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53 relazioni: Agama Nikaya, Asaṅga, Śūnyatā, Bodhi, Bodhiruci, Buddismo Chán, Buddismo cinese, Buddismo coreano, Buddismo Fǎxiāng, Buddismo giapponese, Buddismo Mahāyāna, Buddismo Shingon, Buddismo tibetano, Buddismo Vajrayāna, Candragomin, Candrakīrti, Canone buddista cinese, Canone buddista tibetano, Cina, Coscienza, Dharma, Dignaga, Guṇabhadra, India, Jīngjíbù, Karma, Kumārajīva, Laṅkāvatārasūtra, Lingua giapponese, Madhyamaka, Nālandā, Nichilismo, Nirvana, Nobile Ottuplice Sentiero, Paramārtha, Pinyin, Prajñāpāramitā Sūtra, Pratītyasamutpāda, Quattro nobili verità, Saṃdhinirmocanasūtra, Saṃsāra, Sthiramati, Sutra, Taishō Shinshū Daizōkyō, Tathātā, Trentadue segni maggiori di un Buddha, Vasubandhu, Xuánzàng, Yúqiébùlèi, Yuánróng sāndì, ... Espandi índice (3 più) »
Agama Nikaya
Per Āgama-Nikāya la storiografia contemporanea intende la raccolta degli insegnamenti più antichi, e probabilmente attribuibili almeno in parte al Buddha Śākyamuni, riportati nel Sutta Piṭaka del Canone pāli, dove rappresentano le cinque raccolte dei nikāya, e nel Āhánbù del Canone cinese, dove rappresentano le quattro raccolte degli āgama (cin.
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Asaṅga
Asaṅga fu un importante monaco buddista mahāyāna, vissuto nel IV secolo d.C., fondatore dell'importante scuola Cittamātra. Fratello maggiore di Vasubandhu e di Viriñcivatsa, Asaṅga visse in una famiglia kṣatriya da parte del padre, il cui nome era Kuaśika, e brāhmaṇa da parte della madre.
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Śūnyatā
Śūnyatā (devanāgarī: शून्यता, pāli: suññatā, cinese: 空 pinyin: kōng, coreano: gong, giapponese: kū, tibetano: stong-pan-yid, tr.it. Vacuità) è un sostantivo femminile della lingua sanscrita che indica una delle dottrine fondamentali nel Buddismo, secondo cui la realtà non ha esistenza intrinseca ma sorge dalla pratītyasamutpāda (traducibile come "coproduzione condizionata" oppure "originazione interdipendente") La dottrina della Śūnyatā acquisisce tuttavia significati diversi e diverso ruolo nelle varie scuole che si sono succedute nel corso della Storia del buddismo, alcune delle quali tutt'oggi esistenti.
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Bodhi
Il termine sanscrito e pāli bodhi (devanāgarī बोधि) indica il "risveglio" buddista inteso in senso spirituale, tradotto in Occidente anche con "illuminazione".
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Bodhiruci
Originario dell'India settentrionale, Bodhiruci è stato uno dei più prolifici traduttori dal sanscrito al cinese di opere buddiste. Nel Tempio di Shàolín, situato nei pressi dell'allora capitale Luoyang, Bodhiruci completò la traduzione di oltre trenta sutra e commentari mahāyāna.
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Buddismo Chán
Il buddismo Chán rappresenta un insieme di scuole, dottrine e lignaggi del Buddismo cinese che fanno riferimento alla figura di Bodhidharma, il leggendario monaco indiano tradizionalmente ritenuto il suo fondatore.
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Buddismo cinese
Il buddismo cinese è il frutto dell'intensa attività missionaria di importanti rappresentanti del buddismo dei Nikāya e del buddismo Mahāyāna provenienti dall'India e, soprattutto, dall'Asia Centrale in Cina e dei contributi di maestri locali, che continueranno questa tradizione o ne daranno nuove e cruciali interpretazioni.
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Buddismo coreano
Il buddismo coreano si distingue da altre forme di buddismo per il suo tentativo di risolvere quelle che considera come incoerenze nel buddismo ''Mahāyāna''.
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Buddismo Fǎxiāng
Con il termine Fǎxiāng (法相) si indica la scuola buddista cinese fondata da Xuánzàng (玄奘, 600-664) al ritorno dal suo lungo viaggio in India nel 645 e successivamente organizzata dal suo allievo Kuījī (窺基, 632-682).
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Buddismo giapponese
Il buddismo giapponese merita particolare attenzione nella storia della religione buddista poiché costituito in buona parte dalla continuazione o dall'evoluzione delle antiche scuole del buddismo cinese, alcune oggi estinte nel paese d'origine, introdotte nell'arcipelago nipponico in epoche diverse.
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Buddismo Mahāyāna
Con il termine sanscrito composto Mahāyāna (devanāgarī: महायान, cinese:, giapponese: daijō, tibetano:, vietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승, taesŭng o dae-seung; "Grande veicolo") si intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddiste che rifacendosi, tra gli altri, ai Prajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat, quest'ultima proclamata nel Buddismo dei Nikāya.
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Buddismo Shingon
Il nome giapponese si riferisce alle branche giapponesi del buddismo tantrico. Sebbene nei testi di origine indiana il termine conosca anche un utilizzo più generale, oggi in Giappone indica esclusivamente i lignaggi che risalgono a Kūkai, denominati Shingon-shū.
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Buddismo tibetano
Con l'espressione buddismo tibetano si indica, negli studi di buddhologia e nella storia delle religioni, quella peculiare forma di buddismo Mahāyāna/Vajrayāna presente nell'area tibetana.
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Buddismo Vajrayāna
Per buddismo Vajrayāna si intende quell'insieme di scuole, dottrine e lignaggi propri del buddismo Mahāyāna che accolgono ulteriori insegnamenti e mezzi abili (in sanscrito upāya) che, a detta di questo tipo di buddismo, consentirebbero un rapido ingresso nella conoscenza o saggezza ultima (prajñā) e raggiungere l'"illuminazione" anche in questa stessa vita.
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Candragomin
Candragomin era figlio di uno studioso di casta kṣatriya. Fu allievo di Sthiramati (VI sec.), a sua volta seguace della scuola buddista Cittamātra fondata da Asaṅga e Vasubandhu (IV secolo d.C.). È noto nelle fonti tibetane, per aver sostenuto le tesi Cittamātra contro il Mādhyamika Candrakīrti presso l'università di Nālandā per oltre sette anni, senza che nessuno dei due prevalesse.
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Candrakīrti
Ritratto tibetano di Candrakīrti. La mano destra è nel "gesto di rinuncia" (''śramaṇamudrā''), la mano allontanata dal corpo e posta verso il basso indica l'abbandono dei piaceri mondani. La mano sinistra è invece nel "gesto del conteggio" (''gaṇanamudrā''), il pollice nascosto può contare fino a dodici falangi per numerare le preghiere.
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Canone buddista cinese
Il Canone buddista cinese (cinese, coreano:, giapponese: Daizōkyō, lett. "Grande deposito delle scritture") rappresenta la versione del Tripiṭaka buddista in cinese in tutte le sue recensioni storiche diffuse e accettate in Cina, Giappone, Corea e Vietnam in epoche diverse.
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Canone buddista tibetano
Con l'espressione Canone buddista tibetano, o Canone tibetano, si indica, negli studi buddisti, l'insieme di due raccolte di testi propri della letteratura buddista canonica in lingua tibetana e che corrispondono a.
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Cina
La Repubblica Popolare Cinese, detta anche solo Cina, è uno Stato dell'Asia orientale. La Repubblica Popolare Cinese è stata in passato indicata come Cina popolare, al fine di distinguerla dalla Repubblica di Cina, lo Stato che l'ha preceduta e della quale ha ereditato quasi l'intero territorio, indicata invece come Cina Nazionalista o, dal 1949, Taiwan (o Formosa).
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Coscienza
Il termine coscienza indica la capacità della mente di essere presente in uno stato di veglia (contrapposto a incoscienza) nel quale acquisire consapevolezza della realtà oggettiva e darle senso o significato, raggiungendo una "conosciuta unità" di tutto ciò che viene appreso e giudicato con l'intelletto.
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Dharma
Dharma (AFI) è un termine che presso le religioni dell'Asia meridionale riveste numerosi significati. Può essere tradotto come "dovere", "legge", "legge cosmica", "legge naturale", oppure "il modo in cui le cose sono" o come equivalente del termine occidentale "religione".
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Dignaga
Era nato in una famiglia di bramini a Simhavakta vicino Kanchi (Kanchipuram), e poco si sa dei suoi primi anni, ma fu maestro Nagadatta nella scuola di Vatsiputriya.
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Guṇabhadra
Fondatore, secondo alcune fonti della tradizione Beizōng (北宗, Scuola settentrionale) del Buddismo Chán (lignaggio giapponese:Zen), della scuola buddista cinese Chán.
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India
LIndia, ufficialmente Repubblica dell'India, è uno Stato federale dell'Asia meridionale, con capitale Nuova Delhi. Esteso su, l'India è il settimo stato al mondo per superficie, mentre con oltre 1 miliardo e 400 milioni di abitanti dal 2023 è lo stato più popoloso del mondo.
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Jīngjíbù
Il Jīngjíbù (經集部) (T.D. vol. 14-17, sezione dal n. 425 al n. 847) è la sezione del Canone buddista cinese che raccoglie circa 1120 rotoli consistenti in circa 400 sutra sia del Buddismo dei Nikāya sia del Buddismo Mahāyāna.
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Karma
Karma (adattamento del termine sanscrito trascritto nel vedico kárman, più comunemente karman in italiano anche carma, devanagari: कर्मन्) è un termine in uso nei Veda, dove è inteso come «atto», «evento rituale», e traducibile nelle lingue occidentali come «azione».
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Kumārajīva
La sua vita è nota grazie alla Biografia di monaci eminenti (cin. Gāosēngzhuàn, 高僧傳, giapp. Kōsō den, T.D. 2059, 50.330a-333a), composto in 14 fascicoli da Huìjiǎo (慧皎, 497-554) nel 519; al Chūsānzàngjìjí (出三藏記集, Raccolta di note relative alla traduzione del Tripitaka, giapp.
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Laṅkāvatārasūtra
Laṅkāvatārasūtra (Il Sutra della discesa a Lanka, 楞伽經 pinyin Lèngqiéjīng, giapponese Ryōgakyō, tibetano Laṅkar ghsegs-pa'i mdo, coreano 능가경, Nŭngga kyŏng, vietnamita Lăng già kinh), sutra buddista mahāyāna che incrocia la dottrina del tathāgatagarbha (cinese 如來藏 rúlái zàng giapp.
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Lingua giapponese
Il è la lingua parlata in Giappone e in numerose aree di immigrazione giapponese. Insieme alle lingue ryūkyūane, forma la famiglia delle lingue nipponiche.
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Madhyamaka
Con l'aggettivo sanscrito Madhyamaka (devanāgarī, मध्यमक; cinese 中觀 pinyin Zhōngguān Wade-Giles Chung-kuan; giapponese Chūgan, coreano 중관 Chunghwan; tibetano: dBu ma) si indica in quella lingua la "medietà" ovvero la dottrina che persegue il Madhyamapratipad ("Via di Mezzo", cinese: 中道, Zhōngdào, giapponese: Chūdō, tibetano: dBu'i lam).
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Nālandā
Nālandā (Hindi: नालन्दा, cinese 那爛陀 Nalantuo, giapponese: Naranda, Nāranda) fu la più importante università buddista dell'India antica. Essa era situata nella regione di Magadha, a 11 chilometri da Rajgir, in un luogo visitato più volte dal Buddha Shakyamuni.
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Nichilismo
Il termine nichilismo, o nihilismo (dal latino medievale nichil, "nulla"), nella lingua tedesca Nihilismus, fu adottato in Germania dalla fine del XVIII secolo nell'ambito della polemica sulle conclusioni della filosofia di Kant; si diffuse in seguito ampiamente con la pubblicazione della lettera di F.H.
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Nirvana
La nirvana, dal sanscrito nirvāṇa (devanāgarī: निर्वाण, pāli: निब्बान nibbāna, cinese:, coreano:, giapponese: 涅槃 nehan, vietnamita: niết-bàn) esprime un concetto proprio delle religioni buddista e giainista, successivamente introdotto anche nell'induismo.
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Nobile Ottuplice Sentiero
Il Nobile ottuplice sentiero (sanscrito आर्याष्टाङ्गिक मार्ग ārya aṣṭāṅgika mārga, pāli ariya-aṭṭhaṅgika-magga, cinese 八正道 bā zhèngdào Wade-Giles pa-cheng-tao, giapponese hasshōdō, tibetano 'phags-lam yan-lag brgyad, coreano 팔정도 p'al chŏngdo, vietnamita bát chánh đạo) corrisponde all'ultima delle Quattro nobili verità (sanscrito Catvāri-ārya-satyāni, pāli Cāttari aryasaccāni), la dottrina buddista riportata nel Canone pāli all'interno del Saṃyutta-nikāya (nel Dhammacakkappavattana Sutta, italiano Sutra della messa in moto della Legge) e nel Canone cinese nello Záhánjīng (雜含經, giapp.
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Paramārtha
Paramārtha fu un monaco buddista indiano del VI secolo, pellegrino in Cina dove operò come grande traduttore di testi buddisti dal sanscrito al cinese.
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Pinyin
Con il termine pinyin (拼音, letteralmente "trascrivere-suoni") ci si riferisce generalmente allo Hànyǔ Pīnyīn, che è un sistema per trascrivere in alfabeto latino la pronuncia del cinese moderno.
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Prajñāpāramitā Sūtra
Prajñāpāramitāsūtra (sanscrito; devanagari: प्रज्ञा पारमिता, cinese: 般若波羅蜜多經 pinyin Bōrě bōluómì duō jīng, giapponese 般若経, tibetano ཤེས་རབ་ཀྱི་ཕ་རོལ་ཏུ་ཕྱིན་པའི་མདོ་, coreano: 반야경, vietnamita: Bát Nhã Ba La Mật Đa) ovvero Sutra della perfezione della saggezza o Sutra della conoscenza trascendente è il nome dato ad un insieme di trentotto sutra buddisti, i più antichi dei quali risalgono al I secolo a.C.
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Pratītyasamutpāda
Con il sostantivo maschile sanscrito pratītyasamutpāda (devanāgarī: प्रतीत्यसमुत्पाद; pāli: paṭicca samuppāda, cinese: 十二緣 pinyin shieryuan, giapponese: 十二因縁 jūni innen, tibetano: rten 'brel yan lag bcu gnyis) si indica in quella lingua la dottrina buddista della coproduzione condizionata, detta anche originazione interdipendente, dodecupla catena della causalità, dodici anelli del sorgere interdipendente o genesi dipendente, la quale spiega il prodursi dei fenomeni legati all'esistenza secondo una logica di causa ed effetto.
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Quattro nobili verità
Le quattro nobili verità (in sanscrito: चत्वारि आर्यसत्यानि catvāri-ārya-satyāni, pāli cattāri ariya-saccāni, cinese 四諦 pinyin sì dì Wade-Giles ssu-ti, giapponese shitai, tibetano 'phags pa'i bden pa bzhi, bden pa rnam pa bzhi, coreano 사제 sa che, vietnamita tứ đế) rappresentano un elemento cardine della dottrina buddista.
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Saṃdhinirmocanasūtra
Il Saṃdhinirmocanasūtra (dal sanscrito, variamente letto come «Sūtra della spiegazione del vero significato», «Sūtra che scioglie i legami», «Sūtra della spiegazione del pensiero»; in cinese: 解深密經 Jiěshēnmìjīng; in giapponese: 解深密経; in coreano:; in vietnamita: Giải thâm mật kinh; in tibetano: དགོངས་པ་ངེས་འགྲེལ, dgongs pa nges 'grel, trascrizione semplificata THL: Gongpangédrel) è un celebre e importante sūtra, mahāyāna, di scuola yogācāra, risalente probabilmente al IV secolo, conservato ai T.D.
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Saṃsāra
Il termine sanscrito (devanāgarī संसार, "scorrere insieme") indica, nelle religioni dell'India quali il Bramanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l'Induismo, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita.
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Sthiramati
Sthiramati (475?-555?; cinese: 安慧, Ānhuì; giapponese: An'ne; coreano: 안혜 Anhye; vietnamita: An huệ; tibetano: Blo gros brtan pa) è stato un filosofo buddista indiano di scuola Yogācāra, che operò principalmente presso l'università-monastero buddista di Valabhī (anche Vallabhī; India nordoccidentale, oggi nel Gujarat) ma anche probabilmente presso quello di Nālandā (pochi chilometri a Nord di Rājagṛha-Rajgir).
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Sutra
Il termine sutra deriva dal sanscrito सूत्र, sūtra (in pāli sutta) che significa letteralmente "filo" (dalla radice indoeuropea *syū-, la stessa del latino suere, "cucire"), e nel suo senso originale indica una "breve frase", un "aforisma".
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Taishō Shinshū Daizōkyō
Il Taishō Shinshū Daizōkyō (大正新修大藏經, "Nuova edizione del canone buddista nell'Era Taishō") è l'edizione moderna giapponese del Canone buddista cinese, curata da Takakusu Junjirō (高楠順次郎, 1866–1945) e Watanabe Kaigyoku (渡辺海旭, 1872–1933).
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Tathātā
Tathātā (anche Tathatā) è un sostantivo femminile sanscrito (devanāgarī तथाता) che indica "la vera natura delle cose", l'"autentica natura della realtà".
Vedere Vijnanavada e Tathātā
Trentadue segni maggiori di un Buddha
Gandhāra). La Ruota del Dharma sulle piante dei piedi (''Cakrāṅkita-hasta-pāda-tala'') è uno dei Trentadue segni maggiori di un Buddha (''Dvatrimsadvaralaksana''). Gandhāra con la caratteristica ''uṣṇīṣa'' posta in cima alla testa e la ''ūrṇā'' in mezzo agli occhi.
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Vasubandhu
Nelle scuole del Buddhismo cinese Tiāntái (天台) e Chán (禅), nonché nelle scuole del Buddhismo giapponese Tendai e Zen, Vasubandhu è indicato tra i patriarchi dei loro lignaggi.
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Xuánzàng
Nacque nel 602 a Luoyang in Henan durante la dinastia Sui con il nome di Chen Yi, nipote di un professore dell'Accademia Imperiale e figlio di un filosofo confuciano, ultimo di quattro figli; il padre si prese cura dell'istruzione dei figli, e insegnò loro tutti i testi canonici del confucianesimo ortodosso.
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Yúqiébùlèi
Yúqiébùlèi (瑜伽部類) (T.D. vol. 31, sezione dal n. 1579 al n. 1627) è la sezione del Canone buddista cinese che raccoglie le opere della scuola Cittamātra, conosciuta anche come Vijñānavāda o Yogācāra.
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Yuánróng sāndì
Yuánróngsāndì (圓融三諦, giapponese: Enyū santai, coreano, vietnamita viên dung tam đế) si può rendere in italiano come Triplice verità ed è la dottrina centrale delle scuole buddiste cinese Tiāntái (天台宗) e giapponese Tendai espressa in particolar modo nel Móhē Zhǐguān (摩訶止觀, Grande trattato di calma e discernimento, giapp.
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Zen
Con il termine ci si riferisce a un insieme di scuole buddiste giapponesi, parte delle scuole Mahayana. Derivano per dottrine e linguaggi dalle scuole cinesi del buddismo Chán, fondata, secondo la tradizione, dal leggendario monaco buddhista Bodhidharma.
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Zhìyǐ
Ventiseiesimo patriarca della scuola buddista cinese Tiāntái (天台宗, giapponese Tendai), secondo il lignaggio che segue la lista dei ventitré patriarchi indiani indicati nel Fù fǎzàng yīnyuán zhuàn (付法藏因緣傳, coreano Bubeopjang-inyeon, giapponese Fuhōzōin'enden, Trasmissione del tesoro del Dharma, T.D.
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Zhōngguānbùlèi
Zhōngguānbùlèi (中觀部類)(T.D. vol. 30, sezione dal n. 1564 al n. 1578) è la sezione del Canone buddista cinese che raccoglie le opere della scuola Madhyamaka.
Vedere Vijnanavada e Zhōngguānbùlèi
Conosciuto come Cittamatra, Cittamātra, Vijñānavāda, Yogacara, Yogācāra.