur (talvolta detta Neyshabur) è un'importante città dell'Iran, nella provincia del Razavi Khorasan, e capoluogo dell'omonimo shahrestān.

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Peroz I

Figlio di Yazdgard II (regnante dal 438 al 457), contestò il governo di suo fratello maggiore e re legittimo Ormisda III (r. 457-459), assicurandosi alla fine il trono dopo due anni di lotta. Il suo dominio fu segnato da guerre e carestie; agli albori del suo regno, represse con successo una ribellione esplosa in Albania caucasica a ovest e sottomise le tribù dei Kidariti a est, espandendo brevemente il dominio sasanide nel Tokaristan, dove la zecca di Balkh coniò delle monete d'oro con la sua effigie. Nel medesimo frangente, nell'odierno Iran si verificò una carestia che perdurò per sette anni e che causò gravi disagi alla popolazione. In campo bellico, gli scontri principali riguardarono gli antichi sudditi dei Kidariti, gli Eftaliti, che forse lo avevano in passato aiutato a insediarsi sul trono. Sconfitto e catturato due volte dagli Eftaliti, perse tutti i territori recentemente acquisiti. Nel 482 si verificarono delle insurrezioni nelle province occidentali dell'Armenia e Iberia, amministrate rispettivamente da Vahan Mamikonian e Vakhtang I. Prima che Peroz potesse sedare i disordini locali, fu sconfitto e ucciso nel terzo conflitto che combatté contro gli Eftaliti nel 484, i quali si impadronirono delle principali città sasanidi localizzate nelle regioni orientali del Khorasan e di Nishapur, ovvero Herat e Marw. Approfittando dell'indebolita autorità sasanide a est, gli Unni Nezak si insediarono stabilmente nella regione dello Zabulistan. Peroz fu l'ultimo shahanshah (re dei re) a coniare monete auree che riportavano l'effigie di un sovrano sasanide nella regione indiana del Sindh, circostanza la quale implica che la regione finì perduta intorno allo stesso periodo. Sebbene fosse un devoto zoroastriano, Peroz sostenne la nuova setta cristiana del nestorianesimo e, poco prima della sua morte, essa fu dichiarata dottrina ufficiale della Chiesa d'Oriente. Le guerre di Peroz contro gli Eftaliti sono state ritenute «futili» sia dalla storiografia dell'epoca che da quella moderna. La sua sconfitta e la sua morte condussero a un periodo di tumulti dal punto di vista politico, sociale e religioso. Fu proprio durante le fasi finali del suo mandato che l'impero toccò il punto di declino massimo mai vissuto dalla sua fondazione. Lo shahanshah appariva infatti ridotto alla mercé degli Eftaliti e risultava costretto a rendergli omaggio, mentre la nobiltà e il clero esercitarono una grande influenza e autorità nella politica statale, con il risultato che vari sovrani salirono al potere proprio per loro volontà. Gli aristocratici più potenti, in particolare Sukhra e Sapore Mihran, elessero il fratello di Peroz, Balash, come nuovo re dei re. L'ordine tornò a regnare per la prima volta sotto il figlio di Peroz Kavad I (r. 488-496; 498/499-531), che riformò l'impero e sconfisse gli Eftaliti, riprendendo possesso di Khorasan. Nel 560 Peroz venne vendicato da suo nipote Cosroe I (r. 531-579), che in collaborazione con il khaganato turco causò il declino definitivo degli Eftaliti.

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Spahbod

Spahbod o Spahbed (persiano: سپهبد - è parola costituita dai due sostantivi Spah (سپه, "esercito") e bod (بد, "signore"). Era un titolo utilizzato già dall'esercito partico e, più diffusamente, dall'esercito sasanide. Da solo era utilizzato per identificare un ufficiale comandante in capo, ma quando era utilizzato nell'espressione Eran Spahbod (ايران سپهبد, "Iran Spahbod"), equivaleva al comandante generale di tutte le forze armate. Era il più alto grado militare, secondo al solo Imperatore (Shahanshah, "Re dei Re") e agiva da comandante in capo, da ministro della Guerra e da capo negoziatore. Durante la dinastia Pahlavi nel XX secolo, la parola è stata riutilizzata, nel quadro del tentativo di recuperare il passato preislamico della Persia, culminato nelle grandiose manifestazioni del bimillenario celebrativo di Dario, ma limitatamente al solo sostantivo Spahbod, per identificare il comandante in capo delle forze imperiali persiane.

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Unni bianchi

Gli Unni bianchi (in battriano ηβοδαλο, Ebodalo),. in alternativa detti Eftaliti (noti anche come Huna bianchi o in iranico come Spet Xyon e in sanscrito come Sveta-huna), furono un popolo che visse in Asia centrale tra il V e l'VIII secolo d.C. Fautori della creazione di un impero, si distinsero militarmente dal 450 d.C., quando sconfissero i Kidariti, al 560, quando le forze congiunte del khaganato turco e l'impero sasanide li sconfissero.

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Zarmihr Karen

Apparteneva alla casa di Karen, e per un breve periodo fu governatore dello Zabulistan per conto dell'Impero sassanide. Era figlio di Sukhra.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Jāmāsp e Sukhra

Jāmāsp ha 43 relazioni, mentre Sukhra ha 30. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 13.70% = 10 / (43 + 30).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Jāmāsp e Sukhra. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: