Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià

Mahmud Sami al-Barudi vs. Raghib Pascià

Fu anche primo ministro dal 4 febbraio 1882 al 26 maggio 1882. Maḥmūd Sāmī al-Bārūdī, nato da una famiglia circassa a Damanhur, nell'attuale governatorato di Buhayra, era figlio di un generale che ricoprì la carica di governatore della città di Dongola, in Sudan, e che morì quando Maḥmūd aveva appena sette anni. Più semplicemente noto come Ismāʿīl Rāghib Pascià, era un politico ottomano di origine greca convertito all'Islam che servì come Primo ministro egiziano dal 18 giugno 1882 al 21 agosto 1882 e più volte come ministro nei vari governi dell'Egitto.

Analogie tra Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià

Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Aḥmad ʿOrābī, Brigadier generale, Colonnello, Creta (Grecia), Egitto, Impero ottomano, Mehmet Ali, Muhammad Sharif Pascià, Primi ministri dell'Egitto, Tenente colonnello.

Aḥmad ʿOrābī

Aḥmad ʿOrābī - il cui nome completo era Aḥmad Muḥammad ʿOrābī Muḥammad Wafī Muḥammad Ghānim ʿAbd Allāh - è noto in Egitto e nell'intero mondo arabo per aver guidato con sfortunato coraggio nel 1879 un'insurrezione patriottica contro i britannici che avevano occupato l'Egitto e contro il chedivè in quella che è poi stata conosciuta come la Rivoluzione di ʿOrabi (Thawra al-ʿUrābiyya) o Rivoluzione Araba (al-Thawra al-ʿArabiyya).

Aḥmad ʿOrābī e Mahmud Sami al-Barudi · Aḥmad ʿOrābī e Raghib Pascià · Mostra di più »

Brigadier generale

Brigadier generale è un grado militare presente in varie forze armate di taluni Stati del mondo. Solitamente è il grado inferiore degli ufficiali generali.

Brigadier generale e Mahmud Sami al-Barudi · Brigadier generale e Raghib Pascià · Mostra di più »

Colonnello

Il colonnello (abbreviato col., dal latino columnella, piccola colonna di soldati) è un grado militare in uso in molte forze armate mondiali, nonché in numerose forze di polizia e corpi paramilitari.

Colonnello e Mahmud Sami al-Barudi · Colonnello e Raghib Pascià · Mostra di più »

Creta (Grecia)

Creta (AFI:; in passato anche Creti; Krī́tī, AFI:; Krḗtē, AFI) è un'isola greca, la maggiore e più popolosa del Paese e la quinta per estensione (km²) tra quelle del Mediterraneo dopo la Sicilia, la Sardegna, Cipro e la Corsica.

Creta (Grecia) e Mahmud Sami al-Barudi · Creta (Grecia) e Raghib Pascià · Mostra di più »

Egitto

LEgitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

Egitto e Mahmud Sami al-Barudi · Egitto e Raghib Pascià · Mostra di più »

Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

Impero ottomano e Mahmud Sami al-Barudi · Impero ottomano e Raghib Pascià · Mostra di più »

Mehmet Ali

Mehmet Ali (versione balcanica del nome che in arabo è Muḥammad 'Ali) nacque nel 1769 nella città di Kavala (Qawāla), in Macedonia, al tempo parte dell'Impero ottomano, in una famiglia di albanesi originari di Coriza.

Mahmud Sami al-Barudi e Mehmet Ali · Mehmet Ali e Raghib Pascià · Mostra di più »

Muhammad Sharif Pascià

Muḥammad Sharīf Pascià, che proveniva da Kavala, nel nord dell'attuale Grecia (luogo natale di Mehmet Ali), ricoprì numerosi incarichi amministrativi sotto Sa'id Pascià e Ismāʿīl Pascià. Era assai più istruito della media dei suoi colleghi e forse anche per questo gli era stata concessa la mano della figlia dal Colonnello Sèves, giunto a suo tempo con Napoleone Bonaparte in Egitto, convertitosi all'Islam e protagonista di una splendida carriera militare nella sua nuova patria. Come ministro degli Esteri rese grandi servigi a Isma'il Pascià, che usò l'apparente bonomia di Muḥammad Sharīf Pascià per occultare numerose sue proposte cariche d'insidie. Di carattere tendente all'indolenza, egli possedeva nondimeno un notevole tatto politico e ben poteva apparire l'equivalente egiziano di Lord Melbourne, la cui politica era quella di far decantare le situazioni più tese, lasciando ogni cosa a se stessa. L'argomento preferito da Muḥammad Sharīf contro ogni riforma era quello di ricordare le Piramidi come un'immancabile prova di solidità dell'Egitto, sia sotto il profilo delle finanze e della politica. Il suo esiziale ottimismo lo rende ampiamente responsabile del collasso del credito egiziano che portò quasi al crollo del regno di Ismāʿīl Pascià. Dopo l'insurrezione militare del settembre del 1881, guidata a ʿOrābī Pascià, Muḥammad Sharīf fu incaricato dal Chedivè Tawfīq di formare un nuovo governo. L'impossibilità di conciliare le richieste di riordino finanziario del Partito Nazionale con le pretese britanniche e francesi di sottoporre l'Egitto a un diretto stretto controllo delle finanze dello Stato e del suo debito pubblico, lo costrinsero alle dimissioni nel successivo mese di febbraio. Dopo la repressione del movimento insurrezionale patriottico di ʿOrābī, fu ancora una volta chiamato da a costituire una compagine governativa nell'agosto del 1882) da Tawfīq, ma nel gennaio del 1884 egli fu indotto a dimettersi piuttosto che sanzionare il ritiro delle forze egiziane dal Sudan, senza aver mai avuto piena consapevolezza delle reali radici del movimento nazionalista e patriottico del Mahdi. Quando ai primi del 1883 gli fu chiesto da Sir Evelyn Baring (Lord Cromer) di abbandonare con urgenza alcune delle parti più remote del Sudan, egli replicò con la sua caratteristica leggerezza di modi: "Ne discuteremo più tardi; intanto andiamo a dare una buona batosta a questo signore". La spedizione di Hicks Pascià stava in quel momento preparandosi a marciare su el-Obeid (al-Ubayyiḍ). Muḥammad Sharīf Pascià morì a Graz (Austria-Ungheria).

Mahmud Sami al-Barudi e Muhammad Sharif Pascià · Muhammad Sharif Pascià e Raghib Pascià · Mostra di più »

Primi ministri dell'Egitto

Questa pagina elenca i nomi di quanti hanno ricoperto l'incarico pubblico di primi ministri dell'Egitto. Tale ufficio fu creato quando il Consiglio dei ministri egiziano fu istituito nell'agosto del 1878, dopo che il Chedivè Isma'il Pascià concesse che la struttura del suo governo fosse modellata su quella dei governi dell'Europa dell'epoca.

Mahmud Sami al-Barudi e Primi ministri dell'Egitto · Primi ministri dell'Egitto e Raghib Pascià · Mostra di più »

Tenente colonnello

Tenente colonnello è, nella gerarchia militare, un Grado della categoria degli Ufficiali Superiori posto fra quello di Maggiore (di livello inferiore) e di Colonnello (superiore).

Mahmud Sami al-Barudi e Tenente colonnello · Raghib Pascià e Tenente colonnello · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià

Mahmud Sami al-Barudi ha 58 relazioni, mentre Raghib Pascià ha 27. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 11.76% = 10 / (58 + 27).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Mahmud Sami al-Barudi e Raghib Pascià. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: