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54 relazioni: Angelo d'Ambrosio, Armata di Napoli, Artiglieria napoleonica, Assedio di Ancona (1815), Assedio di Genova (1814), Battaglia di Castel di Sangro, Battaglia di Cesenatico, Battaglia di Massa, Battaglia di Occhiobello, Battaglia di Pesaro, Battaglia di Ronco, Battaglia di San Germano, Battaglia di Scapezzano, Caduta del Regno d'Italia, Campagna d'Italia (1813-1814), Campagna di Lione (1815), Carlo Filangieri, principe di Satriano, Cavalleria napoleonica, Cesare De Laugier de Bellecour, Cesenatico, Contingenti stranieri nella Grande Armata, Esercito del Regno di Napoli, Esercito delle Due Sicilie, Florestano Pepe, Fortino di Monte d'Oro, Francesco Angelo Casella, Francesco Carbone, Francesco Macdonald, Francesco Pignatelli, VII principe di Strongoli, Gaeta, Gioacchino Murat, Giovanni Battista Caracciolo di Vietri, Giovanni Cantarella, Giuseppe Fonseca Chavez, Giuseppe Iannelli, Giuseppe Lechi, Giuseppe Rosaroll, Giuseppe Scarlata Xibilia Platamone, Giuseppe Tommaso Rossetti, Guerra austro-napoletana, Guerre napoleoniche, Guglielmo Pepe, Lucio Caracciolo (generale), Luigi Arcovito, Michele Carrascosa, Moto carbonaro di Macerata del 1817, Orazio de Attellis, Pesaro, Pietro Colletta, Reggia di Capodimonte, ... Espandi índice (4 più) »
Angelo d'Ambrosio
Avviato inizialmente alla carriera ecclesiastica, dimostrò ben presto la sua vocazione per la vita militare, entrando nell'accademia militare della Nunziatella.
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Armata di Napoli
L'Armata di Napoli (in francese: Armée de Naples) era un'unità dell'esercito francese che prese questo nome dopo la conquista di Napoli nel 1799.
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Artiglieria napoleonica
L'artiglieria napoleonica fu uno dei 6 reparti dipendenti dalla Grande Armata.
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Assedio di Ancona (1815)
L'assedio di Ancona è una battaglia della guerra austro-napoletana. Si svolse a partire dal 5 maggio 1815 e durò fino al 30 dello stesso mese.
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Assedio di Genova (1814)
L'assedio di Genova del 1814 fu la battaglia conclusiva della campagna d'Italia della sesta coalizione, avvenuta pochi giorni dopo l'abdicazione di Napoleone Bonaparte, in aprile.
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Battaglia di Castel di Sangro
La battaglia di Castel di Sangro fu una battaglia minore della guerra austro-napoletana che si svolse il 13 maggio 1815 nel comune di Castel di Sangro nell'Italia centrale.
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Battaglia di Cesenatico
La battaglia di Cesenatico fu una battaglia parte della guerra austro-napoletana che si svolse il 23 aprile 1815 nel comune di Cesenatico sulla costa adriatica.
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Battaglia di Massa
La battaglia di Massa fu una battaglia minore della guerra austro-napoletana che si svolse l'11 aprile 1815 nei pressi dell'omonima città in Toscana.
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Battaglia di Occhiobello
La battaglia di Occhiobello (8-9 aprile 1815) fu il punto di svolta della guerra austro-napoletana: l'Esercito del Regno di Napoli, guidato da re Gioacchino Murat, fu sconfitto, mentre cercava di attraversare il Po sul ponte di Occhiobello, dall'esercito austriaco guidato da Johann Maria Philipp Frimont.
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Battaglia di Pesaro
La battaglia di Pesaro fu una battaglia minore della guerra austro-napoletana che si svolse il 28 aprile 1815 nella città di Pesaro. Il principale esercito napoletano, comandato dal loro re, Gioacchino Murat, si stava ritirando nel loro quartier generale ad Ancona dopo una serie di sconfitte nell'Italia settentrionale.
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Battaglia di Ronco
La battaglia di Ronco fu una battaglia della guerra austro-napoletana che ebbe luogo il 21 aprile 1815 nella frazione di Ronco, poco a sud di Forlì.
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Battaglia di San Germano
La battaglia di San Germano (moderna Cassino, 15-17 maggio 1815), anche detta battaglia di Mignano, fu lo scontro finale della guerra austro-napoletana, e fu vinta dalle truppe austriache comandate da Laval Nugent von Westmeath contro quelle napoletane comandate dal re Gioacchino Murat.
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Battaglia di Scapezzano
La battaglia di Scapezzano fu un breve scontro della guerra austro-napoletana, combattuto il 1º maggio 1815 tra le truppe austriache di Adam Albert von Neipperg e quelle napoletane di Michele Carrascosa.
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Caduta del Regno d'Italia
La caduta del Regno d'Italia comprende le vicende che costrinsero Eugenio di Beauharnais, Viceré del Regno d'Italia, alla capitolazione, il 23 aprile 1814, in seguito allo scontro con gli austriaci di Heinrich Johann Bellegarde nella battaglia del Mincio l'8 febbraio, durante la campagna d'Italia.
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Campagna d'Italia (1813-1814)
La campagna d'Italia del 1813-1814 fu la serie di operazioni militari combattute durante la guerra della sesta coalizione, principalmente in Italia settentrionale tra l'Impero francese e la Coalizione guidata da austriaci e britannici.
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Campagna di Lione (1815)
La campagna di Lione del 1815 è una campagna minore della guerra della settima coalizione. Responsabile della difesa di Lione alla testa dell'Armée des Alpes, il maresciallo Louis Gabriel Suchet entrò in campagna con circa uomini e inizialmente sconvolse il debole contingente piemontese che fu ricacciato al confine svizzero.
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Carlo Filangieri, principe di Satriano
Figlio di Gaetano Filangieri, partecipò alle guerre napoleoniche nell'esercito francese: prese parte alla battaglia di Austerlitz e alla Campagna di Spagna.
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Cavalleria napoleonica
La cavalleria napoleonica si distingueva in cavalleria leggera, cavalleria di linea e cavalleria pesante.
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Cesare De Laugier de Bellecour
Nacque da famiglia nobile originaria di Nancy. Il nonno era stato maggiordomo di Francesco I. Il padre seguì la carriera delle armi; prese parte alla guerra dei sette anni e poi fu comandante all'Elba.
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Cesenatico
Cesenatico (Ziznàtic in romagnolo) è un comune italiano di abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Nota stazione balneare e meta turistica, è situata al centro della Riviera romagnola, fra Rimini e Ravenna.
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Contingenti stranieri nella Grande Armata
I contingenti stranieri nella Grande Armata, nel corso delle guerre napoleoniche, contribuirono in maniera sempre più determinante alla formazione della Grande Armée francese, tanto che nel corso della campagna di Russia i soldati stranieri equivalevano quelli francesi per numero.
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Esercito del Regno di Napoli
* Esercito del Regno di Napoli - Esercito del Regno di Napoli borbonico (1734-1806).
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Esercito delle Due Sicilie
LEsercito delle Due Sicilie, spesso citato nei testi come Real Esercito o, impropriamente, Esercito borbonico o Esercito napoletano, fu la forza armata terrestre del Regno delle Due Sicilie nato nel 1816 dall'unione del Regno di Napoli e del Regno di Sicilia, creati dall'insediamento della dinastia borbonica che regnò in unione personale sui due Stati, a partire dal 1734, in seguito agli eventi della guerra di successione polacca.
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Florestano Pepe
Entrato nell'esercito in giovane età quale allievo del Collegio Militare della Nunziatella, vi conseguì il grado di Alfiere del Reggimento di Borgogna in Fanteria.
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Fortino di Monte d'Oro
Il fortino di Monte d'Oro è un forte ubicato sul Capo Palinuro, nella provincia di Salerno in Campania.
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Francesco Angelo Casella
Nel 1801 uscì dalla Real accademia militare della Nunziatella. Fu quindi ufficiale dell'esercito del regno di Napoli murattiano, poi nel 1819 comandante di un reggimento borbonico di stanza a Palermo e quindi raggiunse il grado di tenente generale dell'esercito delle Due Sicilie.
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Francesco Carbone
*Francesco Carbone (1350-1405) – cardinale italiano.
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Francesco Macdonald
Allievo della Scuola Militare della Nunziatella fra il 1787 e il 1793, ne uscì per partecipare, appena sedicenne, al corpo di spedizione napoletano inviato da Ferdinando IV, in appoggio al contingente britannico, alla difesa di Tolone assediata (18 settembre - 18 dicembre 1793).
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Francesco Pignatelli, VII principe di Strongoli
Sostenne la Repubblica Napoletana del 1799 e il Regno di Napoli bonapartista. Nel 1808 Gioacchino Murat lo nominò comandante della divisione di fanteria della Guardia.
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Gaeta
Gaeta è un comune italiano di abitanti della provincia di Latina nel Lazio meridionale.
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Gioacchino Murat
Era l'ultimo degli undici figli di una coppia di locandieri, Pierre Murat Jordy e sua moglie Jeanne Loubières. Essi gestivano beni del comune e benefici ecclesiastici della priorìa di La Bastide-Fortunière (dal 1763) e del priorato di Anglars (dal 1770).
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Giovanni Battista Caracciolo di Vietri
Giovanni Battista Caracciolo di Vietri nacque a San Vito degli Schiavi il 12 aprile 1762. Apparteneva alla nobile famiglia dei Caracciolo di Vietri, ramo dei Caracciolo.
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Giovanni Cantarella
Combatté prima nell'esercito francese, sia rivoluzionario sia napoleonico, poi per il Regno di Napoli e il Regno delle Due Sicilie. Dopo aver partecipato a diverse guerre napoleoniche, fece parte del contingente del regno delle due Sicilie nella Prima guerra d'indipendenza italiana.
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Giuseppe Fonseca Chavez
Ispettore generale di brigata dell'artiglieria del Regno di Napoli.
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Giuseppe Iannelli
Ebbe il grado di "ajutante generale" dell'esercito del Regno di Napoli nel periodo dei re napoleonidi e fu al servizio del generale Charles Antoine Manhès; si occupò di reprimere il brigantaggio in Calabria.
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Giuseppe Lechi
Figlio primogenito di Faustino Lechi, il generale Giuseppe Lechi fu già in vita considerato uomo di grandi luci e ombre ("oscure e torbide"), temerario e spregiudicato simile in questo allo zio il conte Galliano Lechi.
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Giuseppe Rosaroll
È considerato un maestro della Scuola italiana di scherma.
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Giuseppe Scarlata Xibilia Platamone
Capitano nel 1799, partecipò alla campagna d'Italia, divenendo aiutante di campo del generale Edme Aimé Lucotte. Fu nominato cavaliere della Legion d'onore il 14 giugno 1804 e diventò colonnello il 7 novembre 1806, nel 2º Reggimento cacciatori napoletani.
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Giuseppe Tommaso Rossetti
Giuseppe Tommaso Rossetti nacque a Torino il 20 dicembre 1776. Attratto dalla rivoluzione francese, si arruolò nell'esercito rivoluzionario.
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Guerra austro-napoletana
La guerra austro-napoletana del 1815 fu combattuta tra il Regno di Napoli murattiano e l'Impero austriaco. Durante i Cento giorni di Napoleone, il Regno di Napoli scese in guerra contro l'Impero austriaco per sostenere l'imperatore francese e per impedire il tentativo di restaurazione dei Borbone sul trono di Napoli: l'esercito napoletano, guidato dal re Gioacchino Murat, avanzò attraverso l'Italia centrale fino a raggiungere Occhiobello, in Veneto, dove subì una prima sconfitta.
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Guerre napoleoniche
Guerre napoleoniche è il termine usato per definire l'insieme delle guerre combattute in Europa nel periodo in cui Napoleone Bonaparte governò la Francia, in parte estensione delle guerre rivoluzionarie innescate dalla Rivoluzione francese e perduranti poi durante tutto il Primo Impero francese.
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Guglielmo Pepe
Entrò nell'esercito in giovane età, nella Scuola Militare Nunziatella dove venivano formati gli ufficiali dell'esercito del Regno di Napoli; nel 1799 a Napoli si schierò a difesa della Repubblica Partenopea.
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Lucio Caracciolo (generale)
Appartenente a una famiglia aristocratica, suo padre era Vincenzo Caracciolo, duca di Mignano e di Roccaromana, e sua madre, Petronilla de Lignéville, era figlia del generale lorenese Léopold-Marc.
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Luigi Arcovito
Nacque a Reggio Calabria nel 1766. Nel 1784 andò a Stoccolma, dove si addestrò nell'artiglieria e ricevette, grazie all'interessamento del re Gustavo III, l'autorizzazione di ufficiale a fungere da guardiamarina nella marina svedese.
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Michele Carrascosa
Fu uno dei generali più valorosi del Regno di Napoli e un protagonista della campagna d'Italia del 1813-1814, della guerra austro-napoletana (1815) e dei moti del 1820-1821.
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Moto carbonaro di Macerata del 1817
Il moto carbonaro di Macerata del 1817 fu il primo tentativo di insurrezione organizzato dalla Carboneria negli Stati italiani del primo Risorgimento.
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Orazio de Attellis
Orazio de Attellis nacque a Sant'Angelo Limosano nel 1774. Il padre, Francesco de Attellis (1736-1810), marchese di Sant'Angelo, era una figura abbastanza significativa del panorama culturale napoletano, noto per la sua grande erudizione e i suoi studi storici, letterari e filosofici.
Vedere Esercito del Regno di Napoli (1806-1815) e Orazio de Attellis
Pesaro
Pesaro (AFI:, Pès're in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
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Pietro Colletta
Pietro Colletta era figlio dell'avvocato Antonio Colletti (poi Colletta) di Napoli e di Maria Saveria Gadaleta, di Molfetta.
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Reggia di Capodimonte
La reggia di Capodimonte è un palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Napoli nella località di Capodimonte. Fu la residenza storica dei Borbone di Napoli, ma anche dei Bonaparte e Murat nonché dei Savoia.
Vedere Esercito del Regno di Napoli (1806-1815) e Reggia di Capodimonte
Regno di Napoli (1806-1815)
Il Regno di Napoli napoleonico (formalmente Regno delle Due Sicilie) fu uno Stato proclamato da Napoleone Bonaparte il 30 marzo 1806, in seguito all'invasione del Regno di Napoli borbonico da parte dell'Impero francese.
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Scuola militare "Nunziatella"
La Scuola militare "Nunziatella" di Napoli, fondata il 18 novembre 1787 come Reale accademia militare, è uno dei più antichi istituti di formazione militare d'Italia e del mondo.
Vedere Esercito del Regno di Napoli (1806-1815) e Scuola militare "Nunziatella"
Storia di Massa
La storia di Massa, capoluogo di provincia della Toscana settentrionale a breve distanza dai confini con la Liguria, risale al paleolitico e al neolitico, come attestato dai ritrovamenti archeologici, comprendenti i resti di alcune tombe con armi e arredi, che testimoniano con certezza la presenza umana in quel territorio appartenente all'antica Lunigiana.
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Trattato di Casalanza
Il trattato di Casalanza fu stipulato il 20 maggio 1815 in agro di Pastorano, a pochi chilometri da Capua (Terra di Lavoro), tra l'esercito austriaco e quello napoletano di Gioacchino Murat, re di Napoli (e cognato di Napoleone Bonaparte), sconfitto nella battaglia di Tolentino.
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