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25 relazioni: Alberto Boccianti, Alda Mangini, Alvaro Mancori, Amilcare Pettinelli, Andrea Checchi, Carlo Rustichelli, Cinema italiano, Corte suprema di Haiti, Emilio Cigoli, Emma Baron, Ermanno Donati, Ezio D'Errico, Franco Brusati, Franz von Papen, Gaetano Verna, Gaspare Cataldo, Giacomo Gentilomo, Gualtiero De Angelis, Lea Padovani, Luigi Carpentieri, Lydia Simoneschi, Marcello Mastroianni, Marga Cella, Paolo Ferrara (attore), Venire facias.
Alberto Boccianti
Di famiglia originaria della Toscana, in 34 anni di attività scenografica ha curato le scenografie di circa settanta film. Ha lavorato in numerosi film di Mario Mattoli e anche in vari film di Camillo Mastrocinque e di Carlo Ludovico Bragaglia.
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Alda Mangini
Nata a Torino nel 1914, già da adolescente inseguì il suo sogno di lavorare nello spettacolo. Dotata di una bella voce da mezzosoprano, seguì corsi di canto e di pianoforte, sino al debutto in piccole parti liriche in teatri romani, orientando poi il suo indirizzo artistico nelle compagnie di Rivista della Capitale, dove in poco tempo diventò un'apprezzata soubrette, aiutata dalla sua simpatia e dalla sua brillante comunicatività.
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Alvaro Mancori
Fra gli anni cinquanta e sessanta ha lavorato come direttore della fotografia in oltre 50 film, lavorando saltuariamente anche come regista, attore, produttore e sceneggiatore.
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Amilcare Pettinelli
Compiuti gli studi all'istituto tecnico, si dedica al teatro ottenendo una scrittura nella compagnia diretta da Giovanni Zannini, per passare poco dopo, nel 1915, in quella diretta da Alfredo De Sanctis dove conquista il ruolo da "primo attor giovane" e successivamente quello di primo attore con Ruggero Ruggeri nel 1920.
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Andrea Checchi
Nato a Firenze, si trasferì giovanissimo a Roma per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia. Figlio del pittore fiorentino Arturo Checchi, fu pittore a sua volta, esponendo le sue opere in diverse mostre personali.
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Carlo Rustichelli
Diplomato in pianoforte e composizione, dopo una breve parentesi teatrale esordisce nella musica da film con Gli ultimi filibustieri (1943).
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Cinema italiano
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola.
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Corte suprema di Haiti
La Corte suprema di Haiti è la massima autorità dei tribunali nello Stato caraibico. La Costituzione di Haiti del 1987 indica che i dieci giudici della Corte di Cassazione sono stati nominati per dieci anni dal Presidente della Repubblica di Haiti da una lista con tre persone per ogni seggio presentato dal Senato.
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Emilio Cigoli
Discendente dell'artista rinascimentale Lodovico Cardi, detto ''il Cigoli''. Il nonno Luigi era un attore del cinema muto che recitò diverse volte al fianco di Francesca Bertini.
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Emma Baron
Dopo essersi laureata in lettere, inizia a frequentare alcune compagnie filodrammatiche per debuttare successivamente nella compagnia di Maria Melato, per passare poi in quella di Marta Abba.
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Ermanno Donati
Noto per Salon Kitty diretto da Tinto Brass (1976), Il giorno della civetta diretto da Damiano Damiani (1968) e Navajo Joe diretto da Sergio Corbucci (1966).
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Ezio D'Errico
Nella sua vita è stato anche pittore e drammaturgo. Ha scritto molti romanzi gialli, quasi tutti ambientati in Francia, con protagonista il commissario Emilio Richard.
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Franco Brusati
Brusati nacque a Milano nel 1922. Dopo gli studi in Italia, Svizzera e Inghilterra, si laureò in legge e scienze politiche. Diventò poi collaboratore dellEuropeo, occupandosi tra l'altro di arti dello spettacolo.
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Franz von Papen
Esponente fino al 1932 del Partito di Centro Cattolico, fu cancelliere della Repubblica di Weimar nel 1932 e vice cancelliere del governo Hitler dal 1933 al 1934.
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Gaetano Verna
Attore prevalentemente teatrale. Negli anni venti fece parte della compagnia teatrale di Tilde Teldi; durante una rappresentazione, il 14 settembre 1925, al Teatro Nazionale di Milano, tentò il suicidio tagliandosi le vene del polso destro.
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Gaspare Cataldo
Cataldo esordì nel teatro nel 1938, scrivendo assieme ad Alessandro De Stefani, una commedia comica di successo, intitolata Ecco la fortuna.
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Giacomo Gentilomo
Fin dal liceo ha la passione per il disegno, la pittura e il teatro. Terminati gli studi disegna scenografie e bozzetti per il teatro, tanto che il regista russo Pietro Sharoff, a Trieste per mettere in scena uno spettacolo, apprezza il suo lavoro per la scenografia e lo invita ad andare alla sua scuola di teatro a Düsseldorf.
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Gualtiero De Angelis
Padre di Manlio, Enrico e Paola De Angelis e nonno di Vittorio e Eleonora De Angelis e di Massimiliano Virgilii, è stato attore ma soprattutto uno dei maggiori doppiatori italiani dagli anni trenta fino agli anni settanta, colonna portante della Cooperativa Doppiatori Cinematografici (CDC).
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Lea Padovani
Di padre vicentino e madre nativa di Tuscania (VT), Lea Padovani, contro il parere del padre, s'iscrisse all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma che lasciò nel 1944 per debuttare come soubrette nella rivista Cantachiaro, di Garinei e Giovannini.
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Luigi Carpentieri
Il suo lavoro nel cinema comincia come aiuto-regista con Carlo Ludovico Bragaglia nella Cinecittà del 1939, come regista ha lavorato per il film La madonnina d'oro del 1949 in collaborazione del regista Ladislao Vajda.
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Lydia Simoneschi
Si stima che, in quarant'anni di carriera come doppiatrice, abbia prestato la propria voce in oltre cinquemila film.
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Marcello Mastroianni
È stato fra i maggiori interpreti italiani, nonché uno dei più conosciuti e apprezzati all'estero dagli anni sessanta in poi, soprattutto per i ruoli da protagonista nei film di Federico Fellini e per le pellicole recitate in coppia con Sophia Loren.
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Marga Cella
Di nascita nobile (è contessa di Rivara), quando è ancora allieva di Teresa Boetti Valvassura ottiene alla fine degli anni dieci una scrittura con Giuseppe Sichel e Antonio Gandusio come attrice brillante, specializzandosi nella pochade.
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Paolo Ferrara (attore)
Nel cinema esordisce in età ormai matura (1936) con un piccolo ruolo in Pensaci, Giacomino! di Gennaro Righelli.
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Venire facias
In diritto, venire facias (Latino per "che tu possa far venire"), anche venire facias juratores, e spesso abbreviato in venire, è un atto che ordina a uno sceriffo di riunire una giuria.
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Conosciuto come Atto d'accusa.