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Fundamento de Esperanto

Indice Fundamento de Esperanto

Il Fundamento de Esperanto (in italiano "Fondamento dell'esperanto") è un libro di L.L. Zamenhof, pubblicato nella primavera del 1905 e ufficializzato il 9 agosto 1905 come quarto articolo della Dichiarazione di Boulogne al primo congresso mondiale di esperanto tenutosi a Boulogne-sur-Mer, in Francia.

Indice

  1. 23 relazioni: Albert Gallois, Alfabeto dell'esperanto, André Albault, Antoni Grabowski, Circonflesso, Congresso universale di esperanto del 1905, Dichiarazione di Boulogne, Esperanto, Esperanto riformato, Grammatica dell'esperanto, Istituto italiano di esperanto, Lingva Komitato, Louis de Beaufront, Ludwik Lejzer Zamenhof, Marc Bavant, Nova Help-Alfabeto, Proposte di riforma del genere in esperanto, Rosa Junck, Storia dell'esperanto, Théophile Cart, Unua libro, Vortaro de Esperanto, 16 regole dell'esperanto.

Albert Gallois

La sua passione per i viaggi lo portò in Tunisia, Canada e Guinea, dove nel 1900-1901 partecipò alla costruzione di una ferrovia come direttore.

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Alfabeto dell'esperanto

Lalfabeto dell'esperanto è composto da 28 lettere, prese dall'alfabeto latino, su 5 delle quali (ĉ, ĝ, ĥ, ĵ, ŝ) è presente un accento circonflesso, per distinguersi dalle corrispondenti lettere senza accento grafico (c, g, h, j, s), e su una delle quali (ŭ) è presente un accento breve, per distinguersi dalla corrispondente lettera senza accento grafico (u).

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André Albault

Esperantista dal 1939, era membro onorario dell'UEA dal 1998.

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Antoni Grabowski

Attivista del primo movimento esperantista, le sue traduzioni ebbero un impatto influente sullo sviluppo dell'esperanto come lingua letteraria.

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Circonflesso

Il circonflesso o accento circonflesso (^ oppure ˆ) è un segno diacritico utilizzato in varie lingue. Graficamente consiste in un "tettuccio" posto in cima alla lettera (nel caso della «i» prende il posto del puntino).

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Congresso universale di esperanto del 1905

Il Congresso universale di esperanto del 1905, il primo in assoluto, si svolse dal 7 al 12 agosto 1905 a Boulogne-sur-Mer, in Francia.

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Dichiarazione di Boulogne

La Dichiarazione di Boulogne o Dichiarazione sull'essenza dell'esperantismo, è una dichiarazione in cinque punti sottoscritta il 9 agosto 1905 in conclusione dei lavori del primo Congresso universale di esperanto, tenutosi nella città di Boulogne-sur-Mer, in Francia.

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Esperanto

Lesperanto è una lingua pianificata, sviluppata tra il 1872 e il 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof. È la più conosciuta e utilizzata tra le lingue ausiliarie internazionali (LAI).

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Esperanto riformato

L'esperanto riformato fu una versione riformata dell'esperanto creata nel 1894 da Ludwik Lejzer Zamenhof. È noto per essere stato il solo esperantido completo realizzato dal creatore originale dell'esperanto.

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Grammatica dell'esperanto

La grammatica della lingua esperanto fu studiata da Ludwik Lejzer Zamenhof, l'oculista polacco poliglotta che sviluppò la lingua, basandosi sulle lingue etniche parlate quotidianamente, dalle quali ricavò il lessico e le regole di grammatica.

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Istituto italiano di esperanto

L'Istituto italiano di esperanto (IIE, parimenti noto con la denominazione ufficiale in esperanto di Itala Instituto de Esperanto) è un'associazione culturale italiana senza fini di lucro che si occupa della promozione dello studio e della diffusione della lingua esperanto in Italia.

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Lingva Komitato

Il Lingva Komitato (in lingua esperanto) fu una istituzione di governo linguistico sorta in seno al movimento esperantista, oggi non più attiva, istituita durante il primo Congresso Universale di Esperanto (tenutosi a Boulogne-sur-Mer, in Francia, nel 1905) quale organo consultivo su tematiche legate alla lingua.

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Louis de Beaufront

Fu il primo esperantista francese e in seguito l'autore della grammatica completa della lingua ausiliaria internazionale Ido. La sua vita rimane piena di misteri: si seppe dopo la sua morte che non era marchese, che era di padre sconosciuto, e che il suo vero nome era in realtà Louis Chevreux.

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Ludwik Lejzer Zamenhof

In qualità di glottoteta, è universalmente noto per aver fondato le basi dell'esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.

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Marc Bavant

È membro dell'Akademio de Esperanto per un primo mandato tra il 2004 e il 2013 e in séguito per un secondo mandato con decorrenza dal 2016.

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Nova Help-Alfabeto

La Nova Help-Alfabeto (NHA) è un sistema di scrittura per la lingua ausiliaria internazionale esperanto. Riceve il suo nome da Jon Walter Yung (1937-1991), il quale dedicò gran parte della sua vita allo studio dell'ortografia.

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Proposte di riforma del genere in esperanto

Ci sono state alcune proposte di riforma della formazione del genere in esperanto, poiché la distinzione del genere, sebbene molto più simmetrica della gran parte delle lingue, non è simmetrica del tutto tra il genere maschile e quello femminile.

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Rosa Junck

La Junck visse in Italia dal 1890 e fu un esperantista dal 1897. Recitò una poesia al 1º Congresso mondiale di esperanto a Boulogne-sur-Mer; secondo LL Zamenhof, era una modella della pronuncia dell'esperanto e una regina "incoronata" della declamazione dell'esperanto.

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Storia dell'esperanto

La lingua internazionale '''esperanto''' è stata sviluppata negli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento da Ludwik Lejzer Zamenhof che pubblicò per la prima volta i propri lavori nel 1887.

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Théophile Cart

Cart studiò a Basilea, Berlino, Roma e Berlino. Quando già conosceva sette lingue fu inviato dal governo francese in Svezia, per insegnare letteratura francese presso l'Università di Uppsala (1891-1892).

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Unua libro

LUnua Libro (Primo libro) fu la prima pubblicazione a descrivere la lingua ausiliaria internazionale esperanto (allora conosciuta come lingvo internacia, "lingua internazionale").

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Vortaro de Esperanto

Il Vortaro de Esperanto ("Vocabolario di esperanto"), pubblicato da Kazimierz Bein, è stato il primo vocabolario monolingue edito in lingua esperanto.

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16 regole dell'esperanto

Le 16 regole dell'esperanto sono una riduzione ai minimi termini delle regole grammaticali della lingua esperanto. Al contrario di quanto comunemente si crede, non rappresentano completamente la grammatica della lingua (che è comunque semplicissima); non sono inoltre caratterizzate da una particolare valenza didattica, e la loro importanza è prevalentemente di natura storica.

Vedere Fundamento de Esperanto e 16 regole dell'esperanto

Conosciuto come Fondamento dell'Esperanto.