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Cristoforo di Messisbugo

Indice Cristoforo di Messisbugo

Non si hanno molte notizie sulla vita di Cristoforo di Messisbugo (la forma unita del cognome è usata solo nella riedizione del suo trattato del 1561).

Indice

  1. 31 relazioni: Aceto, Aceto sopraffino, Alfonso della Viola, Alimentazione medievale, Banchetto, Banchetto rinascimentale, Biancomangiare, Cappelletti, Castello Estense, Caviale, Crema chantilly, Cucina dei Gonzaga, Cucina emiliana, Cucina ferrarese, Cucina napoletana, Monastero di Sant'Antonio in Polesine, Morti il 10 novembre, Morti nel 1548, Pasticcio di maccheroni alla ferrarese, Persone di nome Cristoforo, Ricettario, Rotella tagliapasta, Salama da sugo, Salsiccia gialla fina, Scalco, Sopa coada, Tagliatelle, Torchio da pasta, Torta delle rose, Tortellini, Zuppa con noodle.

Aceto

Viene definito aceto il liquido acido che è ottenuto grazie all'azione di batteri Gram-negativi del genere Acetobacter, che, in presenza di aria e acqua, ossidano l'etanolo contenuto nel vino, nel sidro, nella birra, nell'idromele (da cui si ricava l'aceto di miele) e in altre bevande alcoliche fermentate, oppure in altre materie prime quali malti, riso e frutta (anche mosto cotto), trasformandolo in acido acetico.

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Aceto sopraffino

L’aceto sopraffino è un tipo di aceto invecchiato a base di mosto crudo di uve a bacca rossa. Ideato nella Casa Ducale Estense da Cristoforo di Messisburgo.

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Alfonso della Viola

Alfonso nacque in una famiglia di musicisti, della quale tuttavia non si è ancora in grado di chiarire le relazioni di parentela.

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Alimentazione medievale

Con alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del Medioevo, un'epoca che si estende, per convenzione, dal 476 al 1492.

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Banchetto

Il banchetto è un pasto collettivo contrassegnato da un carattere di ritualità. Il pasto costituiva spesso, già in origine, un atto dotato di valenza rituale e religiosa: conservavano tale carattere non solo i banchetti rituali delle divinità, dei morti, delle cerimonie pubbliche, ma anche i pranzi privati cui assistevano, gli dei onnipresenti.

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Banchetto rinascimentale

Il banchetto rinascimentale è una forma d'arte che unisce il gusto dello spettacolo alla musica e alla tavola. È una rappresentazione del potere che si esprime per mezzo dell'ostentazione dei simboli della tavola attraverso i quali è esaltata la grandezza del principe.

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Biancomangiare

Il biancomangiare o bianco mangiare è un dolce tipico inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).

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Cappelletti

I cappelletti sono un formato di pasta all'uovo ripiena tradizionale della cucina romagnola e emiliana. Sono diffusi, seppur con differenti dimensioni e ripieni, in tutta la Romagna e nelle province emiliane di Ferrara e Reggio Emilia, oltre che nelle Marche e in Umbria.

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Castello Estense

Il Castello Estense, anche chiamato Castello di San Michele, è il monumento più rappresentativo della città di Ferrara. Si trova al centro della città rinascimentale e con le sue quattro torri permette una vista panoramica sull'intero territorio.

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Caviale

Il caviale è un alimento che si ottiene attraverso la lavorazione e salatura di uova delle diverse specie di storione, cioè di pesci che appartengono alla famiglia Acipenseridae.

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Crema chantilly

La crema chantilly è un dolce composto da panna montata e zucchero a velo, aromatizzata alla vaniglia, utilizzata per farcire e decorare prodotti di pasticceria.

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Cucina dei Gonzaga

I Gonzaga di Mantova, oltre alla raffinatezza della loro corte, sono anche ricordati per l'arte della cucina, definita da molti “di principi e di popolo”, perché hanno saputo coniugare piatti tipicamente popolari (esempio, la polenta fritta spolverata di zucchero) con piatti decisamente più elaborati, vanto dei numerosissimi cuochi che si sono alternati alla loro corte.

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Cucina emiliana

La cucina emiliana, come nella maggior parte delle regioni italiane, più che una cucina, è una costellazione di cucine che, in Emilia, rappresenta il risultato di quasi otto secoli di autonomia delle città emiliane, dall'età dei Comuni all'Unità d'Italia, e del ruolo di vere e proprie capitali esercitato a lungo dai centri maggiori.

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Cucina ferrarese

La cucina ferrarese raccoglie i piatti e le preparazioni dell'arte culinaria della provincia di Ferrara.

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Cucina napoletana

La cucina napoletana pone le sue radici storiche nel periodo greco-romano. Si è poi progressivamente arricchita nel corso dei secoli successivi, attraverso l'influsso cortigiano delle differenti dinastie che si sono susseguite al governo della città e del territorio circostante.

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Monastero di Sant'Antonio in Polesine

Il monastero di Sant'Antonio in Polesine è un complesso monastico di fede cristiana cattolica retto da monache dell'ordine di San Benedetto situato a Ferrara in via Gambone 17.

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Morti il 10 novembre

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Morti nel 1548

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Pasticcio di maccheroni alla ferrarese

Il pasticcio di maccheroni alla ferrarese, chiamato anche pasticcio di maccheroni o pasticcio alla ferrarese (o pastiz in dialetto ferrarese), è un primo piatto tipico della città di Ferrara.

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Persone di nome Cristoforo

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Ricettario

Un ricettario è una raccolta di ricette. Il significato più comune è legato alla culinaria, ma non mancano, soprattutto nel campo dei mestieri e delle arti del Medioevo, ricettari medici e tecnici.

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Rotella tagliapasta

La rotella tagliapasta o speronella è un piccolo attrezzo domestico usato in cucina per ritagliare in maniera precisa la sfoglia di pasta. Anticamente chiamata "sperone", la sua forma ricorda lo sperone utilizzato dai cavalieri.

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Salama da sugo

La salama da sugo, o anche salamina da sugo, è un salume particolare di carni di maiale tipico della provincia di Ferrara da consumare dopo cottura.

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Salsiccia gialla fina

La salsiccia gialla fina (in dialetto modenese: sulzezza zala bouna e fina) è una variante di salsiccia tipica della cucina modenese. La ricetta è inclusa nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali emiliani e romagnoli.

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Scalco

Scalco è un termine medioevale che deriva dal latino scalcus e significa servitore. Lo scalco non va confuso né con il capocuoco, come molti credono, né con il trinciante, cioè con colui che disossava e affettava le carni cucinate.

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Sopa coada

La sópa coàda (traducibile dal veneto con "zuppa covata") è una pietanza tipica della cucina trevigiana. Si tratta di un pasticcio di piccione dalla consistenza piuttosto asciutta, tanto che talvolta viene accompagnato da una tazza di brodo bollente da consumare a parte o da versarvi sopra.

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Tagliatelle

Le tagliatelle sono una pasta all'uovo tipica dell'Emilia e della Romagna e diffuse nella cucina tradizionale del Centro e Nord Italia. Il loro nome deriva dal verbo "tagliare", dato che tradizionalmente si ottengono stendendo la pasta in sfoglia sottile e tagliandola, dopo averla arrotolata.

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Torchio da pasta

Il torchio da pasta è una macchina utilizzata per la produzione casalinga, artigianale e industriale di pasta alimentare tramite trafilatura.

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Torta delle rose

La torta delle rose o torta a rose è un dolce tipico della cucina mantovana e cucina bresciana ed è realizzata con pasta lievitata ricca di burro e zucchero che viene arrotolata e disposta nella teglia assumendo la caratteristica forma di un cesto di boccioli di rose, da cui il nome.

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Tortellini

I tortellini (turtléin in dialetto modenese, turtlén in dialetto bolognese) sono una pasta all'uovo ripiena, tipica di Bologna e di Modena. Sono tradizionalmente cotti e serviti in brodo in occasione di feste religiose, come Natale o Pasqua.

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Zuppa con noodle

La zuppa con noodle (in inglese noodle soup) è una zuppa preparata con diversi tipi di pasta lunga tipica delle cucine asiatiche, che può essere di riso, grano, all'uovo ecc.

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Conosciuto come Cristoforo di Messisburgo.