Analogie tra Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e Scuola Teologica di Halki
Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e Scuola Teologica di Halki hanno 10 punti in comune (in Unionpedia): Atenagora di Costantinopoli, Bartolomeo di Costantinopoli, Chiesa ortodossa, Fozio di Costantinopoli, Germano V, Impero ottomano, Metropolia di Calcedonia, Metropolia di Didymoteicho, Orestiada e Soufli, Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, Turchia.
Atenagora di Costantinopoli
Aderì all'ortodossia cristiana ancora giovane, decidendo quindi di laurearsi in teologia presso la Scuola Teologica di Halki. Sotto il governo di Massimo V fece una rapida carriera religiosa che lo portò a diventare il braccio destro del patriarca.
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Bartolomeo di Costantinopoli
Figlio di Christos Archontonis (in greco) e di Merope, ricevette alla nascita il nome Dimitrios. Dopo i primi studi ad Imbro, frequentò il Liceo-ginnasio Zografeio di Istanbul per poi entrare successivamente alla Scuola Teologica di Halki (Isole dei Principi) conseguendo la laurea magna cum laude in teologia.
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Chiesa ortodossa
La Chiesa ortodossa, ufficialmente Chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa, è la seconda Chiesa cristiana più grande del mondo, arrivando a contare circa 220 milioni di fedeli battezzati.
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Fozio di Costantinopoli
Fu anche maestro di filosofia greca presso l'Università Imperiale di Costantinopoli. Fu patriarca per due volte e per due volte deposto: la prima dal Natale dell'anno 858 all'867; la seconda dall'877 fino all'886.
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Germano V
Nato nel quartiere di Balata, a Istanbul, studiò a Gerusalemme, Atene e alla Scuola Teologica di Halki, nella quale si laureò nel 1863. Nello stesso anno fu ordinato diacono; nel 1864 diventò arcidiacono del patriarca Sofronio.
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Impero ottomano
LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.
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Metropolia di Calcedonia
La metropolia di Calcedonia è una diocesi del patriarcato di Costantinopoli, con sede a Kadıköy, in Turchia (l'antica Calcedonia). Costituisce una delle circoscrizioni ecclesiastiche attive del patriarcato in territorio turco, benché quasi spopolate.
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Metropolia di Didymoteicho, Orestiada e Soufli
La metropolia di Didymoteicho, Orestiada e Soufli (in greco: Ιερά Μητρόπολης Διδυμοτείχου, Ορεστιάδος και Σουφλίου; Ierá Mitrópolīs Didymoteichou, Orestiados kai Soufliou) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia, con sede a Didymoteicho, nella Macedonia orientale e Tracia, dove si trova la cattedrale della Madre di Dio Liberatrice.
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Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
Il Patriarcato di Costantinopoli costituiva, prima del Grande Scisma del 1054, una delle cinque sedi principali della cristianità stabilite dai primi 4 concili.
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Turchia
La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia, è uno Stato transcontinentale. Il suo territorio si estende nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta Turchia europea.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
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Confronto tra Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e Scuola Teologica di Halki
Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha 352 relazioni, mentre Scuola Teologica di Halki ha 44. Come hanno in comune 10, l'indice di Jaccard è 2.53% = 10 / (352 + 44).
Riferimenti
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