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Ceramografi greci

Indice Ceramografi greci

La pagina presenta una lista dei ceramografi (pittori di vasi) più importanti della ceramica greca.

Indice

  1. 81 relazioni: Anfora panatenaica, Area archeologica di Poggio Sommavilla, Butade di Sicione, Ceramografi delle Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, Dinos del Pittore della Gorgone, Ermeo (ceramografo), Exekias, Gruppo dei pionieri, Gruppo di Leagros, Hischylos, Macrone, Museo archeologico nazionale di Eboli e della media valle del Sele, Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo, Nearco (ceramista), Pasiade, Piccoli Maestri, Piccoli maestri (disambigua), Pittore BMN, Pittore dei cigni, Pittore dei Niobidi, Pittore del canneto, Pittore del dinos, Pittore del Sakkos bianco, Pittore del Troilos di Taranto, Pittore dell'Acropoli 606, Pittore della brocca degli arieti, Pittore della caccia al cinghiale, Pittore della Fonderia, Pittore della Gorgone, Pittore delle iscrizioni, Pittore di Achille, Pittore di Altamura, Pittore di Amasis, Pittore di Amykos, Pittore di Analatos, Pittore di Andocide, Pittore di Antimene, Pittore di Arkesilas, Pittore di Baltimora, Pittore di Bellerofonte, Pittore di Berlino, Pittore di Brygos, Pittore di Cefalù, Pittore di Cleofonte, Pittore di Dario, Pittore di Edimburgo, Pittore di Eretria, Pittore di Euphiletos, Pittore di Heidelberg, Pittore di Hirschfeld, ... Espandi índice (31 più) »

Anfora panatenaica

Le anfore panatenaiche sono anfore prodotte per contenere l'olio sacro che nell'antica Grecia veniva consegnato come premio agli atleti vincitori dei giochi panatenaici.

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Area archeologica di Poggio Sommavilla

Larea archeologica di Poggio Sommavilla è un sito archeologico che si trova a Poggio Sommavilla frazione del comune di Collevecchio nella valle del Tevere.

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Butade di Sicione

La storia di Butades, raccontata da Plinio, presenta sua figlia, Cora di Sicione, innamorata di un coetaneo a Corinto, dove vivevano, che disegnò sul muro il profilo della sua ombra, e su questo profilo Butades modellò un volto del giovane in creta, dopodiché lo cosse insieme alle tegole di creta del suo mestiere.

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Ceramografi delle Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera

Elenco di ceramografi greci antichi individuati su base stilistica a partire da opere conservate nelle Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera.

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Dinos del Pittore della Gorgone

Il dinos del Pittore della Gorgone è una ceramica a figure nere (93 x 30 cm) prodotta ad Atene dal ceramografo noto come Pittore della Gorgone intorno al 580 a.C. e conservata a Parigi presso il museo del Louvre (n. inv. E874).

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Ermeo (ceramografo)

Ermeo fu un ceramografo attico attivo verso la fine del VI secolo a.C., la cui firma compare, insieme a quella di Kachrylion, su sette coppe con una figura sola sul tondo interno.

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Exekias

Come ceramografo la sua attività appare confinata a un periodo ancor più breve, durante il quale operò nella realizzazione di ceramica a figure nere, in un'epoca che conobbe la massima fioritura di quella tecnica pittorica della quale è considerato da molti il maggior esponente, oltre che una delle principali figure dell'intera storia dell'arte.

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Gruppo dei pionieri

Gruppo dei pionieri (o semplicemente I Pionieri) è il nome sotto il quale John Beazley ha riunito un insieme di ceramografi greci tardo arcaici attivi in Attica nel primo periodo della ceramica a figure rosse tra il 525 e il 500 a.C. i quali, pur non essendo stati gli inventori della nuova tecnica che stava per sostituire le figure nere, ne hanno mostrato tutte le potenzialità nella composizione, nel disegno, nello studio anatomico e nella rappresentazione del movimento, indicando la direzione per lo stabilirsi del nuovo stile.

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Gruppo di Leagros

Gruppo di Leagros è il nome convenzionale attribuito ad un insieme di ceramografi forse appartenuti ad una stessa officina, attivi in Atene tra il 525 e il 500 a.C., specializzati nella tecnica a figure nere della quale rappresentano l'ultimo grande momento prima del definitivo sorpasso da parte della tecnica a figure rosse.

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Hischylos

Vasi con la sua firma sono stati dipinti dai più importanti ceramografi attivi nel primo periodo della tecnica a figure rosse, in epoca tardo arcaica.

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Macrone

*Nevio Sutorio Macrone – prefetto del pretorio di Roma antica (31-38 d.C.).

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Museo archeologico nazionale di Eboli e della media valle del Sele

Il ManES - Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della media valle del Sele, aperto il 25 marzo 2000, è un museo statale che fa parte della.

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Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo

Il Museo archeologico provinciale "Francesco Ribezzo" si trova a Brindisi, in piazza Duomo. Il museo prende il nome dall'omonimo archeologo e glottologo illustre (1875-1952).

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Nearco (ceramista)

È contemporaneo di Kleitias, ma nonostante la tendenza al particolare minuto e alla precisione del dettaglio, Nearco predilige le grandi dimensioni e la monumentalità dello stile rappresentativo che prepara al lavoro di Exekias nel terzo quarto del VI secolo a.C. La sua attività verrà portata avanti dai figli Tleson e Ergotiles, che firmeranno soprattutto piccole coppe nello stile dei Piccoli maestri, dei quali Tleson fu uno degli esponenti maggiori.

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Pasiade

Pasiade fu un ceramista attico attivo verso la fine del IV secolo a. C. Pasiade è noto per la realizzazione di tre alabastroi, ossia vasi utilizzati per profumi o unguenti formati da un collo breve e un corpo a forma cilindrica.

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Piccoli Maestri

Piccoli Maestri (in tedesco Kleinmeister) è il nome con cui si indica un gruppo di ceramografi attici a figure nere, attivi tra il 560 e il 530 a.C. Il nome si riferisce alla loro prevalente attività come miniaturisti, benché di alcuni di essi si conoscano anche opere di maggiori dimensioni.

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Piccoli maestri (disambigua)

*Piccoli maestri (traduzione errata ma ormai ammessa dal ted. Kleinmeister), gruppo di ceramografi attici legati a uno stile calligrafico e miniaturistico.

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Pittore BMN

È stato individuato come il pittore dell'anfora del British Museum B 295; la lettera N è l'abbreviazione di Nikosthenes la cui firma è presente sul vaso in qualità di ceramista.

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Pittore dei cigni

L'archeologo Jack L. Benson ha dato il nome a questa tipologia di vasi a causa degli uccelli presenti su tutti gli ''alàbastra''.

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Pittore dei Niobidi

Allievo del Pittore di Berlino e maestro di Polignoto, gli sono stati attribuiti circa 130 esemplari, prevalentemente di grandi dimensioni e soprattutto crateri a calice e a volute.

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Pittore del canneto

È un pittore di lekythoi funerarie a fondo bianco, gliene vengono attribuite circa 150 e il nome deriva dalle caratteristiche piante che frequentemente fanno da sfondo alle sue composizioni, le quali evocano paesaggi fluviali vicini all'immaginario che circonda la figura di Caronte, anch'essa frequentemente rappresentata.

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Pittore del dinos

Faceva parte della seconda generazione dei ceramografi polignotei, allievo del Pittore di Cleofonte e a sua volta maestro del Pittore di Pronomo.

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Pittore del Sakkos bianco

Arthur Dale Trendall lo definì in questo modo per via dei sakkoi bianchi (tunica penitenziale) indossati da molte figure femminili nei suoi vasi.

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Pittore del Troilos di Taranto

Della sua produzione, nella tecnica a figure nere, sono rimaste due tazze a Taranto, una a Corinto. Imitazione del suo stile è una ceramica del British Museum.

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Pittore dell'Acropoli 606

Di questo ceramografo, come di molti altri della Grecia arcaica, non si conoscono opere firmate e le attribuzioni vengono effettuate solo su base stilistica; il vaso eponimo è un dinos dedicato sull'Acropoli di Atene e conservato al Museo archeologico nazionale di Atene, proveniente dalla collezione dell'Acropoli, con il numero di inventario 606.

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Pittore della brocca degli arieti

Esponente dello stile bianco e nero, il Pittore degli arieti è tuttavia piuttosto trattenuto nell'uso del bianco, preferendo lasciare che l'argilla naturale del vaso traspaia al di sotto dei suoi disegni a contorno.

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Pittore della caccia al cinghiale

Fu uno degli ultimi esponenti di quella fioritura nella ceramica laconica che si verificò nel secondo quarto del VI secolo a.C., ed eseguì decorazioni a figure nere sia su kylikes sia su vasi di più grandi dimensioni.

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Pittore della Fonderia

Con diversi altri ceramografi, come il Pittore di Briseide o il Pittore della Dokimasia, lavorò nella bottega di uno dei principali ceramografi attici, il Pittore di Brygos e in qualche punto della sua vita collaborò con Onesimo.

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Pittore della Gorgone

Continuatore della tradizione ateniese del Pittore di Nesso, il Pittore della Gorgone fu uno dei primi ceramografi attici a figure nere; i dati raccolti presso l'Archivio Beazley evidenziano un elevato numero di pezzi attribuiti.

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Pittore delle iscrizioni

Considerato caposcuola dello stile che Andreas Rumpf, lo studioso che per primo lo ha individuato e classificato, ha chiamato calcidese, il Pittore delle iscrizioni ha decorato a figure nere vasi di grandi dimensioni come anfore, hydriai, e crateri.

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Pittore di Achille

Alla mano del Pittore di Achille sono stati attribuiti circa 300 vasi; il suo vaso eponimo è un'anfora a figure rosse conservata al Museo gregoriano etrusco (16571), con le due figure isolate di Achille e Briseide su ciascun lato del vaso, appartenente al periodo maturo del ceramografo.

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Pittore di Altamura

Era probabilmente abituato a operare su crateri, avendogli la critica assegnato circa sessanta opere realizzate su questi supporti: esse sono attualmente disperse in aree geografiche differenti.

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Pittore di Amasis

Deve il suo nome al fatto che tra i circa 90 vasi che gli sono attribuiti, otto portano la firma del vasaio Amasis; al lavoro di quest'ultimo (si tratti o meno della stessa personalità) si deve gran parte della piacevolezza di questi vasi, plasmati da un artista dotato di propria e precisa individualità.

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Pittore di Amykos

Viste le notevoli affinità stilistiche della sua prima fase di attività alla produzione del Pittore di Pisticci, la maggior parte degli studiosi suppone che i due abbiano lavorato – almeno inizialmente – nella medesima officina, e che il Pittore di Amykos sia stato allievo del Pittore di Pisticci.

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Pittore di Analatos

Primo e maggiore esponente dello stile protoattico antico (710-675 a.C.), sviluppatosi nella bottega del Pittore di Atene 894 – principale laboratorio attico del tardo geometrico II.

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Pittore di Andocide

La firma di quest'ultimo in quanto vasaio ci è giunta su nove vasi, cinque dei quali decorati da uno stesso artista che potrebbe essere Andocide stesso ma che viene chiamato appunto Pittore di Andocide.

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Pittore di Antimene

Si tratta di uno dei maggiori ceramografi di figure nere dell'ultimo quarto del VI secolo a.C. con più di 140 vasi noti, soprattutto anfore a collo distinto e hydriai.

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Pittore di Arkesilas

La Coppa di Arkesilas è un esempio del modo di dipingere le scene interne delle kylikes da parte dei ceramografi laconici di questa generazione, con un tratto vivace e sciolto, in cui anche le incisioni non seguono con precisione il contorno delle figure.

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Pittore di Baltimora

È considerato il più importante pittore di vasi tardo apuli e l'ultimo di rilievo.

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Pittore di Bellerofonte

Al Pittore di Bellerofonte si attribuiscono, appunto, le raffigurazioni di Bellerofonte su un lato di due anfore catalogate nel Museo Nazionale di Atene coi numeri di 16389 e 16391.

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Pittore di Berlino

È contemporaneo del Pittore di Kleophrades e come quest'ultimo predilige i vasi di grandi dimensioni: i crateri, le anfore a collo distinto o di tipo nolano, pelikai, stamnoi, oinochoai, hydriai, delicate e inconfondibili lekythoi, dipinte da lui o dai suoi seguaci.

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Pittore di Brygos

Considerato uno dei maggiori artisti della ceramica attica a figure rosse fu allievo di Onesimo e come quest'ultimo principalmente decoratore di coppe.

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Pittore di Cefalù

Il nome proviene da un lekane trovato a Lipari e conservato presso il Museo Mandralisca di Cefalù. Tuttavia si conoscono altre opere, tutte provenienti da Lipari, per cui è da supporre che egli fosse in attività in questa località producendo maggiormente piccoli vasi e lekanai.

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Pittore di Cleofonte

Frequenti nella sua produzione sono gli stamnoi con scene di partenza del soldato, uno dei migliori, da Vulci, conservato a Monaco di Baviera (Staatliche Antikensammlungen 2415), o con scene di comasti.

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Pittore di Dario

Il nome convenzionale deriva da quello di un suo cratere a volute, il Vaso di Dario, rinvenuto nel 1851 in un ipogeo dauno di Canosa di Puglia, oggi esposto nel museo archeologico nazionale di Napoli (H3253).

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Pittore di Edimburgo

Fu il principale ceramista di lekythoi attiche attorno al 500 a.C., succedendo al gruppo di Leagros. Gli vengono attribuiti oltre 100 vasi, sia a fondo rosso che a fondo bianco.

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Pittore di Eretria

Gli vengono attribuiti circa centocinquanta vasi, che ebbero una vasta esportazione a giudicare dalle zone dei ritrovamenti; dipinse principalmente vasi di piccole dimensioni, decorati a figure rosse o a fondo bianco.

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Pittore di Euphiletos

Fu il primo tra gli artigiani del Ceramico a specializzarsi nella decorazione delle anfore panatenaiche, le quali avevano raggiunto a questa data una decorazione standard.

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Pittore di Heidelberg

È, dopo il Pittore C, uno dei maggiori tra i decoratori di Coppe di Siana, con le quali inizia ad Atene quel processo di specializzazione nella tipologia della produzione, che si preciserà con i Kleinmeister e rivivrà nel periodo delle figure rosse.

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Pittore di Hirschfeld

La sua produzione rientra nello stile del Tardo geometrico I e il suo nome si deve all'archeologo Gustav Hirschfeld che per primo nel 1872 ne ha descritto l'opera principale ad esso attribuita, il Cratere del Museo archeologico nazionale di Atene NM 990.

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Pittore di Jena

La classificazione stilistica e cronologica del pittore di Jena fu fatta per la prima volta dall'archeologo britannico John D. Beazley, il quale decise di indentificare l'artista con tale nome in virtù del fatto che gran parte dei frammenti a noi noti delle sue opere erano in possesso dell'Università di Jena, in Germania.

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Pittore di Kleophrades

Fu allievo di Eutimide e attivo presso il ceramista Cleofrade, da cui prende il nome, anche se, da un vaso scoperto da non molto tempo, sappiamo che il suo nome era Epiktetos.

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Pittore di Kodros

Delle sue opere sono rimaste solo coppe dipinte con uno stile vigoroso e personale (lo studioso fissa le opere a lui attribuili a 32).

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Pittore di Lisippide

L'artista è noto per la produzione di numerose ceramiche a figure nere. Con molta probabilità fu allievo di Exekias e del pittore di Andocide nelle cui botteghe si specializzò nella decorazione a figure nere su anfore bilingui.

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Pittore di Meleagro

Attivo nel primo trentennio del IV secolo a.C., il pittore di Meleagro, da molti considerato il pittore più significativo della sua generazione, seguì il solco della tradizione segnato da un gruppo di artisti a lui di poco precedenti, come ad esempio il pittore di Mikion.

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Pittore di Midia

Il nome convenzionale che gli è stato attribuito deriva dalla firma del ceramista che modellò l'hydria oggi conservata presso il British Museum di Londra.

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Pittore di Nausicaa

Il pittore è considerato appartenere al gruppo dei Manieristi di seconda generazione, probabilmente allievo del Pittore di Leningrado, fu decoratore di vasi di grandi dimensioni.

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Pittore di Nesso

Prende il nome da una grande anfora funeraria, detta Anfora di Nesso (Atene, Museo archeologico nazionale 1002), sulla quale è raffigurata la lotta tra Eracle e il centauro Nesso.

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Pittore di Nikoxenos

Gli vengono assegnati una cinquantina di vasi attici, tutti di notevoli proporzioni, nelle due tecniche a figure nere e a figure rosse.

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Pittore di Pan

Il vaso eponimo del Pittore di Pan è un cratere a campana proveniente da Cuma e conservato a Boston. Il corpus dei vasi attribuitigli supera i 150 esemplari ed è costituito prevalentemente da vasi di medie e grandi dimensioni.

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Pittore di Pentesilea

Fu attivo soprattutto nella produzione di coppe a figure rosse e di alcuni piccoli vasi a fondo bianco (skyphoi, kantharoi e pixides). John Beazley ne ha separato la personalità da quella del Pittore di Pistoxenos, un contemporaneo leggermente più anziano, con il quale condivide l'interesse per la policromia.

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Pittore di Phiale

Attivo attorno al 460-430 a.C., si ritiene che il Pittore della Phiale sia stato allievo del Pittore di Achille, a sua volta allievo del Pittore di Berlino.

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Pittore di Phrynos

Al Pittore di Phrynos sono state attribuite su base stilistica alcune kylikes e due anfore. La kylix del British Museum è priva del piede originale; sull'invaso esterno oltre alle palmette nei pressi delle anse troviamo le minute iscrizioni frequentemente presenti su questo tipo di coppa: da un lato la firma del vasaio e dall'altro un saluto al bevitore.

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Pittore di Pisticci

Verso la fine del V sec. a.C. cominciò ad essere prodotta nelle colonie della Magna Grecia - e quindi non più importata - ceramica di gusto tipicamente attico.

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Pittore di Pistosseno

Prende il nome da uno skyphos ritrovato a Vulci e firmato da Pistoxenos, un ceramista conosciuto tramite sei vasi firmati, uno dei quali decorato da Epitteto.

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Pittore di Polifemo

Le figure del Pittore di Polifemo hanno caratteristiche isolane e dalle isole sembrano provenire alcuni elementi decorativi e gli ornamenti di riempimento.

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Pittore di Priamo

È considerato uno dei pittori più abili e produttivi del suo tempo. Alcuni studiosi hanno un'opinione così alta di lui da stabilire una connessione con il Pittore di Antimene del gruppo Leagros.

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Pittore di Pronomo

La sua opera più nota è il grande cratere a volute di Napoli, raffigurante un'evocazione del mondo teatrale caratterizzata da un forte realismo.

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Pittore di Shuvalov

La sua opera è legata principalmente alla decorazione di piccoli vasi, principalmente di quelli identificati col nome di oinochoe.

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Pittore di Siracusa 47099

Era attivo probabilmente a Lentini, dato che alcune sue opere sono state rinvenute nella città o nel territorio circostante (fra cui il ''lébes'' ''gamikos'' del Museo archeologico di Siracusa da cui prende il nome).

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Pittore di Tarporley

Le sue opere risalgono al primo quarto del IV secolo a.C. ed è il rappresentante più importante del cosiddetto "Stile Semplice" del periodo.

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Pittore di Trittolemo

Ha dipinto coppe e vasi di grandi dimensioni a figure rosse. Probabilmente iniziò a lavorare nell'officina di Eufronio e il suo maestro fu forse Duride: su una coppa attualmente conservata a Berlino e a lui attribuita, è presente, forse come omaggio, la firma del maestro.

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Pittore KX

Il nome è l'abbreviazione di "Komast X Painter", una delle principali personalità nella produzione delle coppe dei comasti, una serie di ceramiche attiche a figure nere, prodotta tra il 580 e il 550 a.C. Il nome di questa classe deriva dal soggetto principale adottato nella decorazione, i comasti appunto, importati da Corinto e rappresentati su diversi tipi di vaso, ma soprattutto su coppe da bevuta non molto grandi come skyphoi e kylikes, la cui forma generale deriva da Corinto come il tipo di decorazione.

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Pittore Mad-Man

Attivo attorno alla metà del IV secolo probabilmente a Lipari. Il suo stile risulta piuttosto semplice e popolare, pare collegato con il Pittore NYN che potrebbe essere stato suo allievo.

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Pittore NYN

Potrebbe essere stato l'allievo o il continuatore del Pittore Mad-Man che fu attivo fino al 330 a.C. circa. Il Pittore NYN lavorava prevalentemente vasetti minori (se ne conoscono una trentina) in gran parte lekanai e pissidi skyphoidi decorati con teste femminili.

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Polignoto (ceramografo)

Dal Pittore dei Niobidi, punto di riferimento tradizionale per questo autore e la sua cerchia, Polignoto si distanziò per l'influenza della contemporanea scultura fidiaca; il gruppo con Eracle e un centauro rappresentato sullo stamnos di Londra rimanda con evidenza alle metope del Partenone, ma lo stile del pittore rimase eclettico e viene facilmente confuso con quello dei pittori che gravitavano attorno alla sua bottega: una dozzina di ceramografi ai quali sono stati assegnati circa 170 vasi, mentre un numero pari di lavori è stato assegnato da John Beazley ad un meno distinto "Gruppo di Polignoto".

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Psiax

Lavorò ad Atene come ceramografo presso la bottega di Andocide, una delle più innovative per il periodo, dove si ritiene sia stata inventata la tecnica della ceramica a figure rosse; si ritiene inoltre possa essere stato allievo del Pittore di Amasis per il disegno delicato, le incisioni sottili e l'attenzione ai particolari.

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Python (ceramografo)

La sua firma è nota solamente in un cratere a campana ritrovato a Sant'Agata de' Goti tuttavia sono numerosi i vasi a lui attribuiti.

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Smikros

Fece parte del gruppo di ceramografi e ceramisti che John Beazley chiamò Pionieri e che crearono il nuovo stile decorativo a partire dalla tecnica a figure rosse di recente invenzione.

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Sofilo

Sofilo portò avanti la tradizione del Pittore della Gorgone. Non fu un buon disegnatore, ma le sue rappresentazioni mitologiche con molte figure, curate nei minimi particolari, anticiparono quelle di Kleitias benché non ne possiedano la stessa finezza di tratto e chiarezza compositiva.

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Vaso di Aristonothos

Il vaso di Aristonothos o cratere di Aristonothos è una delle prime ceramiche greche che riporti la firma dell'autore; è esposto nel Palazzo dei Conservatori del Musei Capitolini.

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Conosciuto come Ceramografo, Lista di ceramografi greci.

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