Analogie tra Naqshbandiyya e Sufismo
Naqshbandiyya e Sufismo hanno 16 punti in comune (in Unionpedia): Abū Bakr, Ṣaḥāba, Bayazid Bistami, Califfo, Confraternite islamiche, Dhikr, ʿAlī ibn ʾAbī Ṭālib, Imam, Islam, Maometto, Mistica, Profeta, Sciismo, Shadhiliyya, Shari'a, Silsila.
Abū Bakr
Abū Bakr ʿAbd Allāh ibn Abī Quḥāfa, detto al-Ṣiddīq (per aver creduto subito all'Isrāʾ e Miʿrāj), fu coetaneo e suocero di Maometto e di lui fu certamente il miglior amico.
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Ṣaḥāba
I Ṣaḥāba (collettivo riferibile al termine Ṣāḥib o Ṣaḥābī, pl. Aṣḥāb, Ṣaḥb) sono i compagni del Profeta, o semplicemente Compagni: il termine arabo è usato per indicare i musulmani di ambo i sessi che siano stati in contatto, sia pure occasionale, con il profeta dell'Islam Maometto.
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Bayazid Bistami
Al-Bisṭāmi ebbe grande influenza sul misticismo sufi ed è considerato uno dei primi importanti maestri sufi dell'Islam. Il precursore di al-Bisṭāmi, Dhu l-Nun al-Misri (morto nell'859) formulò la dottrina della maʿrifa (gnosi), formulando un sistema che aiutava la comunicazione tra sceicco (la guida) e murīd (il discepolo, l'iniziato).
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Califfo
Il califfo (in arabo خليفة, khalīfa, ossia «vicario, reggente, facente funzione, successore, sostituto») è il nome dato a un re musulmano che governa un regno chiamato califfato, cioè un monarca che pretende di essere il successore politico come «vice», il titolo che Abū Bakr assunse quando succedette a Maometto come leader del dominio arabo musulmano nel 632.
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Confraternite islamiche
Le confraternite islamiche (plur.), chiamati anche ordini sufi, sono un tardo fenomeno del sufismo. Dopo la prima fase individuale, i sufi si organizzarono infatti a partire dal XII secolo in strutture complesse di discepoli (murīd, pl. murīdīn) che, sotto la guida di un maestro, imparavano a percorrere la via mistica per giungere ad una diretta conoscenza (maʿrifa) di Dio.
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Dhikr
Nella cultura islamica, il dhikr (ذکر in arabo; Zekr in persiano; Zikr in urdu) è un atto devozionale inerente alla pratica del ricordo di Allah mediante la ripetizione di una data formula (in maniera silente o udibile).
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ʿAlī ibn ʾAbī Ṭālib
Secondo gli sciiti avrebbe dovuto essere il successore di Maometto, tenendo conto delle frasi pronunciate dal Profeta al Ghadir Khumm, ma sarebbe stato scalzato dai tre califfi: Abū Bakr (632-634), ʿOmar ibn al-Khaṭṭāb (634-644) e ʿUthmān ibn ʿAffān (644-656).
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Imam
Il termine imàm (pronuncia imàm, dall'arabo إمام che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"; adattamento italiano: imano), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un semplice devoto musulmano che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ṣalāt.
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Islam
LIslam (pronunciato in italiano AFI: -tradizionale- o -comune-) è una religione monoteista abramitica di carattere universalista. Apparsa nel VII secolo nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, i suoi fedeli, detti musulmani, la ritengono rivelata da Maometto (Muhammad o Mohamed), considerato l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato al mondo da Allah (il dio unico dell'Islam) per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.
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Maometto
Nel 610 Maometto,In italiano, fino a tutto il XVI secolo, è stato chiamato anche Maumetto o Macometto; più antica invece la variante Malcometto, prequattrocentesca.
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Mistica
La mistica, e i relativi termini misticismo e misticità, indicano quel sentimento di contemplazione, venerazione o adorazione della dimensione del sacro o della divinità, implicandone un'esperienza diretta al di là del pensiero logico-discorsivo.
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Profeta
Il termine profeta deriva dal tardo latino prophèta (pronuncia profèta), ricalcato sul greco antico προφήτης (pronuncia: profétes), che è parola composta dal prefisso προ- (pro, "davanti, prima", ma anche "per", "al posto di") e dal verbo φημί (femì, "parlare, dire"); letteralmente quindi significa "colui che parla davanti" o "colui che parla per, al posto di", sia nel senso di parlare "pubblicamente" (davanti ad ascoltatori), sia parlare al posto, in nome (di Dio), sia in quello di parlare "prima" (anticipatamente sul futuro).
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Sciismo
LIslam sciita («partito, fazione», sottinteso «di ʿAli e dei suoi discendenti») è il principale ramo minoritario dell'Islam (intorno al 15% all'inizio del XXI secolo).
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Shadhiliyya
La ṭarīqa (confraternita) della Shādhiliyya è un ordine Sufi fondato da Abu l-Hasan al-Shadhili nel XIII secolo. I suoi seguaci (murīd, in arabo "cercatori") sono talvolta noti come Shādhilī.
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Shari'a
Nell'Islam la Shariʿa o sharia, in italiano anche sciaria (sharīʿa 'legge'; letteralmente "strada battuta", "il cammino che conduce alla fonte a cui abbeverarsi"), è il complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Dio per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli.
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Silsila
La silsila (plur., in italiano: catena) è il procedimento che, risalendo di persona in persona, rimanda fino al Profeta Maometto. Fu ed è utilizzato dai sufi e dalle varie confraternite islamiche come riferimento storico per dare importanza e sicurezza alla loro posizione in seno alla comunità ortodossa (la cosiddetta sunna).
La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Naqshbandiyya e Sufismo
- Che cosa ha in comune Naqshbandiyya e Sufismo
- Analogie tra Naqshbandiyya e Sufismo
Confronto tra Naqshbandiyya e Sufismo
Naqshbandiyya ha 25 relazioni, mentre Sufismo ha 188. Come hanno in comune 16, l'indice di Jaccard è 7.51% = 16 / (25 + 188).
Riferimenti
Questo articolo mostra la relazione tra Naqshbandiyya e Sufismo. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: