Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
UscenteArrivo
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Dichiarazione del clero di Francia

Indice Dichiarazione del clero di Francia

La Dichiarazione del clero di Francia, nota anche come Dichiarazione dei quattro articoli, è un documento prodotto nel 1681 dall'Assemblea del clero di Francia.

Indice

  1. 12 relazioni: Charles de Noyelle, Controriforma, Editto di Fontainebleau, François de Harlay de Champvallon, Gallicanesimo, Jacques Bénigne Bossuet, Luigi XIV di Francia, Papa Alessandro VIII, Papa Innocenzo XI, Pio VII e Napoleone, Primato papale, Storia del papato.

Charles de Noyelle

Nel 1661 Giovanni Paolo Oliva lo nominò suo assistente per le province tedesche: dopo la sua elezione al generalato si schierò dalla parte di papa Innocenzo XI nei suoi conflitti con Luigi XIV, intenzionato a rafforzare l'assolutismo a scapito delle prerogative papali, causando diversi problemi alla Compagnia in Francia; la posizione di compromesso adottata però nei confronti della Dichiarazione dei quattro articoli del 1682 suscitò l'indignazione del pontefice che tentò di sopprimere l'ordine impedendogli di ammettere novizi.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Charles de Noyelle

Controriforma

La Controriforma, talvolta definita anche Riforma cattolica, è stata la reazione della Chiesa cattolica alla Riforma protestante. Tale reazione fu caratterizzata dall'accoglimento di alcune istanze di rinnovamento ecclesiastico, che peraltro anche Lutero, Calvino e gli altri riformatori avevano messo in evidenza (formazione dei preti, dovere di residenza dei vescovi, lotta all’immoralità nel clero, etc.), ma anche da una reazione polemica e difensiva di fronte al protestantesimo, per evitare che altri cattolici passassero alle Chiese evangeliche, (per mezzo di catechismo, arte sacra, devozione popolare, etc.) e dalla repressione violenta del cristianesimo evangelico nel contesto di una collaborazione tra Papato e “Stati cattolici”, soprattutto la Spagna (attraverso il controllo della stampa, ruolo dell'Inquisizione romana, autodafé e roghi degli eretici, etc.).

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Controriforma

Editto di Fontainebleau

L'editto di Fontainebleau, emesso da Luigi XIV di Francia il 18 ottobre 1685, revocò l'Editto di Nantes di Enrico IV, che aveva confermato ai protestanti la libertà di culto e aveva concesso loro diritti politici, militari e territoriali.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Editto di Fontainebleau

François de Harlay de Champvallon

Harlay de Champvallon nacque a Parigi, nipote dell'omonimo François de Harlay de Champvallon, arcivescovo di Rouen, egli venne presentato all'abbazia di Jumièges immediatamente dopo aver lasciato il Collège de Navarre, e quando aveva appena ventisei anni succedette a suo zio nella carica di arcivescovo.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e François de Harlay de Champvallon

Gallicanesimo

Il gallicanesimo è quella dottrina politico-religiosa che tratta l'organizzazione della Chiesa cattolica in Francia (la Chiesa gallicana) in gran parte autonoma dal papa: essa ne contesta il potere assoluto, in favore dei consigli generali della Chiesa e dei sovrani nei loro Stati.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Gallicanesimo

Jacques Bénigne Bossuet

Originario di una famille de robe, fu dapprima inserito presso i Gesuiti di Digione (da cui ricevette un'educazione classica, propedeutica del greco e del latino); poi, a 15 anni, andò a Parigi, presso il Collegio di Navarra, per completare gli studi.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Jacques Bénigne Bossuet

Luigi XIV di Francia

La concezione di governo che lo ispirava è perfettamente sintetizzata nella celebre frase: «L'État, c'est moi!» («Lo Stato sono io!»). Per la sua durata il regno di Luigi XIV è al primo posto nella classifica dei regni più lunghi della storia seguito da Elisabetta II del Regno Unito.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Luigi XIV di Francia

Papa Alessandro VIII

Pietro Vito Ottoboni nacque a Venezia da Marco Ottoboni, patrizio veneto e cancelliere della Repubblica, e Vittoria Tornielli, ultimo di nove figli.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Papa Alessandro VIII

Papa Innocenzo XI

Di nobile famiglia comasca, Benedetto Odescalchi nacque da Livio e da Paola Castelli Giovanelli di Gandino. Personaggi appartenenti a questo casato sono segnalati nella città lariana sin dall'inizio del XV secolo.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Papa Innocenzo XI

Pio VII e Napoleone

Il 14 marzo 1800, il Conclave dei cardinali si riunì a Venezia (città libera dal dominio francese e sotto l'autorità di Vienna e del Sacro Romano Impero), per eleggere il nuovo Papa, dopo la morte di Pio VI.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Pio VII e Napoleone

Primato papale

Per primato papale s'intende l'autorità apostolica del vescovo della diocesi di Roma su tutta la Chiesa cattolica. Secondo la dottrina cattolica alla base di tale primato vi sono due attribuzioni di San Pietro: l'essere stato nominato da Gesù Cristo primo fra gli Apostoli (primato di Pietro) e l'essere stato il primo vescovo di Roma: L'origine della dottrina del Primato Papale è fatta risalire a Leone I (440 - 461) il quale si espresse nei termini di plenitudo potestatis.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Primato papale

Storia del papato

La storia del papato, ossia dell'istituzione ricoperta dal Papa come capo della Chiesa cattolica, secondo la dottrina cattolica, si estende dai tempi di Pietro ai giorni nostri.

Vedere Dichiarazione del clero di Francia e Storia del papato

Conosciuto come Dichiarazione dei quattro articoli, Quattro articoli gallicani.