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Eccidio del Castello Estense (1920)

Indice Eccidio del Castello Estense (1920)

Leccidio del Castello Estense è un episodio sanguinoso avvenuto il 20 dicembre 1920 nei pressi del castello Estense a Ferrara. e che portò alla morte 6 persone (quattro fascisti e due socialisti).

Indice

  1. 20 relazioni: Adelmo Niccolai, Casa del Fascio (Ferrara), Corso Martiri della Libertà (Ferrara), Cronologia della violenza squadrista in Italia 1919-1924, Eccidio del Castello Estense, Eccidio del Castello Estense (1943), Enea Venturi, Fatti di Cittadella, Fatti di Parma, Fatti di Sarzana, Giacomo Matteotti, Giovanni Minzoni, Girolamo Savonuzzi, Italo Balbo, Mario Cavallari, Raoul Caretti, Squadre d'azione, Squadrismo, Storia di Ferrara, Strage di Palazzo d'Accursio.

Adelmo Niccolai

Avvicinatosi alla politica durante il percorso di studi universitari compiuto a Bologna, Niccolai fu espulso dal Partito Socialista Italiano per le sue posizioni ostili al ministerialismo.

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Casa del Fascio (Ferrara)

L'ex Casa del Fascio di Ferrara è un edificio monumentale risalente alla fine degli anni venti, si trova a Ferrara in viale Cavour, al n. 75.

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Corso Martiri della Libertà (Ferrara)

Corso Martiri della Libertà, anticamente piazza del Commercio e piazza della Pace, a Ferrara, parte da corso Porta Reno ed arriva al corso della Giovecca, all'angolo con il Castello Estense.

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Cronologia della violenza squadrista in Italia 1919-1924

Il 13 aprile a Milano, in via Garigliano, nel quartiere Isola, un comizio socialista è sciolto con la forza dalle forze dell'ordine.

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Eccidio del Castello Estense

* Eccidio del Castello Estense – operato nel 1920 dai socialisti contro una manifestazione funebre organizzata dai Fasci Italiani di Combattimento in ricordo di Giulio Giordani, ucciso dalle Guardie rosse in occasione della Strage di Palazzo d'Accursio.

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Eccidio del Castello Estense (1943)

Leccidio del Castello Estense è la fucilazione di undici oppositori del regime fascista avvenuta nel novembre del 1943 a Ferrara. La vicenda è stata narrata da Giorgio Bassani nel racconto Una notte del '43 che è alla base del film La lunga notte del '43.

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Enea Venturi

Era figlio di Giuseppe Vittorio Venturi (1860-1936), proprietario di vasti latifondi nei comuni di Galliera, Malalbergo e San Pietro in Casale.

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Fatti di Cittadella

La definizione Fatti di Cittadella fa riferimento ad uno scontro armato tra un folto gruppo di squadristi fascisti ed i Carabinieri della Stazione di Cittadella, avvenuto l'8 maggio 1921 nel quadro delle violenze squadriste che investirono il Nord Est e l’Italia intera nel primo dopoguerra e per gran parte della prima metà degli anni Venti.

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Fatti di Parma

Con la locuzione fatti di Parma si intendono gli scontri avvenuti tra gli squadristi che assediavano la città di Parma e gli Arditi del Popolo, che la difesero insieme alle formazioni di difesa proletaria all'inizio dell'agosto 1922.

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Fatti di Sarzana

Con l'espressione fatti di Sarzana si fa riferimento agli accadimenti del 21 luglio 1921, quando si registrarono diversi scontri armati avvenuti nella città di Sarzana tra squadre d'azione fasciste e Carabinieri reali e Guardie regie del Regio Esercito, cui seguirono, ad opera della popolazione civile e degli Arditi del Popolo, alcuni episodi, pur violenti, di resistenza antifascista spontanea in risposta alle iniziali violenze squadriste.

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Giacomo Matteotti

Fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924 da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, a causa delle sue denunce delle illegalità commesse dalla nascente dittatura di Benito Mussolini.

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Giovanni Minzoni

Insignito della medaglia d'argento al valor militare durante il periodo da cappellano nel corso della prima guerra mondiale, e vicino alle posizioni cristiano-sociali del partito popolare, fu da sempre oppositore del fascismo e non mancò di mostrare la sua contrarietà e opposizione al nuovo regime che venne instaurato in Italia nel 1922.

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Girolamo Savonuzzi

Ingegnere capo del Comune di Ferrara contribuì con i suoi progetti, assieme al più giovane fratello Carlo e collaborando col podestà Renzo Ravenna, alla trasformazione ed all'ammodernamento del tessuto urbano della città estense.

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Italo Balbo

Iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 1920, fu prima squadrista e poi uno dei quadrumviri della marcia su Roma, diventando in seguito comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, quindi nel 1925 sottosegretario all'economia nazionale e poi alla Regia Aeronautica.

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Mario Cavallari

Mario Cavallari conseguì il diploma di laurea in giurisprudenza nell'ateneo bolognese poi tornò nella natale Portomaggiore ed aderì al Partito Socialista Italiano diventando consigliere comunale.

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Raoul Caretti

Raoul Caretti, subito dopo la fine della prima guerra mondiale, fu segretariato provinciale delle Opere federate di Assistenza e propaganda, fu legato al nascente fascismo ferrarese e, in seguito alle dimissioni di tutti i consiglieri del Comune di Poggio Renatico (da ricordare i fatti avvenuti a Ferrara il 20 dicembre 1920), venne ivi nominato commissario grazie ad un Atto del Prefetto del 1921.

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Squadre d'azione

Le squadre d'azione furono un insieme di organizzazioni paramilitari sorte in Italia nel 1919 allo scopo di reprimere le rivolte del "biennio rosso".

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Squadrismo

Lo squadrismo fu un fenomeno politico-sociale verificatosi in Italia a partire dal 1919 che consistette nell'uso di squadre d'azione paramilitari armate che avevano lo scopo d’intimidire e reprimere violentemente gli avversari politici, specialmente quelli appartenenti al movimento operaio; fu in breve tempo assorbito dal fascismo che lo usò come strumento della propria affermazione.

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Storia di Ferrara

La storia di Ferrara, la città più giovane tra i capoluoghi dell'Emilia, inizia nella seconda metà del I millennio, un momento importante coincise col trasferimento della sede vescovile da Voghenza e il suo nome venne usato ufficialmente la prima volta nel 753.

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Strage di Palazzo d'Accursio

La strage di Palazzo d'Accursio, avvenuta il 21 novembre 1920 a Bologna, fu un episodio di violenza squadrista che si scatenò in Piazza Maggiore, quando un nutrito gruppo di squadristi fascisti attaccò la folla riunitasi in occasione dell'insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal socialista massimalista Enio Gnudi.

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