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Amenofi II

Indice Amenofi II

Figlio di Thutmose III e della sua terza regina, Merytre-Hatshepsut, (da non confondere con la matrigna dello stesso Thutmose III), nacque a Menfi dove risiedette a lungo ricoprendo l'incarico di sovraintendente all'importazione del legname per i cantieri navali di Peru-Nefer.

Indice

  1. 148 relazioni: A5 (tomba), Ahmose, Ahmose I, Amada, Amarna, Amduat, Amenemhat (figlio di Thutmose III), Amenofi, Amenofi III, Antico Egitto, Anuqet, Arte egizia, Arte thutmoside, Aton, Avaris, Battaglia di Qadeš, C7 (tomba), Cronologia bassa, Divinità delle caverne dell'oltretomba, El (divinità), El-Khokha, Esercito egizio, Età medio-babilonese, Faraoni nella Bibbia, Grande Sfinge di Giza, Hathor, Hatshepsut, Iaret, Il faraone (Christian Jacq), Kha, Kiya, KV2, KV22, KV31, KV32, KV34, KV35, KV39, KV42, KV43, KV47, KV48, KV50, KV51, KV52, KV53, La presa di Joppa, La regina d'Egitto - L'occhio azzurro di Horus, Lingotto a pelle di bue, Lista dei faraoni, ... Espandi índice (98 più) »

A5 (tomba)

A5: fa parte di una serie di 28 Tombe dei Nobili site nell’area della necropoli di Dra Abu el-Naga di cui è archeologicamente nota l’esistenza, e di cui si hanno notizie sul titolare e sulla struttura, ma di cui si è persa la localizzazione.

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Ahmose

Ahmose è un nome egizio, che significa "la Luna è nata" o "Figlio della Luna". Era un nome molto diffuso nella XVIII dinastia. Il nome può riferirsi a.

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Ahmose I

Malgrado l'importanza di questo sovrano, i suoi monumenti superstiti ci forniscono ben poche notizie. La maggior parte delle nostre conoscenze proviene dalle iscrizioni tombali di due militari che servirono sotto questo sovrano: Ahmes figlio di Abana e Ahmes Pennekhebet.

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Amada

Amada è una località situata nella parte meridionale dell'Egitto, appartenente all'antica Nubia il cui nome egizio era Neter-hwt-Ra-Harakhte ossia "La casa divina di Ra-Harakhti".

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Amarna

Amarna (comunemente, ma meno correttamente noto come Tell el-Amarna) è il nome moderno della località dove sorgeva Akhetaton, la città egizia fondata dal faraone Akhenaton come capitale delle Due Terre, abbandonando così sia la capitale amministrativa, Menfi, che quella religiosa, Tebe.

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Amduat

LAmduat ("ciò che è nell'aldilà") è un libro che fa parte di quei testi religiosi dell'antico Egitto destinati ad accompagnare il defunto nel suo viaggio nell'oltretomba per consentirgli di "vivere" ancora nel mondo ultraterreno.

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Amenemhat (figlio di Thutmose III)

Fu il primogenito, e quindi erede, di Thutmose III. Quasi certamente sua madre fu la Grande Sposa Reale, la regina Satiah, anche se altri autori hanno proposto come madre Neferura, la figlia di Hatshepsut e Thutmose II, che pure andò in sposa al fratellastro Thutmose III.

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Amenofi

Amenofi o Amenophis (più correttamente Amenhotep), può riferirsi a vari personaggi dell'antico Egitto.

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Amenofi III

Conosciuto anche come Amenofi "il Magnifico", regnò dal giugno 1386 a.C. al 1349 a.C. o, secondo altri studiosi, dal giugno 1388 a.C. al dicembre 1351/1350 a.C.Beckerath (1997) p.190.

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Antico Egitto

Con antico Egitto o antica civiltà egizia si intende la civiltà sviluppatasi lungo il fiume Nilo, dal delta nel Mar Mediterraneo a nord fino alle cateratte a sud, presso l'attuale confine tra Egitto e Sudan,Le presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi.

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Anuqet

Anuqet (anche nota come Anouké, Anouki, Anucè, Anucis, e in epoca ellenistica Istia, Estia, Vesta) è una divinità egizia, appartenente alla religione dell'antico Egitto.

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Arte egizia

Larte egizia ha origini antichissime, precedenti al IV millennio a.C., e si intreccia nei secoli con l'arte delle culture vicine (siro-palestinese e fenicia).

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Arte thutmoside

L'arte del periodo thutmoside si sviluppa nel Nuovo Regno, durante la prima parte della XVIII dinastia egizia, dal faraone Ahmose fino al faraone Amenofi III, tra il 1540 a.C. e il 1348 a.C.

Vedere Amenofi II e Arte thutmoside

Aton

Aton (o Aten) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, centrale nell'atonismo sotto il faraone Akhenaton. L’iconografia del dio lo vuole rappresentato dal disco solare che sovrasta generalmente il re e la sua famiglia, colpiti dai suoi raggi, che in corrispondenza delle narici recano mani che porgono il geroglifico ankh (il segno della vita).

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Avaris

Avaris (nome attuale Tell el-Dab'a, in antico egizio ḥw.t-wˁr.t / Hut-waret) è il sito, sul ramo Pelusio del Delta nilotico, ove sorgeva durante il Secondo Periodo Intermedio la capitale dei sovrani hyksos della XV dinastia.

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Battaglia di Qadeš

La battaglia di Qadeš (ma anche Kadesh o Qadesh, e Kinza in lingua ittita) fu combattuta sulle rive del fiume Oronte, in Siria, nel 1274 a.C., e contrappose le due più grandi potenze del Vicino Oriente antico, l'Egitto ramesside e le forze ittite di Muwatalli II; questa battaglia costituì l'atto finale di una lunga serie di guerre tra i due regni e fu probabilmente quella dove venne impiegato il maggior numero di carri da combattimento trainati da cavalli (circa 5000 o 6000).

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C7 (tomba)

C7: fa parte di una serie di 15 Tombe dei Nobili site nell’area della necropoli di Sheikh Abd el-Qurna di cui è archeologicamente nota l’esistenza, e di cui si hanno notizie sul titolare e sulla struttura, ma di cui si è persa la localizzazione.

Vedere Amenofi II e C7 (tomba)

Cronologia bassa

La cronologia bassa, anche nota come cronologia breve o cronologia corta (in inglese low chronology o anche short chronology) è, fra i vari sistemi cronologici del Vicino Oriente antico basati sull'interpretazione della Tavoletta di Venere di Ammi-Saduqa, quello che fissa il Regno di Hammurabi al 1728-1686 a.C.

Vedere Amenofi II e Cronologia bassa

Divinità delle caverne dell'oltretomba

Le divinità delle caverne dell'oltretomba sono divinità egizie appartenenti alla religione dell'antico Egitto..

Vedere Amenofi II e Divinità delle caverne dell'oltretomba

El (divinità)

El, o anche Eloah, (in ugaritico: 𐎛𐎍, 'il; in fenicio: 𐤀𐤋, 'l; in siriaco: ܐܠ, 'l; in ebraico אל, 'l;; "Dio"), in accadico Il o Ilu (𒀭, DINGIR, DIl), in sumero An (𒀭, DINGIR, DAn), in aramaico Al o Alaha, in arabo Allah, è il dio dell'universo nelle religioni del Medio Oriente, ed uno dei nomi di Dio nella Bibbia ebraica (nella quale, tuttavia, è fuso con il dio degli israeliti, Yahweh o Ya, corrispondente al terzo aspetto di Dio, quello rappresentante il mondo vivente terreno, della antica triade sumero-semitica: An/Il/El; Enlil/Baal; Enki/Ea/Ya).

Vedere Amenofi II e El (divinità)

El-Khokha

el-Khokha (الخوخه) è un'area sita sulla sponda occidentaleI campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.

Vedere Amenofi II e El-Khokha

Esercito egizio

In tutto il lungo arco della storia dell'antico Egitto lesercito ricoprì un ruolo rilevante nella struttura della società, adattandosi all'evoluzione del concetto di stato che caratterizzò quella cultura.

Vedere Amenofi II e Esercito egizio

Età medio-babilonese

Letà medio-babilonese è una fase storica del Regno di Babilonia, frutto di una periodizzazione operata dai moderni. Tale periodo, che succedette ad una età paleo-babilonese dominata dalla Dinastia amorrea, si apre con la Dinastia cassita.

Vedere Amenofi II e Età medio-babilonese

Faraoni nella Bibbia

La Bibbia contiene riferimenti a vari faraoni (פַּרְעֹה, /paʁˈʕo/) egizi, fra cui quelli, anonimi, menzionati nei racconti dell'insediamento israelita in Egitto, della successiva oppressione degli israeliti come antagonisti di Mosè nelle vicende dell'Esodo, oltre a un certo numeri di regnanti più tardi.

Vedere Amenofi II e Faraoni nella Bibbia

Grande Sfinge di Giza

La Grande Sfinge di Giza è una scultura di pietra calcarea situata nella Necropoli di Giza, raffigurante una sfinge sdraiata, ovvero una figura mitologica con la testa di un uomo e il corpo di un leone (nello specifico è detta anche androsfinge o sfinge andricefala).

Vedere Amenofi II e Grande Sfinge di Giza

Hathor

Hathor o Ator (dall'originale egizio: ḥwt-ḥr; che significa Casa di Horus, ellenizzato Ἅθωρ, Hathor) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dea della gioia, dell'amore, della maternità e della bellezzaGuy Rachet, Dizionario della Civiltà egizia, Gremese Editore, Roma (1994).

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Hatshepsut

Fu la seconda donna a detenere con certezza il titolo di faraone dopo Nefrusobek della XII dinastia (ca. 1806 - 1802 a.C.Kim S. B. Ryholt, The Political Situation in Egypt during the Second Intermediate Period, c.1800-1550 B.C., Museum Tusculanum Press, Carsten Niebuhr Institute Publications 20, 1997.

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Iaret

Iaret fu figlia del faraone Amenofi II (la madre non è nota con certezza) e fu la seconda "Grande Sposa Reale", nonché sorellastra, del faraone Thutmose IV.

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Il faraone (Christian Jacq)

Il faraone (Pharaon, mon royaume est de ce monde) è un romanzo scritto da Christian Jacq e pubblicato in Francia nel 2018, e in Italia nel 2019.

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Kha

Visse nel villaggio operaio di Deir-el-Medina e con la moglie Merit ebbe due figli maschi, Amenemopet e Nakhteftaneb, e una femmina, chiamata Merit come la madre.

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Kiya

Oltre alla identità, anche il nome Kiya è oggetto di dibattito.

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KV2

KV2 (Kings' Valley 2)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV2

KV22

KV22 (Kings' Valley 22)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV22

KV31

KV31 (Kings' Valley 31)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV32

KV32 (Kings' Valley 32)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV32

KV34

KV34 (Kings' Valley 34)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV35

KV35 (Kings' Valley 35)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV39

KV39 (Kings' Valley 39)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV39

KV42

KV42 (Kings' Valley 42)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV43

KV43 (Kings' Valley 43)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV43

KV47

KV47 (Kings' Valley 47)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV48

KV48 (Kings' Valley 48)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV48

KV50

KV50 (Kings' Valley 50)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV50

KV51

KV51 (Kings' Valley 51)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

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KV52

KV52 (Kings' Valley 52)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l’ordine di scoperta.

Vedere Amenofi II e KV52

KV53

KV53 (Kings' Valley 53)Le tombe vennero classificate nel 1827, dalla numero 1 alla 22, da John Gardner Wilkinson in ordine geografico. Dalla numero 23 la numerazione segue l'ordine di scoperta.

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La presa di Joppa

La presa di Joppa è un antico racconto egizio che descrive la conquista della città cananea di Giaffa (Joppa) da parte del generale di Thutmose III, Djehuty.

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La regina d'Egitto - L'occhio azzurro di Horus

è un manga seinen scritto e disegnato da Chie Inudoh, basato sulla vita della Regina Hatshepsut, Faraone durante il Nuovo Regno e seconda donna nella storia egiziana a esercitare tale carica.

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Lingotto a pelle di bue

Il lingotto a pelle di bue (o lingotto ox-hide) è una lastra metallica, solitamente in rame o in alcuni casi in stagno, prodotta e ampiamente diffusa nel Mediterraneo durante la tarda età del bronzo.

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Lista dei faraoni

In questa pagina sono riportati i faraoni dell'Egitto, suddivisi secondo le dinastie e periodi tradizionali, dati tratti dalle fonti storiche quali le liste reali egizie e dagli ultimi studi storici sull'argomento.

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Lista di Abido

La lista reale di Abido comprende 76 nomi di sovrani dell'antico Egitto. I nomi riportati sono quelli corrispondenti al titolo nesut byti, indicato anche come prenomen.

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Lista di Saqqara

La Lista di Saqqara è un dipinto parietale rinvenuto a Saqqara, nella tomba di un nobile della XIX dinastia, rappresentante il re Ramses II in atto di offertorio a cinquantasette suoi predecessori sul trono, rappresentati da altrettanti cartigli.

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Manfred Bietak

Bietak è professore emerito di egittologia all'Università di Vienna at Academia.edu ed è noto soprattutto come direttore di due scavi archeologici nel delta del Nilo: Tell el-Dab'a, che è stata identificata come il sito di Avaris, la capitale egiziana durante il periodo degli Hyksos, e Pi-Ramses, che fu la capitale della XIX dinastia egizia.

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Mazza ferrata

La mazza ferrata (clava ferrea in latino), era una mazza da guerra, usata dalle civiltà dell'antichità. Non va confusa con la mazza chiodata, tipica del medioevo, che ha invece come caratteristica distintiva la presenza di protuberanze acuminate (fond. chiodi) atte a rendere più mortifero l'impatto della "testa" dell'arma contro l'avversario.

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Mehetueret

Mehetueret, nella religione egizia, era una vacca divinizzata, chiamata "Vacca celeste" o "La grande giovenca", adorata come dea cosmica della rinascita e della grande inondazione.

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Mertseger

Mertseger (anche Meretseger, Merseger, Mereretseger, Mereseger, Meresger e Mertsekert) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto.

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Merytre-Hatshepsut

mr Ra ht shps t Merytre-Hatshepsut.

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Mitanni

Mitanni (anche Mittanni o Mittani; Naharina nei testi egizi e Hanigalbat nei testi assiri) fu un regno situato nel nord della Mesopotamia, che si estese, al culmine della sua ampiezza, dai monti Zagros al lago di Van e ai confini con l'Assiria.

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Montu

Montu è una divinità della religione egizia. Era il dio-falco della guerra, incarnazione della vitalità conquistatrice del faraoneHart, George.

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Nefertari (XVIII dinastia)

Nefertari fu la prima Grande Sposa Reale del faraone Thutmose IV, e regina d'Egitto. Le sue origini non sono note, e si ritiene che non fosse di nobili origini.

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Nefertiti

Grande sposa reale del faraone Akhenaton (1351 a.C. - 1334/1333 a.C.), affiancò il marito nella grande ma effimera rivoluzione religiosa che cercò di imporre il culto dell'unico dio Aton, il disco solare.

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Nikkalmati

Fu figlia, probabilmente, di Sunashshura sovrano di Kizzuwatna, stato del Sud-Est dell'Anatolia, nel momento in cui iniziarono le frizioni tra gli Ittiti ed il regno di Mitanni.

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Nuova Kalabsha

Nuova Kalabsha è un promontorio situato nei pressi di Assuan in Egitto. Ospita numerosi importanti templi, strutture ed altri resti che sono stati portati qui dal sito di Vecchia Kalabsha (arabo: Bab al-Kalabsha, "Porta di Kalabsha"; greco: Τάλμις, Talmis; in Lingua egizia Taset o Termis) per evitare che fossero sommersi dal lago Nasser, le cui acque stavano salendo a causa della costruzione della diga di Assuan.

Vedere Amenofi II e Nuova Kalabsha

Parata d'oro dei faraoni

La Parata d'oro dei Faraoni, è stato un grande evento, tenutosi al Cairo, il 3 aprile 2021, durante il quale, ventidue mummie (diciotto faraoni e quattro regine) del Nuovo Regno dell'Antico Egitto, sono state traslate cerimonialmente dal Museo egizio al nuovo Museo nazionale della Civiltà egiziana ad al-Fustat, accompagnate da sessanta motocicli e centocinquanta cavalli.

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Paser

Prestò servizio come visir e successivamente divenne Primo profeta di Amon.

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Ramses II

Noto anche come Ramesse II, Ramsete II e Ramses il Grande. e in greco come Osimandia (OsymandyasDiodoro Siculo, Bibliotheca historica 1, 47, 4.), è spesso ricordato come il più grande, potente e celebrato faraone dell'impero egizio.

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Ramses IV

Il suo nome prima dell'ascesa al trono era Amonherkhopeshef. Era il quinto figlio di Ramses III (1186 a.C. - 1155 a.C.), che lo designò come Principe ereditario nel corso del proprio 22º anno di regno (1164 a.C.), quando i suoi quattro fratelli più anziani erano già tutti morti.

Vedere Amenofi II e Ramses IV

Ramses V

Figlio di Ramses IV e della Grande sposa reale Duatentopet (nota anche come Tentipet), Ramses V rimase sul trono per breve tempo, con ogni probabilità per quattro anni appena, poiché il papiro Wilbour data al quarto anno del suo regno.

Vedere Amenofi II e Ramses V

Ramses VI

Figlio dell'importante faraone Ramses III (1186 a.C. - 1155 a.C.) e della Grande sposa reale Iside Ta-Hemdjert, regnò dal 1145/4 a.C. al 1136 a.C. La sua sepoltura, nella Valle dei Re, si trova accanto a quella di Tutankhamon.

Vedere Amenofi II e Ramses VI

Satiah

ỉˁḥ s3.t Satiah ("Figlia di Iah/della luna") Era figlia dell'infermiera reale Ipu e del funzionario Ahmose Pen-Nekhebet, non sappiamo se ebbe figli, anche se probabilmente il principe Amenemhat - figlio maggiore di Thutmose, che morì prima di suo padre - fosse suo figlio.

Vedere Amenofi II e Satiah

Sekhmet

Sekhmet (anche Sachmis, Sakhmet, Sekhet o Sakhet) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico EgittoWilkinson, Richard H. (2003).

Vedere Amenofi II e Sekhmet

Sethnakht

Sethnakht fu il fondatore della XX dinastia. Non possediamo informazioni su come sia giunto al potere dopo il periodo di anarchia che segnò il termine della XIX dinastia, infatti non sembra avesse alcun grado di parentela con gli immediati predecessori Tausert, Siptah o Seti II; Sethnakht considerò solo quest'ultimo come legittimo faraone.

Vedere Amenofi II e Sethnakht

Seti II

Figlio di Merenptah e di Isinofret, dovrebbe aver regnato per circa sei anni anche se il suo regno potrebbe essere stato inframmezzato a quello di Amenmose, altro pretendente al trono.

Vedere Amenofi II e Seti II

Shaushtatar

Shaushtatar saccheggiò la città di Assur, governata allora da Ashur-nadin-ahhe I (1435-1420 a.C.). Da questa città riportò a Waššukanni, la sua capitale, le preziose porte in argento ed oro del palazzo reale.

Vedere Amenofi II e Shaushtatar

Siptah

L'identità dei genitori di Siptah è stata lungamente dibattuta. Si è generalmente ritenuto che fosse figlio di Seti II e della sua prima moglie, la regina Takhat, ma si è anche avanzato il nome della terza moglie di Seti, la siriana Tiaa.

Vedere Amenofi II e Siptah

Sitra

Fu la Grande Sposa Reale di Ramesse I, primo faraone della XIX dinastia, e madre dell'importante faraone Seti I. ra sa.t ("Figlia di Ra") Sitra sposò il militare Paramessu, futuro Ramses I, molto prima della sua proclamazione a erede al trono da parte di Horemheb.

Vedere Amenofi II e Sitra

Smendes I

Per convenzione, l'ascesa al trono d'Egitto di questo personaggio, fondatore della XXI dinastia, coincide con l'inizio dell'epoca della storia egizia nota come terzo periodo intermedio.

Vedere Amenofi II e Smendes I

Storia dei giardini

Sebbene la coltivazione delle piante per l'alimentazione umana e per gli animali risalga all'epoca preistorica e una prima idea di giardino possa farsi risalire ad un grafogramma sumero del 3000 a.C., raffigurante un triangolo con al centro disegnato un albero, le prime testimonianze dell'esistenza di giardini ornamentali realmente compiuti sono da considerarsi le pitture murali egiziane del 1500 a.C..

Vedere Amenofi II e Storia dei giardini

Storia dell'antico Egitto

La storia dell'antico Egitto (o storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo (dalle cateratte a sud e al confine con l'attuale SudanLe presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi.

Vedere Amenofi II e Storia dell'antico Egitto

TA23

TA23 (Tomb of Amarna 23) è la sigla che identifica una delle Tombe dei nobili ubicate nell'area dell'antica Akhetaton, oggi nota come Amarna, capitale voluta e costruita dal faraone Amenhotep IV/Akhenaton della XVIII dinastia.

Vedere Amenofi II e TA23

Tempio funerario

Il Tempio funerario detto anche cultuale oppure tempio alto o tempio a monte, parte integrante del complesso piramidale durante l'Antico e Medio RegnoSalima Ikram, Antico Egitto, pag.

Vedere Amenofi II e Tempio funerario

Thutmose III

Figlio di Thutmose II e della regina Iside, una delle spose secondarie del padre, ereditò il regno in giovanissima età, probabilmente intorno ai tre anni; la reggenza venne perciò presa dalla matrigna e zia Hatshepsut che, come coreggente, resse il trono per 22 anni; solo dopo la morte di Hatshepsut Thutmose nel 1458 a.C.

Vedere Amenofi II e Thutmose III

Thutmose IV

Figlio di Amenhotep II e di Tia, una sposa secondaria, o concubina, che solo dopo l'ascesa al trono del figlio verrà identificata come Grande Sposa Reale e come Sposa del dio.

Vedere Amenofi II e Thutmose IV

Tiaa

Tiaa fu Grande Sposa Reale del faraone Amenofi II, unica sua sposa a noi nota, e madre del faraone Thutmose IV. Non ebbe il titolo, peraltro abbastanza usuale, di Figlia del Re; così, i suoi genitori non sono stati identificati con certezza.

Vedere Amenofi II e Tiaa

Tiy

Tjy - Tiy.

Vedere Amenofi II e Tiy

Tomba di Kha e Merit

La tomba di Kha e Merit, identificata con la sigla TT8 (Theban Tomb 8) è una delle Tombe dei Nobili ubicate nell'area della cosiddetta necropoli di Tebe, sulla sponda occidentale del Nilo, dinanzi alla città di Luxor, in Egitto.

Vedere Amenofi II e Tomba di Kha e Merit

Tombe dei faraoni d'Egitto

Questo è l'elenco dei luoghi di sepoltura dei faraoni d'Egitto.

Vedere Amenofi II e Tombe dei faraoni d'Egitto

Tombe dei Nobili

L'area normalmente e genericamente indicata come "Tombe dei Nobili" comprende, di fatto, l'intera area tebana sulla riva occidentaleI campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.

Vedere Amenofi II e Tombe dei Nobili

Tombe minori della Valle dei Re

Circa trenta delle tombe esistenti nella Valle dei Re possono essere considerate minori vuoi per le scarse informazioni reperibili, vuoi perché i diari di scavo relativi alla loro scoperta sono lacunosi, vuoi, ancora, perché molte di tali tombe, note fin dall’antichità, sono state nei millenni depredate e poche o nulle informazioni sono ricavabili sui loro titolari originali.

Vedere Amenofi II e Tombe minori della Valle dei Re

TT100

TT100 (Theban Tomb 100) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT100

TT101

TT101 (Theban Tomb 101) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT101

TT104

TT104 (Theban Tomb 104) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT104

TT109

TT109 (Theban Tomb 109) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT109

TT131

TT131 (Theban Tomb 131) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT131

TT140

TT140 (Theban Tomb 140) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT140

TT142

TT142 (Theban Tomb 142) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT142

TT143

TT143 (Theban Tomb 143) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT143

TT155

TT155 (Theban Tomb 155) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT155

TT158

TT158 (Theban Tomb 158) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT158

TT169

. TT169 (Theban Tomb 169) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT169

TT17

TT17 (Theban Tomb 17) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT17

TT172

TT172 (Theban Tomb 172) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT172

TT176

TT176 (Theban Tomb 176) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT176

TT19

TT19 (Theban Tomb 19) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT19

TT200

TT200 (Theban Tomb 200) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT200

TT205

TT205 (Theban Tomb 205) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT205

TT228

TT228 (Theban Tomb 228) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT228

TT239

TT239 (Theban Tomb 239) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT239

TT256

TT256 (Theban Tomb 256) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT256

TT29

TT29 (Theban Tomb 29) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT29

TT297

TT297 (Theban Tomb 297) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT297

TT31

TT31 (Theban Tomb 31) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT31

TT343

TT343 (Theban Tomb 343) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT343

TT358

TT358 (Theban Tomb 358) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT358

TT367

TT367 (Theban Tomb 367) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT367

TT39

TT39 (Theban Tomb 39) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT39

TT401

TT401 (Theban Tomb 401) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT401

TT42

TT42 (Theban Tomb 42) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT42

TT43

TT43 (Theban Tomb 43) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT43

TT45

TT45 (Theban Tomb 45) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT45

TT56

TT56 (Theban Tomb 56) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT56

TT71

TT71 (Theban Tomb 71) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT71

TT72

TT72 (Theban Tomb 72) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT72

TT78

TT78 (Theban Tomb 78) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT78

TT79

TT79 (Theban Tomb 79) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT79

TT80

TT80 (Theban Tomb 80) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT80

TT83

TT83 (Theban Tomb 83) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT83

TT85

TT85 (Theban Tomb 85) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT85

TT86

TT86 (Theban Tomb 86) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT86

TT88

TT88 (Theban Tomb 88) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT88

TT92

TT92 (Theban Tomb 92) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT92

TT93

TT93 (Theban Tomb 93) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT93

TT94

TT94 (Theban Tomb 94) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT94

TT95

TT95 (Theban Tomb 95) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT95

TT96

TT96 (Theban Tomb 96) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 252, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT96

TT97

TT97 (Theban Tomb 97) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT97

TT98

TT98 (Theban Tomb 98) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT98

TT99

TT99 (Theban Tomb 99) è la sigla che identifica una delle Tombe dei NobiliLa prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall.

Vedere Amenofi II e TT99

Tudhaliya I/II

La numerazione dei sovrani chiamati Tudhaliya è tradizionalmente problematica, e non sempre gli studiosi si sono allineati negli anni su una titolatura unica; sia perche il nome fu molto diffuso nel regno ittita, sia per la modifica, avvenuta negli anni, di alcune interpretazioni dei testi riguardanti re che portarono questo nome.

Vedere Amenofi II e Tudhaliya I/II

Turismo nell'antica Roma

Il turismo nell'antica Roma fu appannaggio esclusivo delle classi sociali più elevate per via degli alti costi e per i lunghi tempi necessari.

Vedere Amenofi II e Turismo nell'antica Roma

Ubensenu

Fu figlio del faraone Amenofi II. Viene menzionato, col fratello Nedjem, su una statua del funzionario Mimnose, ispettore dei costruttori, a Karnak.

Vedere Amenofi II e Ubensenu

Userhat

F12-F4:X1*Z1-A1 wsr-ḥˁt I suoi titoli erano: Scriba reale del granaio di Tebe, Sovrintendente degli Scribi, Sovrintendente del bestiame di Amon, Scriba che conta il pane dell'alto e basso Egitto.

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Valle dei Re

La Valle dei Re è un'area geografica dell'Egitto, di rilevante importanza archeologica, situata nei pressi dell'antica Tebe (Waset, o Uaset, per gli Egizi), l'odierna Luxor, il cui accesso è a meno di 3 km dalla riva occidentale del Nilo.

Vedere Amenofi II e Valle dei Re

Viceré del Kush

Il Viceré del Kush (lingua egizia Sꜣ-nswt-n-Kꜣš - lett. "Il figlio kushita del Re") era un funzionario dell'Antico Egitto incaricato di governare per conto del faraone la Nubia come viceré plenipotenziario.

Vedere Amenofi II e Viceré del Kush

Victor Loret

Suo padre Clément, musicista, gli trasmise la passione per la musica che coltivò per tutta la vita anche se fin dai 14 anni iniziò ad interessarsi dell'egitto antico.

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Visir (antico Egitto)

Il termine visir (dal medio-persiano vičir, "rappresentante"), indicava un alto funzionario presso la corte musulmana/ottomana di un sultano, di un emiro o di un califfo.

Vedere Amenofi II e Visir (antico Egitto)

XVII dinastia egizia

La XVII dinastia egizia, inquadrabile del secondo periodo intermedio, raccoglie i principi di Tebe che governarono sull'Alto Egitto in una prima fase, come tributari dei sovrani della XV dinastia, per giungere con l'ultimo sovrano, Kamose, a ristabilire il potere su tutto l'Egitto.

Vedere Amenofi II e XVII dinastia egizia

XVIII dinastia egizia

La XVIII dinastia (1543-1292 a.C.), nella storia dell'antico Egitto, è la prima dinastia del cosiddetto Nuovo Regno, protagonista della cacciata finale degli Hyksos.

Vedere Amenofi II e XVIII dinastia egizia

Conosciuto come Amenhotep II.

, Lista di Abido, Lista di Saqqara, Manfred Bietak, Mazza ferrata, Mehetueret, Mertseger, Merytre-Hatshepsut, Mitanni, Montu, Nefertari (XVIII dinastia), Nefertiti, Nikkalmati, Nuova Kalabsha, Parata d'oro dei faraoni, Paser, Ramses II, Ramses IV, Ramses V, Ramses VI, Satiah, Sekhmet, Sethnakht, Seti II, Shaushtatar, Siptah, Sitra, Smendes I, Storia dei giardini, Storia dell'antico Egitto, TA23, Tempio funerario, Thutmose III, Thutmose IV, Tiaa, Tiy, Tomba di Kha e Merit, Tombe dei faraoni d'Egitto, Tombe dei Nobili, Tombe minori della Valle dei Re, TT100, TT101, TT104, TT109, TT131, TT140, TT142, TT143, TT155, TT158, TT169, TT17, TT172, TT176, TT19, TT200, TT205, TT228, TT239, TT256, TT29, TT297, TT31, TT343, TT358, TT367, TT39, TT401, TT42, TT43, TT45, TT56, TT71, TT72, TT78, TT79, TT80, TT83, TT85, TT86, TT88, TT92, TT93, TT94, TT95, TT96, TT97, TT98, TT99, Tudhaliya I/II, Turismo nell'antica Roma, Ubensenu, Userhat, Valle dei Re, Viceré del Kush, Victor Loret, Visir (antico Egitto), XVII dinastia egizia, XVIII dinastia egizia.