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Brutus (Cicerone)

Indice Brutus (Cicerone)

Il Brutus (in italiano Bruto, dal nome del dedicatario) è un dialogo platonico di Cicerone sull'oratoria romana, scritto nel 46 a.C. Il libro vede come protagonisti lo stesso Cicerone, l'amico Attico e appunto Bruto.

Indice

  1. 84 relazioni: Alan Scarfe, Antistia, Calamide, Carisio (oratore), Cecilio Stazio, Classici Greci e Latini (Oscar Mondadori), Classici latini conservati (753 - 31 a.C.), Conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica, Contaminatio, Cronologia della guerra civile romana (49-45 a.C.), De oratore, De viris illustribus (Girolamo), Demade, Demetrio Falereo, Demostene, Dimensione dell'esercito romano durante la guerra civile (49 - 45 a.C.), Editiones principes di opere latine - Incunaboli, Esercito romano, Fonti e storiografia sulla guerra civile romana (49-45 a.C.), Francesco Calcagnini, Furio Anziate, Gaio Aurelio Cotta, Gaio Calpurnio Pisone (console 67 a.C.), Gaio Claudio Pulcro (console 92 a.C.), Gaio Licinio Calvo, Gaio Marcio Censorino, Gaio Memmio, Gaio Tizio, Gens Aurelia, Gens Fannia, Gens Gallia, Gens Magia, Gens Maria, Gens Octavia, Gens Pomponia, Gens Sextia, Gens Valeria, Geografia (Strabone), Gneo Cornelio Lentulo Clodiano, Gneo Marcio Coriolano, Gneo Ottavio (console 76 a.C.), Governatori romani della Gallia Cisalpina, Guerra civile romana (49-45 a.C.), Infinito sostantivato, Iperide, Le interviste impossibili, Letteratura latina classica, Lex Maenia, Lex Sempronia, Livio Andronico, ... Espandi índice (34 più) »

Alan Scarfe

Scarfe è nato ad Harpenden, Inghilterra, figlio di Gladys Ellen (nata Hunt) e Neville Vincent Scarfe, entrambi professori universitari.

Vedere Brutus (Cicerone) e Alan Scarfe

Antistia

L'unica fonte nota su Antistia è costituita dalle Vite Parallele di Plutarco, in particolare la Vita di Pompeo e, secondariamente, la Vita di Silla; p.87, scritte circa 130 anni dopo i fatti.

Vedere Brutus (Cicerone) e Antistia

Calamide

Le notizie circa le opere di Calamide che è possibile trarre dalle fonti letterarie antiche sono numerose benché siano accompagnate da scarse copie identificabili.

Vedere Brutus (Cicerone) e Calamide

Carisio (oratore)

Le sue orazioni, che imitavano lo stile di Lisia, furono imitate da Egesia di Magnesia; esistevano ancora all'epoca di Quintiliano, secondo il quale alcune di esse erano addirittura attribuite a Menandro, e di Publio Rutilio Lupo, che ne ha conservati due estratti.

Vedere Brutus (Cicerone) e Carisio (oratore)

Cecilio Stazio

Primo autore della letteratura latina di origine gallica, si specializzò, come il contemporaneo Tito Maccio Plauto prima di lui, nella composizione di palliate, ovvero commedie di ambientazione greca.

Vedere Brutus (Cicerone) e Cecilio Stazio

Classici Greci e Latini (Oscar Mondadori)

I Classici Greci e Latini sono una sottocollana degli Oscar Mondadori.

Vedere Brutus (Cicerone) e Classici Greci e Latini (Oscar Mondadori)

Classici latini conservati (753 - 31 a.C.)

Questa è una lista di classici latini conservati dalla fondazione di Roma al 31 a.C., ossia antiche opere letterarie in lingua latina giunte fino a noi, per diverse vie.

Vedere Brutus (Cicerone) e Classici latini conservati (753 - 31 a.C.)

Conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica

La conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica iniziò nel 218 a.C. e terminò con la cacciata dei Cartaginesi da tutti i loro possedimenti nella penisola iberica (205 a.C.).

Vedere Brutus (Cicerone) e Conquista romana della Spagna durante la seconda guerra punica

Contaminatio

La contaminatio fu una tecnica di scrittura utilizzata dagli autori teatrali dell'Antica Roma che consisteva nella fusione di due o più tragedie greche per ricavare un nuovo ed originale testo latino.

Vedere Brutus (Cicerone) e Contaminatio

Cronologia della guerra civile romana (49-45 a.C.)

La cronologia della guerra civile tra Gaio Giulio Cesare e gli optimates capeggiati da Gneo Pompeo Magno, elenca tutti gli accadimenti importanti degli anni compresi tra il 49 a.C., quando Cesare passò il Rubicone ed il 45 a.C. quando venne sconfitta l'ultima resistenza degli optimates in Spagna a Munda.

Vedere Brutus (Cicerone) e Cronologia della guerra civile romana (49-45 a.C.)

De oratore

Il De oratore (in italiano A proposito dell’oratore) è un'opera di genere retorico scritta da Marco Tullio Cicerone tra il 55 e il 54 a.C. Il testo, facente parte della cosiddetta "trilogia retorica" assieme al Brutus e allOrator, è strutturato in tre libri sotto forma di dialogo platonico.

Vedere Brutus (Cicerone) e De oratore

De viris illustribus (Girolamo)

De viris illustribus ("Sugli uomini illustri") è un'opera composta in latino da Sofronio Eusebio Girolamo, completata a Betlemme attorno al 392-393.

Vedere Brutus (Cicerone) e De viris illustribus (Girolamo)

Demade

Demade era un uomo di umili origini e si diceva che un tempo avesse lavorato come semplice marinaio, ma riuscì ad ottenere i primi impieghi nel governo di Atene grazie alla sua eloquenza e alla sua abilità.

Vedere Brutus (Cicerone) e Demade

Demetrio Falereo

Di famiglia non illustre, fu discepolo di Teofrasto, quando questi dirigeva il Peripato, e condiscepolo di Menandro, del quale rimase amico.

Vedere Brutus (Cicerone) e Demetrio Falereo

Demostene

Nacque nel 384 a.C., tra la novantottesima e la novantanovesima olimpiade.

Vedere Brutus (Cicerone) e Demostene

Dimensione dell'esercito romano durante la guerra civile (49 - 45 a.C.)

Per dimensione dell'esercito romano durante la Guerra civile romana (49-45 a.C.) si intendono le modifiche (aumenti e riduzioni nel numero delle sue componenti militari: legioni ed alleati, oltre alla flotta militare) subìte in seguito agli eventi della guerra civile tra Gaio Giulio Cesare e Gneo Pompeo Magno, durata un quinquennio (dal 49 al 45 a.C.).

Vedere Brutus (Cicerone) e Dimensione dell'esercito romano durante la guerra civile (49 - 45 a.C.)

Editiones principes di opere latine - Incunaboli

La presente voce contiene l'elenco delle editiones principes di opere latine dall'invenzione della stampa a caratteri mobili all'anno 1500.

Vedere Brutus (Cicerone) e Editiones principes di opere latine - Incunaboli

Esercito romano

Lesercito romano (militia o exercitus in lingua latina) fu l'insieme delle forze militari terrestri e di mare che servirono l'antica Roma nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione, dall'epoca dei sette re alla Repubblica romana e all'epoca imperiale, fino al definitivo declino occidentale.

Vedere Brutus (Cicerone) e Esercito romano

Fonti e storiografia sulla guerra civile romana (49-45 a.C.)

Per fonti e storiografia della guerra civile romana dal 49 al 45 a.C. si intendono le principali fonti (letterarie, numismatiche, archeologiche, ecc.) contemporanee a questo periodo della storia romana repubblicana, nonché la descrizione degli eventi di quel periodo e l'interpretazione datane dagli storici, formulandone un chiaro resoconto (logos), grazie anche all'utilizzo di più discipline ausiliarie.

Vedere Brutus (Cicerone) e Fonti e storiografia sulla guerra civile romana (49-45 a.C.)

Francesco Calcagnini

Era figlio del notaio Nicola, capostipite della casata e al servizio dei Gonzaga di Mantova, e di Teresa Libonori di Ferrara.

Vedere Brutus (Cicerone) e Francesco Calcagnini

Furio Anziate

Avrebbe narrato in un poema epico, gli Annales, di stampo sicuramente enniano, le guerre cimbriche alla quale Lutazio aveva partecipato.

Vedere Brutus (Cicerone) e Furio Anziate

Gaio Aurelio Cotta

Il padre Marco Aurelio Cotta era stato magistrato monetario nel 125 a.C.; la madre, Rutilia Rufa, era figlia di Publio Rutilio Rufo, Tribuno della Plebe nel 169 a.C. e sorella di Publio Rutilio Rufo, Console nel 105 a.C..

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Aurelio Cotta

Gaio Calpurnio Pisone (console 67 a.C.)

Esponente di una delle gens più importanti della Roma repubblicana ed esponente di rilievo del partito aristocratico, fu eletto console nel 67 a.C. con Manio Acilio Glabrione.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Calpurnio Pisone (console 67 a.C.)

Gaio Claudio Pulcro (console 92 a.C.)

Nel 100 a.C. Pulcro viene menzionato per la prima volta tra quelli che presero le armi per fermare Saturnino. Nel 99 a.C. fu edile curule; fece celebrare splendidi giochi, durante i quali a Roma per la prima volta furono utilizzati gli elefanti e decorazioni sceniche dipinte.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Claudio Pulcro (console 92 a.C.)

Gaio Licinio Calvo

Figlio dell'annalista Gaio Licinio Macro, Calvo seguiva la corrente atticista. Entrato a far parte dei poetae novi o neòteroi, fu amico di Catullo e avversario di Cicerone come oratore.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Licinio Calvo

Gaio Marcio Censorino

Gaio Marcio Censorino fu un sostenitore di Gaio Mario. Nell'88 a.C. rivestì la carica di triumvir monetalis. In questo ruolo emise due tipi di denari, il primo con le teste affiancate di Numa Pompilio e Anco Marzio al dritto e un desultor al rovescio.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Marcio Censorino

Gaio Memmio

Fu il dedicatario del De rerum natura del poeta epicureo Lucrezio, di cui fu probabilmente il protettore. Negli anni 70-50 a.C. partecipò alla vita politica, spesso schierandosi con Pompeo.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Memmio

Gaio Tizio

Secondo Cicerone contemporaneo degli oratori Crasso (140 a.C. - 91 a.C.) e Antonio (143 a.C. - 87 a.C.); secondo Macrobio fu contemporaneo del poeta Lucilio (148 a.C. - 103 a.C.). Quasi tutte le informazioni che possediamo su Gaio Tizio derivano da Cicerone: Macrobio riporta che Gaio Tizio abbia parlato in favore della Lex Fannia (approvata nel 161 a.C.; questa data, peraltro, precede i floruit indicati da Cicerone e Macrobio) e conserva un frammento della sua orazione (intitolata ipoteticamente Suasio legis Fanniae), che descrive caricaturalmente i vizi dei giudici dell'epoca.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gaio Tizio

Gens Aurelia

La gens Aurelia era una famiglia plebea di Roma. Il primo membro della gens che ottenne il consolato fu Gaio Aurelio Cotta nel 252 a.C., dopo il quale gli Aurelii diventarono una famiglia importante nella storia della Repubblica.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Aurelia

Gens Fannia

La gens Fannia fu una gens romana, di cui fecero parte alcuni personaggi influenti dello Stato tra cui un comandante dell'esercito, dueconsoli, un giudice e due tribuni della plebe; è attestata a partire dal 161 a.C..

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Fannia

Gens Gallia

Gallius (femm. Gallia) è il nomen della Gens Gallia, una famiglia plebea probabilmente originaria dell'alto Lazio o forse dell'area sannita (ricordiamo, appunto, i Gellio che comandavano le legioni sannite nelle guerre contro Roma).

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Gallia

Gens Magia

La gens Magia era una famiglia plebea a Roma. I membri di questa gens sono menzionati per la prima volta al tempo della seconda guerra punica.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Magia

Gens Maria

La Gens Maria fu una gens plebea della Roma Antica. Il suo membro più noto è Gaio Mario, uno dei più grandi generali dell'antichità che fu console sette volte.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Maria

Gens Octavia

La Gens Octavia, o più semplicemente Octavii, furono una gens plebea che fu elevata al rango patrizio da Cesare durante il I secolo a.C. Il primo membro della gens a raggiungere la notorietà fu Gneo Ottavio Rufo, questore intorno al 230 a.C. Nel corso dei due secoli successivi gli Octavii detennero molte delle più alte cariche dello Stato, ma il più celebre della famiglia fu il primo imperatore romano, Ottaviano, pronipote di Cesare e suo figlio adottivo, che fu proclamato Augustus dal senato nel 27 a.C.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Octavia

Gens Pomponia

La gens Pomponia era una famiglia plebea dell'antica Roma durante il periodo Repubblicano e imperiale. Il primo individuo della gens ad avere un ruolo chiave fu Marco Pomponio, tribuno della plebe nel 449 a.C.; il primo che ottenne invece il consolato fu Manio Pomponio Matone nel 233 a.C..

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Pomponia

Gens Sextia

La gens Sextia fu una famiglia plebea dell'antica Roma, vissuta dall'epoca della prima Repubblica romana fino all'età imperiale. Il membro più famoso della gens fu Lucio Sextio Laterano che, come tribuno della plebe, impedì dal 376 al 367 a.C. l'elezione dei magistrati annuali, fino all'approvazione, nell'ultimo anno, delle leges Liciniae Sextiae.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Sextia

Gens Valeria

La gens Valeria (nomen: Valerius) era una gens (clan familiare) patrizia della Roma antica, probabilmente originaria di Cures Sabini, molto probabilmente facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gens Valeria

Geografia (Strabone)

La Geografia (Gheographiká) è un'opera in diciassette libri di argomento storico-geografico, scritta in lingua greca dall'erudito greco Strabone, la cui composizione è databile tra il 14 e il 23 d.C. Tramandata nella quasi totale interezza - con la sola eccezione di qualche lacuna nella parte finale del settimo libro - la Geografia è anche l'unica opera di questo autore che ci sia pervenuta.

Vedere Brutus (Cicerone) e Geografia (Strabone)

Gneo Cornelio Lentulo Clodiano

Era nato come Clodio e fu adottato nella gens Cornelia, probabilmente da Gneo Cornelio Lentulo, che fu console nel 97 a.C. I Lentuli erano un ramo della gens Cornelia; il nome deriva da lens, lenticchia.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gneo Cornelio Lentulo Clodiano

Gneo Marcio Coriolano

Il giovane Gneo Marcio, non ancora Coriolano, partecipò come semplice soldato alla decisiva battaglia del lago Regillo, distinguendosi per il proprio valore, tanto da meritare la Corona civica per aver salvato da solo in battaglia un altro cittadino romano.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gneo Marcio Coriolano

Gneo Ottavio (console 76 a.C.)

Figlio di Marco Ottavio e nipote del console omonimo del 128 a.C., fu eletto console per l'anno 76 a.C. con Gaio Scribonio Curione.

Vedere Brutus (Cicerone) e Gneo Ottavio (console 76 a.C.)

Governatori romani della Gallia Cisalpina

La presente voce contiene una lista dei governatori della provincia romana denominata Gallia Cisalpina. Non è dato sapere il momento in cui venne dedotta la provincia romana della Gallia Cisalpina.

Vedere Brutus (Cicerone) e Governatori romani della Gallia Cisalpina

Guerra civile romana (49-45 a.C.)

La guerra civile romana del 49 - 45 a.C., più nota come guerra civile tra Cesare e Pompeo, consistette in una serie di scontri politici e militari fra Gaio Giulio Cesare e i suoi sostenitori contro la fazione tradizionalista e conservatrice del Senato romano (Optimates), capeggiata da Gneo Pompeo Magno, Marco Porcio Catone Uticense e Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica.

Vedere Brutus (Cicerone) e Guerra civile romana (49-45 a.C.)

Infinito sostantivato

Linfinito sostantivato (detto talvolta infinito nominale) è, in linguistica, l'uso del modo infinito con valore di nome.. La nominalizzazione dell'infinito avviene di norma attraverso un determinante, che sia l'articolo determinativo (il naufragar m'è dolce in questo mare, Leopardi), l'articolo indeterminativo (un mormorar di fiume, Dante) o l'aggettivo dimostrativo (quel suo parlarmi della domenica, Vittorini).

Vedere Brutus (Cicerone) e Infinito sostantivato

Iperide

Di famiglia benestante, entrò in politica da giovane, nel 362 a.C., distinguendosi per alcune azioni giudiziarie contro uomini politici molto in vista nell'Atene dell'epoca.

Vedere Brutus (Cicerone) e Iperide

Le interviste impossibili

Le interviste impossibili è il titolo di un programma della seconda rete radiofonica Rai andato in onda nel 1974 (primo ciclo) e nel 1975 (secondo ciclo) e curato da Lidia Motta, in cui uomini di cultura contemporanei reali fingono di trovarsi a intervistare 82 fantasmi redivivi di persone appartenenti a un'altra epoca, impossibili da incontrare nella realtà, da qui il titolo.

Vedere Brutus (Cicerone) e Le interviste impossibili

Letteratura latina classica

L'età della letteratura latina classica (o età aurea) è compresa fra il 78 a.C. (quando Cicerone intraprese l'attività letteraria) e il 14 d.C. (morte di Augusto).

Vedere Brutus (Cicerone) e Letteratura latina classica

Lex Maenia

La Lex Maenia de patrum auctoritate è una legge romana, di autore e data incerti, che stabilì che lauctoritas patrum dovesse precedere e non più seguire le operazioni elettorali, estendendo così ai comizi elettorali quello che la Lex Publilia Philonis de patrum auctoritate del 339 a.C.

Vedere Brutus (Cicerone) e Lex Maenia

Lex Sempronia

Con lex Sempronia si fa riferimento a numerosi plebisciti proposti dai tribuni della plebe Tiberio e Gaio Sempronio Gracco nel 133 a.C., 123 o 122 a.C., che erano principalmente orientati a favore della plebe e della fazione dei populares.

Vedere Brutus (Cicerone) e Lex Sempronia

Livio Andronico

Nelle fonti antiche è con frequenza indicato semplicemente con il praenomen Livio, che trasse, una volta divenuto liberto, dalla gens cui era entrato a far parte giunto a Roma; mantenne sempre, assumendolo come cognomen, il suo nome greco di Andrònico (pronunciato, alla latina, Andronìco); le fonti antiche attestano, inoltre, il nome di Lucio Livio Andronìco.

Vedere Brutus (Cicerone) e Livio Andronico

Loeb Classical Library

La Loeb Classical Library è una collana editoriale di classici greci e latini, pubblicata dalla Harvard University Press. La direzione dal 1999 è di Jeffrey Henderson, docente di lingua e letteratura greca alla Boston University.

Vedere Brutus (Cicerone) e Loeb Classical Library

Lucio Aurelio Oreste (console 126 a.C.)

Figlio del console del 157 a.C., Oreste fu eletto console nel 126 a.C. con Marco Emilio Lepido; ricevette dal Senato l'ordine di portarsi in Sardegna per debellare una nuova rivolta della popolazione locale.

Vedere Brutus (Cicerone) e Lucio Aurelio Oreste (console 126 a.C.)

Lucio Calpurnio Pisone Frugi (console 133 a.C.)

Lucio Calpurnio Pisone Frugi, talora detto Censorinus divenne tribuno della plebe nel 149 a.C. e in quell'anno si fece promotore della lex Calpurnia de repetundis, la prima legge romana che voleva punire le estorsioni compiute nelle province dai governatori.

Vedere Brutus (Cicerone) e Lucio Calpurnio Pisone Frugi (console 133 a.C.)

Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)

Prese parte alla guerra sociale e, dopo la marcia su Roma di Silla, ottenne nell'87 a.C. il consolato. Poco dopo la partenza di Silla ne divenne un fiero oppositore, per cui fu cacciato da Roma, ma, alleatosi con Gaio Mario, ritornò nella città, dove iniziò a perseguitare i patrizi e i nobili.

Vedere Brutus (Cicerone) e Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)

Marco Aurelio Scauro

Marco Aurelio Scauro trovò origine in un'influente gens plebea. Nei fasti capitolini non vengono specificati i ''praenomina'' del padre o del nonno.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Aurelio Scauro

Marco Claudio Marcello

Venne ucciso nel 208 a.C. durante uno scontro con reparti di cavalleria cartaginese di Annibale nei pressi di Venosa.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Claudio Marcello

Marco Emilio Lepido (console 126 a.C.)

Probabilmente fu il fratello minore di Marco Emilio Lepido Porcina, anche se per gli storici è difficile spiegare perché ebbero lo stesso prenomen.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Emilio Lepido (console 126 a.C.)

Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.)

Uno dei più illustri rappresentanti dell'aristocrazia senatoria, fu il più influente difensore delle istanze del Senato durante i tentativi di rivoluzione di Lucio Apuleio Saturnino nel 100 a.C. e di appropriamento dei tribunali da parte dell'ordine equestre intorno all'anno 90 a.C.; fiero esponente degli optimates, appoggiò il programma politico del tribuno della plebe Marco Livio Druso nel 91 a.C.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.)

Marco Erennio

Marco Erennio iniziò la sua carriera politica nel 108 o 107 a.C. come triumvir monetalis. Non più tardi del 96 a.C. deve aver ricoperto la carica di pretore dato che, anche se di origine plebea e primo componente della sua famiglia (homo novus), riuscì a farsi eleggere console per l'anno 93 a.C.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Erennio

Marco Giunio Bruto

Marco Giunio Bruto nacque nell'85 a.C. o forse nel 78-79 a.C. da Servilia, figlia di Quinto Servilio Cepione e nipote di Marco Livio Druso, e da Marco Giunio Bruto, tribuno della plebe dell'83 a.C., popularis e seguace del partito mariano.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Giunio Bruto

Marco Giunio Silano

Fu eletto console nel 109 a.C. con Quinto Cecilio Metello Numidico, secondo Cicerone grazie soprattutto alle sue eccellenti qualità oratorie.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Giunio Silano

Marco Sempronio Tuditano (console 240 a.C.)

Sempronio Tuditano, Marco Sempronio Tuditano, Marco Tuditano, Marco.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Sempronio Tuditano (console 240 a.C.)

Marco Tullio Cicerone

Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Tullio Cicerone

Marco Valerio Levino

Levino era probabilmente il nipote di Publio Valerio Levino, console nel 280 a.C.. Fu eletto una prima volta console nel 220 a.C. e una seconda nel 210 a.C..

Vedere Brutus (Cicerone) e Marco Valerio Levino

Meridiani Collezione

I Meridiani Collezione sono una collana editoriale pubblicata da Mondadori.

Vedere Brutus (Cicerone) e Meridiani Collezione

Modena

Modena (Mòdna in dialetto modenese) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Nelle fonti le prime notizie su Modena risalgono alla guerra tra Romani e Boi che abitavano nell'area.

Vedere Brutus (Cicerone) e Modena

Orator

Orator (in italiano Oratore) è un'opera retorica scritta da Cicerone nel 46 a.C. e dedicata a Marco Giunio Bruto. Il trattato fa parte di una trilogia che comprende anche il De oratore e il Brutus e si propone di definire le caratteristiche del perfetto oratore.

Vedere Brutus (Cicerone) e Orator

Primo triumvirato

Il cosiddetto primo triumvirato fu un'alleanza politica stipulata tra Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno nel 60 a.C. Al contrario del secondo triumvirato, il primo triumvirato fu caratterizzato da un accordo strettamente privato e non ebbe valore ufficiale – il suo potere nello Stato romano derivò dall'influenza personale dei triumviri nella politica della Repubblica – e fu di fatto mantenuto segreto per un certo periodo di tempo come parte del progetto politico dei triumviri stessi.

Vedere Brutus (Cicerone) e Primo triumvirato

Pro rege Deiotaro

Pro rege Deiotaro è un'orazione di Marco Tullio Cicerone. Pronunciata nel novembre del 45 a.C., è la terza e ultima delle orazioni tramandateci con il nome di Cesariane.

Vedere Brutus (Cicerone) e Pro rege Deiotaro

Pro Roscio comoedo

La Pro Roscio comoedo ("A difesa dell'attore Roscio") è un'orazione di Marco Tullio Cicerone, pronunciata probabilmente nel 76 a.C. in difesa del famoso attore Quinto Roscio Gallo nella causa di risarcimento intentatagli da Gaio Fannio Cherea.

Vedere Brutus (Cicerone) e Pro Roscio comoedo

Processo alle vestali del 114-113 a.C.

Il processo alle vestali del 114-113 a.C. fu una serie di atti giudiziario-religiosi avvenuti nella Roma repubblicana, sotto il pontificato di Lucio Cecilio Metello Dalmatico, che portarono alla condanna a morte delle vergini vestali Emilia, Licinia e Marcia per il loro presunto sacrilegio.

Vedere Brutus (Cicerone) e Processo alle vestali del 114-113 a.C.

Publio Licinio Crasso

Nacque attorno all'86 a.C. dalla nobile famiglia dei Licinii e militò sotto Gaio Giulio Cesare nei primi tre anni delle campagne militari che portarono alla conquista della Gallia.

Vedere Brutus (Cicerone) e Publio Licinio Crasso

Publio Sulpicio Rufo

Fu un aristocratico brillante e ambizioso, oltre che un grande oratore e un appassionato politico dalla vita pubblica molto movimentata.

Vedere Brutus (Cicerone) e Publio Sulpicio Rufo

Quinto Cecilio Metello Celere

Nacque all'interno dell'importante famiglia dei Caecilii Metelli, che si dicevano discendenti da Ceculo, figlio di Vulcano e fondatore di Preneste.

Vedere Brutus (Cicerone) e Quinto Cecilio Metello Celere

Quinto Fabio Massimo Verrucoso

Patrizio appartenente alla Gens Fabia, ricoprì per cinque volte la carica di console (233 a.C., 228 a.C., 215 a.C., 214 a.C. e 209 a.C.) e fu dittatore nel 217 a.C..

Vedere Brutus (Cicerone) e Quinto Fabio Massimo Verrucoso

Quinto Ortensio Ortalo

Dopo aver partecipato alla guerra sociale, potrebbe aver partecipato a fianco di Lucio Cornelio Silla, suo comandante, alla prima guerra mitridatica, divenne questore nell'81 a.C., edile nel 75 a.C., pretore nel 72 a.C. e console nel 69 a.C. Ortensio fu uomo molto facoltoso, e chiese in moglie la figlia di Catone l'Uticense Porzia, ma questa era sposata con Bibulo e Catone, che come padre aveva la possibilità di annullare il matrimonio (abducere filiam), non diede il permesso.

Vedere Brutus (Cicerone) e Quinto Ortensio Ortalo

Quinto Pompeo

Di umili origini, era figlio di un Aulo Pompeo, che sembra fosse un suonatore di flauto; una storia probabilmente messa in giro dall'aristocrazia per sminuire le capacità di Quinto.

Vedere Brutus (Cicerone) e Quinto Pompeo

Seconda guerra punica

La seconda guerra punica (chiamata anche, fin dall'antichità, guerra annibalica) fu combattuta tra Roma e Cartagine nel III secolo a.C., dal 218 a.C. al 202 a.C., prima in Spagna e Italia (per sedici anni) e successivamente in Africa.

Vedere Brutus (Cicerone) e Seconda guerra punica

Servio Fulvio Flacco

Eletto console nel 135 a.C. con Quinto Calpurnio Pisone, fu inviato dal Senato in Illiria per sottomettere i Vardeni. Cicerone lo elogia e lo definisce letterato e uomo eloquente.

Vedere Brutus (Cicerone) e Servio Fulvio Flacco

Spurio Postumio Albino Magno

Fu eletto console nel 148 a.C. con Lucio Calpurnio Pisone Cesonino. In quell'anno vi fu un grave incendio in Roma. È lo Spurio a cui si riferisce Cicerone nel suo Brutus, ricordando che si trovavano ancora molte sue orazioni.

Vedere Brutus (Cicerone) e Spurio Postumio Albino Magno

Storia di Lodi

La storia di Lodi trae le sue origini dalle vicende legate all'antico borgo di Laus Pompeia, così chiamato a partire dall'89 a.C. in onore del console romano Gneo Pompeo Strabone.

Vedere Brutus (Cicerone) e Storia di Lodi

Tito Annio Lusco

Come riportato nei fasti consulares, fu eletto console nel 153 a.C. con Quinto Fulvio Nobiliore. Nel 133 a.C. viene citato tra gli oppositori di Tiberio Gracco e si dice che durante un comizio fosse riuscito a rendere manifeste le intenzioni del tribuno con una domanda insidiosa.

Vedere Brutus (Cicerone) e Tito Annio Lusco

Tusculanae disputationes

I cinque libri delle Tusculanae disputationes costituiscono un'opera filosofica di Marco Tullio Cicerone, che vide la luce all'incirca nel 45 a.C. Lo scopo dell'opera era di divulgare a Roma la filosofia stoica.

Vedere Brutus (Cicerone) e Tusculanae disputationes

Umanesimo lombardo

Per umanesimo lombardo si intende l'espressione locale della cultura umanistica lanciata da Francesco Petrarca nella seconda metà del XIV secolo e che fiorì sotto le dinastie dei Visconti e degli Sforza.

Vedere Brutus (Cicerone) e Umanesimo lombardo

Conosciuto come Bruto (Cicerone), Bruto (dialogo).

, Loeb Classical Library, Lucio Aurelio Oreste (console 126 a.C.), Lucio Calpurnio Pisone Frugi (console 133 a.C.), Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.), Marco Aurelio Scauro, Marco Claudio Marcello, Marco Emilio Lepido (console 126 a.C.), Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.), Marco Erennio, Marco Giunio Bruto, Marco Giunio Silano, Marco Sempronio Tuditano (console 240 a.C.), Marco Tullio Cicerone, Marco Valerio Levino, Meridiani Collezione, Modena, Orator, Primo triumvirato, Pro rege Deiotaro, Pro Roscio comoedo, Processo alle vestali del 114-113 a.C., Publio Licinio Crasso, Publio Sulpicio Rufo, Quinto Cecilio Metello Celere, Quinto Fabio Massimo Verrucoso, Quinto Ortensio Ortalo, Quinto Pompeo, Seconda guerra punica, Servio Fulvio Flacco, Spurio Postumio Albino Magno, Storia di Lodi, Tito Annio Lusco, Tusculanae disputationes, Umanesimo lombardo.