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Mehmet V e Storia della Turchia

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Mehmet V e Storia della Turchia

Mehmet V vs. Storia della Turchia

Nipote di Mahmud II, era il terzo figlio maschio del sultano Abdülmecid I, che aveva 8 figli e 24 figlie. Sua madre era Gülcemal Kadin. La storia della Turchia si riferisce alla storia del Paese oggi chiamato Turchia. I Turchi, una società la cui lingua appartiene alla famiglia delle lingue turche, cominciarono a spostarsi dalle loro terre originarie alla moderna Turchia nell'XI secolo.

Analogie tra Mehmet V e Storia della Turchia

Mehmet V e Storia della Turchia hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Abdul Hamid II, Comitato Unione e Progresso, Impero ottomano, Ismail Enver, Istanbul, Maometto II, Mehmed Talat Pascià, Mehmet VI, Rumelia, Salonicco.

Abdul Hamid II

Egli visse il periodo di declino della potenza dell'Impero ottomano, ma durante il suo periodo di regno fu il principale responsabile degli ammodernamenti che consentirono all'impero di progredire, esercitando ancora un forte controllo sui suoi affari interni.

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Comitato Unione e Progresso

Il Comitato Unione e Progresso (in turco ottomano: "إتحاد و ترقى فرقه‌ سی", in turco: "İttihat ve Terakki Fırkası") è stato un'organizzazione segreta rivoluzionaria turca e in seguito anche il partito politico dei Giovani Turchi.

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Impero ottomano

LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

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Ismail Enver

Ufficiale militare e capo della rivoluzione dei Giovani Turchi, Ismail Enver ebbe un ruolo di primo piano nell'ultimo periodo dell'Impero Ottomano.

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Istanbul

Istanbul (pronuncia), storicamente Costantinopoli (parentesi; in turco ottomano قسطنطينيه Kostantîniyye) e Bisanzio (parentesi), è la città più popolosa della Turchia e capoluogo della provincia omonima, oltre ad essere il principale centro industriale, finanziario e culturale dello stato.

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Maometto II

Salito al trono a soli 13 anni dopo l'abdicazione del padre Murad II nel 1444, divenne sovrano effettivo solo nel 1451 perché nel frattempo il padre aveva ripreso il potere nel 1446.

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Mehmed Talat Pascià

Fu uno dei principali sostenitori dell'entrata dell'Impero ottomano nella prima guerra mondiale al fianco della Germania e durante questa contribuì all'organizzazione del genocidio armeno, del genocidio degli assiri e di quello dei greci del Ponto, venendo perciò poi condannato dal tribunale del sultano alla fine del conflitto, insieme agli altri due componenti dei "Tre Pascià".

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Mehmet VI

Mehmed nacque al palazzo di Dolmabahçe o nel Palazzo di Beşiktaş, a Costantinopoli. Nel nono giorno successivo alla sua nascita egli venne ufficialmente circonciso con una cerimonia ufficiale che si tenne nella Sala della Circoncisione (Sünnet Odasi) del Palazzo Topkapı.

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Rumelia

Rumelia (Rumeli;, ossia "Terra dei romani" da Rum, "romano", e El, "terra") è il nome, usato dal XV secolo, per indicare la regione dell'Impero ottomano dei Balcani meridionali.

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Salonicco

Salonicco (Thessalonìki, in giudesmo Salonik), toponimo italiano moderno corrispondente all'antico Tessalonica, è la seconda città della Grecia per numero di abitanti e la prima e più importante della regione greca della Macedonia.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Mehmet V e Storia della Turchia

Mehmet V ha 74 relazioni, mentre Storia della Turchia ha 217. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 3.44% = 10 / (74 + 217).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Mehmet V e Storia della Turchia. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: