I bambini di Teheran sono stati un gruppo di 861 bambini dell'Olocausto, ebrei polacchi (per lo più orfani), i quali, sfuggiti all'occupazione tedesca e all'Olocausto rifugiandosi nell'Unione Sovietica, da lì raggiunsero la Palestina nel febbraio 1943 dopo un periodo di soggiorno a Teheran in Iran.
I bambini dell'Olocausto hanno rappresentato il segmento più vulnerabile tra i gruppi che furono colpiti dalle politiche naziste di discriminazione, persecuzione razziale e genocidio, con un altissimo numero di vittime.