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Architettura rivoluzionaria

Indice Architettura rivoluzionaria

Per architettura rivoluzionaria si intende quella fase del Neoclassicismo che, alla vigilia della Rivoluzione francese e con l'affermarsi dell'esigenza morale di una nuova società, si caratterizzò, sul piano formale, per l'alterazione del repertorio dell'antichità classica, assumendo, nel contempo, un'intensa valenza etica ed evocativa, con forti slanci utopici, simbolici e visionari.

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  1. 26 relazioni: Andrea Vici, Architettura neoclassica, Architettura neoclassica in Italia, Architettura neoclassica in Toscana, Arnaldo Dell'Ira, Étienne-Louis Boullée, Cenotafio di Newton, Cisternino di città, Cisternino di Pian di Rota, Cisternone (Livorno), Claude-Nicolas Ledoux, Cosimo Rossi Melocchi, David Laing (architetto), Emil Kaufmann, Friedrich Gilly, George Dance, Giovanni Antonio Antolini, Giuseppe Manetti, Giuseppe Martelli (architetto), Jean-Jacques Lequeu, John Soane, Joseph Bonomi il Vecchio, Pantheon degli uomini illustri, Pasquale Poccianti, Pietro Ghinelli, Saline Reali di Arc-et-Senans.

Andrea Vici

Nacque a Roccacontrada, oggi Arcevia, in località Palazzo, il 29 novembre 1743. Figlio di Arcangelo, stimato capomastro ed artefice di varie fabbriche nelle Marche, e di Angela Fattorini, a 14 anni fu mandato a Perugia per continuare gli studi e frequentare il corso del pittore Appiani, p. 74.

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Architettura neoclassica

Per architettura neoclassica si intende lo stile architettonico che, in linea con la più generale tendenza artistica del Neoclassicismo, riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi costruttivi.

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Architettura neoclassica in Italia

L'architettura neoclassica in Italia si sviluppò a partire dalla seconda metà del XVIII secolo nel contesto dei piccoli stati spesso in contrasto tra loro e dominati da potenze straniere.

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Architettura neoclassica in Toscana

Larchitettura neoclassica in Toscana si affermò tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell'Ottocento all'interno di un quadro storico-politico sostanzialmente allineato a quello che interessò il resto della penisola italiana, sviluppando tuttavia caratteri originali.

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Arnaldo Dell'Ira

Attivo nei principali studi professionali del suo tempo, sia a Roma che a Firenze, con la sua opera ben rappresenta la cultura architettonica italiana tra le due guerre in tutte le sue componenti, rispecchiandone i contrastanti indirizzi formali (dapprima secessionisti, futuristi e Art Déco, in seguito razionalisti e classicisti).

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Étienne-Louis Boullée

Nei suoi progetti utilizzò volumi elementari, monolitici e di scala colossale, in modo da creare edifici con un valore simbolico accentuato e drammatizzato dal gioco delle luci e ombre.

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Cenotafio di Newton

Il cenotafio di Newton è un celebre progetto dai connotati utopici redatto nel 1784 dall'architetto francese Étienne-Louis Boullée dedicato a Isaac Newton.

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Cisternino di città

Il Cisternino di città è un edificio neoclassico costruito nella prima metà dell'Ottocento con l'intento di soddisfare il fabbisogno idrico del centro di Livorno, ma non è mai entrato in funzione.

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Cisternino di Pian di Rota

Il Cisternino di Pian di Rota si trova a Livorno, in località Pian di Rota, nella campagna a pochi chilometri dal centro della città. Fino agli ultimi anni dell'Ottocento era collegato alla rete idrica e costituiva un serbatoio per l'accumulo e la depurazione delle acque.

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Cisternone (Livorno)

Il Cisternone, o Gran Conserva, è un monumentale serbatoio in stile neoclassico realizzato nella prima metà del XIX secolo dall'architetto Pasquale Poccianti, per l'approvvigionamento idrico di Livorno.

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Claude-Nicolas Ledoux

Ledoux è stato uno degli esponenti più importanti dell'architettura neoclassica francese ed europea. La sua straordinaria ricerca architettonica, simile in certi versi a quella di Étienne-Louis Boullée, giunse ad un linguaggio semplificato ed innovatore, indirizzato verso forme pure: piramidi, sfere e cubi, che aspira a creare un'architettura "parlante", cioè simbolica, in grado di comunicare la propria funzione civile.

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Cosimo Rossi Melocchi

Dopo i primi insegnamenti a Pistoia, si formò sotto Gaspare Paoletti all'Accademia di belle arti di Firenze e successivamente si recò a Roma, dove soggiornò due anni studiando arte.

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David Laing (architetto)

Laing fu battezzato nella chiesa di San Dunstan-in-the-East nel marzo 1775. La sua carriera di studi e di formazione si svolse principalmente grazie agli insegnamenti di John Soane (1753 – 1837), uno degli architetti più importanti nell'ambito del neoclassicismo inglese, caratterizzatosi da un linguaggio formale molto peculiare, con il quale cercò di oltrepassare, parzialmente, il tradizionale neopalladianesimo inglese, e quindi anche gli ordini classici.

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Emil Kaufmann

Aveva studiato all'Università di Innsbruck ed all'Università di Vienna dove, sotto la guida di Max Dvořák, aveva preparato la tesi su Claude-Nicolas Ledoux e l'estetica del neoclassicismo.

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Friedrich Gilly

Proveniva da una famiglia francese, ugonotta, che si era trasferita a Berlino verso la fine del XVII secolo; il padre, David Gilly, era stato anch'egli architetto.

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George Dance

Fu uno degli architetti di maggior rilievo del neoclassicismo inglese, figlio di George Dance senior, architetto della Mansion House a Londra.

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Giovanni Antonio Antolini

Tra i più noti esponenti italiani dell'architettura neoclassica, Antolini occupa un posto di primaria importanza, per la Storia dell'architettura che, nel passaggio tra Illuminismo e Risorgimento, ebbe come fulcro nodale l'età napoleonica.

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Giuseppe Manetti

Si formò a Firenze e poi, con una borsa di studio granducale, a Roma intorno al 1784, diventando in seguito uno tra i più importanti interpreti dell'architettura neoclassica di stampo più illuministico in Toscana, grazie alle commissioni del sovrano illuminato Pietro Leopoldo di Lorena e dei suoi successori.

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Giuseppe Martelli (architetto)

Figlio di Lorenzo Martelli, ingegnere degli ospedali di Firenze, studiò all'Accademia di belle arti, dove ebbe contatti con Gaspare Paoletti e Giuseppe Cacialli.

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Jean-Jacques Lequeu

Fu architetto dell'Académie royale des Sciences, Belles-Lettres, et Beaux-Arts; vinse anche due premi dell'Accademia di Rouen nel 1776 e nel 1778.

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John Soane

Fu uno degli architetti di maggior rilievo del neoclassicismo inglese e utilizzò un linguaggio formale molto personale, superando, almeno in parte, il tradizionale neopalladianesimo inglese, in uno dei primi tentativi di superamento degli ordini classici.

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Joseph Bonomi il Vecchio

Nato in Italia, si trasferì in Inghilterra nel 1767 per lavorare con Robert Adam. Qui sposò la nipote di Angelika Kauffmann, una decoratrice che lavorava anch'essa per Adam.

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Pantheon degli uomini illustri

Il Pantheon degli uomini illustri è un edificio di Pistoia, posto a margine di piazza San Francesco.

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Pasquale Poccianti

Rimasto orfano del padre passò sotto la tutela dello zio, canonico della cattedrale di Fiesole. Dal 1791 studiò architettura all'Accademia di belle arti di Firenze e fu allievo di Gaspare Maria Paoletti.

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Pietro Ghinelli

Il Foro Annonario di Senigallia.

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Saline Reali di Arc-et-Senans

Le Saline Reali (in francese: Saline royale) di Arc-et-Senans sono una costruzione architettonica del periodo illuminista, progettata per razionalizzare un edificio ed il processo produttivo ad esso connesso secondo le istanze della neonata comunità industriale.

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Conosciuto come Architettura della Rivoluzione.