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Dolico

Indice Dolico

Il dolico (dólichos, "corsa lunga") era una gara di corsa di lunghezza variabile da 7, 12 o 24 volte lo stadio, introdotta nella quindicesima olimpiade dei giochi olimpici antichi, nel 720 a.C. In seguito divenne una delle gare consuete dei Giochi panellenici.

Indice

  1. 8 relazioni: Acanto di Sparta, Atletica leggera, Ergotele di Himera, Giochi Isolimpici, Giochi olimpici antichi, Giove (divinità), Pitagora di Laconia, Tempio dei giochi Isolimpici.

Acanto di Sparta

Vinse le gare di dolico e di diaulo nella XV Olimpiade (720 a.C.) e, secondo Pausania il Periegeta, fu il primo a gareggiare ai giochi nudo.

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Atletica leggera

Latletica leggera è un insieme di svariate discipline sportive che possono essere raggruppate in quattro categorie: corse, marce, concorsi (salti e lanci) e prove multiple.

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Ergotele di Himera

Nato a Cnosso, figlio di Filanore, Ergotele fu costretto a lasciare Creta a causa di una guerra civile. Si trasferì quindi in Sicilia, e divenne cittadino di Himera.

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Giochi Isolimpici

I Giochi Isolimpici o Italikà Romaia Sebastà Isolympia furono delle celebrazioni atletiche e religiose, istituite a Napoli presumibilmente nel 2 d.C in onore dell'imperatore Augusto.

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Giochi olimpici antichi

I Giochi olimpici antichi furono delle celebrazioni atletiche e religiose, svolte ogni quattro anni nella città di Olimpia, in Grecia, storicamente dal 776 a.C. al 393 d.C. Nell'antichità, si tennero in tutto 292 edizioni dei Giochi olimpici.

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Giove (divinità)

Giove (o Iuppiter, accusativo Iovem o Diespiter) fu il Dio della religione romana e italica, i cui simboli sono il fulmine e il tuono. Presente nel culto di tutti i popoli italici, esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea *dyeu- ("sfolgorare, risplendere"): nome che ricorre in gran parte degli antichi dialetti indoeuropei, dato che il greco Zeus Patér e l'indoario Dyauṣ Pitā (द्यौष् पिता) corrispondono all'italico Iuppiter/Diespiter.

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Pitagora di Laconia

Nativo della regione della Laconia, viene elencato da Eusebio di Cesarea come vincitore nella corsa allo stadio della XVI Olimpiade (716 a.C.); fu il primo vincitore spartano della corsa allo stadio, ma la sua corona non fu la prima vittoria lacedemone, perché Acanto di Sparta aveva vinto il diaulo e il dolico quattro anni prima.

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Tempio dei giochi Isolimpici

Il Tempio dei giochi Isolimpici è un antico edificio religioso edificato a Napoli nel 2 d.C. per volontà dell'imperatore romano Augusto. Tale edificio era dedicato al culto dei giochi suddetti, i quali si svolsero a Napoli, considerata al tempo "la città più greca d'Occidente".

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