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192 relazioni: Alfeno Varo, Anicio Fausto, Appio Claudio Giuliano, Apronia, Attio Insteio Tertullo, Aulo Didio Gallo Fabricio Veiento, Balbino, Battaglia di Arezzo, Battaglia di Tunisi (255 a.C.), Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.), Cesone Fabio Vibulano, Cirta, Claudia Marcella minore, Console (storia romana), Consoli alto imperiali romani, Cursus honorum, Dialogus de oratoribus, Diocleziano, Domizia Longina, Edio Lolliano Terenzio Genziano, Fabio Aconio Catullino Filomazio, Fabio Valente, Flavio Boeto, Fonti e storiografia su Eliogabalo, Gaio Aufidio Marcello, Gaio Avidio Nigrino, Gaio Calpurnio Pisone (console 180 a.C.), Gaio Caninio Rebilo, Gaio Cassio Regalliano, Gaio Cestio Gallo, Gaio Claudio Crasso Inregillense Sabino, Gaio Domizio Destro, Gaio Fonteio Capitone, Gaio Giulio Avito Alessiano, Gaio Giulio Quadrato Basso, Gaio Licinio Muciano, Gaio Papio Mutilo, Gaio Rubellio Blando, Gaio Senzio Saturnino, Gaio Setticio Claro, Gaio Trebonio, Gaio Valerio Levino, Gaio Vettio Grato Attico Sabiniano, Gaio Vitorio Osidio Geta, Galba, Gens Antistia, Gens Aurelia, Gens Bellicia, Gens Cilnia, Gens Fulvia, ... Espandi índice (142 più) »
Alfeno Varo
Virgilio lo menziona nelle Bucoliche come dedicatario della sesta egloga.
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Anicio Fausto
Prima del 298 fu console suffetto, in quanto il consolato del 298 fu il suo secondo. Tra il 299 e il 1º marzo 300 fu praefectus urbi. Fu forse figlio di Sesto Cocceio Anicio Fausto Paolino, e forse va identificato con (o era fratello di) Sesto Anicio Fausto Paoliniano; potrebbe essere stato il padre di Amnio Anicio Giuliano e Sesto Anicio Paolino.
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Appio Claudio Giuliano
Giuliano fu console suffetto tra il 200 e il 210; sotto Caracalla o (meno probabilmente) Eliogabalo fu nominato proconsole d'Asia.
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Apronia
La fortuna di Apronia in epoca successiva si lega essenzialmente alle vicende sfortunate del suo decesso che l’hanno resa una delle più celebri vittime di femminicidi nell’antica Roma assieme ad Annia Regilla, moglie di Erode Attico.
Vedere Console suffetto e Apronia
Attio Insteio Tertullo
Discendente di Lucio Insteio Tertullo, sodalis Augustalis nel 214, fu probabilmente il padre di Attio Insteio Tertullo Populonio. Tertullo era un senatore; fu prima quaestor candidatus, poi praetor candidatus, poi console suffetto, corrector di Venetia et Histria, supervisore ai laboratori, proconsole d'Africa, e infine praefectus urbi nel 307-308.
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Aulo Didio Gallo Fabricio Veiento
Fabricio Veiento potrebbe essere stato figlio o nipote di Aulo Didio Gallo e probabilmente adottato da un Fabricio Veiento. Come pretore sotto l'imperatore Nerone, si fece beffe delle corse dei cani da corsa.
Vedere Console suffetto e Aulo Didio Gallo Fabricio Veiento
Balbino
Non sono note molte informazioni su Balbino riguardo al periodo antecedente l'ascesa al trono imperiale.
Vedere Console suffetto e Balbino
Battaglia di Arezzo
La battaglia di Arezzo fu combattuta nel 284 a.C. tra la Repubblica romana e i Galli. Il Comandante dell'esercito romano era Lucio Cecilio Metello Denter.
Vedere Console suffetto e Battaglia di Arezzo
Battaglia di Tunisi (255 a.C.)
La battaglia di Tunisi combattuta fra Romani e Cartaginesi nel maggio del 255 a.C. nel quadro della prima guerra punica, e vide la vittoria cartaginese sul contingente romano.
Vedere Console suffetto e Battaglia di Tunisi (255 a.C.)
Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.)
Le campagne militari di Ottaviano nell'area balcanica (35-33 a.C.) costituiscono il primo tentativo da parte del futuro imperatore Augusto di occupare l'area Illirica, poco dopo aver ottenuto una vittoria definitiva contro Sesto Pompeo e prima dell'ultimo e decisivo scontro con il collega triumviro, Marco Antonio.
Vedere Console suffetto e Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.)
Cesone Fabio Vibulano
Con i fratelli Quinto e Marco, fu uno dei maggiori esponenti della ''gens'' Fabia. Fu uno degli artefici della iniziativa della gens Fabia di assumere l'onere della guerra contro Veio, che si chiuse con la disfatta presso il fiume Cremera, in cui periranno tutti i Fabii partecipanti.
Vedere Console suffetto e Cesone Fabio Vibulano
Cirta
Cirta è un'antica città dell'attuale Algeria che fu capitale del regno di Numidia e poi romana e bizantina. Corrisponde all'odierna città di Costantina.
Vedere Console suffetto e Cirta
Claudia Marcella minore
Marcella nacque dopo la morte del padre. Comunemente si ritiene che ebbe due matrimoni, sebbene questi non siano direttamente menzionati nelle fonti letterarie, ma assunti sulla base di altre fonti.
Vedere Console suffetto e Claudia Marcella minore
Console (storia romana)
Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.
Vedere Console suffetto e Console (storia romana)
Consoli alto imperiali romani
Questo articolo contiene la lista dei consoli alto imperiali romani, relativamente al periodo che va dal 30 a.C. al 284 d.C., quale elenco successivo a quello dei consoli repubblicani romani e precedente a quello dei Consoli tardo imperiali romani.
Vedere Console suffetto e Consoli alto imperiali romani
Cursus honorum
Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia durante il periodo repubblicano, sia nei primi due secoli dell'Impero romano.
Vedere Console suffetto e Cursus honorum
Dialogus de oratoribus
Il Dialogus de oratoribus (Dialogo sugli oratori o Dialogo sull'oratoria) è un'opera attribuita a Publio Cornelio Tacito, scritta in forma di dialogo, sull'arte della retorica.
Vedere Console suffetto e Dialogus de oratoribus
Diocleziano
Nato in una famiglia di umili origini della provincia romana della Dalmazia, Diocle (questo il suo nome originario) scalò i ranghi dell'esercito romano fino a divenire comandante di cavalleria sotto l'imperatore Marco Aurelio Caro (282–283).
Vedere Console suffetto e Diocleziano
Domizia Longina
Domizia Longina nacque tra il 50 e il 55, figlia minore del generale Gneo Domizio Corbulone e Cassia Longina;Levick (2002), p. 200 la sua zia paterna era Milonia Cesonia, imperatrice romana e moglie di Caligola.
Vedere Console suffetto e Domizia Longina
Edio Lolliano Terenzio Genziano
Era probabilmente originario di Pollentia (moderna Pollenzo, Liguria); suo padre era Quinto Edio Rufo Lolliano Genziano, console suffetto nel 186 circa, mentre suo fratello, Quinto Edio Lolliano Plauzio Avito fu console nel 209; la sorella, Terenzia Flavula, fu gran sacerdotessa di Vesta.
Vedere Console suffetto e Edio Lolliano Terenzio Genziano
Fabio Aconio Catullino Filomazio
Figlio dell'omonimo Aconio Catullino, proconsole d'Africa nel 317-318, Filomazio ebbe una figlia, Aconia Fabia Paulina, che sposò Vettio Agorio Pretestato.
Vedere Console suffetto e Fabio Aconio Catullino Filomazio
Fabio Valente
Fu tra i vari comandanti militari della guerra civile seguita alla morte di Nerone.
Vedere Console suffetto e Fabio Valente
Flavio Boeto
Nato a Tolemaide, discepolo di Alessandro di Damasco, fu un filosofo di orientamento peripatetico. Fu console suffetto in un anno incerto intorno al 160, probabilmente il 164.
Vedere Console suffetto e Flavio Boeto
Fonti e storiografia su Eliogabalo
Per fonti e storiografia su Eliogabalo si intendono le principali fonti (letterarie, numismatiche, archeologiche, ecc.) contemporanee alla vita dell'imperatore romano Eliogabalo, nonché la descrizione degli eventi di quel periodo e l'interpretazione datane dagli storici, formulandone un chiaro resoconto (logos), grazie anche all'utilizzo di più discipline ausiliarie.
Vedere Console suffetto e Fonti e storiografia su Eliogabalo
Gaio Aufidio Marcello
La sua origine è sconosciuta: potrebbe essere legato al senatore Aufidio Coresnio Marcello, che era originario di Sagalasso in Pamfilia. Marcello fu console suffetto nel 205; tenne il proconsolato d'Asia tra il 219 e il 222; nel 226 fu console ordinario.
Vedere Console suffetto e Gaio Aufidio Marcello
Gaio Avidio Nigrino
La sua famiglia era di Faventia (Faenza) della Regio VIII Aemilia, dove era nato. Suo padre, Gaio Avidio Nigrino fu proconsole di Acaia sotto Domiziano, forse nel 95.
Vedere Console suffetto e Gaio Avidio Nigrino
Gaio Calpurnio Pisone (console 180 a.C.)
Figlio del pretore omonimo del 211 a.C., fu a sua volta nominato pretore nel 186 a.C. e gli fu affidata la provincia della Spagna Ulteriore, dove rimase per tutto l'anno successivo.
Vedere Console suffetto e Gaio Calpurnio Pisone (console 180 a.C.)
Gaio Caninio Rebilo
Rebilo servì come legato di Gaio Giulio Cesare in Gallia nel 52 e nel 51 a.C. Allo scoppio della guerra civile, Rebilo marciò insieme a Cesare in Italia e andò per ordine del comandante a negoziare con Pompeo, anche se la missione fallì (marzo del 49 a.C.)..
Vedere Console suffetto e Gaio Caninio Rebilo
Gaio Cassio Regalliano
Il console Regalliano e il suo collega Severo erano sconosciuti agli storici fino alla pubblicazione nel 2001 di un diploma militare.
Vedere Console suffetto e Gaio Cassio Regalliano
Gaio Cestio Gallo
Figlio di un console e console suffetto a sua volta nel 42, fu nominato legatus Augusti pro praetore di Siria nel 63 o 65. Quando in Giudea scoppiò la prima guerra giudaica, Gallo decise di recarsi lì con le proprie truppe, che includevano la Legio XII ''Fulminata''; conquistò Beit She'arim, sede del Sinedrio (la somma corte politico-religiosa ebraica), ma inspiegabilmente non fu in grado di riprendere Gerusalemme: Giuseppe Flavio racconta infatti che la città fosse sul punto di essere espugnata e i ribelli fossero ormai in fuga mentre la popolazione, stremata dalle continue lotte interne, si preparava ad accogliere Cestio Gallo come un benefattore.
Vedere Console suffetto e Gaio Cestio Gallo
Gaio Claudio Crasso Inregillense Sabino
Gaio Claudio fu eletto console nel 460 a.C. con il collega Publio Valerio Publicola, ed alla sua morte, resse il consolato con Cincinnato.
Vedere Console suffetto e Gaio Claudio Crasso Inregillense Sabino
Gaio Domizio Destro
Destro fu console suffetto prima del 183, anno in cui era legato della Siria, probabilmente successore dell'imperatore Pertinace. È possibile che Destro abbia conosciuto in questo periodo il futuro imperatore Settimio Severo, che comandava la Legio IIII ''Scythica'', posta a difesa della provincia.
Vedere Console suffetto e Gaio Domizio Destro
Gaio Fonteio Capitone
Seguace di Marco Antonio, nel 36 a.C. accompagnò Cleopatra in Siria. Nel 33 a.C. fu console suffetto.
Vedere Console suffetto e Gaio Fonteio Capitone
Gaio Giulio Avito Alessiano
Era un esponente dell'aristocrazia siriana, che raggiunse il rango consolare tra il 198 e 200. Sposò Giulia Mesa, da cui ebbe Giulia Soemia Bassiana e Giulia Avita Mamea.
Vedere Console suffetto e Gaio Giulio Avito Alessiano
Gaio Giulio Quadrato Basso
Originario di Pergamo,Maurice Sartre, Le Haut-Empire romain, les provinces de Méditerranée orientale d'Auguste aux Sévères, Seuil, 1997, p. 49.
Vedere Console suffetto e Gaio Giulio Quadrato Basso
Gaio Licinio Muciano
Il suo nome mostra come egli, originario della gens Mucia, divenne per adozione un membro della gens Licinia. Da giovane cercò di ottenere illustri amicizie per ambizione sperperando il patrimonio.
Vedere Console suffetto e Gaio Licinio Muciano
Gaio Papio Mutilo
Gaio Papio Mutilo guidò le forze militari sannite in occasione della rivolta italica contro i romani del 90-91 a.C.. Egli era uno dei due consoli dell'unione italica, assieme a Quinto Poppedio Silone.
Vedere Console suffetto e Gaio Papio Mutilo
Gaio Rubellio Blando
Rampollo di una famiglia equestre originaria di Tibur, il nonno di Rubellio, Lucio Rubellio Blando.
Vedere Console suffetto e Gaio Rubellio Blando
Gaio Senzio Saturnino
Il nonno era stato pretore, mentre il cugino, L.Scribonio Libone (console nel 34 a.C.), era un consolare. Di lui Velleio Patercolo ricorda, dopo averlo conosciuto negli anni 4 e 5 in Germania, che era un uomo dalle molteplici virtù, serio ed al contempo brillante.
Vedere Console suffetto e Gaio Senzio Saturnino
Gaio Setticio Claro
Setticio apparteneva a una famiglia molto potente a Roma, durante il II secolo. Suo fratello Marco Erucio Claro divenne consul suffectus nel 117 e conquistò la città di Seleucia durante le campagne in Oriente di Traiano.
Vedere Console suffetto e Gaio Setticio Claro
Gaio Trebonio
Suo padre fu un eques, ma non ricoprì mai la carica di magistrato; il figlio fu considerato un homo novus (vedi Cursus honorum), uno dei pochi nella cerchia di Cesare.
Vedere Console suffetto e Gaio Trebonio
Gaio Valerio Levino
Figlio del console Marco Valerio Levino, era inoltre fratellastro del console Marco Fulvio Nobiliore, avendo la stessa madre. Quando Marco Fulvio Nobiliore fu eletto console nel 189 a.C., Levino lo seguì nelle campagne militari e nell'assedio di Ambracia, dove gli esponenti della lega etolica, visti i loro legami con il padre e la famiglia di Levino, lo scelsero come intermediario per allacciare rapporti con il console.
Vedere Console suffetto e Gaio Valerio Levino
Gaio Vettio Grato Attico Sabiniano
Sabiniano proveniva da una famiglia di rango senatoriale, come attestato da un'iscrizione trovata a Thuburbo Maius: il console suffetto per il 176, Gaio Vettio Sabiniano Giulio Ospite, suo nonno o bisnonno, aveva elevato la famiglia al rango senatoriale dopo aver servito per la seconda volta nella militia equestris sotto l'imperatore Antonino Pio; suo padre fu Gaio Vettio Grato Sabiniano, console per il 221.
Vedere Console suffetto e Gaio Vettio Grato Attico Sabiniano
Gaio Vitorio Osidio Geta
, membro del collegio sacerdotale degli Arvali, figlio unico del consul suffectus Marco Vitorio Marcello e di Osidia, figlia di Gneo Osidio Geta.
Vedere Console suffetto e Gaio Vitorio Osidio Geta
Galba
Servio Sulpicio Galba nacque il 3 a.C. a Terracina da Gaio Sulpicio Galba e Mummia Acaica, entrambi discendenti da famiglie di antica nobiltà.
Vedere Console suffetto e Galba
Gens Antistia
La gens Antistia era una famiglia plebea romana presente durante la Repubblica. Si è ritenuto, dagli scrittori Francesco Lombardi e da Calcedonio Soffredini, che fosse originaria di Gabii, ma in seguito trasferita ad Antium.
Vedere Console suffetto e Gens Antistia
Gens Aurelia
La gens Aurelia era una famiglia plebea di Roma. Il primo membro della gens che ottenne il consolato fu Gaio Aurelio Cotta nel 252 a.C., dopo il quale gli Aurelii diventarono una famiglia importante nella storia della Repubblica.
Vedere Console suffetto e Gens Aurelia
Gens Bellicia
La gens Bellicia è stata una gens aristocratica di origine plebea romana. Fiorirono tra il I e il II secolo d.C, quando uno dei suoi membri, Gaio Bellicio Natale, ottenne la carica di console ''suffectus''.
Vedere Console suffetto e Gens Bellicia
Gens Cilnia
La gens Cilnia era una famiglia etrusca presente nell'antica Roma, dalla tarda Repubblica all'epoca imperiale. La gens Cilnia è conosciuta soprattutto grazie a Gaio Cilnio Mecenate, amico fidato e consigliere di Augusto, famoso per la sua immensa ricchezza e per il suo patrocinio delle arti.
Vedere Console suffetto e Gens Cilnia
Gens Fulvia
La gens Fulvia fu un'importante famiglia romana, di origine plebea e, come riportato sia da Plinio il Vecchio che da Cicerone proveniente a Roma da Tusculum, anche se alcuni membri sono segnalati ancora a Tusculum ai tempi di Cicerone.
Vedere Console suffetto e Gens Fulvia
Gens Iunia
La gens Iunia (con il nomen Iunius) fu un'importante gens (clan familiare) della Roma antica, con rami sia patrizi che plebei. I cognomina più frequenti sono quello di Bruto (Brutus) e di Silano (Silanus).
Vedere Console suffetto e Gens Iunia
Gens Marcia
La gens Marcia fu una gens (clan familiare) romana.
Vedere Console suffetto e Gens Marcia
Gens Memmia
La gens Memmia fu una gens plebea romana. Il primo membro illustre della gens fu Gaio Memmio Gallo, pretore nel 172 a.C.. In seguito dalla guerra contro Giugurta all'età di Augusto fecero parte della gens numerosi tribuni.
Vedere Console suffetto e Gens Memmia
Gens Petronia
La gens Petronia fu un'importante gens della Repubblica e dell'Impero romano.
Vedere Console suffetto e Gens Petronia
Gens Pompeia
La gens Pompeia (nomen Pompeius), fu una gens (clan familiare) plebea della Roma antica. Analogamente a quello della Gens Pompilia, il suo nome deriva dall'antica radice indoeuropea Pumpu/funf, che significa "cinque/quinto" (comune anche al nomen Pomponius), e rappresenta la forma più arcaica del latino Quintus, numero ordinale usato come nome proprio, imposto normalmente al quinto figlio di una stessa famiglia.
Vedere Console suffetto e Gens Pompeia
Gens Tullia
La gens Tullia è stata una gens dell'Antica Roma, con rami sia patrizi che plebei. Compaiono nelle fonti fin dalle primissime fasi della Repubblica, quando Manio Tullio Longo ottenne il consolato nel 500 a.C., senza contare che, secondo alcune ricostruzioni, anche il sesto re di Roma, Servio Tullio, sarebbe appartenuto a questa gens.
Vedere Console suffetto e Gens Tullia
Gens Ulpia
La Gens Ulpia fu una gens romana, nota soprattutto per averne fatto parte l'imperatore Traiano, che regnò dal 98 al 117 d.C.. In suo onore, la Legio XXX, prese il suo nomen.
Vedere Console suffetto e Gens Ulpia
Gens Valeria
La gens Valeria (nomen: Valerius) era una gens (clan familiare) patrizia della Roma antica, probabilmente originaria di Cures Sabini, molto probabilmente facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Console suffetto e Gens Valeria
Gens Verginia
I Verginii furono una ''gens'' romana patrizia, i cui membri ebbero incarichi nelle magistrature all'inizio della Repubblica romana, nel corso del V secolo a.C.; il primo della famiglia che ottenne il consolato fu Opiter Verginius Tricostus nel 502 a.C., il settimo anno della Repubblica.
Vedere Console suffetto e Gens Verginia
Gens Vibia
La gens Vibia era una famiglia plebea nell'antica Roma. Sebbene gli individui di nome Vibio appaiano nella storia durante il periodo della seconda guerra punica, nessun membro di questa gens viene trovato a Roma fino all'ultimo secolo della Repubblica.
Vedere Console suffetto e Gens Vibia
Giulia Livia
Giulia Livia nacque da Druso minore, figlio di Tiberio e Vipsania Agrippina, e da Claudia Livilla, figlia di Druso maggiore e Antonia minore.
Vedere Console suffetto e Giulia Livia
Gneo Arrio Cornelio Proculo
Gneo Arrio Cornelio Proculo fu un politico e senatore romano del II secolo, attivo ai tempi di Antonino Pio. Esso fu governatore della provincia di Licia e Panfilia fra gli anni 138/139 e 139/140.
Vedere Console suffetto e Gneo Arrio Cornelio Proculo
Gneo Cornelio Scipione Ispallo
Era figlio di Gneo Cornelio Scipione Calvo e cugino dell'Africano. Ispallo fu pretore nel 179 a.C. e fu eletto console nel 176 a.C. con Quinto Petilio Spurino.
Vedere Console suffetto e Gneo Cornelio Scipione Ispallo
Gneo Domizio Afro
Afro diventò pretore nel 25 e si guadagnò il favore di Tiberio accusando Claudia Pulcra, una cugina di Agrippina maggiore, di adulterio e stregoneria nel 26.
Vedere Console suffetto e Gneo Domizio Afro
Gneo Domizio Corbulone
Imparentato con Caligola in quanto fratellastro dell'ultima moglie dell'imperatore, Milonia Cesonia, prima da Tiberio e poi da Caligola venne incaricato di sovrintendere al miglioramento delle strade principali in Italia, che la negligenza dei precedenti incaricati aveva lasciato andare quasi in disfacimento.
Vedere Console suffetto e Gneo Domizio Corbulone
Gneo Giulio Vero
Poiché le fonti letterarie per il II secolo d.C. sono carenti e Giulio Vero non è menzionato, siamo dipendenti per la rappresentazione della sua biografia principalmente dalle iscrizioni.
Vedere Console suffetto e Gneo Giulio Vero
Gneo Osidio Geta
Eletto pretore, fu posto al comando della Legio VIIII Hispana nel 42, probabilmente, come ricompensa per essersi distinto nella rivolta in Mauretania, sotto il comando di Gaio Svetonio Paolino, riuscendo a sconfiggere Sabalo, in due occasioni.
Vedere Console suffetto e Gneo Osidio Geta
Gneo Papirio Eliano Emilio Tuscillo
Gneo Papirio Eliano, nato intorno al 100 nel municipio di Florentia Iliberris (Granada, Spagna) nell'ormai romanizzata provincia romana della Hispania Baetica.
Vedere Console suffetto e Gneo Papirio Eliano Emilio Tuscillo
Gordiano II
Gordiano II era figlio dell'omonimo Marco Antonio Gordiano, l'imperatore Gordiano I e di madre sconosciuta; è però possibile che Gordiano II fosse colui il quale Filostrato dedicò la sua Vita dei sofisti: in tal caso la madre sarebbe una nipote di Erode Attico.
Vedere Console suffetto e Gordiano II
Letteratura greca alto imperiale
Con letteratura greca alto imperiale si intende il periodo successivo a quello ellenistico, il cui inizio è convenzionalmente fissato nel 27 a.C. (anno in cui Augusto divenne il primo imperatore romano) e la cui fine con l'inizio del periodo tetrarchico di Diocleziano, nel 285.
Vedere Console suffetto e Letteratura greca alto imperiale
Lucio Annio Fabiano (console 201)
Probabilmente Fabiano era originario di Cesarea in Mauretania Caesariensis, ed era forse imparentato con la gens patrizia degli Annii. Il suo nonno omonimo era stato console suffetto nel 141.
Vedere Console suffetto e Lucio Annio Fabiano (console 201)
Lucio Antonio Saturnino
Console suffetto nell'82, fu di seguito nominato legato della Germania superiore. Discendente, forse, del triumviro Marco Antonio, i suoi costumi erano poco onorevoli ed era disprezzato dallo stesso Domiziano.
Vedere Console suffetto e Lucio Antonio Saturnino
Lucio Apronio
Apronio partecipò alle conquiste di Gaio Vibio Postumo e ottenne le ornamenta triumphalia per il suo valoroso coraggio durante la rivolta dalmato-pannonica del 6-9 e le guerre germaniche, insieme a Aulo Cecina Severo e Gaio Silio nel 15.
Vedere Console suffetto e Lucio Apronio
Lucio Autronio Peto
Figlio di Publio, Lucio fu un sostenitore di Ottaviano e per tale motivo divenne console suffetto il 1º gennaio del 33 a.C., in sostituzione di Ottaviano che tornava in Illyricum.
Vedere Console suffetto e Lucio Autronio Peto
Lucio Cassio Longino (console 30)
, console nel 30, insieme a Marco Vinicio.
Vedere Console suffetto e Lucio Cassio Longino (console 30)
Lucio Cornelio Balbo (minore)
Di origini puniche, nato a Cadice in Spagna, ed appartenente alla Gens Cornelia, homo novus dell'epoca augustea, faceva parte della più autorevole e abbiente aristocrazia cittadina dell'Antica Roma.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Balbo (minore)
Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)
Prese parte alla guerra sociale e, dopo la marcia su Roma di Silla, ottenne nell'87 a.C. il consolato. Poco dopo la partenza di Silla ne divenne un fiero oppositore, per cui fu cacciato da Roma, ma, alleatosi con Gaio Mario, ritornò nella città, dove iniziò a perseguitare i patrizi e i nobili.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)
Lucio Cornelio Lentulo (console 3 a.C.)
Apparteneva alla gens Cornelia ed era figlio dell'omonimo Lucio Cornelio Lentulo console del 38 a.C. La sua ascendenza potrebbe essere appartenuta agli Scipioni.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Lentulo (console 3 a.C.)
Lucio Cornelio Merula
Lucio Cornelio Merula (Lucius Cornelius Merula) è il nome di due personaggi della storia romana.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Merula
Lucio Cornelio Merula (console 87 a.C.)
Fu flamine diale e indossava permanentemente il copricapo sacerdotale, a differenza degli altri flamini, che lo portavano solo durante i sacrifici.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Merula (console 87 a.C.)
Lucio Cornelio Pusione
Il suo cursus fino al 55 è noto attraverso l'iscrizione di una statua a lui dedicata e ritrovata, insieme ai resti della statua stessa, a Roma, nelle fondamenta di Palazzo Campanari, sul Quirinale; la statua, eretta dal centurione Marco Vibrio Marcello della Legio XVI Gallica, si trovava probabilmente nei pressi della domus di Pusione.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Pusione
Lucio Cornelio Silla
Lucio Cornelio Silla naque nel 138 a.C. a Roma da un ramo della gens patrizia dei Cornelii caduto in disgrazia.
Vedere Console suffetto e Lucio Cornelio Silla
Lucio Emilio Lepido Paolo (console 34 a.C.)
Figlio dell'omonimo Lucio Emilio Lepido Paolo (console nel 50 a.C.), era nipote di Lepido, triumviro insieme ad Ottaviano e Marco Antonio.
Vedere Console suffetto e Lucio Emilio Lepido Paolo (console 34 a.C.)
Lucio Emilio Mamercino
Padre di Tiberio Emilio Mamercino, console nel 470 e nel 467 a.C., Lucio Emilio apparteneva alla nobile ''gens'' Aemilia, una delle più antiche e conosciute gens patrizie dell'antica Roma.
Vedere Console suffetto e Lucio Emilio Mamercino
Lucio Emilio Paolo (console 1)
Figlio di Lucio Emilio Lepido Paolo (console suffetto nel 34 a.C.) e di Cornelia Scipione (figlia di Scribonia), sposò Giulia Minore (figlia di Marco Vipsanio Agrippa dalla terza moglie Giulia Maggiore, e quindi nipote dell'imperatore Augusto),.
Vedere Console suffetto e Lucio Emilio Paolo (console 1)
Lucio Fulvio Gavio Numisio Emiliano
Di origine italica, apparteneva ad una famiglia patrizia: era figlio del console del 206, Lucio Fulvio Gavio Numisio Petronio Emiliano. Fu questore e pretore candidato dell'imperatore, e sotto Alessandro Severo fu electus ad dilectum habendum per regionem Transpadanam.
Vedere Console suffetto e Lucio Fulvio Gavio Numisio Emiliano
Lucio Giulio Urso
Inizialmente di rango equestre superò con successo tutte le fasi del cursus honorum fino a divenire senatore e console suffetto per tre volte.
Vedere Console suffetto e Lucio Giulio Urso
Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo
Trascorsi quindici anni dal 408 a.C. durante i quali furono eletti ogni anno dei tribuni consolari, nel 393 a.C. vennero rieletti dei consoli: Lucio Valerio Potito e Publio Cornelio Maluginense Cosso che tuttavia si dimisero.
Vedere Console suffetto e Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo
Lucio Marcio Censorino (console 39 a.C.)
Lui e il suo collega Gaio Calvisio Sabino furono gli unici due senatori che cercarono di difendere Giulio Cesare quando fu assassinato, nel 44 a.C.; per questo atto di fedeltà ricevettero la carica di consoli da parte dei membri del secondo triumvirato.
Vedere Console suffetto e Lucio Marcio Censorino (console 39 a.C.)
Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano
È quasi universalmente accettato che lo storico Mario Massimo sia da identificare con uno dei più influenti senatori dell'epoca della dinastia severiana, Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano, due volte console e praefectus urbi.
Vedere Console suffetto e Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano
Lucio Mario Perpetuo
Mario Perpetuo era il figlio dell'omonimo Lucio Mario Perpetuo, un procurator Augusti dell'ordine equestre, e fratello di Mario Massimo, il biografo imperiale romana.
Vedere Console suffetto e Lucio Mario Perpetuo
Lucio Munazio Planco
Nacque da una famiglia di cavalieri presso Tivoli od Atina (una delle 5 leggendarie città saturnie, fondate cioè dal Dio Saturno).
Vedere Console suffetto e Lucio Munazio Planco
Lucio Nonio Asprenate (console 6)
Discendente della gens Nonia, famiglia del PicenoW. Eck-A. Caballos-F. Fernández, Das senatus consultum de Cn.
Vedere Console suffetto e Lucio Nonio Asprenate (console 6)
Lucio Pedanio Secondo
Nel 43, durante il regno di Claudio, fu console suffetto dalle calende di marzo alle calende di luglio, insieme a Sesto Palpellio Istro.
Vedere Console suffetto e Lucio Pedanio Secondo
Lucio Quinzio Cincinnato
Nato prima della Res Publica, fu console nel 460 a.C. e due volte dittatore, nel 458 a.C. e nel 439 a.C. La data di nascita non è precisa, ma sappiamo da Tito Livio (IV, 13) che aveva passato gli ottant'anni quando fu proclamato dittatore per la seconda volta.
Vedere Console suffetto e Lucio Quinzio Cincinnato
Lucio Salvio Otone Cocceiano
Nacque in una nobile e antica famiglia etrusca di Ferento da Lucio Salvio Otone Tiziano e Cocceia. I suoi nonni paterni erano Lucio Salvio Otone, amico di Tiberio, e Albia Terenzia.
Vedere Console suffetto e Lucio Salvio Otone Cocceiano
Lucio Scribonio Libone (console 34 a.C.)
La prima menzione di Libone lo presenta nel 56 a.C., nel ruolo di tribuno, che sostiene il punto di vista di Pompeo riguardo agli affari d'Egitto concernenti Tolomeo Aulete.
Vedere Console suffetto e Lucio Scribonio Libone (console 34 a.C.)
Lucio Seio Tuberone
Sull'origine di Tuberone, la critica ha discusso lungamente.. Il nomen gentile lo definisce come figlio di Lucio Seio Strabone, prefetto del pretorio negli ultimi anni di Augusto e d'Egitto tra 15 e 16.
Vedere Console suffetto e Lucio Seio Tuberone
Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.)
Trascorsi quindici anni dal 408 a.C., durante i quali furono eletti ogni anno dei tribuni consolari, nel 393 a.C. vennero rieletti dei consoli: Lucio Valerio Potito e Publio Cornelio Maluginense Cosso che tuttavia si dimisero, lasciando il posto ai due consoli suffecti Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo e Servio Sulpicio Camerino.
Vedere Console suffetto e Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.)
Lucio Verginio Rufo
Rufo nacque nei pressi di Como, in Italia settentrionale, da un appartenente all'ordine equestre. La sua carriera iniziale non è nota, ma dovette raggiungere diverse magistrature inferiori, ad un certo punto occupandosi delle finanze di Smyrna (una città greca in Asia minore), per poi diventare senatore ed infine console, nel 63.
Vedere Console suffetto e Lucio Verginio Rufo
Lucio Vinicio
Era figlio di Lucio Vinicio, che fu console suffetto nel 33 a.C. Noto avvocato con una voce brillante, fu nominato alla carica di Triumvir monetalis nel 16 a.C. Fu poi nominato console suffetto nel 5 a.C., in sostituzione dell'imperatore Augusto, dopo di che scomparve dalla documentazione storica.
Vedere Console suffetto e Lucio Vinicio
Lucio Volusio Meciano
Volusio Meciano era un italico originario di Roma o dei suoi dintorni, forse più precisamente di Ostia. Come molti cavalieri del suo tempo, Volusio Meciano iniziò la sua carriera come prefetto dei fabri, una carica priva di connotazioni militari.
Vedere Console suffetto e Lucio Volusio Meciano
Maes Titianus
All'inizio del II secolo o alla fine del I secolo a.C., durante una pausa della guerra tra Romani e Parti, il suo gruppo raggiunse la famosa Torre di Pietra, Tashkurgan, nel Pamir.
Vedere Console suffetto e Maes Titianus
Magistratura (storia romana)
La magistratura (dal latino magister.
Vedere Console suffetto e Magistratura (storia romana)
Marco Acilio Glabrione
*Marco Acilio Glabrione (console 33 a.C.), console suffetto nel 33 a.C.,.
Vedere Console suffetto e Marco Acilio Glabrione
Marco Annio Flavio Libone
Patrizio originario della Hispania Baetica, Libone era figlio di Marco Annio Libone, console suffetto per il 161. Libone fu console ordinario per l'anno 204.
Vedere Console suffetto e Marco Annio Flavio Libone
Marco Annio Libone
È stato console ordinario nel 128 e console suffetto nel 161.
Vedere Console suffetto e Marco Annio Libone
Marco Annio Vero (console 97)
Nato a Italica (vicino all'odierna Siviglia, in Andalusia, Spagna), discendeva da una famiglia insediata nella Betica, a Ucubi (l'odierna Espejo), nei pressi di Corduba (l'odierna Cordova), e arricchitasi con la produzione e il commercio dell'olio d'oliva.
Vedere Console suffetto e Marco Annio Vero (console 97)
Marco Aurelio Scauro
Marco Aurelio Scauro trovò origine in un'influente gens plebea. Nei fasti capitolini non vengono specificati i ''praenomina'' del padre o del nonno.
Vedere Console suffetto e Marco Aurelio Scauro
Marco Cornelio Frontone
Di lui restano pochi frammenti e lettere, e nessun ritratto, tuttavia all'epoca era considerato un grande esperto di retorica latina, in grado di rivaleggiare con la seconda sofistica greca, nonché il più importante avvocato romano del periodo antonino.
Vedere Console suffetto e Marco Cornelio Frontone
Marco Cornelio Nigrino Curiazio Materno
La carriera di Nigrino è nota attraverso alcune iscrizioni frammentarie, la cui ricostruzione ha permesso di delineare l'eccezionale carriera di questo comandante militare.
Vedere Console suffetto e Marco Cornelio Nigrino Curiazio Materno
Marco Emilio Lepido (console 232 a.C.)
Marco Emilio Lepido fu console romano nel 232 a.C., in un periodo di transizione tra la prima e la seconda guerra punica; nello stesso anno fu anche augure.
Vedere Console suffetto e Marco Emilio Lepido (console 232 a.C.)
Marco Giunio Massimo
Fu per la seconda volta console nel 286; il primo consolato deve essere stato da suffetto (cioè deve essere entrato in carica durante l'anno in sostituzione di un altro console).
Vedere Console suffetto e Marco Giunio Massimo
Marco Giunio Omullo
del I e II sec., console suffetto nel 102 e governatore imperiale della Cappadocia tra il 111 e 114 durante il regno dell'imperatore Traiano.
Vedere Console suffetto e Marco Giunio Omullo
Marco Giunio Silano (console 54)
Appartenente all'illustre e patrizia gens Iunia, e in particolare all'importante ramo dei Iunii Silani, Silano è un personaggio non molto noto, a partire dalla sua parentela con gli altri membri della gensA.
Vedere Console suffetto e Marco Giunio Silano (console 54)
Marco Giunio Silano Torquato (console 19)
Rampollo di un'antica famiglia della gens Iunia, salita alla ribalta nella seconda metà del II secolo a.C. e nuovamente in epoca augustea, Silano vantava un'ascendenza di primaria importanza nel panorama politico romano, assumendo anche il cognomen TorquatoIG II2 4242.
Vedere Console suffetto e Marco Giunio Silano Torquato (console 19)
Marco Numidio Quadrato
Quadrato era figlio della sorella di Marco Aurelio, Annia Faustina Cornificia e di un senatore romano che fu console suffetto nel 146: Caio Numidio (o Ummidio) Quadrato Anniano Vero.
Vedere Console suffetto e Marco Numidio Quadrato
Marco Nummio Ceionio Albino
Potrebbe essere stato figlio di Marco Nummio Senecio Albino, console nel 227, fratello di Marco Nummio Tusco, console nel 258, e padre di Marco Nummio Ceionio Annio Albino.
Vedere Console suffetto e Marco Nummio Ceionio Albino
Marco Oclatinio Avvento
Di umile condizione, fece la carriera militare partendo da gradi subordinati: membro degli speculatores ("esploratori" o meglio "addetti allo spionaggio"), centurione dei frumentarii ("corrieri" o, meglio, "polizia segreta" addetta alla sicurezza interna), fino a divenire, sotto l'imperatore Settimio Severo, princeps peregrinorum ("responsabile degli stranieri" ovvero, il Capo dei Servizi Segreti dell'Impero).
Vedere Console suffetto e Marco Oclatinio Avvento
Marco Pedone Vergiliano
Fu console nell'anno 115 con Lucio Vipstano Messalla come collega. In quell'anno Vergiliano fu ucciso prematuramente nella sua tenuta da un terremoto in Antiochia.
Vedere Console suffetto e Marco Pedone Vergiliano
Marco Sedazio Severiano
Un'iscrizione romana trovata nella moderna Poitiers (l'antica Lemonum della Gallia romana, in un'area abitata dai Pittoni) menziona Severiano ed indica questo come il suo luogo di nascita.
Vedere Console suffetto e Marco Sedazio Severiano
Marco Silio Messalla
Messalla fu console suffetto nel 193, da maggio a giugno. Ricevette l'annuncio da parte di Settimio Severo, che si stava muovendo verso Roma, che gli assassini del suo predecessore Pertinace dovevano essere messi agli arresti.
Vedere Console suffetto e Marco Silio Messalla
Marco Valerio Levino
Levino era probabilmente il nipote di Publio Valerio Levino, console nel 280 a.C.. Fu eletto una prima volta console nel 220 a.C. e una seconda nel 210 a.C..
Vedere Console suffetto e Marco Valerio Levino
Marco Valerio Messalla (console 32 a.C.)
Valerio Messalla, un membro della gens patrizia Valeria, era figlio di Marco Valerio Messalla Rufo, console nel 53 a.C. In quell'anno, fu nominato triumvir monetalis.
Vedere Console suffetto e Marco Valerio Messalla (console 32 a.C.)
Marco Valerio Messalla Appiano
Generalmente si crede che fosse figlio di Appio Claudio Pulcro (console nel 38 a.C.) e di sua moglie, di cui non si conosce il nome.
Vedere Console suffetto e Marco Valerio Messalla Appiano
Marco Valerio Messalla Corvino
Membro dell'antica gens Valeria, di ideali repubblicani, nella battaglia di Filippi combatté al fianco di Bruto e Cassio. Passò poi dalla parte di Antonio ed infine entrò nelle file di Ottaviano.
Vedere Console suffetto e Marco Valerio Messalla Corvino
Marco Vipstano Gallo
Originario di una famiglia probabilmente della zona di Cliternia, tra i Sabini e gli EquiRonald Syme, Roman Papers, II, ed. by Ernst Badian, Oxford, Clarendon Press, 1979, pp.
Vedere Console suffetto e Marco Vipstano Gallo
Marco Vitorio Marcello
Marcello fu un grande amico e allievo del retore Quintiliano e del poeta Stazio, e fu eletto consul suffectus nel 105, con Gaio Cecilio Strabone.
Vedere Console suffetto e Marco Vitorio Marcello
Milonia Cesonia
Poco si sa sulla famiglia di origine di Cesonia: sua madre era Vistilia, una nobildonna sposata più volte e con sette figli.
Vedere Console suffetto e Milonia Cesonia
Opitero Verginio Tricosto Esquilino
Opitero Verginio apparteneva alla ''Gens'' Verginia e portava, come il nipote, Lucio Verginio Tricosto Esquilino, tribuno consolare nel 402 a.C., lagnomen di Esquilino perché viveva sul colle omonimo.
Vedere Console suffetto e Opitero Verginio Tricosto Esquilino
Petronio Arbitro
Basandosi su passi del Satyricon e su un riferimento fatto da Gaio Sollio Sidonio Apollinare, alcuni critici hanno ipotizzato che Petronio fosse nato a Massalia (Marsiglia) intorno al 27.
Vedere Console suffetto e Petronio Arbitro
Pomponiano (I secolo d.C.)
, grande amico di Plinio il Vecchio.
Vedere Console suffetto e Pomponiano (I secolo d.C.)
Pomponio Basso (console 211)
Figlio probabilmente di Gaio Pomponio Basso Terenziano, console suffetto nel 193 circa, Basso divenne console ordinario posterior nel 211; tra il 212 e il 217 fu legato (governatore) della provincia della Mesia (Inferiore o Superiore).
Vedere Console suffetto e Pomponio Basso (console 211)
Popilio Pedone Aproniano
Era figlio di Gaio Popilio Carone Pedone, che fu consul suffectus nell'anno 147; la sua vita politica si svolse durante i principati di Marco Aurelio, Commodo, Pertinace e Settimio Severo.
Vedere Console suffetto e Popilio Pedone Aproniano
Porfirio
Seguace della dottrina neoplatonica, Porfirio fu allievo di Plotino e maestro di Giamblico.
Vedere Console suffetto e Porfirio
Potito Valerio Messalla
Era probabilmente un figlio di Marco Valerio Messalla Rufo, console del 53 a.C., e quindi fratello di Marco Valerio Messalla, console suffetto nel 32 a.C. Ebbe probabilmente due figli: Manio Valerio Messalla Potito e Lucio Valerio Messalla Voleso, console del 5.
Vedere Console suffetto e Potito Valerio Messalla
Publio Cazio Sabino
Probabilmente di origine italica, durante la sua prefettura urbana fece incidere delle iscrizioni a Ercole a Roma e ai Dioscuri a Ostia. Fu console suffetto, in data ignota.
Vedere Console suffetto e Publio Cazio Sabino
Publio Clodio Trasea Peto
Publio Clodio Trasea Peto nacque da una famiglia illustre e agiata proveniente da Padova; non è nota né la data né il luogo di nascita, se sia Roma o Padova, con cui mantenne stretti legami come dimostra la partecipazione ai festeggiamenti in onore del fondatore, Antenore.
Vedere Console suffetto e Publio Clodio Trasea Peto
Publio Cornelio Anullino (console 199)
Anullino era originario di Illiberis (Granada), in Hispania Baetica. Il suo primo ufficio importante fu probabilmente il consolato suffetto nell'anno 175; fu poi proconsole di Baetica e comandante della Legio VII ''Gemina'', al comando della quale fece parte della forza che respinse una invasione di Mauri nel 177.
Vedere Console suffetto e Publio Cornelio Anullino (console 199)
Publio Cornelio Dolabella
Appiano indica come data di nascita di Dolabella il 69 a.C. Questa data, tuttavia, è difficilmente compatibile con gli incarichi che Dolabella ebbe a ricoprire negli anni successivi (in particolare, sarebbe stato ammiraglio di una flotta e supervisore della sua realizzazione a meno di vent'anni).
Vedere Console suffetto e Publio Cornelio Dolabella
Publio Cornelio Maluginense Cosso
Nel 395 a.C. fu eletto tribuno consolare con Publio Cornelio Scipione, Cesone Fabio Ambusto, Lucio Furio Medullino, Quinto Servilio Fidenate e Marco Valerio Lactucino MassimoTito Livio, "Ab Urbe Condita", V, 2, 24.
Vedere Console suffetto e Publio Cornelio Maluginense Cosso
Publio Cornelio Tacito
Fu autore di varie e numerose opere: lAgricola (De vita Iulii Agricolae), sulla vita del suocero Gneo Giulio Agricola e in particolare sulle sue imprese militari in Britannia; la Germania (De origine et situ Germanorum), monografia etnografica sull'origine, i costumi, le istituzioni, le pratiche religiose e il territorio delle popolazioni germaniche fra il Reno e il Danubio; le Storie (Historiae), prima grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dall'anno dei quattro imperatori (69) all'assassinio di Domiziano (96); gli Annali (Ab excessu Divi Augusti libri), seconda grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dalla morte di Augusto (14) alla morte di Nerone (68).
Vedere Console suffetto e Publio Cornelio Tacito
Publio Elvio Pertinace (figlio)
Publio Elvio Pertinace nacque nel 181 circa, dall'omonimo padre, un generale di rilievo sotto l'imperatore Marco Aurelio, e da Flavia Taziana (Flavia Titiana), figlia del senatore Tito Flavio Sulpiciano.
Vedere Console suffetto e Publio Elvio Pertinace (figlio)
Publio Marzio Vero
Le origini e i primi gradini della carriera di Marzio Vero sono poco conosciuti; forse fu originario di Tolosa, ma anche questa ipotesi è dubbia.
Vedere Console suffetto e Publio Marzio Vero
Publio Minucio Augurino
Console nel 492 a.C. con il collega Tito Geganio Macerino, era il fratello di Marco Minucio Augurino, console nel 497 e nel 491 a.C. Ebbe due figli, che a loro volta raggiunsero la carica di console: Lucio Minucio Esquilino Augurino, suffetto nel 458 a.C. e Quinto Minucio Esquilino Augurino, console nel 457 a.C.
Vedere Console suffetto e Publio Minucio Augurino
Publio Ostorio Scapula
Era probabilmente figlio di Publio Ostorio Scapula, prefetto d'Egitto sotto Augusto. Nulla si sa sugli inizi della sua carriera.
Vedere Console suffetto e Publio Ostorio Scapula
Publio Settimio Geta (console 203)
Geta nacque a Leptis Magna, nella provincia d'Africa; era fratello di Settimio Severo, che in seguito sarebbe divenuto imperatore (193-211), anche se non è noto se fosse il fratello maggiore o minore.
Vedere Console suffetto e Publio Settimio Geta (console 203)
Publio Tullio Marso
Marso e il suo collega Faustino erano sconosciuti fino al ritrovamento di un diploma militare che li cita. Sono attestati esponenti della gens Tullia fino alla fine del II secolo e inizi del III, sia senatori che cavalieri che procuratori.
Vedere Console suffetto e Publio Tullio Marso
Quinto Aiacio Modesto Crescenziano
Di probabile origine italiana o africana, Modesto Crescenziano fu legato dell'Arabia (o tra il 198 e il 200 o tra il 202/203 e il 204); durante questo periodo (dunque tra il 198 e il 205), fu nominato console suffetto, mentre è attestata la sua presenza nel collegio sacerdotale dei Quindecimviri sacris faciundis.
Vedere Console suffetto e Quinto Aiacio Modesto Crescenziano
Quinto Aterio
Sposato con Vipsania Attica (probabilmente figlia di Marco Vipsanio Agrippa e Cecilia Attica), ebbe tra i suoi discendenti un figlio, Decimo Aterio Agrippa, anch'egli console nel 22 ed un nipote, Quinto Aterio Antonino, console nel 53.
Vedere Console suffetto e Quinto Aterio
Quinto Cedicio
Quinto Cedicio fu eletto console nel 256 a.C. con Lucio Manlio Vulsone Longo, ma morì durante l'anno del suo consolato. Marco Atilio Regolo fu nominato console suffetto.
Vedere Console suffetto e Quinto Cedicio
Quinto Edio Lolliano Plauzio Avito
Avito era originario di Pollentia (Pollenzo, in Liguria); proveniva da una famiglia di rango senatoriale, con il padre, Quinto Edio Rufo Lolliano Genziano, che fu console suffetto intorno al 186, e il fratello, Edio Lolliano Terenzio Genziano che fu console ordinario nel 211.
Vedere Console suffetto e Quinto Edio Lolliano Plauzio Avito
Quinto Fabio Massimo (console 45 a.C.)
Massimo era un membro della gens patrizia dei Fabii. Suo padre era Quinto Fabio Massimo, figlio di Quinto Fabio Massimo Allobrogico, console nel 121 a.C. Anche il suo bisnonno, Quinto Fabio Massimo Emiliano, era un console, nominato nel 145 a.C. Si mise in luce la prima volta nel 59 a.C. quando, insieme a Marco Celio Rufo, processò Gaio Antonio Ibrida per estorsione nella sua provincia della Macedonia.
Vedere Console suffetto e Quinto Fabio Massimo (console 45 a.C.)
Quinto Fulvio Flacco
*Quinto Fulvio Flacco - console nel 237 a.C., 224 a.C., 212 a.C., 209 a.C.
Vedere Console suffetto e Quinto Fulvio Flacco
Quinto Fulvio Flacco (console 180 a.C.)
Figlio del console omonimo, nel 187 a.C. fu pretore in Sardegna. Si candidò per ben tre volte al consolato, senza però mai essere eletto; divenne finalmente console suffetto nel 180 a.C. alla morte del padre adottivo Gaio Calpurnio Pisone.
Vedere Console suffetto e Quinto Fulvio Flacco (console 180 a.C.)
Quinto Laronio
Come attestano alcune epigrafi ritrovate nel municipium calabrese, esercitò la censoria potestas come "quattuorvir iuri dicundo" e la carica di pontifex maximus.
Vedere Console suffetto e Quinto Laronio
Quinto Marcio Barea Sorano
Sorano era figlio dell'omonimo Quinto Marcio Barea Sorano, console suffetto nel 34 e due volte governatore d'Africa; suo fratello era Quinto Marcio Barea Sura, amico del futuro imperatore Vespasiano.
Vedere Console suffetto e Quinto Marcio Barea Sorano
Quinto Marcio Barea Sorano (console 34)
Sorano fu console suffetto nel 34 con Tito Rustio Nummio Gallo e proconsole in Africa nel 41-43. Sorano era anche uno dei quindecimviri sacris faciundis, il collegio di sacerdoti romani incaricati della cura degli oracoli sibillini, oltre ad essere stato nominato fetial.
Vedere Console suffetto e Quinto Marcio Barea Sorano (console 34)
Quinto Marcio Barea Sura
Sura fu un membro della gens Marcia poiché figlio di Quinto Marcio Barea Sorano, console suffetto nel 34; suo fratello era quindi Quinto Marcio Barea Sorano, console suffetto nel 52.
Vedere Console suffetto e Quinto Marcio Barea Sura
Quinto Mecio Leto
Intorno al 185 Leto divenne governatore della provincia d'Asia; nel 200-203 governò l'Egitto. Nel 205 divenne, assieme ad Emilio Papiniano, il nuovo prefetto del pretorio, in sostituzione di Gaio Fulvio Plauziano, giustiziato per volere del genero Caracalla; tale carica venne mantenuta probabilmente fino al 211, anno in cui Caracalla divenne l'unico imperatore dopo la morte del padre Settimio Severo.
Vedere Console suffetto e Quinto Mecio Leto
Quinto Pompeio Sosio Falcone
Falcone era originario della Sicilia: suo padre, Quinto Pompeo Senecione Sosio Prisco, fu console nel 169, suo nonno era Quinto Pompeo Sosio Prisco (console nel 149), suo bisnonno era Quinto Pompeo Falcone (console suffetto nel 108).
Vedere Console suffetto e Quinto Pompeio Sosio Falcone
Quinto Pompeo Falcone
Il suo nome completo era Quintus Roscius Coelius Murena Silius Decianus Vibullius Pius Iulius Eurycles Herculanus Pompeius Falco.
Vedere Console suffetto e Quinto Pompeo Falcone
Quinto Tineio Sacerdote
Sacerdote proveniva da una nobile famiglia, probabilmente originaria di Volaterrae, in Etruria. Era figlio di Quinto Tineio Sacerdote Clemente, che era stato console nel 158; i consoli dell'anno 182 e 195, rispettivamente Quinto Tineio Rufo e Quinto Tineio Clemente, erano suoi fratelli.
Vedere Console suffetto e Quinto Tineio Sacerdote
Quinto Volusio Saturnino
Figlio di Lucio Volusio Saturnino e di Cornelia Lentula, di famiglia senatoria, fu consul suffectus insieme a Publio Cornelio Scipione nel 56 d.C. e, forse negli stessi anni, succedendo al padre, fu anche sodalis Augustalis e sodalis Titius.
Vedere Console suffetto e Quinto Volusio Saturnino
Ragonio Venusto
Venusto era originario del centro veneto di Oderzo, da cui proveniva la gens Ragonia. Lucius Ragonius Urinatius Larcius Quintianus, probabilmente suo nonno, fu il primo della famiglia a giungere al rango senatoriale, sotto l'imperatore Marco Aurelio; dopo il 180 ricevette da Commodo i dona miliaria, mentre qualche anno dopo, ma prima del 193, fu console suffetto.
Vedere Console suffetto e Ragonio Venusto
Regaliano
La fonte principale per la vita di Regaliano è la poco affidabile Historia Augusta, che lo elenca fra i Trenta Tiranni. Altre fonti sono Eutropio, che lo chiama Trebelliano, ed Aurelio Vittore nell'Epitome, dove lo chiama Regillianus.
Vedere Console suffetto e Regaliano
Romulea (città antica)
Romulea era una città sannita di incerta localizzazione. Descritta da Tito Livio (X, 17) come una delle più opulente città del Sannio, fu depredata nel 296 a.C. dai Romani nel corso della guerre sannitiche.
Vedere Console suffetto e Romulea (città antica)
Rupilia Faustina
Figlia di Salonina Matidia e del console suffetto Lucio Scribonio Libone Rupilio Frugi Bono: di conseguenza, l'imperatore Traiano era lo zio materno di sua madre.
Vedere Console suffetto e Rupilia Faustina
Servio Sulpicio Camerino (console 393 a.C.)
Servio Sulpicio Camerino, figlio di Quinto Sulpicio Camerino Cornuto., apparteneva alla famiglia patrizia romana della ''gens'' Sulpicia.
Vedere Console suffetto e Servio Sulpicio Camerino (console 393 a.C.)
Sesto Attio Suburano Emiliano
equites, prefetto del pretorio dal 98 al 101 e console suffetto nel 101 e nel 104 sotto l'imperatore Traiano.
Vedere Console suffetto e Sesto Attio Suburano Emiliano
Sesto Giulio Severo
Severo era un patrizio che tra il 120 e il 126 ricoprì diversi incarichi militari in Pannonia superiore, durante i quali dimostrò le sue qualità di stratega.
Vedere Console suffetto e Sesto Giulio Severo
Sesto Vitulasio Nepote
Figlio di un certo Lucio e proveniente dalla zona vestina, probabilmente dalla città di Aveia, possedeva diversi terreni nella sua zona di origine e una domus nella città di Roma.
Vedere Console suffetto e Sesto Vitulasio Nepote
Spurio Furio Medullino Fuso (console 464 a.C.)
Furio Medellino fu eletto console nel 464 a.C., con Aulo Postumio Albo Regillense, nell'anno i cui Roma combatte contro gli Equi.
Vedere Console suffetto e Spurio Furio Medullino Fuso (console 464 a.C.)
Spurio Lucrezio Tricipitino
Tricipitino era un membro del Senato romano durante il regno di Tarquinio e fu nominato dal re Praefectus urbi, quando Tarquinio si dovette allontanare da Roma per portare la guerra ad Ardea.
Vedere Console suffetto e Spurio Lucrezio Tricipitino
Storia della letteratura latina (31 a.C. - 14 d.C.)
Con letteratura latina augustea si intende un periodo della storia della letteratura latina il cui inizio è convenzionalmente fissato nel 31 a.C. (anno della fine della Repubblica romana con la battaglia di Azio), e la cui fine con la morte del primo imperatore romano, Augusto, nel 14 d.C..
Vedere Console suffetto e Storia della letteratura latina (31 a.C. - 14 d.C.)
Storiografia romana
La storiografia romana deve ai Greci l'invenzione di questo genere letterario. I Romani ebbero grandi modelli su cui basare le loro opere, come Erodoto e Tucidide.
Vedere Console suffetto e Storiografia romana
Tabula Clesiana
La Tabula Clesiana (o tavola anaunense o edictum Claudi de civitate Anaunorum) è una lastra di bronzo recante un'epigrafe latina, scoperta nel 1869 presso la località Campi Neri di Cles (TN).
Vedere Console suffetto e Tabula Clesiana
Tettio Giuliano
Tettio Giuliano fu molto legato agli ambienti militari, poiché già nel 68-69 era comandante della legio VII Claudia. Nel 70, quand'era pretore, Licinio Muciano riuscì a convincere il Senato Romano a poter presiedere la prima seduta, togliendo così l'onore a Giuliano.
Vedere Console suffetto e Tettio Giuliano
Tiberio Giulio Candido Mario Celso
Non si hanno notizie certe delle origini, probabilmente è originario della provincia d'Asia o di Lidia. Forse è il fratello di Lucio Giulio Marino, che è originario della provincia di Siria, console suffetto nel 93 sotto l'imperatore Domiziano, successivamente governatore della Mesia negli anni 94-97, come è possibile sia lo zio di Lucio Cecilio Iulius Marinus Simplex, console suffetto nel 101.
Vedere Console suffetto e Tiberio Giulio Candido Mario Celso
Tiberio Giulio Celso Polemeano
Celso nacque verso il 45 in una famiglia di origine greca a Efeso o a Sardi. La famiglia era di Sardi, ed alcuni membri erano sacerdoti a Roma.
Vedere Console suffetto e Tiberio Giulio Celso Polemeano
Tiberio Giulio Pollieno Auspice
Giulio Pollieno Auspice, era membro della gens italica dei Pollienii, e figlio probabilmente di Pollieno Auspice (console al tempo di Commodo), anche se alcuni studiosi hanno sostenuto si tratterebbe della stessa persona.
Vedere Console suffetto e Tiberio Giulio Pollieno Auspice
Tiberio Manilio Fusco
Fusco era probabilmente originario dell'Italia o della Hispania: in queste zone erano infatti molto diffusi i Manilii (o Manlii) con praenomen Tiberio.
Vedere Console suffetto e Tiberio Manilio Fusco
Tiberio Pollenio Armenio Peregrino
Peregrino proveniva da una famiglia dell'alta nobiltà italica, che aveva avuto esponenti dell'apparato statale nelle sue file già dal II secolo, essendo stata in rapporti con la dinastia severiana.
Vedere Console suffetto e Tiberio Pollenio Armenio Peregrino
Tito Flavio Postumio Varo
La sua carriera politica e militare è attestata da tre iscrizioni, due (e) ritrovate a Roma e una ritrovata a Caerleon, in quella che era la provincia della Britannia Inferior, dove restaurò un tempio di Diana.
Vedere Console suffetto e Tito Flavio Postumio Varo
Tito Flavio Sabino (console 47)
Fu il primogenito di Tito Flavio Sabino ed ebbe un figlio, anch'egli chiamato Tito Flavio Sabino. Con il suo fratello minore Vespasiano, servì nella conquista romana della Britannia nel 43, durante il regno dell'imperatore Claudio.
Vedere Console suffetto e Tito Flavio Sabino (console 47)
Tito Flavio Sabino (console 69)
Sabino era figlio di Tito Flavio Sabino (console 47), fratello maggiore del generale, e poi imperatore, Tito Flavio Vespasiano.
Vedere Console suffetto e Tito Flavio Sabino (console 69)
Tito Flavio Sulpiciano
Sulpiciano nacque a Hierapatna, a Creta, da una famiglia di rango senatoriale; la sua carriera non è nota con precisione, ma all'inizio degli anni 170 fece parte del collegio religioso di rango senatoriale degli Arvali.
Vedere Console suffetto e Tito Flavio Sulpiciano
Tito Verginio Tricosto Rutilo
Tito Verginio apparteneva alla ''gens'' Verginia, una delle più antiche gens patrizie dell'antica Roma i cui membri conosciuti sono vissuti nel primo periodo della Repubblica romana.
Vedere Console suffetto e Tito Verginio Tricosto Rutilo
Traiano
Traiano nacque nella città di Italica, colonia di italici nella provincia dell'Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). La gens Ulpia di cui faceva parte proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi.
Vedere Console suffetto e Traiano
Vagellio
Di Vagellio abbiamo pochissime notizie. Potrebbe identificarsi con il consul suffectus del 44 d.C. e con il declamator di cui parla Giovenale.
Vedere Console suffetto e Vagellio
Valgio Rufo
Gaio Valgio Rufo apparteneva al ceto elevato romano e visse nella seconda metà del I secolo a.C.. Ebbe una buona formazione retorica, come era prassi per i giovani che si avviavano alla politica: si collocò, infatti, politicamente nell'area vicina ad Augusto e fu consul suffectus.
Vedere Console suffetto e Valgio Rufo
Virio Lupo (console 278)
Virio Lupo fu console suffetto, probabilmente prima del 275, e, come consolare, venne assegnato alla regio II Caelimontium, uno dei quartieri di Roma, secondo la pratica iniziata dall'imperatore Alessandro Severo di assegnare un consolare a ciascuna regio.
Vedere Console suffetto e Virio Lupo (console 278)
Conosciuto come Console suffectus, Consul suffectus.