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Petizione Popolare (partito) e Tunisia

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Petizione Popolare (partito) e Tunisia

Petizione Popolare (partito) vs. Tunisia

Petizione Popolare per la Libertà, la Giustizia e lo Sviluppo (abbreviata nel semplice al-ʿArīḍa; fr. Pétition populaire pour la liberté, la justice et le développement) è un movimento politico della Tunisia. La Tunisia (AFI), ufficialmente Repubblica di Tunisia, è lo Stato più settentrionale dell'Africa. Fa parte della regione del Maghreb del Nordafrica.

Analogie tra Petizione Popolare (partito) e Tunisia

Petizione Popolare (partito) e Tunisia hanno 4 punti in comune (in Unionpedia): Ennahda, Lingua francese, Rivoluzione dei Gelsomini, Zine El-Abidine Ben Ali.

Ennahda

Ennahda (lett. Movimento della Rinascita), è un partito politico tunisino di orientamento islamista moderato. Quando il 1º marzo 2011 il regime del generale Zine El-Abidine Ben Ali è collassato sull'onda della grandi manifestazioni di piazza, nella cosiddetta Rivoluzione dei Gelsomini, il governo provvisorio tunisino ha riconosciuto al Movimento il diritto di costituirsi in partito politico. Originariamente noto come Azione Islamica, il partito ha mutato il suo nome in Movimento della Tendenza Islamica (MTI) e nel 1989 in Ḥizb al-Nahḍa. Sebbene esso s'inserisca nella linea di pensiero dell'egiziano Sayyid Qutb e del pakistano Abu l-A'la Maududi, a partire dal 1980 il partito ha ripudiato la violenza come strumento di lotta politica, conoscendo una svolta moderata, pur restando nell'orbita del pensiero e degli ideali fondamentalistici. Il Partito preconizza infatti una "via tunisina all'Islamismo", riconoscendo la legittimità di un sistema pluripartitico. Il partito ha anche accettato che con l'Occidente si apra un dialogo. Il Partito della Rinascita si esprime favorevolmente nei confronti della visione liberistica dell'economia e della politica e ha affermato di non credere in una costituzione essenzialmente islamista dello Stato. Ciò però non viene del tutto creduto da chi non dimentica gli esordi politici del suo leader maggiormente rappresentativo, Rāshid Ghannūshī, sostenitore della necessità della violenza per disfarsi dei regimi arabi corrotti e sostenuti dall'Occidente, come la Tunisia. A poco è servito il suo "ripensamento" ufficiale e il fatto che abbia condannato in un secondo momento la lotta armata per la conquista del potere, nella convinzione che in ogni caso la Tunisia avrebbe premiato legalmente il partito in caso di elezioni libere e non manipolate. Nelle elezioni tunisine del 1989, il partito fu messo al bando e il regime gli impedì quindi di partecipare, tanto da costringerlo a prender parte alla tornata elettorale sotto le vesti di "indipendenti". In tale circostanza il partito ebbe tra il 10% e il 17% dei voti. Il partito al-Nahḍa pubblica il quotidiano al-Fajr (L'Alba). Il direttore, Hamadi Jebali, è stato condannato a 16 anni di carcere nel 1992 per aver partecipato a un'organizzazione non autorizzata e per "eversione con l'intento di mutare la natura dello Stato". Ai membri di al-Nahḍa è stato consentito di prender parte alle elezioni del 1989 ma il movimento è stato nuovamente messo proscritto nel 1991. Si pensa che la televisione in lingua araba al-Zaytūna abbia collegamenti con al-Nahḍa. In occasione delle manifestazioni di massa del 2010-2011, circa un migliaio di tunisini hanno dato il loro benvenuto a Rāshid Ghannūshī al suo ritorno a Tunisi da Londra (dove aveva operato come consulente di Tony Blair quando questi era Primo ministro del Regno Unito). Ghannushi ha dichiarato che il suo partito avrebbe "firmato una dichiarazione congiunta di principi con gli altri gruppi d'opposizione tunisini". Il 22 gennaio 2011, in un'intervista ad Al Jazeera TV, Rāshid Ghannūshī ha confermato di essere contrario alla restaurazione di un Califfato islamico (come invece chiede al-Qāʿida) e di sostenere gli sforzi per una democrazia parlamentare. Appartiene a questo partito Souad Abderrahim, la donna che il 3 luglio 2018 è stata eletta sindaco di Tunisi: è la prima donna a ricoprire questa carica nei Paesi arabi.

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Lingua francese

Il francese (français, AFI) è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze. Nel 2022, è parlata da 274,1 milioni di persone. Diffusa come lingua materna nella Francia metropolitana e d'oltremare, in Canada (principalmente nelle province del Québec e del Nuovo Brunswick, ma con una presenza significativa anche in Ontario e Manitoba), in Belgio, in Svizzera, presso numerose isole dei Caraibi (Haiti, Dominica, Saint Lucia) e dell'Oceano Indiano (Mauritius, Comore e Seychelles), in Lussemburgo e nel Principato di Monaco, è lingua ufficiale di circa 32 stati ripartiti su tutti i continenti (come eredità dell'impero coloniale francese e della colonizzazione belga), oltre che di numerose organizzazioni internazionali come l'ONU, la NATO, il Comitato Olimpico Internazionale e l'Unione postale universale.

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Rivoluzione dei Gelsomini

La Rivoluzione tunisina del 2010-2011, nota altresì nella stampa occidentale come Rivoluzione dei Gelsomini, fu una serie di proteste e sommosse popolari in numerose città della Tunisia avvenute tra il 2010 ed il 2011, nel contesto della primavera araba.

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Zine El-Abidine Ben Ali

È stato il secondo presidente della Repubblica di Tunisia dal 7 novembre 1987, succedendo a Habib Bourguiba con un colpo di Stato. Il suo mandato, protrattosi per più legislature, si è concluso dopo 23 anni, il 14 gennaio 2011, quando un crescendo di proteste popolari, iniziate nel 2010, ha condotto Ben Ali all'esilio in Arabia Saudita.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Petizione Popolare (partito) e Tunisia

Petizione Popolare (partito) ha 11 relazioni, mentre Tunisia ha 332. Come hanno in comune 4, l'indice di Jaccard è 1.17% = 4 / (11 + 332).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Petizione Popolare (partito) e Tunisia. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: