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Secessio plebis

Indice Secessio plebis

La Secessio plebis o secessione della plebe, fu una forma di lotta politica adottata dalla plebe romana, tra il V e il III secolo a.C., per ottenere una parificazione di diritti con i patrizi.

Indice

  1. 66 relazioni: Ab Urbe condita libri, Agrippa Menenio Lanato, Amiternum, Aniene, Apologo di Menenio Agrippa, Appio Claudio Crasso Inregillense Sabino, Appio Claudio Sabino Inregillense (console 495 a.C.), Aquilonia (città sannitica), Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, Aurunci, Aventino, Bojano, Civitas sine suffragio, Comizi centuriati, Conflitto degli ordini, Consoli repubblicani romani, Decemviri, Dittatore (storia romana), Equi, Ernici, Etruschi, Floro, Gaio Licinio Calvo Stolone, Gaio Nauzio Rutilo (console 287 a.C.), Gaio Terentilio Arsa, Gens Valeria, Ius Quiritium, Leges Valeriae Horatiae, Leggi delle XII tavole, Lex Hortensia, Lex Sacrata, Lex Terentilia, Lucio Albinio (tribuno della plebe), Lucio Siccio Dentato, Lucio Valerio Potito, Manio Curio Dentato, Manio Valerio Voluso Massimo, Marco Claudio Marcello (console 287 a.C.), Marco Orazio Barbato, Monte Sacro, Nera (Italia), Nexum, Patrizio (storia romana), Plebei, Pontefice (storia romana), Postumio Cominio Aurunco, Provocatio ad populum, Publio Cornelio Rufino (console 290 a.C.), Publio Servilio Prisco Strutto, Quinto Ortensio (dittatore), ... Espandi índice (16 più) »

  2. Forme di protesta

Ab Urbe condita libri

Ab Urbe condita libri CXLII (cioè I 142 libri dalla fondazione della Città, dove "la Città", per antonomasia, è Roma), o semplicemente Ab Urbe condita, in italiano anche Storia di Roma, e talvolta Historiae (ossia Storie), è il titolo, derivato dai codici (vedi Ab Urbe condita), con cui l'autore, lo storico latino Tito Livio, indica l'estensione e l'argomento della sua opera: la storia narrata a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.).

Vedere Secessio plebis e Ab Urbe condita libri

Agrippa Menenio Lanato

Menenio fu eletto console nel 503 a.C. assieme a Publio Postumio Tuberto: prima si trovò a fronteggiare gli attacchi dei Sabini, su cui i Romani ebbero la meglio durante gli scontri campali nei pressi di Eretum, e poi la defezione delle città di Pometia e Cori, passate nelle file degli Aurunci.

Vedere Secessio plebis e Agrippa Menenio Lanato

Amiternum

Amiternum era un'antica città italica fondata dai Sabini,. le cui rovine sorgono nei pressi di San Vittorino e Preturo, a circa a nord dell'Aquila.

Vedere Secessio plebis e Amiternum

Aniene

L'Aniene (dal latino Anio), un tempo detto anche TeveroneAntonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' Dintorni di Roma.

Vedere Secessio plebis e Aniene

Apologo di Menenio Agrippa

L'apologo di Menenio Agrippa fu un discorso pronunciato da Menenio Agrippa nel 494 a.C. ai plebei che, per protesta, avevano abbandonato Roma e occupato il Monte Sacro per ottenere la parificazione dei diritti con i patrizi (azione detta secessio plebis).

Vedere Secessio plebis e Apologo di Menenio Agrippa

Appio Claudio Crasso Inregillense Sabino

Fu eletto console con Tito Genucio Augurino nel 451 a.C., anno in cui fu istituito il primo decemvirato; come compenso della perdita della carica consolare, Appio fu designato come membro del decemvirato.

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Appio Claudio Sabino Inregillense (console 495 a.C.)

Nacque come Attius Clausus nel territorio dei Sabini in una località chiamata Inregillum, e divenne console nel 495 a.C. con Publio Servilio Prisco Strutto.

Vedere Secessio plebis e Appio Claudio Sabino Inregillense (console 495 a.C.)

Aquilonia (città sannitica)

Aquilonia, detta anche Aquilonia dei Pentri, era una città sannitica non identificata, teatro della celebre battaglia del 293 a.C. (nell'ambito della terza guerra sannitica) conclusasi con la decisiva vittoria romana.

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Aulo Verginio Tricosto Celiomontano

Aulo Verginio apparteneva alla ''Gens'' Verginia, e fu il padre di Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 469 a.C., e di Spurio Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 456 a.C..

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Aurunci

Gli Aurunci erano una popolazione osca di origine indoeuropea, il cui arrivo in Italia risale a circa il 1000 a.C. Il territorio degli Aurunci si estendeva a sud di quello del Volsci, nella zona del vulcano Roccamonfina, tra il fiume Liri e il Volturno.

Vedere Secessio plebis e Aurunci

Aventino

L'Aventino è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma, il più a sud. Si tratta di una collina di forma più o meno trapezoidale, dalle pendici ripide, che arriva a sfiorare il Tevere.

Vedere Secessio plebis e Aventino

Bojano

Bojano è un comune italiano di abitanti della provincia di Campobasso in Molise. Fa parte dell'Unione dei comuni delle Sorgenti del Biferno insieme a Spinete, San Massimo, Campochiaro, Colle d'Anchise, Guardiaregia e San Polo Matese.

Vedere Secessio plebis e Bojano

Civitas sine suffragio

La civitas sine suffragio (latino per "cittadinanza senza voto") era un livello di cittadinanza della Repubblica romana che garantiva tutti i diritti di cittadinanza romana, tranne il diritto di voto nelle assemblee popolari.

Vedere Secessio plebis e Civitas sine suffragio

Comizi centuriati

I comizi centuriati (Comitia Centuriata) furono una delle assemblee popolari della Res Publica Romana, senza dubbio la più importante dal punto di vista delle competenze riservatele; vi si raccoglievano tutti i cittadini romani, patrizi o plebei che fossero, per esercitare i loro diritti politici e contribuire a determinare la vita dello Stato.

Vedere Secessio plebis e Comizi centuriati

Conflitto degli ordini

Il conflitto degli ordini fu uno scontro politico combattuto fra i plebei e i patrizi dell'antica Repubblica romana. Il conflitto nacque dal desiderio della plebe di raggiungere le più alte cariche governative e la parità politica.

Vedere Secessio plebis e Conflitto degli ordini

Consoli repubblicani romani

Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.

Vedere Secessio plebis e Consoli repubblicani romani

Decemviri

Decemviri (sing. decemvir) è un termine latino che significa "dieci uomini" e che indica una commissione della Repubblica romana (cfr. Triumviri, tre uomini).

Vedere Secessio plebis e Decemviri

Dittatore (storia romana)

Il dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell'assetto della costituzione della Repubblica romana. Egli era nominato in casi eccezionali e posto al comando assoluto e illimitato di Roma per un massimo di sei mesi.

Vedere Secessio plebis e Dittatore (storia romana)

Equi

Gli Equi erano un antico popolo italico che occupava un'area oggi compresa fra il Lazio e l'Abruzzo in Italia, costantemente citato nella prima decade di Livio come ostile a Roma nei primi tre secoli dell'esistenza della città.

Vedere Secessio plebis e Equi

Ernici

Gli Ernici erano un antico popolo italico il cui territorio era situato nel Lazio fra la valle del Liri e la valle del Sacco (Trerus); confinavano con i Volsci a sud e con gli Equi ed i Marsi a nord.

Vedere Secessio plebis e Ernici

Etruschi

Gli Etruschi (in etrusco: 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓 ràsenna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓 rasna, o 𐌀𐌍𐌑𐌀𐌓 raśna) sono stati un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania.

Vedere Secessio plebis e Etruschi

Floro

Sotto il nome di Floro (in latino Florus) ci sono giunti diversi testi della letteratura latina imperiale. Gli studiosi oggi ritengono che i diversi Florus possano identificarsi nella medesima persona.

Vedere Secessio plebis e Floro

Gaio Licinio Calvo Stolone

Assieme a Lucio Sestio Laterano, fu uno dei due primi tribuni della plebe dell'antica Roma che aprirono ai plebei la via del consolato, prima di allora riservato ai patrizi.

Vedere Secessio plebis e Gaio Licinio Calvo Stolone

Gaio Nauzio Rutilo (console 287 a.C.)

Appartenente alla gens Nautia, fu eletto console nel 287 a.C. con Marco Claudio Marcello. Nauzio Rutilo, Gaio Rutilo, Gaio.

Vedere Secessio plebis e Gaio Nauzio Rutilo (console 287 a.C.)

Gaio Terentilio Arsa

Approfittando dell'assenza dei consoli, che stavano conducendo una campagna militare contro i Volsci e gli Equi, Gaio Terentilio propose l'emanazione di un codice di leggi che regolasse il potere dei consoli per fare pressione sul Senato controllato dai patrizi.

Vedere Secessio plebis e Gaio Terentilio Arsa

Gens Valeria

La gens Valeria (nomen: Valerius) era una gens (clan familiare) patrizia della Roma antica, probabilmente originaria di Cures Sabini, molto probabilmente facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.

Vedere Secessio plebis e Gens Valeria

Ius Quiritium

Con la locuzione Ius quiritium si parla del primo sistema giuridico arcaico romano, adatto ad una società ristretta cioè quella dei soggetti qualificati Quiriti, elaborato da una serie di organismi "politici" quali la civitas, le gentes e le familiae era incentrato soprattutto nel diritto familiare e dominicale ed era elaborato con regole giuridico-religiose.

Vedere Secessio plebis e Ius Quiritium

Leges Valeriae Horatiae

Le Leges Valeriae Horatiae (in italiano: Leggi Valerie Orazie) furono tre provvedimenti legislativi particolarmente favorevoli alla plebe, attribuiti secondo la tradizione ai due consoli Lucio Valerio Potito e Marco Orazio Barbato, fatti approvare presumibilmente nel 449 a.C. (o nel 509 a.C.). Tali leggi sono conosciute come: Lex Valeria Horatia de plebiscitis, Lex Valeria Horatia de provocatione e Lex Valeria Horatia de tribunicia potestate.

Vedere Secessio plebis e Leges Valeriae Horatiae

Leggi delle XII tavole

Le leggi delle XII tavole (duodecim tabulae; duodecim tabularum leges) sono un corpo di leggi compilato nel 451-450 a.C. dai decemviri legibus scribundis, contenenti regole di diritto privato, di diritto pubblico e di diritto sacro.

Vedere Secessio plebis e Leggi delle XII tavole

Lex Hortensia

La Lex Hortensia de plebiscitis (286 - 287 a.C.) fu una legge promulgata a Roma ai tempi della Repubblica, dal dittatore Quinto Ortensio a seguito di un ennesimo conflitto tra patrizi e plebei (Conflitto degli ordini).

Vedere Secessio plebis e Lex Hortensia

Lex Sacrata

La Lex Sacrata è una legge romana emanata dopo la prima secessione della plebe del 494 a.C..

Vedere Secessio plebis e Lex Sacrata

Lex Terentilia

La Lex Terentilia fu una proposta di legge della Repubblica romana che non vide mai la luce. La legge prevedeva la creazione di una commissione incaricata di definire i poteri consolari, al fine di limitarne l'arbitrarietà.

Vedere Secessio plebis e Lex Terentilia

Lucio Albinio (tribuno della plebe)

Secondo Quinto Asconio Pediano Lucio Albinio Patercolo (in latino Lucius Albinius Paterculus), secondo Tito Livio Lucio Albino (in latino Lucius Albinus); è stato il primo tribuno della plebe, con Gaio Licinio Stolone, nel 494 a.C. Di lui poco si sa: fu eletto subito dopo l'istituzione della magistratura, stando a Tito Livio addirittura dopo il discorso di Menenio Agrippa, a secessione plebea ancora in corso.

Vedere Secessio plebis e Lucio Albinio (tribuno della plebe)

Lucio Siccio Dentato

Il legionario più decorato della storia dell'esercito romano. Di origine plebea, si distinse presto per la sua notevole forza, tanto da essere soprannominato l'Achille romano, e per il coraggio in battaglia; infatti si raccontava che ricevette 45 ferite, tutte frontali.

Vedere Secessio plebis e Lucio Siccio Dentato

Lucio Valerio Potito

Lucio Valerio fu eletto console nel 449 a.C. insieme al collega Marco Orazio Barbato. Sotto il loro consolato, dopo che nell'interregno tra l'abolizione del secondo decemvirato e la loro elezione erano già stati ripristinati il diritto d'appello e il potere dei tribuni della plebe, furono rafforzati i diritti della plebe con la promulgazione delle Leges Valeriae Horatiae che, tra gli altri diritti, stabilivano l'inviolabilità dei tribuni della plebe e le modalità delle loro elezioni, e riconoscevano valore giuridico ai plebisciti.

Vedere Secessio plebis e Lucio Valerio Potito

Manio Curio Dentato

Manio Curio Dentato è stato il più celebre fra i Curii. Il suo cognome (Dentatus) pare derivi dal fatto che, appena nato, egli avesse già i denti sviluppati in bocca.

Vedere Secessio plebis e Manio Curio Dentato

Manio Valerio Voluso Massimo

Figlio di Voleso, era fratello di uno dei padri della repubblica, quel Publio Valerio Publicola che fu quattro volte console dal 509 a.C. a 504 a.C., e di Marco Valerio Voluso Massimo, console nel 505 a.C. Fu augure e dittatore e vinse varie guerre contro i Sabini e i Medulini.

Vedere Secessio plebis e Manio Valerio Voluso Massimo

Marco Claudio Marcello (console 287 a.C.)

Figlio, probabilmente, del console del 331 a.C. Marco Claudio Marcello, fu eletto console a sua volta nel 287 a.C. con Gaio Nauzio Rutilo.

Vedere Secessio plebis e Marco Claudio Marcello (console 287 a.C.)

Marco Orazio Barbato

Marco Orazio apparteneva al ramo Barbato della nobile ''gens'' Horatia, un'antica gens patrizia dell'antica Roma. Marco Orazio, assieme a Lucio Valerio Potito, fu uno dei più fermi oppositori al secondo collegio dei decemviri.

Vedere Secessio plebis e Marco Orazio Barbato

Monte Sacro

Il Monte Sacro è una collina di Roma che sorge sulla riva destra del fiume Aniene, qualche chilometro a nord-est del Campidoglio, per un'altezza s.l.m. di circa 50 m.

Vedere Secessio plebis e Monte Sacro

Nera (Italia)

Il Nera (declinato, soprattutto localmente, anche al genere femminile, la Nera; in latino Nar, in antico umbro Nahar) è un fiume lungo 116,2 km che nasce nelle Marche e scorre quasi interamente nell'Umbria; poco dopo essere entrato nel Lazio sfocia nel Tevere, del quale è il maggior tributario per portata.

Vedere Secessio plebis e Nera (Italia)

Nexum

Il Nexum era una forma di garanzia, forse la più solenne che fosse prevista nell'ordinamento legale di Roma ed era stato codificato in forma scritta nelle Leggi delle XII tavole, dove il debitore dava in garanzia sé stesso al creditore, diventando assoggettato a quest'ultimo.

Vedere Secessio plebis e Nexum

Patrizio (storia romana)

I patrizi (singolare patrizio, in latino patricius) erano in origine la classe d'élite dell'antica società romana. Il nome patricius rimanda alla parola di origine indoeuropea patres, i 'padri fondatori' o i capi delle tribù (gentes) che danno origine alla civiltà romana.

Vedere Secessio plebis e Patrizio (storia romana)

Plebei

I plebei (singolare "plebeo") nell'antica Roma erano i cittadini romani appartenenti alla classe della plebe, distinti dai patrizi.

Vedere Secessio plebis e Plebei

Pontefice (storia romana)

Il pontefice era un sacerdote della Religione romana. L'istituzione del collegio dei pontefici, inizialmente e fino al 300 a.C. in numero di cinque, è fatta risalire dalla tradizione romana al re Numa Pompilio, successore di Romolo.

Vedere Secessio plebis e Pontefice (storia romana)

Postumio Cominio Aurunco

Fu eletto console nel 501 a.C. con Tito Larcio, ma non portò a termine il mandato consolare a causa della nomina del collega a dittatore (la prima volta nella storia di Roma) a causa delle tensioni con i Latini.

Vedere Secessio plebis e Postumio Cominio Aurunco

Provocatio ad populum

La provocatio ad populum (in italiano: appello al popolo) è stato un istituto del diritto penale romano, introdotto dalla Lex Valeria de provocatione del 509 a.C. (rogata dal console Publio Valerio Publicola) e applicato in particolare nel periodo repubblicano.

Vedere Secessio plebis e Provocatio ad populum

Publio Cornelio Rufino (console 290 a.C.)

Eletto console nel 290 a.C., portò ad una conclusione vittoriosa la terza guerra sannitica, celebrando un trionfo. Nuovamente console nel 277 a.C., condusse una guerra nell'Italia meridionale contro i Sanniti e i Greci d'Italia, che non avevano più il sostegno di Pirro; l'elezione fu sostenuta persino da un nemico personale di Rufino, Gaio Fabrizio Luscino, in quanto i Romani avevano bisogno di un comandante militare capace ed esperto per condurre la guerra (forse, però, questa testimonianza si riferisce alla sua elezione a dittatore, avvenuta in data non nota, probabilmente nel 280 a.C.).

Vedere Secessio plebis e Publio Cornelio Rufino (console 290 a.C.)

Publio Servilio Prisco Strutto

Publio Servilio Prisco Strutto fu console nel 495 a.C. insieme al collega Appio Claudio Sabino Inregillense. Nell'anno del suo consolato emerse il conflitto, fino ad allora latente, tra patrizi e plebei.

Vedere Secessio plebis e Publio Servilio Prisco Strutto

Quinto Ortensio (dittatore)

Di origine plebea, fu eletto Dittatore nel 287 a.C., per risolvere la secessione della plebe avvenuta in quell'anno. Il suo nome è legato alle leggi emanate durante la sua dittatura.

Vedere Secessio plebis e Quinto Ortensio (dittatore)

Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

Vedere Secessio plebis e Repubblica romana

Rieti

Rieti (AFI: o, localmente, o; Riète in dialetto reatino) è un comune italiano di abitanti del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia.

Vedere Secessio plebis e Rieti

Sabini

I Sabini furono un antico popolo italico dell'Italia centrale vissuto in epoca arcaica. La loro zona di insediamento era la fascia appenninica, in corrispondenza di parte dell'odierna provincia di Rieti e della confinante regione dell'alto Aterno in provincia dell'Aquila.

Vedere Secessio plebis e Sabini

Sacco di Roma (390 a.C.)

Il sacco di Roma del 18 luglio. del 390 a.C. (secondo la cronologia varroniana, 386 a.C. secondo quella polibiana) da parte dei Galli Senoni, guidati da Brenno e partiti da Senigallia, è uno degli episodi più traumatici della storia di Roma, tanto da essere riportato negli annali con il nome di Clades Gallica, ossia 'sconfitta gallica'.

Vedere Secessio plebis e Sacco di Roma (390 a.C.)

Sanniti

I Sanniti furono un antico popolo italico stanziato nell'area centromeridionale della Penisola. Da costoro prende il nome la regione storica del Sannio, corrispondente a parte delle attuali regioni Abruzzo, Molise, Campania nonché a talune aree marginali di Lazio, Puglia e Basilicata.

Vedere Secessio plebis e Sanniti

Secessione dell'Aventino

La secessione dell'Aventino fu un atto di protesta attuato a partire dal 27 giugno 1924 dalla Camera dei deputati del Regno d'Italia nei confronti del governo Mussolini in seguito all'uccisione di Giacomo Matteotti avvenuta il 10 giugno dello stesso anno.

Vedere Secessio plebis e Secessione dell'Aventino

Spurio Cassio Vecellino

Fu console tre volte e gli venne tributato due volte il trionfo. È famoso per il Foedus Cassianum e per la prima proposta di legge agraria a Roma, la lex Cassia agraria.

Vedere Secessio plebis e Spurio Cassio Vecellino

Suessa Pometia

Suessa Pometia (in greco antico Σούεσσα Πωμεντιάνη) fu una città del Latium vetus, la cui collocazione è ancora incerta.

Vedere Secessio plebis e Suessa Pometia

Tito Livio

È considerato uno dei maggiori storici dell'Antica Roma, assieme a Tacito.

Vedere Secessio plebis e Tito Livio

Tito Veturio Gemino Cicurino (console 494 a.C.)

Tito Veturio apparteneva alla gens Veturia, probabilmente fratello gemello di Gaio Veturio Gemino Cicurino, console nel 499 a.C., e padre di Tito Veturio Gemino Cicurino, console nel 462 a.C. Divenne console nel 494 a.C. con Aulo Verginio Tricosto Celiomontano.

Vedere Secessio plebis e Tito Veturio Gemino Cicurino (console 494 a.C.)

Tribuno della plebe

Il tribuno della plebe fu la prima magistratura plebea a Roma. Il nome deriva dalle antiche tribù formatesi fin dall'età regia.

Vedere Secessio plebis e Tribuno della plebe

V secolo a.C.

Il V secolo a.C. è da molti ritenuto un secolo straordinario della storia dell'umanità: vissero a cavallo di questo periodo molti tra i maggiori pensatori della storia, si sviluppa la prima Repubblica, la Repubblica di Roma che svilupperà le leggi delle dodici tavole, nascono il buddhismo, il giainismo e il confucianesimo.

Vedere Secessio plebis e V secolo a.C.

Velino (fiume)

Il Velino (l'antico Avens flumen per i Romani) è un fiume dell'Italia centrale, il maggiore affluente del fiume Nera (riva sinistra) e il maggiore subaffluente del Tevere.

Vedere Secessio plebis e Velino (fiume)

Velletri

Velletri (IPA) è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Il centro storico sorge sulle propaggini meridionali dei Colli Albani, a. Incluso – ma solo da alcuni – nell'area dei Castelli Romani nonostante la sua lunga tradizione di libero comune.

Vedere Secessio plebis e Velletri

Verginia

Verginia, o Virginia, è un leggendario personaggio femminile romano, che sarebbe vissuta nel V secolo a.C. venendo poi uccisa dal padre nel 449 a.C..

Vedere Secessio plebis e Verginia

Volsci

I Volsci furono un antico popolo italico di lingua indoeuropea, riconducibile alle genti osco-umbre. Vivevano di pastorizia e agricoltura nell'appennino centrale, probabilmente tra Umbria e Sabina, fin quando non emigrarono verso quell'area del Lazio storico circostante i monti Lepini ed Ausoni, molto ricca di minerali di ferro e rame, ove si insediarono nel V secolo a.C.

Vedere Secessio plebis e Volsci

Vedi anche

Forme di protesta

Conosciuto come Secessione della plebe, Secessione plebea.

, Repubblica romana, Rieti, Sabini, Sacco di Roma (390 a.C.), Sanniti, Secessione dell'Aventino, Spurio Cassio Vecellino, Suessa Pometia, Tito Livio, Tito Veturio Gemino Cicurino (console 494 a.C.), Tribuno della plebe, V secolo a.C., Velino (fiume), Velletri, Verginia, Volsci.