Analogie tra Persida Nenadović e Pietro I di Serbia
Persida Nenadović e Pietro I di Serbia hanno 15 punti in comune (in Unionpedia): Aleksandar Karađorđević, Alessandro I di Serbia, Chiesa di San Giorgio (Topola), Chiesa ortodossa serba, Impero ottomano, Jakov Nenadović, Karađorđe Petrović, Karađorđević, Miloš Obrenović I di Serbia, Obrenović, Principato di Serbia, Sovrani di Serbia, Timișoara, Topola, Zorka del Montenegro.
Aleksandar Karađorđević
Era un membro della famiglia reale dei Karađorđević.
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Alessandro I di Serbia
Fu l'ultimo sovrano della casata degli Obrenović, venendo assassinato assieme a sua moglie la regina Draga Mašin in una congiura ordita da un gruppo di ufficiali.
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Chiesa di San Giorgio (Topola)
La chiesa di San Giorgio, nella località di Oplenac della città di Topola, è il mausoleo della famiglia reale serba, i Karađorđević.
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Chiesa ortodossa serba
La Chiesa оrtodossa serba (СПЦ / SPC) è una delle giurisdizioni canoniche autocefale della Chiesa ortodossa: tra queste è la sesta per importanza dopo quelle di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia, Gerusalemme e Mosca.
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Impero ottomano
LImpero ottomano o osmanico, noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomanoIl termine devlet, dall'arabo dawla, significava in origine "dinastia". Il transito semantico verificatosi sottolinea le dinamiche storiche che portarono al concetto di stampo occidentale di "Stato". Si veda di Bernard Lewis Il linguaggio politico dell'Islam, Roma-Bari, Laterza, 1991.).), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli, ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne col tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro ad un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata. Alleatisi con l'Impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto Impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.
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Jakov Nenadović
Assieme a suo fratello Mateja Nenadović gioca un ruolo di primo piano nella prima rivolta serba contro il dominio dell'Impero ottomano e viene nominato primo Ministro dell'Interno della Serbia.
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Karađorđe Petrović
Capo della rivolta serba contro i Turchi, fu il capostipite della dinastia dei Karađorđević (Карађорђевић). Lo pseudonimo Karađorđe fu creato dai Turchi che lo chiamavano "Kara Yorgi", Giorgio il Nero, a causa della paura che incuteva perché era un uomo che non aveva paura e uccideva senza pietà.
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Karađorđević
I Karađorđević (in alfabeto cirillico serbo: Карађорђевић, in alfabeto latino normalmente traslitterato Karageorgevic) erano la dinastia regnante di Serbia, discendente da Karađorđe.
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Miloš Obrenović I di Serbia
Dopo aver partecipato alle fasi finali della Prima rivolta serba sul finire del 1813, fu uno dei pochi leader della ribellione a restare in Serbia nonostante il ritorno degli ottomani.
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Obrenović
La Casata degli Obrenović governò la Serbia dal 1815 al 1842 e dal 1858 al 1903. Assunsero il potere a seguito della guida della prima e della seconda rivolta serba contro l'Impero ottomano, che sancirono la nascita della Serbia.
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Principato di Serbia
Il Principato di Serbia (in serbo Кнежевина Србија, Kneževina Srbija) è stato l'assetto istituzionale della Serbia dalla seconda rivolta contro l'Impero ottomano nel 1815, alla proclamazione del regno nel 1882.
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Sovrani di Serbia
Questo è un elenco di sovrani della Serbia e degli stati preunitari in cui era diviso il popolo serbo.
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Timișoara
Timișoara (AFI:,, o Temeschwar o Temeschburg) è un municipio della Romania di abitanti, capoluogo del distretto di Timiș, capitale storica del Banato.
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Topola
Topola è una città e una municipalità del distretto di Šumadija al centro della Serbia centrale. Topola è particolarmente importante nella storia serba perché fu qui che Karađorđe Petrović divenne ufficialmente il leader della prima rivolta serba contro l'Impero ottomano nel 1804.
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Zorka del Montenegro
Zorka era la primogenita di Nicola I del Montenegro, e di sua moglie, Milena Vukotić. Nacque nella capitale del Montenegro quando suo padre era ancora principe del Montenegro, venne battezzata 6 giorni dopo la nascita nel monastero di Daibab.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Persida Nenadović e Pietro I di Serbia
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Confronto tra Persida Nenadović e Pietro I di Serbia
Persida Nenadović ha 38 relazioni, mentre Pietro I di Serbia ha 181. Come hanno in comune 15, l'indice di Jaccard è 6.85% = 15 / (38 + 181).
Riferimenti
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