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8 relazioni: Decimo Aterio Agrippa, Druso minore, Gaio Rubellio Blando, Marco Emilio Lepido (console 6), Morti nel 21, Publio Petronio (augure), Storia della letteratura latina (14 - 68), Tiberio.
Decimo Aterio Agrippa
Decimo era il figlio dell'oratore e senatore romano Quinto Aterio e di Vipsania Attica, probabilmente figlia di Marco Vipsanio Agrippa e Cecilia Attica.
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Druso minore
Figlio dell'imperatore Tiberio, fu sorpassato come erede alla porpora imperiale dal fratello adottivo Germanico (figlio di Druso maggiore), con il quale instaurò un rapporto sia di conflitto sia di collaborazione.
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Gaio Rubellio Blando
Rampollo di una famiglia equestre originaria di Tibur, il nonno di Rubellio, Lucio Rubellio Blando.
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Marco Emilio Lepido (console 6)
Della gens patrizia degli Aemilii, era figlio di Lucio Emilio Lepido Paolo (nipote del triumviro Lepido, console nel 34 a.C. e censore nel 22 a.C.) e di Cornelia Scipione (figlia di un precedente matrimonio di Scribonia, la prima moglie di Augusto): da parte materna era dunque imparentato con la dinastia giulio-claudia.
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Morti nel 21
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Publio Petronio (augure)
Petronio faceva parte della gens Petronia, una famiglia di origine equestre proveniente dall'Etruria-Umbria che era salita alla ribalta sotto Augusto.
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Storia della letteratura latina (14 - 68)
Con letteratura latina del periodo 14 - 68 si intende un periodo della storia della letteratura latina il cui inizio è convenzionalmente fissato con la morte del primo imperatore romano, Ottaviano Augusto, e che include quello governato dalla dinastia giulio-claudia, da Tiberio a Nerone, fino all'inizio della guerra civile romana degli anni 68-69.
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Tiberio
Membro della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4,. e il suo nome mutò in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio (Giulio) Cesare Augusto (Tiberius (Iulius) Caesar Augustus)L'uso del cognomen Claudiano è attestato unicamente a livello letterario nella dedica da parte di Tiberio in nome suo e del fratello posta nel 6 sul tempio di Castore e Polluce e nel 10 sul Tempio della Concordia, restaurati dal futuro imperatore.
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Conosciuto come Gaio Clutorio Prisco, Gaio Lutorio Prisco.