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Abido (Egitto)

Indice Abido (Egitto)

Abido (o Abydos, secondo la versione greco-latina in uso presso altre lingue) è una delle più antiche città dell'Alto Egitto ed era il capoluogo dell'VIII distretto.

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Indice

  1. 283 relazioni: Abudemio, Abydos, Abydosaurus mcintoshi, Age of Mythology, Aha (faraone), Ahmose I, Akh-Menu, Alfabeto proto-sinaitico, Amenofi I, Amenofi II, Amenofi III, American Research Center in Egypt, Amonet, Amonherkhepshef, Anedjib, Ankhesenpepi I, Ankhesenpepi II, Antef II, Antico Egitto, Anubi, Arte del Medio Regno egizio, Arte del periodo tinita, Arte egizia, Arte ramesside, Arte thutmoside, Arthur Cruttenden Mace, Arthur Weigall, Auguste Mariette, Édouard Naville, Émile Amélineau, Ba (faraone), Baka (Egitto), Barbara Adams, Barca sacra, Barca solare (Egitto), Battaglia di Qadeš, Beit Khallaf, British Museum, Candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità, Cani e sciacalli, Cenotafio, Cheope, Claude Sicard, Coltello magico, Cronologia della matematica, Cronologia della storia antica (2500 a.C. - 2001 a.C.), David O'Connor (egittologo), Dayr al-Gabrawi, Dinastia 0 dell'Egitto, Dinastia 00 dell'Egitto, ... Espandi índice (233 più) »

Abudemio

SantAbudemio fu, secondo la tradizione, un cristiano vissuto all'inizio del IV secolo che subì il martirio nell'isola di Tenedo sotto Diocleziano (poche versioni indicano Giuliano anziché Diocleziano, ma si tratta probabilmente di un errore).

Vedere Abido (Egitto) e Abudemio

Abydos

* Abido – città dell'Alto Egitto.

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Abydosaurus mcintoshi

L'abidosauro (Abydosaurus mcintoshi) è un dinosauro erbivoro appartenente ai sauropodi. Visse verso la fine del Cretaceo inferiore (Albiano, circa 100 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica (Utah).

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Age of Mythology

Age of Mythology è un videogioco di strategia in tempo reale, sviluppato da Ensemble Studios e pubblicato da Microsoft Game Studios nel 2002 per Microsoft Windows e successivamente per macOS.

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Aha (faraone)

Le notizie su questo sovrano sono estremamente scarse e frammentarie. Il nome Aha compare nella Pietra di Palermo come unificatore dell'Egitto.

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Ahmose I

Malgrado l'importanza di questo sovrano, i suoi monumenti superstiti ci forniscono ben poche notizie. La maggior parte delle nostre conoscenze proviene dalle iscrizioni tombali di due militari che servirono sotto questo sovrano: Ahmes figlio di Abana e Ahmes Pennekhebet.

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Akh-Menu

Akh-Menu che significa "luminoso di monumenti" era il tempio giubilare di Thutmosis III, ubicato nel Cortile del Medio Regno a Karnak, e chiamato Tempio di Milioni di Anni.

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Alfabeto proto-sinaitico

L'Alfabeto proto-sinaitico, a volte anche denominato Alfabeto protocananeo, è uno dei più antichi alfabeti conosciuti. Esso è all'origine, per derivazioni e modifiche successive, della maggior parte degli alfabeti utilizzati ancora oggigiorno.

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Amenofi I

Figlio di re Ahmose I e della sorella di questi, la regina Ahmose Nefertari, ebbe come moglie la propria sorella Ahmose Meritamon, indicata come "figlia del re, sorella del re, grande sposa reale".

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Amenofi II

Figlio di Thutmose III e della sua terza regina, Merytre-Hatshepsut, (da non confondere con la matrigna dello stesso Thutmose III), nacque a Menfi dove risiedette a lungo ricoprendo l'incarico di sovraintendente all'importazione del legname per i cantieri navali di Peru-Nefer.

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Amenofi III

Conosciuto anche come Amenofi "il Magnifico", regnò dal giugno 1386 a.C. al 1349 a.C. o, secondo altri studiosi, dal giugno 1388 a.C. al dicembre 1351/1350 a.C.Beckerath (1997) p.190.

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American Research Center in Egypt

L'American Research Center in Egypt (anche ARCE) è un'istituzione di ricerca archeologica specializzata in Egitto, in particolare l'Egittologia e la Coptologia.

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Amonet

Amonet è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era la forma femminile, o paredra, del dio Amon che era la parte maschile.

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Amonherkhepshef

i-mn:n-D2*Z1:F24-I9-A51 Jmn ḥr ḫpš.

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Anedjib

Anedijb aggiunse alla sua titolatura un simbolo composto da due falconi su grucce G7-G7 Il titolo (nbwy - i Due Signori) che identifica il sovrano con Horo e Seth cadde immediatamente in disuso dopo la morte del sovrano.

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Ankhesenpepi I

Ankhesenpepi I era figlia di Nebet, la prima donna visir a noi nota nella storia egizia, e di Khui. La regina Ankhesenpepi II fu sua sorella, e il visir Djau suo fratello.

Vedere Abido (Egitto) e Ankhesenpepi I

Ankhesenpepi II

Ankhesenpepi II fu figlia del nobile Khui e di Nebet, prima donna visir della storia egizia. Sua sorella Ankhesenpepi I fu, come lei, sposa di Pepi I. Suo fratello Djau fu visir come la madreAidan Dodson & Dyan Hilton: The Complete Royal Families of Ancient Egypt.

Vedere Abido (Egitto) e Ankhesenpepi II

Antef II

Fratello minore di Antef I e figlio di Mentuhotep I, una volta asceso al trono continuò la lotta con il regno eracleopolita, guidato da Uakhara Kheti, per il controllo del Medio Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Antef II

Antico Egitto

Con antico Egitto o antica civiltà egizia si intende la civiltà sviluppatasi lungo il fiume Nilo, dal delta nel Mar Mediterraneo a nord fino alle cateratte a sud, presso l'attuale confine tra Egitto e Sudan,Le presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi.

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Anubi

Anubi (anche Anubis, dal greco Ἄνουβις, ellenizzazioneCoulter, Charles Russell; Turner, Patricia (2000), Encyclopedia of Ancient Deities, Jefferson (NC) and London: McFarland, ISBN 0-7864-0317-9. p.58. dell'originale egizio inpw o anepwGuy Rachet, Dizionario della Civiltà egizia, Gremese Editore, Roma (1994).

Vedere Abido (Egitto) e Anubi

Arte del Medio Regno egizio

L'arte egizia del Medio Regno si sviluppa tra il 2055 e il 1790 a.C., durante l'XI e la XII dinastia.

Vedere Abido (Egitto) e Arte del Medio Regno egizio

Arte del periodo tinita

L'arte del periodo tinita comprende la produzione artistica delle prime due dinastie egizie, tra 3150-2700 a.C.. L'unione delle "Due Terre" dell'Alto e Basso Egitto, iniziata a partire dal periodo di Naqada porterà nel 3150 a.C. alla creazione di un impero unificato.

Vedere Abido (Egitto) e Arte del periodo tinita

Arte egizia

Larte egizia ha origini antichissime, precedenti al IV millennio a.C., e si intreccia nei secoli con l'arte delle culture vicine (siro-palestinese e fenicia).

Vedere Abido (Egitto) e Arte egizia

Arte ramesside

L'arte del periodo ramesside si sviluppa nel Nuovo Regno, tra il 1291 a.C. circa e il 1080 a.C. circa, durante la XIX e la XX dinastia egizia.

Vedere Abido (Egitto) e Arte ramesside

Arte thutmoside

L'arte del periodo thutmoside si sviluppa nel Nuovo Regno, durante la prima parte della XVIII dinastia egizia, dal faraone Ahmose fino al faraone Amenofi III, tra il 1540 a.C. e il 1348 a.C.

Vedere Abido (Egitto) e Arte thutmoside

Arthur Cruttenden Mace

Lontano cugino di Flinders Petrie, noto egittologo, scavò con questi a Dendera, Hiw ed Abydos. Nel 1901 venne assunto dal Metropolitan Museum of Art quale "assistente curatore delle antichità egizie".

Vedere Abido (Egitto) e Arthur Cruttenden Mace

Arthur Weigall

Arthur Weigall nacque nell'anno in cui il padre, ufficiale dell'esercito, morì nella Frontiera del Nord Ovest, in India. Da giovane vedova, la madre divenne missionaria nella baraccopoli dell'tarda Inghilterra vittoriana.

Vedere Abido (Egitto) e Arthur Weigall

Auguste Mariette

Mariette, professore presso il Collège di Boulogne, si appassionò inizialmente all'egittologia visitando la Galleria egizia del museo della sua città.

Vedere Abido (Egitto) e Auguste Mariette

Édouard Naville

Studiò presso l'Università di Ginevra, al King's College di Londra, ed alle università di Bonn, Parigi e Berlino. Fu studente di Karl Richard Lepsius e, in seguito, suo esecutore letterario.

Vedere Abido (Egitto) e Édouard Naville

Émile Amélineau

La sua fama è dovuta al lavoro di editore di testi copti precedentemente inediti. La sua reputazione fu però rovinata dagli scavi che intraprese ad Abido, dopo che Flinders Petrie, avendo riesaminato il sito in seguito, rivelò l'opera di distruzione compiuta da Amélineau.

Vedere Abido (Egitto) e Émile Amélineau

Ba (faraone)

Il nome è fornito da alcuni graffiti su pezzi di stoviglie e mancano gli elementi per collegarlo ai sovrani della dinastia di cui non conosciamo la titolatura completa ne ad alcuno noto solamente per le liste reali (Abido, Saqqara, Canone Reale, Manetone, Pietra di Palermo).

Vedere Abido (Egitto) e Ba (faraone)

Baka (Egitto)

Figlio maggiore di Chefren, il suo nome compare su una statua rinvenuta ad Abu Rawash e su un'iscrizione rinvenuta sulle rocce dello Uadi Hammamat.

Vedere Abido (Egitto) e Baka (Egitto)

Barbara Adams

Lavoro per molti anni a Hierakonpolis, dove fu co-direttore della spedizione. In precedenza aveva lavorato presso il Petrie Museum of Egyptian Archaeology di Londra, ed effettuato scavi in Inghilterra.

Vedere Abido (Egitto) e Barbara Adams

Barca sacra

Per gli Egizi la barca sacra era un battello fluviale elevato a simbolo di imbarcazione rituale, come attesta la vasta documentazione iconografica-letteraria e veniva usata come mezzo di trasporto in ambito funerario e religioso.

Vedere Abido (Egitto) e Barca sacra

Barca solare (Egitto)

La Barca solare o celeste era, per gli Egizi, l'imbarcazione rituale che percorreva i due cieli trasportando il sole rigenerato ogni giorno all'alba e divenendo poi con il dogma eliopolitano simbolo religioso di rinascita dalla morte a nuova vita.

Vedere Abido (Egitto) e Barca solare (Egitto)

Battaglia di Qadeš

La battaglia di Qadeš (ma anche Kadesh o Qadesh, e Kinza in lingua ittita) fu combattuta sulle rive del fiume Oronte, in Siria, nel 1274 a.C., e contrappose le due più grandi potenze del Vicino Oriente antico, l'Egitto ramesside e le forze ittite di Muwatalli II; questa battaglia costituì l'atto finale di una lunga serie di guerre tra i due regni e fu probabilmente quella dove venne impiegato il maggior numero di carri da combattimento trainati da cavalli (circa 5000 o 6000).

Vedere Abido (Egitto) e Battaglia di Qadeš

Beit Khallaf

Beit Khallaf oppure Bet KhallâfFranco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, pag. 69 è una località vicina all'antica ThinisMargaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, pag.

Vedere Abido (Egitto) e Beit Khallaf

British Museum

Il British Museum (in italiano: Museo britannico) è uno dei più grandi e importanti musei della storia del mondo. È stato fondato nel 1753 da Sir Hans Sloane, un medico e scienziato che ha collezionato un patrimonio letterario e artistico nel suo nucleo originario: la biblioteca di Montague House a Londra, in seguito acquistata dallo Stato Britannico per ventimila sterline e aperta al pubblico il 15 gennaio 1759.

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Candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità

Affinché un sito possa essere inserito all'interno dell'elenco del patrimonio mondiale dell'umanità, si deve seguire un lungo iter che inizia con la redazione della cosiddetta tentative list: ogni stato redige una lista contenente i siti che vuole candidare a patrimonio.

Vedere Abido (Egitto) e Candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità

Cani e sciacalli

Cani e sciacalli è il nome moderno dato a un gioco dell'Antico Egitto, conosciuto da molti esempi di scacchiere e pezzi da gioco trovati negli scavi.

Vedere Abido (Egitto) e Cani e sciacalli

Cenotafio

Un cenotafio è un monumento sepolcrale che viene eretto in un famedio, in una chiesa o in altro luogo, per ricordare una persona o un gruppo di persone sepolte in altro luogo.

Vedere Abido (Egitto) e Cenotafio

Cheope

Regnò succedendo al possibile padre, Snefru. È comunemente ritenuto il committente della Grande Piramide di Giza, una delle Sette meraviglie del mondo, ma molti altri aspetti del suo regno sono scarsamente documentatiThomas Schneider: Lexikon der Pharaonen.

Vedere Abido (Egitto) e Cheope

Claude Sicard

Sicard studiò dapprima a Marsiglia, poi iniziò la frequenza del noviziato gesuita a Avignone nel 1692. Successivamente, insegnò presso il collège de Lyon.

Vedere Abido (Egitto) e Claude Sicard

Coltello magico

Un coltello magico (chiamato anche zanna della nascita o bacchetta apotropaica) era una bacchetta per la magia apotropaica (per scongiurare il male), principalmente presente nel Medio Regno nell'Antico Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Coltello magico

Cronologia della matematica

Una cronologia degli sviluppi più rilevanti della matematica.

Vedere Abido (Egitto) e Cronologia della matematica

Cronologia della storia antica (2500 a.C. - 2001 a.C.)

In questi cinque secoli attraversiamo l'ultima parte del periodo protodinastico III (IIIa 2650a.c. - 2450a.c. e IIIb 2450a.c. - 2350a.c.) durante i quali si inaspriscono gli scontri tra le varie città sumere per il controllo delle terre di confine (le ultime terre fertili non ancora coltivate).

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David O'Connor (egittologo)

Laureato all'Università di Sydney, condusse principalmente scavi archeologici relativi ai siti dell'antico Egitto e della Nubia.

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Dayr al-Gabrawi

Deir el-Gabrawy è un villaggio dell'Alto Egitto, sito sulla riva orientale del Nilo, ad ovest della cittadina di Manfalut, nel Governatorato di Asyut.

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Dinastia 0 dell'Egitto

Dinastia 0 è il nome con cui, convenzionalmente, si identifica un elenco di sovrani egizi attribuibili al periodo Predinastico, che inizia nel XXXII e finisce nel XXXI secolo a.C. e di cui si conosce il nome e spesso niente altro.

Vedere Abido (Egitto) e Dinastia 0 dell'Egitto

Dinastia 00 dell'Egitto

La dinastia 00 si sviluppò durante il periodo di Naqada III durante il predinastico e identifica i sovrani che precedettero la dinastia 0..

Vedere Abido (Egitto) e Dinastia 00 dell'Egitto

Dinastia di Abido

La dinastia di Abido fu, secondo alcuni egittologi, un'effimera dinastia locale di sovrani i quali avrebbero regnato sul territorio di Abido, in Alto Egitto, durante il secondo periodo intermedio.

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Divinità delle caverne dell'oltretomba

Le divinità delle caverne dell'oltretomba sono divinità egizie appartenenti alla religione dell'antico Egitto..

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Divinità egizia

Le divinità egizie potevano rappresentare i fenomeni naturali, quelli sociali oppure i concetti astratti. Questi dei e dee appaiono virtualmente in ogni aspetto della civiltà egizia, e più di 1500 di loro sono conosciuti per nome.

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Djedekheperu

Secondo il Canone Reale si tratterebbe del sedicesimo sovrano della dinastia.

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Djer

È possibile che il regno di Djer sia stato preceduto da un periodo di reggenza tenuto da Neithotep, regina principale di Aha ma non madre di Djer, che sarebbe figlio di Khenthap, regina secondaria del padre.

Vedere Abido (Egitto) e Djer

Djet

Manetone afferma che durante il regno di questo sovrano si verificò una grande carestia e la Pietra di Palermo, che riporta i livelli di piena del Nilo (circostanza strettamente legata alla scarsezza o abbondanza di produzione agricola), è rotta proprio in corrispondenza del regno di Djet.

Vedere Abido (Egitto) e Djet

Djoser

È anche conosciuto con i nomi ellenizzati di Tosorthros, in Manetone, e Sesorthos, in EusebioCimmino (2003), p.65.. È comunemente considerato il fondatore dell'Antico Regno (ca. 2680 - 2180 a.C.). Era figlio del faraone Khasekhemui, forse l'ultimo sovrano della II dinastia, e della regina Nimaathap, ma non è chiaro se ne fu o meno il diretto successore.

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Dorothy Eady

Dorothy Louise Eady nacque a Londra nel 1904 da Reuben Ernest Eady, un sarto, e Caroline Mary Frost e crebbe in una città costiera.

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Edward Russell Ayrton

Era il figlio di William Scrope Ayrton (ufficiale consolare inglese in Cina) e di sua moglie Ellen Louisa McClatchie, e nacque a Wuhu, Cina, il 17 dicembre 1882.

Vedere Abido (Egitto) e Edward Russell Ayrton

Egitto

LEgitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

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Equus africanus

Lasino selvatico africano (Equus africanus) è un mammifero della famiglia degli Equidi, forma ancestrale dell'asino domestico (Equus africanus asinus).

Vedere Abido (Egitto) e Equus africanus

Esercito egizio

In tutto il lungo arco della storia dell'antico Egitto lesercito ricoprì un ruolo rilevante nella struttura della società, adattandosi all'evoluzione del concetto di stato che caratterizzò quella cultura.

Vedere Abido (Egitto) e Esercito egizio

Faraon

Faraon (titolo originale Pharaoh) è un videogioco per PC prodotto da Impressions Games e pubblicato da Sierra Entertainment. Il gioco è stato pubblicato il 31 ottobre 1999, e l'anno successivo la BreakAway Games ha creato l'espansione Cleopatra: Queen of the Nile.

Vedere Abido (Egitto) e Faraon

Faraone arcaico in avorio (EA37996)

La statuetta di un faraone arcaico (EA37996), in avorio, rappresenta un anonimo faraone della I o II dinastia egizia; è stata rinvenuta fra le rovine del Grande Tempio di Osiride ad Abido (oggetto di numerose ricostruzioni tra le I e la XVI dinastia egizia) e dal 1903 fa parte delle collezioni del British Museum di Londra.

Vedere Abido (Egitto) e Faraone arcaico in avorio (EA37996)

Figli di Ramses II

L'antico faraone egizio Ramses II (1303 - 1213 a.C.) ebbe un numero enorme di figli: tra i 48 e 50 figli maschi e tra le 40 e 53 figlie femmine, che fece rappresentare orgogliosamente su vari monumenti per dare una immagine chiara della propria impressionante fertilità, che egli vedeva come un aspetto importante del suo ruolo di faraone e che collegava alla fertilità dell'Egitto e del NiloTyldesley, Ramesses.

Vedere Abido (Egitto) e Figli di Ramses II

Fiore a sei petali

Il fiore a sei petali o esafoglio (detto anche: fiore della vita, hexafoil, rosa dei pastori, rosa carolingia, rosa celtica, stella-fiore, stella rosetta, fiore delle Alpi, stella delle Alpi, sole delle Alpi o degli Appennini), è una figura geometrica avente simmetria esagonale.

Vedere Abido (Egitto) e Fiore a sei petali

Gaston Maspero

Maspero nacque a Parigi da una famiglia di origine italiana. La madre, Adela Evelina Maspero, era figlia di uno stampatore milanese; del padre si sa che era un nobile napoletano, Camillo Marsuzi de Aguirre, rivoluzionario, fuggito in Francia per sfuggire all'arresto.

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Gens Curtia

La gens Curtia (o Curzia) fu una gens romana di antica origine di Cures Sabini, che avrebbe fatto parte secondo lo storico latino Tito Livio delle cento ''gentes'' originarie, risalenti all'epoca della fondazione di Roma.

Vedere Abido (Egitto) e Gens Curtia

Geografia dell'antico Egitto

La geografia dell'antico Egitto non è molto dissimile da quella dell'Egitto odierno.

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Geografia dell'Egitto

LEgitto con un'area di è il 24º Paese del mondo per superficie e il 13º del continente africano. Si trova nel nord-est dell'Africa e si affaccia a nord sul Mediterraneo e a est sul mar Rosso e il golfo di Suez.

Vedere Abido (Egitto) e Geografia dell'Egitto

Geroglifici egizi

I geroglifici egizi sono i segni scolpiti che compongono il sistema di scrittura monumentale utilizzato dagli antichi Egizi, che combinano elementi logografici, sillabici e alfabetici.

Vedere Abido (Egitto) e Geroglifici egizi

Griglia di cerchi sovrapposti

Una griglia di cerchi sovrapposti è un motivo geometrico ripetitivo di cerchi sovrapposti aventi raggio uguale nello spazio bidimensionale. Comunemente, i disegni si basano su cerchi centrati su triangoli (con la semplice forma a due cerchi denominata vesica piscis) o con un motivo reticolare quadrato.

Vedere Abido (Egitto) e Griglia di cerchi sovrapposti

Gurna

File:SheikhAbdQurna nord Plan.jpg|Planimetria schematica dell'area di Sheikh Abd el-Qurna (area nord) con l'indicazione delle Tombe dei Nobili presenti File:SheikhAbdQurna sud Plan.jpg|Planimetria schematica dell'area di Sheikh Abd el-Qurna (area sud) con l'indicazione delle Tombe dei Nobili presenti La necropoli di Gurna è un sito archeologico dell'Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Gurna

Harmakis

Harmakis o Harmakhis, è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era dio del sole nascente e del tramonto, personificazione della funzione divina dei faraoni, simbolo della resurrezione, della vita eterna.

Vedere Abido (Egitto) e Harmakis

Hedj Hor

Nel 1988, gli archeologi Werner Kaiser e Günter Dreyer (dell'Istituto archeologico tedesco del Cairo DAIK) scoprirono il nome di questo Re durante gli scavi nella tomba Uj, a Umm el-Qaab (Abido).

Vedere Abido (Egitto) e Hedj Hor

Heket

Heket (o anche Heqet) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Dea della fertilità e della rigenerazione, le sue principali sedi di culto erano a Hur, nel Medio Egitto,Edda Bresciani, Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, pag.

Vedere Abido (Egitto) e Heket

Henri Frankfort

Henri Frankfort studiò storia, archeologia e arabo. Nel 1922 prese parte a degli scavi archeologici in Egitto. Tra il 1922 e 1924/25 fece un viaggio nei Balcani e nel Vicino oriente.

Vedere Abido (Egitto) e Henri Frankfort

Henry Hall

Durante la vita era solitamente chiamato Harry Reginald Hall.

Vedere Abido (Egitto) e Henry Hall

Horemheb

Prima di divenire faraone, Horemheb fu comandante in capo dell'esercitoToby Wilkinson, The Rise and Fall of Ancient Egypt, Bloomsbury, 2011.

Vedere Abido (Egitto) e Horemheb

Horo Scorpione II

Scorpione II, di origine nekhenita, è stato uno dei Seguaci di Horo documentati e forse l'ultimo re di Nekhen della Dinastia 0.

Vedere Abido (Egitto) e Horo Scorpione II

Horuepeshtaui

Horuepeshtaui ("Celeste distesa illumina le Due Terre"; anche Seba-resit-pet, "Astro meridionale del cielo", Seba-shemsu-en-pet, "Astro seguace del cielo", e Hortashtaui) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Horuepeshtaui

Horus

Horus (in italiano anche Oro o Horo) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, fra le più antiche e significative del pantheon egizio.

Vedere Abido (Egitto) e Horus

II dinastia egizia

La II dinastia si inquadra nel periodo della Storia dell'antico Egitto detto Periodo Protodinastico o Arcaico dell'Egitto e copre un arco di tempo dal 2925 a.C. al 2700 a.C. circa.

Vedere Abido (Egitto) e II dinastia egizia

III dinastia egizia

La III dinastia si inquadra nel periodo della storia dell'Antico Egitto detto Antico Regno che comprende un arco di tempo dal 2700 a.C. al 2620 a.C. Saqqara, piramide di Djoser La sequenza dei sovrani all'interno della dinastia è scarsamente documentata e vi sono molti punti di dubbio anche sull'esistenza o meno di alcuni di questi.

Vedere Abido (Egitto) e III dinastia egizia

Il mistero della grande piramide

Il mistero della grande piramide (in francese Le Mystère de la grande pyramide) è il secondo racconto della serie a fumetti dedicata a Blake e Mortimer, scritto e disegnato da Edgar P. Jacobs.

Vedere Abido (Egitto) e Il mistero della grande piramide

Iri Hor

Regnò su Abido e venne sepolto nel cimitero locale di Umm el-Qa'ab vicino a Ka, Narmer ed altri sovrani della prima dinastia.

Vedere Abido (Egitto) e Iri Hor

Isfet

Nell'antica religione egizia, Isfet è il concetto, e talvolta la divinità personificata, che rappresenta il disordine cosmico e il determinismo associato al caso, esistente prima della creazione del mondo.

Vedere Abido (Egitto) e Isfet

Iside

Iside o Isi, in lingua egizia Aset (traslitterato 3s.t) ossia trono,. è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Iside

Iuput

Figlio di Sheshonq I, venne messo dal padre sul seggio pontificale di Tebe in sostituzione dell'ultimo discendente di Herihor, il fondatore della Dinastia dei Primi Profeti di Amon che poco più di un secolo prima aveva reso ereditaria la carica di Primo Profeta, dando vita ad uno stato di fatto per cui la regione tebana era praticamente indipendente dal sovrano residente nel Basso Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Iuput

IV dinastia egizia

La IV dinastia si inquadra nella storia dell'Antico Egitto detto Antico Regno che comprende un arco di tempo dal 2620 a.C. al 2500 a.C..

Vedere Abido (Egitto) e IV dinastia egizia

IX dinastia egizia

La IX dinastia egizia si colloca all'interno della fase storica definita primo periodo intermedio e si sviluppa, unitamente alla successiva X dinastia, negli anni dal 2160 a.C. al 2040 a.C..

Vedere Abido (Egitto) e IX dinastia egizia

Jaroslav Černý (egittologo)

Jaroslav Černý è nato il 22 agosto 1898 a Pilsen nell'Impero austro-ungarico (attualmente parte della Repubblica Ceca).

Vedere Abido (Egitto) e Jaroslav Černý (egittologo)

Ka (faraone)

Apparteneva alla stirpe tinita, regnò su Abido alla fine del XXXII secolo a.C. o all'inizio del XXXI secolo a.C. e fu sepolto a Umm el-Qa'ab nella tomba B 9/7*Natale Barca, Sovrani predinastici egizi, pag.

Vedere Abido (Egitto) e Ka (faraone)

Kakaura

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Kakaura occupa il posto 53.

Vedere Abido (Egitto) e Kakaura

Kandake

Kandake, kadake o kentake (meroitico: 𐦲𐦷𐦲𐦡, kdke; 𐦲𐦴𐦲𐦡, ktke), spesso latinizzato come candace (kandàkē) era il termine meroitico per la sorella del re di Kush che, a causa della successione matrilineare, avrebbe dato alla luce l'erede successivo, rendendola una regina madre.

Vedere Abido (Egitto) e Kandake

Khaba

Nella posizione che dovrebbe essere occupata da questo sovrano sia la lista Abido sia il Canone Reale riportano i termini hudjefa e sedjes che hanno il significato di lacuna.

Vedere Abido (Egitto) e Khaba

Khasekhem

Il nome è riportato solamente su due statue e su alcuni vasi provenienti da Abido. La teoria maggiormente accettata tra gli studiosi è che questo sovrano abbia regnato sul Basso Egitto contemporaneamente al regno di Peribsen sull'Alto Egitto.

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Khasekhemui

Benché meglio conosciuto dei suoi immediati predecessori anche nel suo caso vi sono dubbi sul fatto che il nome indichi un solo sovrano oppure due.

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Khentamentyu

Il dio ''Khentamentyu''. Khentamentyu (anche Khentamenti) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Dio ancestrale, era particolarmente venerato ad Abido, in Egitto.

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KV17

KV17 (Kings’ Valley 17)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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Libro di Abramo

Il Libro di Abramo è un'opera del 1835 attribuita a Joseph Smith fondatore del mormonismo e primo presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni.

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Lingua egizia

La lingua egizia (in egizio (traslitterato) r n kmt, letteralmente bocca della Terra Nera ossia ciò che si parla lungo le rive del Nilo), nota anche come egizio antico (questa espressione è però impropria, perché propriamente legizio (o egiziano) antico sarebbe la fase storica della lingua parlata durante l'Antico Regno e inoltre non esiste una forma moderna da cui differenziarlo), è una lingua che appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche, imparentata con il gruppo delle lingue berbere e con quello delle lingue semitiche.

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Lingue più antiche per prima attestazione scritta

Questa voce ha lo scopo di stilare la lista delle lingue più antiche per prima attestazione scritta. È la prima attestazione scritta a definire generalmente l'età di una lingua.

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Lista delle piramidi egizie

Nel corso di 3500 anni di storia vennero innalzate almeno 138 piramidi dai faraoni dell'Antico Egitto. Questa lista presenta le caratteristiche più importanti delle piramidi, quando disponibili.

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Lista di Abido

La lista reale di Abido comprende 76 nomi di sovrani dell'antico Egitto. I nomi riportati sono quelli corrispondenti al titolo nesut byti, indicato anche come prenomen.

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Liste reali egizie

Con il termine Liste reali egizie si intendono tutte quelle fonti che ci forniscono informazioni sulla sequenza dei sovrani dell'antico Egitto.

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Marina militare egizia

La marina militare egizia ha una storia molto vasta, antica quasi quanto la nazione stessa. Le migliori fonti sul tipo di navi utilizzate e sui loro scopi provengono dai rilievi dei vari templi religiosi sparsi in tutto l'Antico Egitto.

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Mastaba

La màstaba è un particolare tipo di tomba monumentale utilizzata durante le prime fasi della civiltà egizia. Il termine, che è stato ripreso in archeologia per riferirsi a questo tipo di costruzione funeraria, significa "panca" o "banchetto".

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Mer(it)neith

L'immagine a fianco, proveniente da un sigillo a rullo rinvenuto nella tomba di Den, presenta i glifi del nome Mer(it)neith preceduti da quello della dea avvoltoio Nekhbet.

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Meret (divinità)

Meret (o Mert) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era associata alla gioia, al canto e alla danzaLurker, Manfred.

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Merut

La conoscenza di questo sovrano, il cui nome non compare in alcuna delle liste reali, deriva dal ritrovamento di un frammento di architrave proveniente da Abido frammento su cui sono leggibili il nome Horo ed il nomen.

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Miti di nascite divine nelle dinastie egizie

Gli antichi sovrani egizi Hatshepsut (ca. 1478 - 1458 a.C.) e Amenofi III (ca. 1388 - 1350/1349 a.C.) della XVIII dinastia, e Ramses II (1279 - 1213 a.C.) della XIX dinastia, affermarono su vari monumenti la propria origine divina per conferire ai propri regni un maggiore prestigio teologico e politico.

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Muro Bianco

Muro Bianco è l'antico nome, scoperto su vari sigilli, della cittadella fortificata con le caratteristiche mura bianche - fatte di fango e mattoni crudi sovrapposti e dipinti - che circondava il palazzo del sovrano, primo insediamento dell'antica città di Menfi nel periodo risalente al predinastico e capitale del primo nomo del Basso Egitto.

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Museo Calvet

Il Museo Calvet è il principale museo di Avignone. La ricchezza e l'importanza delle sue collezioni è assai nota: esse concernono diversi ambiti dell'espressione artistica e della cultura, come l'archeologia, le arti figurative, le arti decorative (in particolare l'oreficeria, le maioliche, le porcellane, gli arazzi, le opere in ferro battuto), nonché l'etnologia dell'Asia, dell'Oceania e dell'Africa.

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N. de Garis Davies

I loro lavori, benché distinti, furono quasi sempre pubblicati con l’unica iniziale del nome, uguale per entrambi, "N. de Garis Davies", ed è perciò difficile, oggi, individuare chi sia stato l’autore effettivo di alcune illustrazioni.

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Narmer

Menes, semi-leggendario primo unificatore dell'Alto e del Basso Egitto, è quasi unanimemente identificato con NarmerEdwards, IES (1971), "The early dynastic period in Egypt", The Cambridge Ancient History, 1, Cambridge: Cambridge University Press, p. 13Cervelló-Autuori, Josep (2003), "Narmer, Menes and the seals from Abydos", Egyptology at the dawn of the twenty-first century: proceedings of the Eighth International Congress of Egyptologists, 2, Cairo: The American University in Cairo Press, ISBN 978-977-424-714-9.

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Nebkara

Di questo sovrano non conosciamo il nome Horo e le uniche iscrizioni contemporanee che ci sono pervenute sono alcuni frammenti di iscrizioni ritrovati nei pressi della piramide di Meidum, frammenti ove il nome del sovrano è riportato in scrittura ieratica.

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Neferirkara

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Egitto, in cui Neferirkara occupa il posto 56.

Vedere Abido (Egitto) e Neferirkara

Neferkahor

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Neferkahor occupa il posto 50.

Vedere Abido (Egitto) e Neferkahor

Neferkara Pepiseneb

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Neferkara Pepiseneb occupa il posto 51.

Vedere Abido (Egitto) e Neferkara Pepiseneb

Neferkauhor Khu Hepu

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Neferkauhor occupa il posto 55.

Vedere Abido (Egitto) e Neferkauhor Khu Hepu

Neferkaura

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Neferkaura occupa il posto 54.

Vedere Abido (Egitto) e Neferkaura

Nefti

Nefti (Nephthys, dall'originale egizio Nebthet) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Fa parte dell'Enneade di Eliopoli della mitologia egizia, era considerata la figlia più giovane di Geb e NutPinch, Geraldine (2004).

Vedere Abido (Egitto) e Nefti

Nekara

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Nekara occupa il posto 48.

Vedere Abido (Egitto) e Nekara

Nimaathap

Teorie ormai desuete reputavano Nimaathap una figlia del faraone Khasekhemui, andata in sposa a un certo re Nebka e madre del faraone Djoser, "primo sovrano legittimo" di tale linea di sangue.

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Ninetjer

La Pietra di Palermo riporta 15 dei suoi trentotto anni di regno.

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Nitocris

Il suo nome si trova nelle Storie di Erodoto e nelle epitomi degli Aigyptiakà del sacerdote ellenistico Manetone, ma la sua effettiva esistenza è oggetto di dibattito.

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OOPArt

OOPArt (acronimo derivato dall'inglese Out Of Place ARTifacts, «manufatti, reperti fuori posto») è un termine coniato dal naturalista e criptozoologo statunitense Ivan T. Sanderson per dare un nome a una categoria di oggetti che sembrerebbero avere una difficile collocazione storica, ossia rappresenterebbero un anacronismo.

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Opet

Opet o Ipet che significa "Luogo del Numero" e più diffusamente chiamato Harem, era l'abitazione riservata alle donne e più genericamente indicava un luogo con numerosa presenza femminile.

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Osireion

L'Osirion, o Osireion, si trova ad Abido sul retro del tempio di Seti I. Si tratta di una parte integrante del complesso funerario di Seti I, e fu costruito per somigliare ad una delle tomba della XVII dinastia egizia presenti nella valle dei Re.

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Osiride

Osiride (anche Usiride, Osiris o Osiri, Ὄσιρις., ellenizzazione dell'originale egizio Asar o Asir) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, membro dell'Enneade e faraone mitico dell'antico Egitto.

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Paese di origine

Paese di origine (in lingua inglese "Country of origin", "COO"), è la nazione dove un prodotto viene fabbricato, prodotto. Ogni paese ha regole diverse per la etichettatura del prodotto.

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Papiro dei re

Il Papiro dei re è un documento risalente alla XIX dinastia egizia, probabilmente durante il regno di Ramses II (1290 a.C. – 1224 a.C.), redatto in ieratico, che riporta, oltre a una introduzione sui re divini e semidivini del periodo predinastico dell'Egitto, l'elenco dei sovrani dall'unificazione dell'Alto e Basso Egitto fino al momento della compilazione, insieme con il numero dei loro anni e, talvolta dei mesi e dei giorni, di regno.

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Partito politico

Un partito politico è un'associazione tra persone accomunate da una medesima visione, identità, linea o finalità politica di interesse pubblico ovvero relativa a questioni fondamentali circa la gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici o particolari.

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Patrimoni dell'umanità dell'Egitto

I patrimoni dell'umanità dell'Egitto sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Egitto, che è divenuto parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 7 febbraio 1974.

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Payankh

Fu successore di Herihor nella carica di Primo Profeta di Amon a Tebe, e forse fu pure suo figlio adottivo, anche se a differenza di Heriror, Payankh non assunse mai titoli regali.

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Pe Hor

L'esistenza di Pe Hor, o Re Toro, è oggetto di controversia, perché si dispongono ben poche prove sulla sua esistenza: fu proposta dall'egittologo Günther Dreyer, il quale decifrò un'iscrizione con il nome di questo sovrano riportata su alcuni frammenti di ceramica, e sulla base di una statua colossale del dio Min, conservati nel Museo di Oxford e in quello del Cairo.

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Peribsen

Nessuna delle fonti "storiche" a nostra disposizione, liste reali di Abido e Saqqara, Canone reale di Torino, epitomatori di Manetone, cita questo sovrano.

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Periodo Protodinastico (Egitto)

Per Periodo Protodinastico dell'antico Egitto, si intende la fase di transizione, tra la fine del Periodo Predinastico, circa 3500 a.C. e l'inizio dell'epoca storica con la Prima dinastia, circa 3150 a.C. Viene anche denominato Naqada III.

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Persone di nome Dorothy

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Pilėnai

Pilėnai (Pillenen in tedesco) era una fortezza di collina nel Granducato della Lituania la cui esatta ubicazione è sconosciuta ed è oggetto di dibattiti accademici: ciononostante, è ben nota nella storia della Lituania per via dell'eroica difesa contro l'ordine teutonico avvenuta nel 1336.

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Pilone (architettura egizia)

Con il termine pilone, dal greco pylòn che significa portale e dal nome egizio di bekhent, viene indicato nell'architettura egizia il torrione rettangolare dal cui varco monumentale si accedeva al sacro suolo del tempio e che rappresentava quindi il confine tra il mondo degli uomini e quello degli dei.

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Piramide di Ahmose

La piramide di Ahmose venne fatta edificare da Ahmose, sovrano egizio fondatore della XVIII dinastia, ad Abido, come cenotafio per sé.

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Piramide di Djoser

Il complesso funerario di Djoser, o piramide a gradoni di Djoser, è una struttura funeraria eretta nella necropoli di Saqqara (Egitto), a nord-est dell'antica città di Menfi.

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Piramide satellite

La Piramide satellite o rituale o cultuale è una piramide con funzione simbolica facente parte del complesso funerario e ubicata nel peribolo a sud della piramide principale anche se dalla V dinastia, per ignoti motivi, venne orientata sull'asse sud-est.

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Piramidi egizie

Le piramidi egizie sono costruzioni architettoniche di forma piramidale con base perlopiù quadrata o, talvolta, rettangolare. La maggior parte degli studiosi ritiene che si trattasse di costruzioni facenti parte di un più ampio complesso funerario per sovrani dell'antico Egitto.

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Ponte in muratura

Un ponte in muratura è realizzato con una tecnica di costruzione particolare e costituisce una grande famiglia di ponti costruiti dall’antichità fino agli inizi del XX secolo.

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Psusennes II

Manetone (secondo Sesto Africano) lo chiama Psusennēs e gli attribuisce un regno di 14 anni. Non sono noti gli eventuali legami di parentela col suo predecessore, Siamon e non è da escludere la possibilità che sia stato legittimato a regnare grazie ad un matrimonio con una rappresentante della famiglia reale.

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Psusennes III

Psusennes è la forma greca, deformata, di G40-N14*N28:n-O49 p3 sb3 ḫˁỉ n nỉwt - Pasebakhaienniut (La stella che appare sulla città di Tebe) La controversia se Psusennes III e Psusennes II siano stati o meno la medesima persona è ancora aperta (si tenga presente che gli ordinali II e III sono stati "assegnati", per comodità, dagli storici moderni).

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Qa'a

Questo sovrano è considerato l'ultimo della I dinastia egizia.

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QV66

La tomba QV66 è la tomba della regina egizia Nefertari nella Valle delle Regine, situata vicino alla più conosciuta Valle dei Re ed è considerata la tomba più bella e quella meglio conservata della valle.

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Rahotep

Spesso ricordato come il fondatore tebano della XVII dinastia, quest'opinione è ancora oggi condivisa da molti egittologi; tra i pareri contrari, Thomas Schneider ritiene che prima di lui regnò Nebukheperra Antef (V) che sarebbe da considerare come il vero fondatore della dinastia, mentre secondo altri Rahotep sarebbe più verosimilmente da attribuire alla tarda XIII dinastia.

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Ramses I

Originariamente chiamato Paramesse (anche Pramesse, Pramessu o Pramesisu), non era di sangue reale, essendo nato in una famiglia della aristocrazia guerriera oriunda del delta del Nilo, probabilmente della città di Avaris, l'antica capitale degli invasori hyksos e centro del culto di SethEugene Cruz-Uribe, The Father of Ramses I: OI 11456, Journal of Near Eastern Studies, The University of Chicago Press, Vol.

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Ramses II

Noto anche come Ramesse II, Ramsete II e Ramses il Grande. e in greco come Osimandia (OsymandyasDiodoro Siculo, Bibliotheca historica 1, 47, 4.), è spesso ricordato come il più grande, potente e celebrato faraone dell'impero egizio.

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Ramses III

È considerato l'ultimo faraone del Nuovo Regno ad avere esercitato un potere effettivo su tutto l'Egitto. Pur essendo stato il sovrano di maggior spicco della XX dinastia, il suo lungo regno vide il declino del potere politico ed economico egiziano, causato da invasioni straniere e crisi economiche interne.

Vedere Abido (Egitto) e Ramses III

Ramses IV

Il suo nome prima dell'ascesa al trono era Amonherkhopeshef. Era il quinto figlio di Ramses III (1186 a.C. - 1155 a.C.), che lo designò come Principe ereditario nel corso del proprio 22º anno di regno (1164 a.C.), quando i suoi quattro fratelli più anziani erano già tutti morti.

Vedere Abido (Egitto) e Ramses IV

Religione egizia

La religione egizia è l'insieme delle credenze religiose, dei riti e delle relazioni con il sacro degli Egizi, fino all'avvento del cristianesimo e dell'Islam.

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Sa (faraone)

Il nome è fornito da alcuni graffiti su pezzi di stoviglie e mancano gli elementi per collegarlo ai sovrani della dinastia di cui non conosciamo la titolatura completa ne ad alcun altro noto solamente per le liste reali (Abydos, Saqqara, Canone Reale, Manetone).

Vedere Abido (Egitto) e Sa (faraone)

Sacrifici umani nell'antico Egitto

Nell'ambito della antica civiltà egizia, durante la sua prima fase, il sacrificio umano avveniva sotto forma di sacrificio di servitori: quando, cioè, i servitori di un faraone (e, occasionalmente, di un alto aristocratico) venivano uccisi nell'ambito dei riti funebri del sovrano, per continuare a servirlo nell'aldilà.

Vedere Abido (Egitto) e Sacrifici umani nell'antico Egitto

Sala degli antenati di Thutmose III

La Sala degli antenati è una struttura facente parte dell'Akh-Menu, tempio egizio di Karnak chiamato Tempio di Milioni di Anni. Fatta erigere dal sovrano Thutmose III a fianco della più famosa Sala delle feste comprendeva un fregio ove il sovrano stesso era raffigurato nell'atto di porgere offerte a 61 (di cui solo 48 ancora leggibili) suoi antenati identificati attraverso i loro nomi.

Vedere Abido (Egitto) e Sala degli antenati di Thutmose III

Salpinx

La salpinx (σάλπιγξ) era uno strumento musicale simile alla tromba suonato nell'antica Grecia, di cui rimangono testimonianze nelle raffigurazioni presenti in sculture e dipinti.

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Samuele di Bulgaria

Dal 980 al 997 ricoprì il ruolo di generale sotto Romano di Bulgaria, secondo figlio dello zar Pietro I di Bulgaria, e suo co-regnante. Romano gli assegnò il comando dell'esercito e, probabilmente, anche potere politico.

Vedere Abido (Egitto) e Samuele di Bulgaria

Saqqara

Saqqara è una vasta necropoli situata in Egitto a 30 km a sud della città moderna del Cairo. Benché ospiti molti complessi funerari, il più importante e famoso è la piramide a gradoni di Djoser della III dinastia, considerata la più antica tra le piramidi e l'antesignana di quelle che diverranno poi, con la IV dinastia, le cosiddette piramidi perfette.

Vedere Abido (Egitto) e Saqqara

Scettri egizi

Gli scettri egizi erano simboli del potere unitamente alle corone, sia divine che regali, ai copricapi ed ai flabelli. Vi erano anche altri simboli come la coda del toro e gli urèi.

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Secondo periodo intermedio

Il Secondo periodo intermedio dell'Egitto è quella fase della storia egizia, tra il Medio Regno ed il Nuovo Regno, caratterizzata da lotte interne nello Stato e dall'invasione degli Hyksos.

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Seguaci di Horo

Con il termine generico di Seguaci di Horo T18-S29-D54-G5 venivano individuati tre gruppi distinti di personaggi che ebbero delle caratteristiche ben precise nella storia egizia ed erano.

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Sekhemieb-Perenmaat

Il suo nome non compare in alcuna delle liste reali (Abido, Saqqara, Canone Reale), compilate durante il Nuovo regno. La sua esistenza è però attestata dal ritrovamento di alcuni sigilli a rullo e di stoviglie incise con il suo nome.

Vedere Abido (Egitto) e Sekhemieb-Perenmaat

Sekhemra Neferkhau

La conoscenza di questo sovrano, il cui nome non compare in alcuna delle liste reali, deriva dal ritrovamento di una stele, proveniente da Abido ed ora conservata al British Museum e da un graffito nella tomba privata del principe Amenhemat a Beni Hasan.

Vedere Abido (Egitto) e Sekhemra Neferkhau

Sekhemra Wadjkhau

Questo sovrano, ignorato dal Canone Reale, è attestato da un certo numero di ritrovamenti archeologici provenienti da Abido, Tebe, Karnak, Tod ed Elefantina.

Vedere Abido (Egitto) e Sekhemra Wadjkhau

Semat

Le notizie su di lei sono ricavate da una stele scoperta vicino alla tomba di Den a Abido, in Egitto. I suoi titoli erano: Si tratta di titoli associati a molte altre regine dell'antico Egitto.

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Seneb Kay

Nel corso di una stagione di scavi a sud di Abido (nel governatorato di Sohag) iniziata nel 2013, un team di ricercatori dell'Università della Pennsylvania e di archeologi egiziani, diretti da Josef W. Wegner, si imbatté in alcune tombe reali databili al secondo periodo intermedio.

Vedere Abido (Egitto) e Seneb Kay

Seqenenra Ta'o

Era probabilmente figlio del re Senekhtenra Ahmose e della Grande sposa reale Tetisheri. La datazione del suo regno è incerta; una cronologia vuole che sia asceso al trono tra il 1560 a.C. e il 1558 a.C. e regnando solo per pochi anni.

Vedere Abido (Egitto) e Seqenenra Ta'o

Sesostri I

Regnò dal 1964 a.C. al 1919 a.C. o, secondo altri studiosi, dal 1971 a.C. al 1926 a.C. Fu uno dei faraoni più potenti della XII dinastia e il suo regno fu un'epoca di splendore della letteratura e dell'artigianato, come testimoniano i gioielli d'altissima qualità rinvenuti nelle tombe delle donne della famiglia reale, a Dahshur ed El-Lahun.

Vedere Abido (Egitto) e Sesostri I

Sesostri III

Il suo regno fu un'epoca di grande ricchezza per l'Egitto, definito da Franco Cimmino un'"espressione politica di altissimo livello"Cimmino (2003), p.157.

Vedere Abido (Egitto) e Sesostri III

Seti I

Come tutte le date dell'antico Egitto, così anche quelle che concernono Seti I non godono di un'interpretazione univoca. Vari egittologi hanno proposto datazioni differenti per la sua vita e il suo regno; le cronologie più comunemente seguite dagli studiosi lo vedono regnare dal 1294 a.C.

Vedere Abido (Egitto) e Seti I

Shepseskaf

Figlio di Micerino e di una sposa secondaria, il Canone Reale sembra attribuirgli un regno di soli quattro anni. Per legittimare il suo diritto a regnare, essendo prematuramente morto l'erede designato, sposò Khentkaus figlia di Djedefhor, figlio di Cheope.

Vedere Abido (Egitto) e Shepseskaf

Sitra

Fu la Grande Sposa Reale di Ramesse I, primo faraone della XIX dinastia, e madre dell'importante faraone Seti I. ra sa.t ("Figlia di Ra") Sitra sposò il militare Paramessu, futuro Ramses I, molto prima della sua proclamazione a erede al trono da parte di Horemheb.

Vedere Abido (Egitto) e Sitra

Sneferka Aanu

L'unica delle liste reali che riporta i nomi dei sovrani che formano VIII dinastia è quella di Abido, in cui Sneferka Aanu occupa il posto 52.

Vedere Abido (Egitto) e Sneferka Aanu

Sobekemsaf

Malgrado venga spesso indicato come Sobekemsaf I non deve essere confuso con Sekhemra Wadjkhau, un sovrano recante lo stesso nome e compreso nella XIII dinastia che talvolta viene identificato dagli storici moderni come Sobekemsaf I. L'attività edilizia di questo sovrano è stata rilevata nella regione tebana, ad Abido e ad Elefantina provando così come Sobekemsaf controllasse tutto l'Alto Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Sobekemsaf

Sobekhotep I

Questo sovrano, che secondo il Canone Reale doveva essere il dodicesimo della dinastia, appare anche nella Sala degli antenati di Thutmose III ed è conosciuto soprattutto per i resti di una piccola cappella, dedicata ad Osiride proveniente da Abido.

Vedere Abido (Egitto) e Sobekhotep I

Sobekhotep II

L'esistenza di questo sovrano è attestata da numerosi reperti ed anche dalla citazione in alcuni papiri. Dall'abbondanza di ritrovamenti si è portati a pensare che abbia avuto un regno almeno discretamente lungo (anche se non è possibile attestare nulla oltre il 7º anno) ed anche sufficientemente pacifico da permettere l'edificazione di templi ed altri monumenti.

Vedere Abido (Egitto) e Sobekhotep II

Statuetta di Cheope

La Statuetta di Cheope è un'antica statua egizia. Manufatto artisticamente e archeologicamente rilevante, fu scoperta nel 1903 da Sir Flinders Petrie durante gli scavi di Kom el-Sultan, presso Abido.

Vedere Abido (Egitto) e Statuetta di Cheope

Stele della regina Tetisheri

La stele di Tetisheri è una stele calcarea di donazione eretta da Ahmose durante la costruzione del suo complesso funebre, che comprendeva un cenotafio per sua nonna, la regina Tetisheri.

Vedere Abido (Egitto) e Stele della regina Tetisheri

Stele di re Djet

La stele di re Djet (o di re Get), proveniente da Abido ed oggi conservata al Museo del Louvre, è una lapide funeraria in pietra risalente alla I dinastia egizia, quindi circa al 3000 a.C., che prende il nome dal faraone Djet.

Vedere Abido (Egitto) e Stele di re Djet

Stele egizia

La stele egizia, in geroglifico: Tempio funerario di Snefru era una lastra monolitica in pietra calcarea, sulla quale venivano rappresentati rilievi, raffigurazioni ed iscrizioni dai vari contenuti.

Vedere Abido (Egitto) e Stele egizia

Storia del mosaico

La storia del mosaico ha inizio con le prime civiltà della storia e risulta pertanto essere fra le prime forme artistiche, assieme alla scultura, fra le arti figurative.

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Storia del vino

La storia del vino risale alla Preistoria; è così antica da confondersi con la stessa storia dell'umanità. Le prime testimonianze archeologiche registrate di presenza della Vitis vinifera sono state rinvenute in alcuni siti degli odierni territori della Cina (7.000 anni a.C.

Vedere Abido (Egitto) e Storia del vino

Storia dell'antico Egitto

La storia dell'antico Egitto (o storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo (dalle cateratte a sud e al confine con l'attuale SudanLe presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi.

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Swadjtawy

Questo sovrano ci è noto per una stele rinvenuta ad Abido dove è mostrato con in capo la corona azzurra, simbolo del comando in guerra, mentre rende omaggio a Horo-Min.

Vedere Abido (Egitto) e Swadjtawy

Targhetta MacGregor

La Targhetta MacGregor (o Placchetta MacGregor) è un importante manufatto egizio, probabilmente proveniente dalla tomba a mastaba del faraone Den, della I dinastia egizia, che regnò per più di quarant'anni a partire dal 2970 a.C. Stando alla iscrizioni, la targhetta era originariamente posizionata su un sandalo del sovrano.

Vedere Abido (Egitto) e Targhetta MacGregor

Tausert

L'anno di nascita di Tausert è sconosciuto. Fu verosimilmente figlia di Merenptah (1213 a.C. - 1203 a.C.), tredicesimo figlio e immediato successore di Ramesse il Grande, e forse sua madre fu la regina Takhat.

Vedere Abido (Egitto) e Tausert

Tavolozza del tributo libico

La tavolozza del tributo libico (o anche tavoletta libica) è un importante reperto archeologico egizio, datato attorno al 3100 a.C. La tavolozza fu trovata ad Abido, risale al periodo Predinastico ed è uno dei primi esempi di tavoletta celebrativa di un avvenimento importante.

Vedere Abido (Egitto) e Tavolozza del tributo libico

Tebaide (Egitto)

La Tebaide (Thēbaís) è una regione dell'antico Egitto con capitale Tebe.

Vedere Abido (Egitto) e Tebaide (Egitto)

Tempio di Montu a Medamud

Il Tempio di Montu (anche Monthu, Montju o Menthu) è un tempio egizio dedicato al culto del dio Montu. Il sito si trova a 5 km (3.1 miglia) a nord-est di Karnak e Luxor.

Vedere Abido (Egitto) e Tempio di Montu a Medamud

Tempio solare

Il tempio solare è una particolare struttura dell'architettura sacra egizia che si discosta dai canoni classici usati negli edifici di culto divino.

Vedere Abido (Egitto) e Tempio solare

Teoria della razza dinastica

La teoria della razza dinastica è un'antica tesi che tentava di spiegare come l'antico Egitto predinastico fosse evoluto nella sofisticata monarchia dell'Egitto dinastico.

Vedere Abido (Egitto) e Teoria della razza dinastica

Terra di Iam

La Terra di Iam sarebbe stata una terra misteriosa, conosciuta (in epoca faraonica) per la ricchezza dei suoi prodotti.

Vedere Abido (Egitto) e Terra di Iam

Testi dei sarcofagi

I testi dei sarcofagi sono formule funerarie, riportanti rituali magico-religiosi, scritte principalmente su sarcofagi prodotti tra il Primo periodo intermedio (2180 - 2055 a.C.) e la fine del Medio Regno (2055 - 1650 a.C.).

Vedere Abido (Egitto) e Testi dei sarcofagi

Tetisheri

Di sangue non reale, questa regina rivestì un ruolo importante nella lotta intrapresa dai prìncipi tebani della XVII dinastia allo scopo di liberarsi dal dominio hyksos.

Vedere Abido (Egitto) e Tetisheri

Thutmose I

Probabilmente non di stirpe reale, la madre Seniseneb è citata con il solo epiteto Madre del Re, non è chiaro come Thutmose sia giunto al trono (circa nel 1496 a.C.). È possibile che la sua legittimazione nel governare gli sia venuta dal matrimonio con Ahmose, che viene identificata come Sorella del Re e quindi di stirpe regale.

Vedere Abido (Egitto) e Thutmose I

Thutmose II

Figlio di Thutmose I e di Mutnofret, una sposa secondaria del padre, divenne erede al trono dopo la morte dei due fratelli maggiori, Amenmose e Wadjmose.

Vedere Abido (Egitto) e Thutmose II

Thutmose III

Figlio di Thutmose II e della regina Iside, una delle spose secondarie del padre, ereditò il regno in giovanissima età, probabilmente intorno ai tre anni; la reggenza venne perciò presa dalla matrigna e zia Hatshepsut che, come coreggente, resse il trono per 22 anni; solo dopo la morte di Hatshepsut Thutmose nel 1458 a.C.

Vedere Abido (Egitto) e Thutmose III

Thutmose IV

Figlio di Amenhotep II e di Tia, una sposa secondaria, o concubina, che solo dopo l'ascesa al trono del figlio verrà identificata come Grande Sposa Reale e come Sposa del dio.

Vedere Abido (Egitto) e Thutmose IV

Tini (Egitto)

Tini, o anche Thinis o This, secondo la forma originale greco-latina in uso presso altre lingue, è il nome greco della città egizia Tjeni sita nei pressi della necropoli di Abido ed esisteva già nel periodo Naqada I.Natale Barca, Prima delle piramidi, pag.

Vedere Abido (Egitto) e Tini (Egitto)

Tiy-Mereneset

Si è ipotizzato che Tiy-Mereneset (che significa "Tiy, amata da Iside") fosse una figlia del faraone Merenptah, e perciò nipote di Ramesse il Grande.

Vedere Abido (Egitto) e Tiy-Mereneset

Tolomeo V

Asceso al trono a una giovanissima età, il suo regno fu inizialmente gestito da dei reggenti fino al 197-196 a.C., quando Tolomeo raggiunse l'età per governare e fu incoronato ufficialmente re.

Vedere Abido (Egitto) e Tolomeo V

Tombe dei faraoni d'Egitto

Questo è l'elenco dei luoghi di sepoltura dei faraoni d'Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Tombe dei faraoni d'Egitto

Traslitterazione della lingua egizia

Nel campo dell'egittologia, per traslitterazione dei testi scritti in lingua egizia si intende il processo di conversione (o mappatura) dai geroglifici (o dai loro equivalenti ieratici e demotici) a simboli alfabetici che li rappresentano.

Vedere Abido (Egitto) e Traslitterazione della lingua egizia

Triade (religione)

Una Triade, in un contesto religioso, si riferisce a un raggruppamento di tre divinità o tre princìpi spirituali, che per importanza o ruoli simili formano una sintesi armonica.

Vedere Abido (Egitto) e Triade (religione)

Triade egizia

Per triade egizia si intende un gruppo di tre divinità che vengono adorate nel medesimo luogo. Rappresentano padre, madre e figlio. Ma non mancano esempi di triadi composte dai tre aspetti della medesima divinità come Khepri, Ra e Atum oppure tre divinità diverse come Ptah, Sokar e Osiri.

Vedere Abido (Egitto) e Triade egizia

TT10

TT10 (Theban Tomb 10) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT10

TT100

TT100 (Theban Tomb 100) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT100

TT103

TT103 (Theban Tomb 103) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT103

TT104

TT104 (Theban Tomb 104) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT104

TT11

TT11 (Theban Tomb 11) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT11

TT112

TT112 (Theban Tomb 112) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT112

TT123

TT123 (Theban Tomb 123) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT123

TT125

TT125 (Theban Tomb 125) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT125

TT127

TT127 (Theban Tomb 127) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT127

TT130

TT130 (Theban Tomb 130) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT130

TT139

TT139 (Theban Tomb 139) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT139

TT147

TT147 (Theban Tomb 147) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT147

TT161

TT161 (Theban Tomb 161) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT161

TT162

TT162 (Theban Tomb 162) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT162

TT165

TT165 (Theban Tomb 165) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT165

TT17

TT17 (Theban Tomb 17) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT17

TT175

TT175 (Theban Tomb 175) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT175

TT176

TT176 (Theban Tomb 176) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT176

TT2

TT2 (Theban Tomb 2) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT2

TT207

TT207 (Theban Tomb 207) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT207

TT208

TT208 (Theban Tomb 208) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT208

TT21

TT21 (Theban Tomb 21) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT21

TT216

TT216 (Theban Tomb 216) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT216

TT24

TT24 (Theban Tomb 24) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT24

TT260

TT260 (Theban Tomb 260) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT260

TT278

TT278 (Theban Tomb 278) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT278

TT279

TT279 (Theban Tomb 279) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT279

TT292

TT292 (Theban Tomb 292) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT292

TT3

TT3 (Theban Tomb 3) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT3

TT306

TT306 (Theban Tomb 306) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT306

TT312

TT312 (Theban Tomb 312) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT312

TT324

TT324 (Theban Tomb 324) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT324

TT335

TT335 (Theban Tomb 335) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT335

TT338

La cappella funeraria di Maia (o Maya), in sigla TT338 (Theban Tomb 338), è una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT338

TT339

TT339 (Theban Tomb 339) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT339

TT34

TT34 (Theban Tomb 34) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT34

TT343

TT343 (Theban Tomb 343) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT343

TT36

TT36 (Theban Tomb 36) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT36

TT360

TT360 (Theban Tomb 360) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT360

TT361

TT361 (Theban Tomb 361) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT361

TT39

TT39 (Theban Tomb 39) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT39

TT390

TT390 (Theban Tomb 390) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT390

TT4

TT4 (Theban Tomb 4) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT4

TT51

TT51 (Theban Tomb 51) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT51

TT53

TT53 (Theban Tomb 53) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT53

TT54

TT54 (Theban Tomb 54) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT54

TT60

TT60 (Theban Tomb 60) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT60

TT63

TT63 (Theban Tomb 63) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT63

TT69

TT69 (Theban Tomb 69) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT69

TT75

TT75 (Theban Tomb 75) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT75

TT77

TT77 (Theban Tomb 77) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT77

TT82

TT82 (Theban Tomb 82) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT82

TT89

TT89 (Theban Tomb 89) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT89

TT9

TT9 (Theban Tomb 9) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT9

TT92

TT92 (Theban Tomb 92) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT92

TT96

TT96 (Theban Tomb 96) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Abido (Egitto) e TT96

Tutkheperra Sheshonq

L'esistenza di questo sovrano è stata confermata nel 2004 dal ritrovamento, nel tempio di Bubasti di un blocco inciso recante il suo nome.

Vedere Abido (Egitto) e Tutkheperra Sheshonq

Umm el-Qa'ab

Umm el-Qa'ab, "La madre dei vasi" è il nome moderno di una necropoli egizia. Il nome è legato alla grande quantità di frammenti di ceramica scoperti nella zona.

Vedere Abido (Egitto) e Umm el-Qa'ab

Upuaut

Nella religione egizia Upuaut (detto anche Wepwawet od Ophois), il cui nome significa "Colui che apre le strade", figlio di Iside, è il dio dal corpo di lupo della morte e della guerra, venerato in particolar modo ad Abido.

Vedere Abido (Egitto) e Upuaut

V dinastia egizia

La V dinastia si inquadra nel periodo della storia dell'Antico Egitto detto Antico Regno e copre un arco di tempo dal 2500 a.C. al 2350 a.C..

Vedere Abido (Egitto) e V dinastia egizia

VI dinastia egizia

La VI dinastia si inquadra nel periodo della storia dell'Antico Egitto detto Antico Regno che copre un arco di tempo dal 2350 a.C. al 2190 a.C..

Vedere Abido (Egitto) e VI dinastia egizia

VIII dinastia egizia

L'VIII dinastia apre il periodo della storia dell'antico Egitto normalmente identificato come Primo Periodo Intermedio.

Vedere Abido (Egitto) e VIII dinastia egizia

Visir (antico Egitto)

Il termine visir (dal medio-persiano vičir, "rappresentante"), indicava un alto funzionario presso la corte musulmana/ottomana di un sultano, di un emiro o di un califfo.

Vedere Abido (Egitto) e Visir (antico Egitto)

Weni

. Si conosce la sua vita dalle iscrizioni della sua tomba di Abido.

Vedere Abido (Egitto) e Weni

X dinastia egizia

La X dinastia egizia si colloca all'interno della fase storica definita primo periodo intermedio e si sviluppa, unitamente alla precedente IX dinastia, negli anni dal 2160 a.C. al 2040 a.C.

Vedere Abido (Egitto) e X dinastia egizia

XI dinastia egizia

L'XI dinastia fa parte della fase della storia dell'Antico Egitto detta Medio Regno e comprende un arco di tempo dal 2150 a.C. al 1990 a.C. Con l'avvento dell'XI dinastia l'Egitto ritrova la sua unità dando vita ad una nuova fase storica che vede una espansione in ambito territoriale e l'affermarsi di nuove forme di tecnologia e di arte.

Vedere Abido (Egitto) e XI dinastia egizia

XII dinastia egizia

La XII dinastia fa parte della fase della storia dell'Antico Egitto detta Medio Regno e copre un arco di tempo dal 1990 a.C. al 1780 a.C. La XII dinastia viene spesso identificata con il Medio Regno.

Vedere Abido (Egitto) e XII dinastia egizia

XIV dinastia egizia

La XIV dinastia egizia (1790 a.C. - 1630 a.C.), che si colloca nella fase storica denominata secondo periodo intermedio, comprende una serie di sovrani sui quali abbiamo conoscenze estremamente scarse, tranne alcuni casi; conoscenze che spesso si riducono al solo nome come riportato nel Canone Reale.

Vedere Abido (Egitto) e XIV dinastia egizia

XVI dinastia egizia

La XVI dinastia egizia è stata una dinastia faraonica dell'antico Egitto; regnò nella sola regione di Tebe (Alto Egitto) per un settantennio (circa 1650–1580 a.C.). Principale fonte d'informazioni al riguardo è una porzione gravemente danneggiata e incompleta del Papiro dei Re (o Canone reale) conservato al Museo egizio di Torino, che elenca i nomi di almeno 15 enigmatici esponenti della dinastia.

Vedere Abido (Egitto) e XVI dinastia egizia

XVII dinastia egizia

La XVII dinastia egizia, inquadrabile del secondo periodo intermedio, raccoglie i principi di Tebe che governarono sull'Alto Egitto in una prima fase, come tributari dei sovrani della XV dinastia, per giungere con l'ultimo sovrano, Kamose, a ristabilire il potere su tutto l'Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e XVII dinastia egizia

Zahi Hawass

Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, è noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull'antica civiltà egizia.

Vedere Abido (Egitto) e Zahi Hawass

Zecca d'Alessandria d'Egitto

. Essa era stata fondata da Alessandro Magno nel IV secolo a.C. e durante successivi sviluppi era diventata la città più popolosa dell'Egitto.

Vedere Abido (Egitto) e Zecca d'Alessandria d'Egitto

2 settembre

Il 2 settembre è il 245º giorno del calendario gregoriano (il 246º negli anni bisestili). Mancano 120 giorni alla fine dell'anno.

Vedere Abido (Egitto) e 2 settembre

Conosciuto come Abydos (Egitto).

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