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20 relazioni: Alessandro Fersen, Andrea Checchi, Carlo Rustichelli, Dhia Cristiani, Emilio Cigoli, Emma Baron, Gisella Monaldi, Giulio Panicali, Lionello De Felice, Lise Bourdin, Lydia Simoneschi, Marcella Rovena, Mario Serandrei, Massimo Girotti, Nanda Primavera, Nietta Zocchi, Renato Malavasi, Rita Livesi, Vittorio Nino Novarese, Xenia Valderi.
Alessandro Fersen
Fersen nacque a Łódź, nell'allora Polonia sotto dominazione russa, nel 1911 in una famiglia ebraica ashkenazita, ma crebbe in Italia, a Genova, dove vi si era stabilito coi genitori all'età di due anni.
Vedere Disperato addio e Alessandro Fersen
Andrea Checchi
Nato a Firenze, si trasferì giovanissimo a Roma per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia. Figlio del pittore fiorentino Arturo Checchi, fu pittore a sua volta, esponendo le sue opere in diverse mostre personali.
Vedere Disperato addio e Andrea Checchi
Carlo Rustichelli
Diplomato in pianoforte e composizione, dopo una breve parentesi teatrale esordisce nella musica da film con Gli ultimi filibustieri (1943).
Vedere Disperato addio e Carlo Rustichelli
Dhia Cristiani
Si diplomò al Centro sperimentale di cinematografia nel 1938. Dopo aver interpretato ruoli secondari in teatro (in cui recitò nella stagione 1945-1946 con Andreina Pagnani, Rossano Brazzi, Valentina Cortese e Carlo Ninchi in Strano interludio di Eugene Gladstone O'Neill ed in Les mal-aimés di François Mauriac) e al cinema, in cui interpretò, a fianco di Massimo Girotti e Clara Calamai, Ossessione di Luchino Visconti (1943), film che fu il precursore del neorealismo, nella metà degli anni quaranta abbandonò la recitazione (salvo un breve ritorno sul set nel 1955 nel film Tua per la vita di Sergio Grieco) e si dedicò interamente al doppiaggio, dove la sua voce delicata, suadente e sensuale è spesso riconoscibile per una "s" che conserva una lievissima traccia della sua origine romagnola, divenendo, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Andreina Pagnani, Giovanna Scotto e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione.
Vedere Disperato addio e Dhia Cristiani
Emilio Cigoli
Discendente dell'artista rinascimentale Lodovico Cardi, detto ''il Cigoli''. Il nonno Luigi era un attore del cinema muto che recitò diverse volte al fianco di Francesca Bertini.
Vedere Disperato addio e Emilio Cigoli
Emma Baron
Dopo essersi laureata in lettere, inizia a frequentare alcune compagnie filodrammatiche per debuttare successivamente nella compagnia di Maria Melato, per passare poi in quella di Marta Abba.
Vedere Disperato addio e Emma Baron
Gisella Monaldi
Nasce a Torino, mentre i genitori, gli attori Gastone Monaldi e Fernanda Battiferri, si trovavano nel capoluogo piemontese durante una tournée teatrale.
Vedere Disperato addio e Gisella Monaldi
Giulio Panicali
Di origini napoletane, era figlio del colonnello dei bersaglieri Oscar Panicali e di Lidia Gazzeri. Nel 1934 debuttò al cinema con Tenebre di Guido Brignone e, tra gli anni trenta e quaranta, interpretò altri pochi film come attore.
Vedere Disperato addio e Giulio Panicali
Lionello De Felice
Originario di Avellino, si trasferisce a Napoli dove si laurea in giurisprudenza; si sposta successivamente a Roma per seguire il corso di regia presso il Centro sperimentale di cinematografia, e per lavorare dal 1939 come segretario di edizione e aiuto regista soprattutto con Alessandro Blasetti, ma anche per altri registi.
Vedere Disperato addio e Lionello De Felice
Lise Bourdin
È la sorella di Roland Bourdin, animatore e drammaturgo radiofonico, amministratore dell'Orchestre de Paris e occasionalmente anche attore.
Vedere Disperato addio e Lise Bourdin
Lydia Simoneschi
Si stima che, in quarant'anni di carriera come doppiatrice, abbia prestato la propria voce in oltre cinquemila film.
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Marcella Rovena
In fuga dopo la battaglia di Caporetto, raggiunge Roma nel 1917. Sin da giovane frequenta piccole compagnie teatrali locali, per poi entrare nel 1928 in quella di Alfredo De Sanctis, quindi in quella di Armando Migliari, e poi prima attrice giovane con Dina Galli e Antonio Gandusio.
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Mario Serandrei
In alcuni film ha usato lo pseudonimo Sir Andrews.
Vedere Disperato addio e Mario Serandrei
Massimo Girotti
Ultimo di tre figli maschi, nato dal farmacista Giuseppe Girotti e da Maria Maraviglia, Massimo Girotti trascorse i primi anni nelle Marche, ma nel 1921 il padre, per permettere al figlio maggiore la frequenza del ginnasio, si trasferì a Roma con la famiglia prendendo casa nel quartiere Trieste.
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Nanda Primavera
Dotata di una buona voce da soprano, Nanda Primavera esordì al Teatro Quirino di Roma a soli sedici anni, nella compagnia di Carlo Lombardo, come protagonista dell'operetta La Duchessa del Bal Tabarin. Nel 1919 entrò nella compagnia fondata da Guido Riccioli che vent'anni dopo avrebbe sposato.
Vedere Disperato addio e Nanda Primavera
Nietta Zocchi
Dopo aver svolto una notevole carriera teatrale, si avvicinò al cinema nella seconda metà degli anni trenta, interpretando ruoli da caratterista.
Vedere Disperato addio e Nietta Zocchi
Renato Malavasi
Dopo aver frequentato i corsi di balletto e coreografia del Teatro dell'Opera, decide di indirizzarsi agli studi di recitazione e debuttare nel teatro dialettale, sarà nelle compagnie di Cesco Baseggio e dei Fratelli Micheluzzi, successivamente con Antonio Gandusio.
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Rita Livesi
Dopo il diploma in ragioneria si diploma nel 1937 al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Lavorò in teatro, cinema ed in televisione ma quasi sempre in ruoli secondari.
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Vittorio Nino Novarese
Nato a Roma nel 1907, frequenta i corsi di scenografia e costume presso la scuola d'arte della capitale. Dalla fine degli anni 20 lavora come aiuto costumista a arredatore presso compagnie teatrali e per le produzioni cinematografiche di film muti.
Vedere Disperato addio e Vittorio Nino Novarese
Xenia Valderi
Nata a Spalato si trasferisce ventenne a Roma, per tentare la carriera nel mondo del cinema, dopo alcuni provini debutta davanti alla cinepresa nel 1953, diretta da Gianni Puccini, in una piccola parte, poi sarà Antonioni a sceglierla per due film.