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18 relazioni: Arinteo, Barbaro, Battaglia di Tiatira, Campagna sasanide di Giuliano, Campagne galliche di Valentiniano I, Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II, Comes domesticorum, Consoli tardo imperiali romani, Dagalaifo (disambigua), Flavio Claudio Giuliano, Flavio Valente Giovino, Invasioni barbariche del IV secolo, Leone (magister officiorum), Lucilliano, Lupicino, Magister militum, Nevitta, Valentiniano I.
Arinteo
Nel 355 era tribuno della schola armaturarum (una delle unità di cavalleria della guardia imperiale) in Rezia, sotto l'imperatore Costanzo II.
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Barbaro
Barbaro (bárbaros, passato in latino come barbarus) è la parola onomatopeica con cui gli antichi greci indicavano gli stranieri (letteralmente i "balbuzienti"), cioè coloro che non parlavano greco, e quindi non erano di cultura greca.
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Battaglia di Tiatira
La battaglia di Tiatira fu combattuta nel 366 a Tiatira in Lidia (moderna Akhisar in Turchia), tra l'esercito dell'imperatore romano Valente e l'esercito dell'usurpatore Procopio condotto dal generale Gomoario, il quale disertò Procopio con le proprie truppe.
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Campagna sasanide di Giuliano
La campagna sasanide di Giuliano fu l'ultima operazione militare delle guerre romano sasanidi (224-363) voluta e comandata dell'imperatore romano Giuliano nel 363, allo scopo di conquistare il regno dei Sasanidi, all'epoca governato dal Re dei Re Sapore II.
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Campagne galliche di Valentiniano I
Le campagne galliche di Valentiniano I furono una serie di campagne militari e di operazioni di fortificazione della frontiera del Reno, compiute dall'imperatore romano Valentiniano I tra il 365 e il 374, volte a migliorare le difese della Gallia, minacciata soprattutto dagli Alemanni.
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Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II
Le campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II si svilupparono nel corso di trent'anni durante le guerre romano-sasanidi (224-363). La guerra iniziò nel 334/335 con una prima offensiva persiana di Sapore II contro le armate romane degli allora Cesari, Costanzo II e Annibaliano.
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Comes domesticorum
Il comes domesticorum era una figura dell'apparato militare dell'Impero romano. Questo comes comandava infatti i protectores domestici Nel 400, sotto l'imperatore Onorio, esistevano due comites domesticorum: il comes domesticorum peditum ed il comes domesticorum equitum, al comando rispettivamente delle unità di fanteria e cavalleria di protectores domestici.
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Consoli tardo imperiali romani
La lista dei consoli tardo imperiali romani dall'ascesa al trono di Diocleziano (nel 284) al 476 (caduta dell'Impero romano d'Occidente) e poi fino al 541, quale elenco successivo al precedente consoli alto imperiali romani.
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Dagalaifo (disambigua)
* Dagalaifo – comandante romano e console nel 366.
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Flavio Claudio Giuliano
Membro della dinastia costantiniana, fu Cesare in Gallia dal 355; un pronunciamento militare nel 361 e la contemporanea morte del cugino Costanzo II lo resero imperatore fino alla morte, avvenuta nel 363 durante la campagna militare in Persia.
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Flavio Valente Giovino
Sotto Giuliano fu magister armorum per Gallias, ma all'elevazione al trono di Gioviano venne destituito. Nel 365 era magister equitum, e fu scelto dall'imperatore Valentiniano I per sostituire Dagalaifo al comando delle truppe romane impegnate a contenere gli sconfinamenti degli Alamanni nel territorio imperiale; Giovino preparò ed equipaggiò bene le proprie truppe e attese la mossa degli Alamanni.
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Invasioni barbariche del IV secolo
Le invasioni barbariche del IV secolo (305-378) costituiscono un periodo quasi ininterrotto di scorrerie di genti armate, inizialmente per fini di saccheggio e bottino sulla scorta di quelle del secolo precedente e in seguito trasformate in migrazioni di massa di interi popoli, appartenenti alle popolazioni che gravitavano soprattutto lungo le frontiere settentrionali dell'Impero Romano.
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Leone (magister officiorum)
Nativo della Pannonia, era numerario di Dagalaifo nel 364; indagò sul sostegno per l'elezione di Valentiniano I a Nicea. Quando a Roma, nel 370, iniziarono le indagini contro l'uso della magia per danneggiare aristocratici e politici, Valentiniano mandò Leone, all'epoca divenuto notarius, ad affiancare e aiutare il prefetto dell'annona Massimino nelle indagini, nel corso delle quali molti furono torturati e poi messi a morte.
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Lucilliano
Nel 350 l'imperatore romano Costanzo II era alla frontiera orientale, al comando dell'esercito romano impegnato in una campagna contro i Sasanidi, quando fu raggiunto dalla notizia che suo fratello Costante I, imperatore in Occidente, era stato ucciso dall'usurpatore Magnenzio.
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Lupicino
Lupicino venne nominato (359) magister equitum dell'esercito della Gallia da Giuliano, cesare dell'imperatore romano Costanzo II, come successore di Severo.
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Magister militum
Magister militum (in latino: "comandante dei soldati") era un grado usato nel tardo Impero romano entrato in uso dalla fine del regno di Costantino I e poi evolutosi con Teodosio I. Era l'equivalente romano del Generale in quanto comandante supremo dell'esercito; più specificatamente il magister militum era a capo di un esercito in una Prefettura del pretorio mentre il magister militum praesentalis aveva il comando supremo dell'esercito.
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Nevitta
Nevitta, come molti altri ufficiali dell'esercito romano del tardo impero, era di origine barbarica (germanica o franca) e di religione pagana.
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Valentiniano I
Ufficiale di origine pannonica, affidò le regioni orientali al fratello minore Valente, e poco dopo, nel 367, associò al trono anche il figlio Graziano.
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Conosciuto come Dagalifo.