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Benedetto Santapaola

Indice Benedetto Santapaola

Nitto Santapaola nasce nel quartiere di San Cristoforo da una famiglia povera.

Indice

  1. 111 relazioni: 'Ndrangheta in Germania, 'Ndrangheta nel mondo, 'Ndrina Arena, 'Ndrina Iamonte, Aldo Ercolano, Alfio Ferlito, Alfredo Agosta, Angelo Siino, Antonino Calderone, Antonino Scopelliti, Antonio Manganelli, Augusto Minzolini, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Bombe del 1992-1993, Camorra, Carmelo Colletti, Carmelo Costanzo, Clan Cappello, Clan dei Corleonesi, Clan dei Cursoti, Clan Laudani, Commissione interprovinciale, Commissione provinciale, Corrado Carnevale, Cosa nostra, Economia di Catania, Elena Fava, Falange Armata, Famiglia (mafia), Famiglia di Corleone, Francesco Madonia, Gaetano Graci, Gangster, Giambattista Scidà, Gianfranco Urbani, Giovanni Arena, Giovanni Falcone, Giovanni Lizzio, Giuseppe Alleruzzo, Giuseppe Calò, Giuseppe Calderone, Giuseppe Di Lavore, Giuseppe Farinella, Giuseppe Fava, Giuseppe Graviano, Giuseppe Inzerillo, Giuseppe Madonia (1946), Giuseppe Salvo, Il capo dei capi, ... Espandi índice (61 più) »

'Ndrangheta in Germania

La 'ndrangheta in Germania, come affermato il 7 gennaio 2012 dal presidente dalla polizia federale tedesca (la BKA) Jörg Zierck, è la maggior organizzazione criminale presente sul suolo tedesco e la metà dei gruppi criminali che operano sin dagli anni '80 in Germania sono riconducibili alla 'ndrangheta.

Vedere Benedetto Santapaola e 'Ndrangheta in Germania

'Ndrangheta nel mondo

La 'ndrangheta inizia a stabilirsi all'estero fin dalle emigrazioni. degli anni cinquanta principalmente in Australia, Canada e Germania. All'inizio del XXI secolo può considerarsi una multinazionale del crimine, è presente in tutti e 5 i continenti.

Vedere Benedetto Santapaola e 'Ndrangheta nel mondo

'Ndrina Arena

La 'ndrina Arena è una cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese di Isola Capo Rizzuto. Hanno ingerenze anche nel catanzarese grazie all'alleanza con le cosche locali.

Vedere Benedetto Santapaola e 'Ndrina Arena

'Ndrina Iamonte

La 'ndrina Iamonte è una storica cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese, originaria di Melito Porto Salvo. Le loro attività illecite vanno dal traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro, appalti pubblici fino al traffico di armi e di esplosivi.

Vedere Benedetto Santapaola e 'Ndrina Iamonte

Aldo Ercolano

Figlio del boss catanese Giuseppe (detto Pippo) e di Maria Grazia Santapaola (sorella di Benedetto), insieme al padre, allo zio paterno Salvatore (detto Turi) e allo zio materno Benedetto Santapaola è considerato un personaggio di certo spessore nella Cosa Nostra catanese, che da loro prende il nome di clan Santapaola-Ercolano.

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Alfio Ferlito

Cugino di primo grado di Giuseppe Ferlito, consigliere comunale della DC e poi assessore ai lavori pubblici del comune di Catania, controllava il racket del quartiere San Cristoforo.

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Alfredo Agosta

Alfredo Agosta nacque a Pozzallo, figlio di Giovanni (1896 - 1975), ex Comandante Navale del Bastimento chiamato "Iniziativa" e Console del Porto di Pozzallo, e di Maria Sigona (1901 - 1996), appartenente alla dinastia dei Marchesi di Pozzallo.

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Angelo Siino

Angelo Siino era figlio di un imprenditore edile e di Antonia Celeste, figlia di Giuseppe Celeste, capomafia di San Cipirello ucciso in giovane età nel 1921 in un agguato.

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Antonino Calderone

Dal 1962 è stato un boss mafioso della prima "famiglia" della città di Catania, fondata dallo zio Antonino Saitta, ed è il fratello minore del boss Giuseppe Calderone, mentre continuava a svolgere la sua attività di imprenditore, principalmente come titolare di una stazione di servizio di carburanti, prima a Giarre e poi a Catania.

Vedere Benedetto Santapaola e Antonino Calderone

Antonino Scopelliti

Entrato nella magistratura italiana a soli 24 anni, ha svolto la carriera di magistrato requirente, iniziando come Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Roma, poi presso la Procura della Repubblica di Milano.

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Antonio Manganelli

Dal 25 giugno 2007, fino alla sua morte, è stato capo della polizia.

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Augusto Minzolini

Ottenuta la maturità classica, durante gli anni settanta partecipa come comparsa a due film di Nanni Moretti, Io sono un autarchico del 1976, nella parte di uno spettatore, ed Ecce bombo del 1978.

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Bernardo Brusca

È uno dei responsabili della Strage di Capaci, in cui il figlio Giovanni fu l'esecutore. Fu anche uno degli imputati al maxiprocesso di Palermo e nel 1987 venne condannato in via definitiva a 23 anni di reclusione insieme a Giuseppe Calò e Salvatore Scaglione.

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Bernardo Provenzano

Nato a Corleone da una famiglia di agricoltori, terzo di sette figli, venne ben presto mandato a lavorare nei campi come bracciante agricolo insieme al padre Angelo, abbandonando presto la scuola (non finì la seconda elementare); suo insegnante privato di matematica era stato un giovane Vito Ciancimino.

Vedere Benedetto Santapaola e Bernardo Provenzano

Bombe del 1992-1993

La locuzione bombe del 1992-1993 indica un periodo della storia della Repubblica Italiana caratterizzato da una serie di attentati con ordigni da parte dell'organizzazione criminale siciliana di tipo mafioso Cosa nostra, realizzati in Italia durante i primi anni novanta del XX secolo, precisamente tra il 1992 ed il 1993.

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Camorra

La camorra è un'organizzazione criminale di connotazione mafiosa originaria della Campania e una delle più antiche e potenti organizzazioni criminali in Italia, risalente al XVII secolo.

Vedere Benedetto Santapaola e Camorra

Carmelo Colletti

Rimasto sin da piccolo orfano di padre, quando la madre si risposò, Colletti iniziò l'attività di contadino e poi di meccanico, partecipò alla Seconda guerra mondiale, dopodiché tornò a Ribera, dove aprì un oleificio.

Vedere Benedetto Santapaola e Carmelo Colletti

Carmelo Costanzo

Il 2 giugno del 1969 fu nominato a Roma Cavaliere dell'Ordine al Merito del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.

Vedere Benedetto Santapaola e Carmelo Costanzo

Clan Cappello

Il clan Cappello è un'organizzazione e famiglia mafiosa, originaria della provincia di Catania, che prende il nome dal capomafia Salvatore Cappello.

Vedere Benedetto Santapaola e Clan Cappello

Clan dei Corleonesi

Il clan dei Corleonesi è stata una fazione all'interno di Cosa nostra formatasi negli anni settanta, così chiamata perché i suoi leader più importanti provenivano dalla famiglia di Corleone: Luciano Liggio, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella.

Vedere Benedetto Santapaola e Clan dei Corleonesi

Clan dei Cursoti

Il clan dei Cursoti è un'organizzazione criminale, originaria della città di Catania, che prende il nome dalla zona dell’Antico Corso, luogo di origine della maggior parte degli affiliati.

Vedere Benedetto Santapaola e Clan dei Cursoti

Clan Laudani

Il clan Laudani è un'organizzazione criminale, una delle più grandi originaria della città di Catania, meglio noti nell'ambiente criminale con il nomignolo di "mussi i ficurinia" (in dialetto catanese: "musi di fichi d'India").

Vedere Benedetto Santapaola e Clan Laudani

Commissione interprovinciale

La Commissione interprovinciale (anche detta Regione, Commissione regionale o Cupola regionaleIl termine Cupola è stato coniato dagli organi di stampa per indicare i vertici di un'organizzazione mafiosa.) nel gergo mafioso è un organo direttivo dell'organizzazione mafiosa denominata Cosa nostra che riunisce i rappresentanti mafiosi delle province di Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, da non confondere con la "Commissione provinciale", che invece ha la sua giurisdizione solo sulla provincia di Palermo.

Vedere Benedetto Santapaola e Commissione interprovinciale

Commissione provinciale

La Commissione provinciale (spesso detta semplicemente Commissione e ribattezzata dagli organi di stampa anche come CupolaCon questo termine la stampa indica generalmente i vertici di un'organizzazione mafiosa.) è un organo direttivo che riunisce i leader dell'organizzazione mafiosa denominata Cosa nostra nella provincia di Palermo.

Vedere Benedetto Santapaola e Commissione provinciale

Corrado Carnevale

Soprannominato dai giornali «l'ammazzasentenze» per le numerose sentenze d'appello e provvedimenti (circa 500, per reati che andavano dall'associazione mafiosa al terrorismo) da lui annullate, fu al centro di un controverso caso giudiziario in cui venne accusato di aver favorito, durante la presidenza della prima sezione penale della Cassazione, alcuni imputati eccellenti in processi di mafia, annullando talvolta le condanne per vizi di forma (solitamente vizi procedurali, inosservanza delle norme di legge o difetto di motivazione).

Vedere Benedetto Santapaola e Corrado Carnevale

Cosa nostra

Cosa nostra (detta comunemente mafia siciliana, o mafia per antonomasia) è un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia, e in più parti del mondo.

Vedere Benedetto Santapaola e Cosa nostra

Economia di Catania

Nel XIX secolo, la Sicilia era il maggior produttore mondiale di zolfo e aveva il monopolio della fornitura in Europa; dalla seconda metà del secolo Catania divenne il più importante centro siciliano di raffinazione e commercializzazione del minerale.

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Elena Fava

Presidente della Fondazione Giuseppe Fava (2002-2015) ed educatrice antimafia, era figlia di Giuseppe Fava, nonché sorella di Claudio Fava.

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Falange Armata

La Falange Armata fu un'organizzazione terroristica italiana venuta alla ribalta nei primi anni novanta.

Vedere Benedetto Santapaola e Falange Armata

Famiglia (mafia)

Una famiglia o cosca, nel lessico mafioso, indica un'aggregazione di elementi criminali che hanno tra loro vincoli o rapporti di affinità, regole e rituali d'iniziazione, si riconoscono in un capo e sono inquadrati in una struttura gerarchica per riuscire a controllare tutti gli affari leciti e illeciti della zona dove operano.

Vedere Benedetto Santapaola e Famiglia (mafia)

Famiglia di Corleone

La famiglia di Corleone, chiamata anche famiglia Leggio,, Salvatore Lupo, 1997 è una famiglia mafiosa originata nel villaggio di Corleone, in Sicilia.

Vedere Benedetto Santapaola e Famiglia di Corleone

Francesco Madonia

Secondo il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia, Madonia venne affiliato in Cosa Nostra dopo la Strage di Viale Lazio, dove venne ucciso il boss Michele Cavataio detto Il Cobra, per aver dato rifugio ai killers.

Vedere Benedetto Santapaola e Francesco Madonia

Gaetano Graci

Nato a Naro e catanese d'adozione, possedeva cantieri di costruzione in ogni parte dell'isola e dell'Italia, aziende agricole e villaggi turistici.

Vedere Benedetto Santapaola e Gaetano Graci

Gangster

Con il termine gangster si identifica un membro di un'organizzazione criminale, generalmente di bande organizzate o anche di stampo mafioso.

Vedere Benedetto Santapaola e Gangster

Giambattista Scidà

È stata una delle figure più rappresentative dell'antimafia cataneseRiccardo Orioles, Caso Catania: saperne di più, cit..

Vedere Benedetto Santapaola e Giambattista Scidà

Gianfranco Urbani

Nel 1975 si unisce al gruppo del boss Nicolino Selis con cui inizia la sua carriera di malavitoso e rapinatore di uffici postali, tabaccherie e treni.

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Giovanni Arena

Latitante dal 15 dicembre 1993 al 26 ottobre 2011, dopo essere sfuggito alla cattura nell'operazione "Orsa maggiore", è stato considerato prima uomo del clan mafioso di Nitto Santapaola e successivamente capo della stessa famiglia.

Vedere Benedetto Santapaola e Giovanni Arena

Giovanni Falcone

Assieme ai colleghi e amici Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto e Paolo Borsellino, Falcone è stato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.

Vedere Benedetto Santapaola e Giovanni Falcone

Giovanni Lizzio

Nato a Catania, sposato e padre di due figlie, l'ispettore capo Giovanni Lizzio iniziò a lavorare come poliziotto a Napoli. Dopo alcuni anni venne trasferito nella sua Catania, in servizio presso la squadra mobile.

Vedere Benedetto Santapaola e Giovanni Lizzio

Giuseppe Alleruzzo

Cognato di Francesco Ferrera detto "Cavadduzzu" (primo cugino del boss catanese Benedetto Santapaola) e boss mafioso della sua città natale, dopo l'omicidio del figlio, Santo, e della moglie, Lucia Anastasi, avvenuti fra luglio e agosto 1987, decise di collaborare con la giustizia, permettendo la ricostruzione degli omicidi commessi da Cosa nostra nel cosiddetto "triangolo della morte" compreso tra i paesi di Adrano, Paternò e Biancavilla, a seguito della violenta guerra scoppiata fra il 1981 e il 1987 per l'omicidio di Antonino Scalisi, vecchio capomafia di Adrano legato ai clan Ferlito-Pillera e Laudani.

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Giuseppe Calò

Nato e cresciuto a Palermo, è nipote di Paolo Calò, storico portiere del Palermo Calcio (accusato da Tommaso Buscetta di essere anche lui mafioso).

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Giuseppe Calderone

Giuseppe Calderone era fratello maggiore di Antonino Calderone (futuro collaboratore di giustizia) e nipote di Antonino Saitta, che nel 1925 aveva fondato la prima Famiglia mafiosa a Catania ed era stato arrestato dal "prefetto di ferro" Cesare Mori.

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Giuseppe Di Lavore

Preso il diploma di ragioniere, ottenne in seguito l'abilitazione alla professione di commerciante. Ottenne più tardi l'incarico di ufficiale giudiziario al tribunale di Caltanissetta.

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Giuseppe Farinella

Per molti anni Giuseppe "Don Peppino" Farinella fu capo incontrastato della zona. In seguito divenne capo del mandamento di San Mauro Castelverde (o delle Madonie), esso è uno dei più vasti mandamenti, e va da Gangi fino in provincia di Messina.

Vedere Benedetto Santapaola e Giuseppe Farinella

Giuseppe Fava

Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice. È stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia.

Vedere Benedetto Santapaola e Giuseppe Fava

Giuseppe Graviano

Giuseppe Graviano (soprannominato "Madre Natura" perché aveva il potere di concedere o togliere la vita) è il terzo per età dei quattro fratelli Graviano, figli di Michele Graviano, importante "uomo d'onore" di Brancaccio legato ai Corleonesi di Totò Riina, ucciso nel 1982 da Gaetano Grado e Rosario D'Agostino.

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Giuseppe Inzerillo

L'11 maggio 1981 il padre di Giuseppe, Salvatore "Totuccio" Inzerillo a bordo di un'Alfetta, andò a trovare la sua amante in via Brunelleschi a Palermo.

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Giuseppe Madonia (1946)

Ufficialmente imprenditore edile, è figlio di Francesco Madonia, capo della Famiglia di Vallelunga Pratameno legato a Totò Riina che venne ucciso lungo la strada provinciale Falconara-Riesi il 16 marzo 1978 su ordine di Giuseppe Di Cristina e Giuseppe Calderone, a loro volta uccisi qualche mese dopo dai "Corleonesi" di Totò Riina.

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Giuseppe Salvo

Giuseppe Salvo è nato a Catania nel quartiere povero di San Cristoforo, in via Pietro Platania. Poco più che ventenne iniziò a lavorare come carrozziere in un'auto-carrozzeria di sua proprietà situata nei pressi di via Villascabrosa.

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Il capo dei capi

Il capo dei capi è una miniserie televisiva italiana composta da sei puntate, andata in onda in prima visione su Canale 5 nel 2007. Prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi per RTI, la fiction è basata su un soggetto liberamente adattato dall'omonimo libro-inchiesta dei giornalisti Giuseppe D'Avanzo e Attilio Bolzoni, pubblicato da Mondadori nel 1993.

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Il fantasma di Corleone

Il fantasma di Corleone è un film documentario del 2006 diretto da Marco Amenta.

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L'istruttoria - Atti del processo in morte di Giuseppe Fava

L'istruttoria - Atti del processo in morte di Pippo Fava è un'opera teatrale di Claudio Fava e Ninni Bruschetta, scritta nel 2004 e rappresentata per la prima volta il 5 gennaio 2005 al Centro Zō di Catania, in occasione del 21º anniversario dalla morte di Pippo Fava.

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La Sicilia

La Sicilia è il più diffuso quotidiano della Sicilia orientale e centrale, con sede a Catania, dove è pubblicato dalla Domenico Sanfilippo Editore ed è stato fondato nel 1945.

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Latitanti di massima pericolosità

In Italia, lelenco dei latitanti di massima pericolosità è una lista redatta dal Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti più pericolosi (GIIRL) della Direzione centrale della polizia criminale nell'ambito del Programma speciale di ricerca, che annovera i criminali considerati di estrema pericolosità.

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Mafia albanese

Mafia albanese e crimine organizzato albanese sono i termini usati per designare varie organizzazioni criminali attive in Albania o comunque composte da persone di cittadinanza albanese.

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Mafia in Italia

La mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia. La nascita del fenomeno è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra (le prime due però diventate piuttosto note solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo).

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Mandamento (cosa nostra)

Il mandamento, nel gergo di Cosa nostra, indica la zona di influenza di tre o più famiglie affiliate all'organizzazione.

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Mariano Agate

Ritenuto il capo della famiglia di Mazara del Vallo e del relativo mandamento. Durante la seconda guerra di mafia dei primi anni '80, era considerato uno degli uomini di riferimento dei Corleonesi di Totò Riina in provincia di Trapani insieme a Francesco Messina Denaro di Castelvetrano, a Vincenzo Milazzo di Alcamo e a Vincenzo Virga di Trapani contro le famiglie palermitane dei Badalamenti e quelle alcamesi dei Rimi e trapanesi dei Minore.

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Mario Ciancio Sanfilippo

Discendente, per via paterna, dei baroni Ciancio di Adrano, figlio dell'avvocato Natale Ciancio, è nipote di Domenico Sanfilippo, fratello della madre, fondatore del quotidiano La Sicilia.

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Mario Rendo

Nato nel 1922, a diciannove anni, nel 1941, consegue il diploma di geometra e inizia la propria attività nell'impresa edile del padre.

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Massimo Carminati

Avvicinatosi in gioventù agli ambienti dell'estrema destra fino a diventare esponente del gruppo eversivo d'ispirazione neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari, veterano della guerra civile libanese, per poi frequentare gli ambienti del crimine organizzato, per poi entrare nell'organizzazione mafiosa romana nota come Banda della Magliana.

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Mauro Rostagno

È stato uno dei fondatori del movimento politico Lotta Continua e della comunità socioterapeutica Saman, inizialmente ispirata al movimento di Osho Rajneesh.

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Maxiprocesso di Messina

Maxiprocesso di Messina fu la denominazione data, a livello giornalistico, a un processo penale celebrato a Messina nel 1986 per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione e omicidio.

Vedere Benedetto Santapaola e Maxiprocesso di Messina

Maxiprocesso di Palermo

Maxiprocesso di Palermo è la denominazione che fu data, a livello giornalistico, a un processo penale celebrato a Palermo per crimini di mafia (ma il nome esatto dell'organizzazione criminale è Cosa nostra), tra cui omicidio, traffico di stupefacenti, estorsione, associazione mafiosa e altri.

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Medaglie d'oro al valor civile (Carabinieri)

Le medaglie d'oro al valor civile sono delle onorificenze previste per gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri.

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Michelangelo La Barbera

Affiliato alla cosca di Boccadifalco, era inizialmente alleato dei boss Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, ma si schierò con i corleonesi nella seconda guerra di mafia insieme al cugino Salvatore Buscemi uccidendo con le modalità della lupara bianca Calogero Di Maggio e Santo Inzerillo (rispettivamente zio e fratello del boss Salvatore).

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Nati il 4 giugno

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Nati nel 1938/Giugno

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Nenè Geraci

Antonino Geraci, detto Nenè (Partinico, 2 gennaio 1917 – Partinico, 6 febbraio 2007), è stato un mafioso italiano. Soprannominato anche il vecchio, era il boss storico della mafia di Partinico, nella provincia di Palermo.

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Nicola Mancino

Nicola Mancino (Montefalcione, 15 ottobre 1931) è un politico italiano, noto per l'approvazione della legge 205/1993, appunto nota come "legge Mancino", che condanna gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all'odio, l'incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.

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Nino Di Matteo

Da ottobre 2019 a gennaio 2023 è stato Consigliere togato (indipendente) del CSM. Dal 2010 al 2012 è stato presidente della giunta distrettuale di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati.

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Omicidio di Piersanti Mattarella

Lomicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana, venne commesso domenica 6 gennaio 1980 a Palermo. Mentre si recava a messa con la moglie Irma Chiazzese, la figlia Maria e la suocera Franca, il presidente siciliano fu freddato da un sicario di Cosa nostra.

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Operazione Vespri siciliani

Loperazione Vespri siciliani fu un'operazione di polizia svoltasi dal 25 luglio 1992 all'8 luglio 1998 dalle Forze Armate Italiane in Sicilia, così intitolata perché ispirata al nome della rivolta popolare del XIII secolo denominata appunto Vespri siciliani.

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Operazioni di polizia contro Cosa nostra

Questo è un elenco delle operazioni delle forze di polizia italiane contro Cosa nostra, riportate in ordine cronologico.

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Operazioni di polizia contro la 'ndrangheta

Questo è un elenco delle operazioni delle forze di polizia italiane contro la 'ndrangheta, riportate in ordine cronologico.

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Persone di nome Benedetto

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Pietro Grasso

Dal 2013 al 2018 è stato presidente del Senato della Repubblica nella XVII legislatura. Dal 3 dicembre 2017 al 19 aprile 2019 è stato leader del movimento politico Liberi e Uguali, da lui fondato.

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Pietro Rampulla

Fu militante di Ordine Nuovo. In una deposizione di Cataffi dichiara che è stato addestrato dai servizi deviati italiani nella manipolazione e utilizzo di materiali esplosivi, e che tale disposizione è stata data dal generale Luigi Ramponi, successivo direttore del Sismi nel 1992.

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Pino Maniaci

Conduttore di Telejato, è noto per le sue campagne contro Cosa nostra e per l'inchiesta giornalistica sulla mala gestione dei beni sequestrati dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo sotto la presidenza dell'ex giudice Silvana Saguto.

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Prima che la notte

Prima che la notte è un film TV del 2018, diretto da Daniele Vicari. Il film racconta la storia di Pippo Fava, giornalista ucciso da Cosa nostra il 5 gennaio 1984.

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Processo Andreotti

Il processo Andreotti fu il procedimento penale che coinvolse Giulio Andreotti per i reati di partecipazione ad associazione ‘semplice’ (art. 416 c.p.) mafiosa (art. 416 bis c.p.). Si celebrò, nei suoi tre gradi di giudizio, presso le autorità giudiziarie di Palermo, Perugia e Roma tra il 1993 e il 2004.

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Processo sulla trattativa Stato-mafia

Il processo sulla trattativa Stato-mafia è un processo penale iniziato il 27 maggio 2013 relativo alla vicenda della trattativa avvenuta tra le istituzioni e cosa nostra durante le bombe del 1992-1993.

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Quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa

I quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa fu un termine giornalistico che il giornalista Giuseppe Fava attribuì al gruppo di imprenditori edili catanesi che, dagli anni settanta e anni ottanta del XX secolo, dominò la quasi totalità degli aspetti economici della città di Catania.

Vedere Benedetto Santapaola e Quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa

Rapporti tra 'ndrangheta e altre organizzazioni criminali

La 'ndrangheta rispetto alle altre realtà criminali si è sviluppata più tardi, ma nonostante ciò con le altre mafie si è avuto in generale un rapporto di reciproco rispetto e di parità, anche ora che viene considerata una delle più potenti organizzazioni criminali in Europa e nel mondo e la più potente in Italia.

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Rinzivillo

I Rinzivillo sono un clan mafioso originario di Gela, in Sicilia, alleato con i Madonia di Caltanissetta: in particolare il loro referente sarebbe Giuseppe "Piddu" Madonia e tramite questi la parte di Cosa Nostra fedele ai Corleonesi di Bernardo Provenzano, presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.

Vedere Benedetto Santapaola e Rinzivillo

Rosario Pio Cattafi

L'avvocato Rosario Pio Cattafi è stato accusato di omicidio ed estorsioni, intestazione fittizia di beni, associazione mafiosa, assieme all'imprenditore Giovanni Bontempo, 35 anni, il boss Tindaro Calabrese, 39 anni, Antonino Calderone, 37 anni, Salvatore Campanino, 48 anni, Agostino Campisi, 51 anni, il funzionario di banca Sergio D'Argerio, 52 anni, il boss Carmelo Giambò, 41 anni, il boss Giuseppe Isgrò, 47 anni, Giusi Lina Perdichizzi, 37 anni, il boss Giovanni Rao, 51 anni, Roberto Ravidà, 57 anni, Giuseppe Ruggeri, 47 anni, Carmelo Trifirò, 40 anni e Giuseppe Triolo, 36 anni.

Vedere Benedetto Santapaola e Rosario Pio Cattafi

Rosario Riccobono

Soprannominato "Il terrorista", fu un potente boss della mafia siciliana, figura di rilievo a Partanna-Mondello.

Vedere Benedetto Santapaola e Rosario Riccobono

Salvatore Annacondia

Tra gli anni 1980 e 1990 Annacondia è stato il boss indiscusso della malavita di Trani in Puglia.

Vedere Benedetto Santapaola e Salvatore Annacondia

Salvatore Cappello

Capo del clan Cappello e legato alla Stidda. Si porta sulle spalle 200 omicidi tra mandate ed esecutore materiale durante delle guerre di Mafia che hanno insanguinato Catania tra il 1984 e il 1992.

Vedere Benedetto Santapaola e Salvatore Cappello

Salvatore Inzerillo

Salvatore Inzerillo era cugino del facoltoso costruttore edile Rosario Spatola e dei boss John e Carlo Gambino, quest'ultimo capo dell'omonima Famiglia di Brooklyn fino al 1976.

Vedere Benedetto Santapaola e Salvatore Inzerillo

Salvatore Pillera

Dapprima legato a Cosa Nostra, successivamente fondatore della stidda catanese.

Vedere Benedetto Santapaola e Salvatore Pillera

Santapaola

* Santapaola – cognome italiano.

Vedere Benedetto Santapaola e Santapaola

Santapaola (cognome)

Santapaola è un cognome di lingua italiana.

Vedere Benedetto Santapaola e Santapaola (cognome)

Sebastiano Rampulla

Il suo ruolo nell'organizzazione mafiosa è sempre stato rilevante, tanto che si legge di lui in uno dei pizzini sequestrati nel covo di Bernardo Provenzano.

Vedere Benedetto Santapaola e Sebastiano Rampulla

Seconda guerra di mafia

La seconda guerra di mafia fu un conflitto interno a Cosa nostra svoltosi in Sicilia tra il 1981 e il 1984, che vide l'affermarsi del Clan dei Corleonesi come fazione egemone.

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Silvio Berlusconi

Era conosciuto anche come il Cavaliere, avendo ricevuto l'ordine al merito del lavoro nel 1977, dal quale si auto-sospese a seguito di una condanna penale nel 2014.

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Sonia Alfano

Per quasi quindici anni è stata funzionario della Regione Siciliana della Protezione Civile; è stata sindacalista ALBA e coordinatrice di soccorsi in emergenze.

Vedere Benedetto Santapaola e Sonia Alfano

Storia della mafia siracusana

Il fenomeno della mafia a Siracusa divenne evidente solo a partire dagli anni settanta. Infatti in passato quella di Siracusa era stata definita “provincia babba” (in lingua siciliana bonaria, innocente, priva di malizia) per la presunta assenza di cosa nostra e di atti legati alla criminalità organizzata.

Vedere Benedetto Santapaola e Storia della mafia siracusana

Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni

Storia della mafia. Dalle origini ai giorni nostri è un saggio di Salvatore Lupo, terminato nel 1993 e pubblicato per la prima volta nel 1961 da Donzelli editore.

Vedere Benedetto Santapaola e Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni

Storia di Catania

Catania, città siciliana capoluogo dell'omonima provincia, ha una storia lunga ventotto secoli, nel corso dei quali ha vissuto sotto le dominazioni greca, romana, ostrogota, bizantina, araba, normanna, germanica, francese, aragonese e spagnola fino all'annessione al regno d'Italia nel 1860.

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Storia di Cosa nostra

La storia di Cosa nostra è l'insieme degli eventi storici che hanno determinato la nascita e lo sviluppo di quest'organizzazione criminale di stampo mafioso radicata in Sicilia e considerata una delle più potenti in Italia.

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Strage della circonvallazione

La strage della circonvallazione fu un attentato mafioso messo in atto il 16 giugno 1982 sulla circonvallazione di Palermo nel tratto denominato via Ugo La Malfa.

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Strage di Capaci

La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) con una carica composta da tritolo, RDX e nitrato d'ammonio con potenza pari a 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone.

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Strage di via Carini

La strage di via Carini fu un'azione mafiosa in cui, il 3 settembre 1982 nella palermitana via Isidoro Carini, morirono il prefetto di Palermo e generale dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.

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Strage di via D'Amelio

La strage di via D'Amelio fu un attentato di stampo terroristico-mafioso avvenuto domenica 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 19 di via Mariano D'Amelio a Palermo, in Italia, in cui morirono il magistrato italiano Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

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Strage di via dell'Iris

La strage di via dell'Iris fu un attentato di stampo mafioso avvenuto a Catania nel quartiere di San Giorgio il 26 aprile 1982, che causò sei morti e cinque feriti.

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Telejato

Telejato è un'emittente regionale di televisione comunitaria, di proprietà dell'"Associazione culturale Marconi", con sede a Partinico, nota soprattutto per le sue campagne contro Cosa nostra e per la gestione di Pino Maniaci.

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Totò Riina

Appartenente all'organizzazione malavitosa Cosa nostra, di cui è stato il capo assoluto dal 1982 fino al suo arresto avvenuto il 15 gennaio 1993 (ma si ritiene lo sia stato fino alla morte, mentre dopo il suo arresto divenne reggente Bernardo Provenzano), è generalmente ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario mafioso di sempre, venendo etichettato come il capo dei capi e con i soprannomi u curtu (il basso), per via della sua bassa statura e la belva, per indicare la sua brutalità sanguinaria.

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Vito Lipari

Si formò nell'Azione Cattolica di Castelvetrano (TP), divenendo successivamente dirigente del Consorzio sviluppo industriale di Trapani.

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Vittime di Cosa nostra in Italia

Le vittime di Cosa nostra in Italia, accertate fino ai primi anni sessanta del '900, risultano essere circa 519, che superano il valore di se compresi anche gli stessi mafiosi uccisi.

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18 maggio

Il 18 maggio è il 138º giorno del calendario gregoriano (il 139º negli anni bisestili). Mancano 227 giorni alla fine dell'anno.

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Conosciuto come Nitto Santapaola.

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