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Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme

Sacerdote (ebraismo) vs. Tempio Celeste di Gerusalemme

Nella religione ebraica il sacerdote o cohen, pl. Il principio spirituale che afferma l'esistenza del Tempio Celeste di Gerusalemme è presente nella religione ebraica come uno tra i più importanti fondamenti della stessa nella vita del popolo ebraico.

Analogie tra Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme

Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme hanno 23 punti in comune (in Unionpedia): Angelo, Ebraismo, Ebrei, Festività ebraiche, Gerusalemme, Korban, Leviti, Lingua ebraica, Messia, Mosè, Nomi di Dio nella Bibbia, Rashi, Sacerdote (ebraismo), Shavuot, Shekhinah, Sommo sacerdote, Tabernacolo, Talmud, Tanakh, Tempio di Gerusalemme, Terra di Israele, Terzo Tempio, Torah.

Angelo

In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio (o gli dei) o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena.

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Ebraismo

L'Ebraismo indica sia una religione monoteista sia uno stile di vita sia una tradizione culturale diffusa all'interno del popolo ebraico, nelle varie comunità presenti in tutti i paesi del mondo.

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Ebrei

Gli ebrei (עברי, ʿivrîˈ, anche, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso,.

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Festività ebraiche

La religione ebraica prescrive numerose festività, intese come giorni in cui si ricorda un avvenimento particolare o un particolare momento dell'anno.

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Gerusalemme

Gerusalemme (AFI:;, Yerushalayim, Yerushalaim e/o Yerushalaym;, "la (città) santa", sempre, in greco Ιεροσόλυμα, Ierosólyma, in latino Hierosolyma o Ierusalem, per antonomasia è definita "La Città Eterna"), capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C., è la capitale contesa di Israele e città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam.

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Korban

Con korbàn (traslitterazione dell'ebraico קרבן, plurale קרבנות korbanòt, dalla radice קרב "avvicinare", "accostare" a Dio) si intende il sacrificio cruento (cioè che veniva macellato e/o distrutto tramite il fuoco) o incruento (cioè che non veniva distrutto ma offerto ai sacerdoti o al Tempio di Gerusalemme) proprio dell'antica religione ebraica.

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Leviti

I Leviti sono i membri della tribù israelitica di Levi.

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Lingua ebraica

Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית, ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast autonoma ebraica in Russia, che conta circa 7 milioni di locutori (oltre che un cospicuo numero di ebrei della Diaspora); l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.

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Messia

Messia è il termine che designa una figura e una nozione importante per l'ebraismo, il cristianesimo e l'islamismo.

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Mosè

Mosè (latino: Moyses; in ebraico: מֹשֶׁה, standard Moshé, tiberiense Mōšeh; greco: Mωϋσῆς;; ge'ez: ሙሴ, Musse) è per gli Ebrei il rav per antonomasia (Moshé Rabbenu, Mosè il nostro maestro), e tanto per gli Ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani, invece, Mosè fu innanzi tutto uno dei profeti dell'Islam la cui rivelazione originale, tuttavia, andò perduta.

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Nomi di Dio nella Bibbia

Per nomi di Dio nella Bibbia si intendono i vari appellativi ed espressioni utilizzati nella Bibbia e nella tradizione ebraica per riferirsi a Dio.

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Rashi

Rabbino medievale francese, fu un rinomato e altamente stimato contributore aschenazita dello studio della Torah. È famoso come autore di un vasto commentario del Talmud e di un esaustivo commentario del ''Tanakh'' (Bibbia ebraica). È considerato il "padre" di tutti i commentari talmudici che seguirono (per esempio, Baalei Tosafot) nonché le esegesi bibliche (per es., Ramban, Ibn Ezra, Chaim ibn Attar, et al.)., chabad.org Acclamato per la sua capacità di presentare il significato basilare del testo in modo sintetico e lucido, il Rashi attrae sia gli studiosi eruditi che gli studenti novelli, e le sue opere rimangono il fulcro dello studio ebraico contemporaneo. Suo commento al Talmud, che copre quasi tutto il Talmud babilonese (un totale di 30 Trattati), è incluso in tutte le edizioni del Talmud sin dalla sua prima stampa di Daniel Bomberg negli anni 1520. Il suo commentario del Tanakh - specialmente quello del Chumash ("cinque libri di Mosè") - è un aiuto indispensabile agli studenti di tutti i livelli. Quest'ultimo, da solo, serve come base per più di 300 "supercommentari", che analizzano la scelta di Rashi del linguaggio e delle citazioni, scritti da alcuni dei più grandi nomi della letteratura rabbinica. La prima versione ebraica del commentario del Pentateuco, a caratteri mobili, venne stampata a Reggio Calabria nel 1475 da Abraham ben Garton. L'innovazione essenziale portata da Rashi sta nel fatto che, anziché continuare solo nel solco della tradizione del Midrash, egli inizia un commento delle Scritture più aderente al significato letterale delle parole. Il cognome Yitzhaki deriva dal nome di suo padre, Yitzhak. L'acronimo è a volte anche liberamente esteso a Rabban Shel Yisrael (Maestro d'Israele), o Rabbenu SheYichyeh (Nostro Rabbi, possa egli vivere). Viene citato nei testi ebraici e aramaici come (1) "Shlomo figlio di Rabbi Yitzhak," (2) "Shlomo figlio di Yitzhak," (3) "Shlomo Yitzhaki," ecc. Nella letteratura più antica, Rashi viene saltuariamente citato come Jarchi o Yarhi, con l'acronimo interpretato da Rabbi Shlomo Yarhi. Si pensa si riferisse al nome ebraico di Lunel in Provenza, comunemente fatto derivare dal francese lune "luna", ירח, dove si assume Rashi abbia vissuto in un qualche periodo o addirittura sia nato, o per lo meno dove i suoi avi risiedevano. Richard Simon e Johann Wilhelm Wolf affermano che solo gli studiosi cristiani si riferivano al Rashi col nome Jarchi e che tale epiteto era sconosciuto agli ebrei. Il domenicano Bernardo de Rossi (1687–1775) tuttavia dimostrò che anche gli studiosi ebrei si riferivano al Rashi con l'appellativo Yarhi. Nel 1839, Leopold Zunz (1794-1886) asserì che l'uso ebraico di Jarchi era una diffusione fallace di un errore commesso da scrittori cristiani, e che invece bisognava interpretare l'abbreviazione come è conosciuta oggi, cioè: Rabbi Shlomo Yitchaki. Di conseguenza, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, l'appellativo Jarchi venne considerato obsoleto. L'evoluzione di questo termine è stato esaminato esaustivamente fino alle sue origini. Rashi e la sua famiglia sopravvissero alla grande persecuzione antisemita quando aveva 45 anni; molti dei suoi insegnanti, che erano tra i più grande saggi aschenaziti dell'Ebraismo e suoi mentori, non sopravvissero. Dopo l'incendio delle yeshivah a Magonza e Worms da parte dei crociati, Rashi fondò una scuola di successo a Troyes, che durò per generazioni (fino alla seconda crociata). Anche gli insegnanti delle yeshivah e la comunità di Spira con cui Rashi aveva a che fare vennero distrutti durante il suo tempo.

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Sacerdote (ebraismo)

Nella religione ebraica il sacerdote o cohen, pl.

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Shavuot

Shavu'òt (o Shovuos, in uso ashkenazita; Shavuʿoth in ebraico sefardita e mizrahi (שבועות, lett. "Settimane"), noto come Festa delle Settimane in italiano e come Pentecoste (Πεντηκοστή) in greco antico, è una festività ebraica che cade al sesto giorno del mese ebraico di Sivan (tra il 14 maggio e il 15 giugno). È una delle tre feste bibliche di pellegrinaggio (Shalosh Regalim). Gli ebrei di lingua greca diedero il nome di pentecoste (πεντηκόστη) poiché cade 50 giorni dopo Pesach. Escludendo il giorno stesso di Pesach, la festa cade 49 giorni più tardi. Questa festa pone termine al Conteggio dell'''Omer''. Shavu'òt ha numerosi aspetti che ne hanno determinato i vari nomi con cui viene identificato. Nel Tanakh è chiamata "Festa della mietitura" (חג הקציר, Ḥag ha-Qatsir; Esodo) e "Festa delle settimane" (חג שבעות, Ḥag Šavu‘òt;; Deuteronomio) ed ancora "Festa delle primizie" (יום הבכורים, Yom ha-Bikkurim; Numeri). Shavuot è una delle feste meno celebrate tra gli ebrei secolari della diaspora, mentre è più sentita tra gli ebrei d'Israele. Secondo la Legge ebraica (''Halakhah''), Shavuot è celebrato in Israele per un giorno e nella diaspora (fuori di Israele) per due giorni. L'ebraismo riformato celebra solo un giorno, anche nella diaspora.

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Shekhinah

La parola Shekhinah (leggi: sce-chi-nà – שְׁכִינָה; السكينة) è una traslitterazione del sostantivo ebraico femminile singolare שכינה, reso talvolta dagli omofoni Shechinah, Shekina, Shechina, Schechinah.

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Sommo sacerdote

Il sommo o gran sacerdote (kohèn gadòl, o kohen ha-gadol) nell'antica religione ebraica era il capo della classe sacerdotale, dalla nascita della nazione israelita fino alla distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme.

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Tabernacolo

cattolica di San Raffaele a Dubuque. La parola tabernacolo (in latino Tabernaculum - diminutivo di taberna dal significato di dimora), nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della casa di Dio presso gli uomini.

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Talmud

Il Talmud (talmūd, che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica ל-מ-ד) è uno dei testi sacri dell'ebraismo.

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Tanakh

Tanàkh (תנך, TNKh raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni Bibbia secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo.

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Tempio di Gerusalemme

Il Tempio di Gerusalemme, o Tempio Santo (Bet HaMikdash, tiberiense: Beṯ HamMiqdāš, aschenazita: Beis HaMikdosh;: Beit al-Quds o بيت المقدس: Bait-ul-Muqaddas; Ge'ez: ቤተ መቅደስ: Betä Mäqdäs), fu un insieme di strutture site sul Monte del Tempio nella Città Vecchia di Gerusalemme, sito attuale della Cupola della Roccia.

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Terra di Israele

La Terra di Israele (in ebraico: אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, Eretz Yisrael) è la regione che, secondo il Tanakh e la Bibbia, fu promessa dal Dio ai discendenti di Abramo attraverso suo figlio Isacco e agli Israeliti, discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo.

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Terzo Tempio

Il Terzo Tempio, o Tempio di Ezechiele (Beit haMikdash haShlishi), è Tempio Sacro per Dio del popolo ebraico, popolo eletto, descritto architetturalmente e profetizzato nel Libro di Ezechiele, luogo di preghiera per tutti, con servizio liturgico di sacrifici.

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Torah

La Tōrāh (a volte scritta Thorah, o Torà: "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale della tradizione religiosa ebraica e ha una vasta gamma di significati.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme

Sacerdote (ebraismo) ha 189 relazioni, mentre Tempio Celeste di Gerusalemme ha 42. Come hanno in comune 23, l'indice di Jaccard è 9.96% = 23 / (189 + 42).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Sacerdote (ebraismo) e Tempio Celeste di Gerusalemme. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare:

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