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117 relazioni: Ara massima di Ercole invitto, Area archeologica di Vallerano, Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio, Celio, Cornelia Postuma, Corvini, Corvo de' Corvis, D'Isernia, Decimo Valerio Asiatico, Domus Valeriorum, Gaio Valerio Flacco (console 93 a.C.), Gaio Valerio Flacco (flamine), Gaio Valerio Flacco (poeta), Gaio Valerio Levino, Gaio Valerio Potito, Gaio Valerio Potito Flacco, Gaio Valerio Potito Voluso, Gens, Gens Aquillia, Gens Marcia, Gens Menenia, Gens Valeria, Gentes originarie, Gentes romane, Giudizi de capite civis, Guerre romano-etrusche, Guerre romano-latine, Hasta (città romana), Interamnia Praetutia, Lapis Satricanus, Lista dei pretori romani, Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.), Lucio Valerio Flacco (console 131 a.C.), Lucio Valerio Flacco (console 152 a.C.), Lucio Valerio Flacco (console 195 a.C.), Lucio Valerio Flacco (console 261 a.C.), Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.), Lucio Valerio Massimo, Lucio Valerio Potito, Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.), Lucio Valerio Potito (console 483 a.C.), Lucio Valerio Potito (tribuno consolare 414 a.C.), Lucio Valerio Publicola, Lucio Vipstano Poplicola, Ludi Saeculares, Manio Valerio Massimo Messalla, Manio Valerio Voluso Massimo, Marco Aurelio Cotta Massimo Messalino, Marco Valerio, ... Espandi índice (67 più) »
Ara massima di Ercole invitto
LAra Massima di Ercole invitto (latino: Herculis Invicti Ara Maxima) era un antico altare situato nel Foro Boario a Roma.
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Area archeologica di Vallerano
L'Area archeologica di Vallerano scoperta a Roma è un'area archeologica dove sono stati scoperti una necropoli e una centro abitato, che si trovano nel territorio del Municipio Roma IX, nella Tenuta di Vallerano, nell'omonima zona, in antichità parte di un più vasto fondo appartenuto alla famiglia romana dei Valerii.
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Aulo Verginio Tricosto Celiomontano
Aulo Verginio apparteneva alla ''Gens'' Verginia, e fu il padre di Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 469 a.C., e di Spurio Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 456 a.C..
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Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio
La basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio è un luogo di culto cattolico del V secolo che sorge a Roma sul Celio. Fu conosciuta anche come Santo Stefano in Girimonte, Santo Stefano in Querquetulano (per la sua vicinanza ad un querceto), Santo Stefano in capite Africae (per la sua vicinanza all'antico Vicus Capitis Africae).
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Celio
Il colle Celio è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma.
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Cornelia Postuma
Cornelia nacque nel 78 o 77 a.C. da Valeria Messalla, quinta e ultima moglie di Silla. Al momento della sua nascita, suo padre era morto da alcuni mesi, da qui il soprannome di Postuma.
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Corvini
I Corbini, Corvini o Corvino di Sicilia sono una famiglia nobile siciliana, originaria di Napoli o Pisa, Libro indirizzato: all’Illustrissimo & Eccellentissimo Signore Don Pietro Antonio; Raymondo Folch De Cardona olim D’Aragona.
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Corvo de' Corvis
Corvo de' Corvis è personaggio inventato per i festeggiamenti e le recite popolari di carnevale, che non ha nessuna effettiva corrispondenza con esponenti realmente vissuti della famiglia Corvi.
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D'Isernia
La famiglia d'Isernia (e Corvo), secondo alcune fonti. Vedere a pagina 116 «Si disse questo primiero Andrea d’Isernia della Patria, come era in costume de’ Letterati, e Giuriscosulti più famosi di quei tempi; e Camillo Salerno nella prefatione, che fè alle consuetudini di Napoli, volse, che questo Andrea fosse nato in Isernia della nobil famiglia de’ Rampini; e di ciò haverne ritrovato, e veduto molte scritture sottoscritte di propria mano di esso Andrea, nelle quali si cognominava de Rampinis» e poi vedere a pagina 118 « Famiglia Rampinis della Città d’Isernia, della qual famiglia detto habbiamo, che ancor s’originò la famiglia d’Isernia, propagata da quel tanto famoso Giurisconsulto Andrea » che si basano sulla prefazione alle "Consuetudines Neapolitanae" di Camillo Salerno, ebbe origine dalla famiglia de Rampinis d'Isernia.
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Decimo Valerio Asiatico
Oriundo della Gallia (apparteneva al popolo degli Allobrogi), fu introdotto a corte all'epoca di Tiberio. Amico e commensale di Caligola, ciò nonostante fu tra le principali menti della congiura che portò alla sua morte (41).
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Domus Valeriorum
La Domus Valeriorum ("casa dei Valeri") era una vasta dimora privata di proprietà della famiglia dei Valerii Publicola, collocata nella Regio II Caelimontium di Roma antica.
Vedere Gens Valeria e Domus Valeriorum
Gaio Valerio Flacco (console 93 a.C.)
Nel 98 a.C. fu pretore urbano e in tale data, con il consenso del Senato, concesse la cittadinanza romana a Callifana, una sacerdotessa di Velia.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Flacco (console 93 a.C.)
Gaio Valerio Flacco (flamine)
Era figlio del console del 227 a.C., Publio Valerio Flacco. Fu ordinato flamen dialis dal pontefice massimo, Publio Licinio Crasso Divite, contro la sua volontà (nel 209 a.C.). Secondo Tito Livio egli aveva in precedenza una cattiva reputazione, poi mutata in buona.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Flacco (flamine)
Gaio Valerio Flacco (poeta)
Poche sono le notizie circa la sua vita: Flacco è stato identificato come amico del poeta Marziale; dal prologo alla sua opera, si sa che fu membro del collegio dei quindici, guardiani dei libri sibillini: era quindi membro della gens patrizia dei Valerii e l'ultimo membro noto del ramo dei Valerii Flacci.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Flacco (poeta)
Gaio Valerio Levino
Figlio del console Marco Valerio Levino, era inoltre fratellastro del console Marco Fulvio Nobiliore, avendo la stessa madre. Quando Marco Fulvio Nobiliore fu eletto console nel 189 a.C., Levino lo seguì nelle campagne militari e nell'assedio di Ambracia, dove gli esponenti della lega etolica, visti i loro legami con il padre e la famiglia di Levino, lo scelsero come intermediario per allacciare rapporti con il console.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Levino
Gaio Valerio Potito
Nel 370 a.C. fu eletto tribuno consolare con Servio Sulpicio Pretestato, Aulo Manlio Capitolino, Lucio Furio Medullino Fuso, Servio Cornelio Maluginense e Publio Valerio Potito PublicolaTito Livio, Ab Urbe condita libri, VI, 36.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Potito
Gaio Valerio Potito Flacco
Fu eletto console nel 331 a.C. insieme a Marco Claudio Marcello. Durante il loro consolato, molti tra i cittadini più influenti morirono di una malattia che si presentava sempre con gli stessi sintomi.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Potito Flacco
Gaio Valerio Potito Voluso
Nel 415 a.C. fu eletto tribuno consolare con Numerio Fabio Vibulano, Publio Cornelio Cosso e Quinto Quinzio Cincinnato.
Vedere Gens Valeria e Gaio Valerio Potito Voluso
Gens
Nell'antica Roma, la gens (pl. gentes) era un gruppo di famiglie che si riconosceva in un antenato comune e praticava culti comuniGuido Clemente, Guida alla storia romana.
Vedere Gens Valeria e Gens
Gens Aquillia
La gens Aquillia, o Aquilia, era una famiglia patrizia e plebea della Repubblica e dell'Impero romano. Di grande antichità, espresse dei nobili romani che cospirarono per riportare i Tarquini sul trono; inoltre, un membro di questa gens, Gaio Aquillio Tusco, fu console già nel 487 a.C.
Vedere Gens Valeria e Gens Aquillia
Gens Marcia
La gens Marcia fu una gens (clan familiare) romana.
Vedere Gens Valeria e Gens Marcia
Gens Menenia
La gens Menenia era un'antichissima famiglia patrizia autoctona esistente già ai tempi di Romolo, ed inclusa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Gens Valeria e Gens Menenia
Gens Valeria
La gens Valeria (nomen: Valerius) era una gens (clan familiare) patrizia della Roma antica, probabilmente originaria di Cures Sabini, molto probabilmente facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Gens Valeria e Gens Valeria
Gentes originarie
Le gentes originarie sono gli arcaici clan familiari romani che sarebbero esistiti al momento della nascita di Roma. Secondo lo storico Tito Livio, al tempo della fondazione di Roma sarebbe avvenuta la federazione di un gruppo di clan preesistenti sotto l'azione unificatrice di Romolo, a cui si aggiunsero (per le vicende conseguenti al ratto delle sabine) molte famiglie venute al seguito di Tito Tazio, realizzando la fusione del popolo romano con quello dei Sabini.
Vedere Gens Valeria e Gentes originarie
Gentes romane
Il termine gens (al plurale gentes) indicava l'insieme degli individui romani che condividevano lo stesso nome e sostenevano di discendere da un antenato comune.
Vedere Gens Valeria e Gentes romane
Giudizi de capite civis
I giudizi de capite civis, nell'Antica Roma, sono quei procedimenti giurisdizionali in cui è in gioco la vita dell'accusato. Nel corso dell'esperienza giuridica romana tali giudizi hanno conosciuto un particolare sviluppo normativo in fase repubblicana, in particolare nell'ambito della legislazione in materia de provocatione, che consentì al cittadino romano, destinatario di un provvedimento sanzionatorio di natura capitale da parte di un magistrato, di chiedere il giudizio popolare tramite lo strumento della provocatio ad populum, e in quella decemvirale che introdusse la norma de capite civis nisi per maximum comitatum, comportante l'attribuzione esclusiva della giurisdizione capitale ai comizi centuriati, il conseguente divieto di giudicare de capite civis iniussu populi (di condannare a morte senza un giudizio popolare), e il divieto di interfici indemnatum quemcumque homine (di mettere a morte un cittadino che non sia stato condannato a seguito di regolare giudizio popolare).
Vedere Gens Valeria e Giudizi de capite civis
Guerre romano-etrusche
Le guerre romano-etrusche furono una serie di conflitti tra Romani e città etrusche, combattuti dalla fondazione di Roma (VIII secolo a.C.) al III secolo a.c.
Vedere Gens Valeria e Guerre romano-etrusche
Guerre romano-latine
Le guerre romano-latine furono una serie di guerre combattute tra Roma antica (che comprendeva sia il Regno Romano che la Repubblica romana) ed i Latini, dai primi tempi della storia di Roma fino alla sottomissione finale dei Latini come conseguenza della guerra latina.
Vedere Gens Valeria e Guerre romano-latine
Hasta (città romana)
Hasta è il nome con cui è comunemente indicata la città di Asti nel periodo romano. La nascita e lo sviluppo dell'insediamento romano in Asti è contemporaneo a quello delle vicine Pollentia e Forum Fulvii, accampamenti militari fondati tra il 123 a.C. e 125 a.C. in seguito all'espansione romana di Tiberio e Gaio Gracco.
Vedere Gens Valeria e Hasta (città romana)
Interamnia Praetutia
Interamnia Praetuttiorum (o Praetutia) era l'antica Teramo, capitale del popolo italico dei Pretuzi. Nell'epoca romana, dal I secolo a.C. in poi, dagli storici era detta anche "Urbs Interamnia", per ricordarne l'elevazione a mūnǐcǐpǐum.
Vedere Gens Valeria e Interamnia Praetutia
Lapis Satricanus
Il lapis Satricanus ("pietra di Satrico") è un'iscrizione incisa su una pietra giallastra rinvenuta a Satricum (oggi località Le Ferriere nel comune di Latina) nel Latium vetus, datata tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C.
Vedere Gens Valeria e Lapis Satricanus
Lista dei pretori romani
Questa è una lista dei pretori romani durante la fase repubblicana. La pretura a Roma era la magistratura prima del consolato, ma la prima che riceveva limperium, il potere di decidere sugli altri e, quindi, di condurre una forza armata.
Vedere Gens Valeria e Lista dei pretori romani
Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)
Probabilmente figlio del Lucio Valerio Flacco console nel 131 a.C., Flacco ebbe un figlio omonimo, pretore nel 63 a.C., che venne difeso da Marco Tullio Cicerone.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)
Lucio Valerio Flacco (console 131 a.C.)
Fu eletto console nel 131 a.C. con Publio Licinio Crasso Dive Muciano. Fu eletto mentre rivestiva la carica religiosa di flamine marziale, e per questo motivo, gli fu proibito di partecipare alla campagna militare contro Eumene III, pretendente al regno di Pergamo.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (console 131 a.C.)
Lucio Valerio Flacco (console 152 a.C.)
Flacco fu eletto console nel 152 a.C. con Marco Claudio Marcello. Non sono noti fatti notevoli del suo consolato; l'unica notizia che ci è pervenuta è che morì durante l'anno del suo magistrato.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (console 152 a.C.)
Lucio Valerio Flacco (console 195 a.C.)
Fratello di Gaio Valerio Flacco, fu edile curule nel 201 a.C.; l'anno seguente fu nominato pretore ed ottenne la Sicilia. Nel 195 a.C. fu fatto pontefice massimo al posto di Marco Cornelio Cetego, ma lo stesso anno fu eletto console ed ebbe come collega Marco Porcio Catone.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (console 195 a.C.)
Lucio Valerio Flacco (console 261 a.C.)
Fu eletto console nel 261 a.C. con Tito Otacilio Crasso. Con il collega comandò le operazioni belliche in Sicilia contro i Cartaginesi.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (console 261 a.C.)
Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.)
Figlio di Lucio Valerio Flacco console nel 100 a.C. e 86 a.C., Flacco servì in Cilicia come tribuno militare, sotto Publio Servilio Vatia Isaurico, nel 78 a.C., divenendo poi questore in Hispania sotto Marco Pupio Pisone.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.)
Lucio Valerio Massimo
Valerio apparteneva all'aristocrazia italica ed era imparentato con gli Acilii Glabriones. Suo padre era Valerio Messalla, un proconsole, probabilmente sotto l'imperatore Massimino Trace.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Massimo
Lucio Valerio Potito
Lucio Valerio fu eletto console nel 449 a.C. insieme al collega Marco Orazio Barbato. Sotto il loro consolato, dopo che nell'interregno tra l'abolizione del secondo decemvirato e la loro elezione erano già stati ripristinati il diritto d'appello e il potere dei tribuni della plebe, furono rafforzati i diritti della plebe con la promulgazione delle Leges Valeriae Horatiae che, tra gli altri diritti, stabilivano l'inviolabilità dei tribuni della plebe e le modalità delle loro elezioni, e riconoscevano valore giuridico ai plebisciti.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Potito
Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.)
Trascorsi quindici anni dal 408 a.C., durante i quali furono eletti ogni anno dei tribuni consolari, nel 393 a.C. vennero rieletti dei consoli: Lucio Valerio Potito e Publio Cornelio Maluginense Cosso che tuttavia si dimisero, lasciando il posto ai due consoli suffecti Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo e Servio Sulpicio Camerino.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.)
Lucio Valerio Potito (console 483 a.C.)
Lucio Valerio apparteneva al ramo Potito della nobile gens Valeria, un'antica gens patrizia dell'antica Roma. Era il figlio di Marco Valerio Voluso Massimo, console nel 505 a.C., il fratello di Manio Valerio Voluso Massimo, dittatore nel 494 a.C., e il padre di Lucio Valerio Potito, console nel 449 a.C.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Potito (console 483 a.C.)
Lucio Valerio Potito (tribuno consolare 414 a.C.)
Nel 414 a.C. fu eletto tribuno consolare con Quinto Fabio Vibulano Ambusto, Gneo Cornelio Cosso e Marco Postumio Regillense.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Potito (tribuno consolare 414 a.C.)
Lucio Valerio Publicola
Nel 394 a.C. fu eletto tribuno consolare con Marco Furio Camillo, Lucio Furio Medullino, Gaio Emilio Mamercino, Spurio Postumio Albino Regillense e Publio Cornelio Scipione.
Vedere Gens Valeria e Lucio Valerio Publicola
Lucio Vipstano Poplicola
Appartenente alla famiglia equicolaR. Syme, Roman Papers, II, Oxford 1979, pp. 533-536.U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, pp.
Vedere Gens Valeria e Lucio Vipstano Poplicola
Ludi Saeculares
I Ludi Saeculares (it. Giochi Secolari, originariamente Ludi Tarentini) erano una celebrazione religiosa, che comportava sacrifici e spettacoli teatrali, tenuti nell'antica Roma per tre giorni e tre notti che delimitava la fine di un saeculum (secolo) e l'inizio del successivo.
Vedere Gens Valeria e Ludi Saeculares
Manio Valerio Massimo Messalla
Faceva parte della gens Valeria ed era figlio di Marco Valerio Massimo Corvino, console nel 312 e nel 289. Durante la prima guerra punica, i due consoli scesero in Sicilia al comando di una legione ciascuno.
Vedere Gens Valeria e Manio Valerio Massimo Messalla
Manio Valerio Voluso Massimo
Figlio di Voleso, era fratello di uno dei padri della repubblica, quel Publio Valerio Publicola che fu quattro volte console dal 509 a.C. a 504 a.C., e di Marco Valerio Voluso Massimo, console nel 505 a.C. Fu augure e dittatore e vinse varie guerre contro i Sabini e i Medulini.
Vedere Gens Valeria e Manio Valerio Voluso Massimo
Marco Aurelio Cotta Massimo Messalino
Cotta nacque nella gens Valeria da Marco Valerio Messalla Corvino, console nel 31 a.C. e celebre oratore, e dalla sua seconda moglie Aurelia Cotta, una delle ultime discendenti della famiglia consolare degli Aurelii Cottae; era quindi fratellastro di Marco Valerio Messalla Messallino, console nel 3 a.C.
Vedere Gens Valeria e Marco Aurelio Cotta Massimo Messalino
Marco Valerio
;Personaggi della storia romana.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio
Marco Valerio Corvo
Era citato frequentemente dagli scrittori romani come un esempio memorabile dei favori della fortuna. Fu due volte dittatore, sei volte console.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Corvo
Marco Valerio Lactucino Massimo
Nel 398 a.C. fu eletto tribuno consolare con Lucio Valerio Potito, Marco Furio Camillo, Lucio Furio Medullino, Quinto Servilio Fidenate Quinto Sulpicio Camerino Cornuto.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Lactucino Massimo
Marco Valerio Levino
Levino era probabilmente il nipote di Publio Valerio Levino, console nel 280 a.C.. Fu eletto una prima volta console nel 220 a.C. e una seconda nel 210 a.C..
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Levino
Marco Valerio Marziale
Citato spesso come uno dei massimi esponenti della potente gens Valeria, in epoca medioevale e umanistica a Marziale sono state attribuite diverse altre opere, in realtà composte da Goffredo di Winchester, letterato che imitava il suo stile.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Marziale
Marco Valerio Massimiano
Originario di Poetovio (Ptuj, in Slovenia), era comandante dell'ala I ''Ulpia contariorum'' ad Arrabona (odierna Győr); divenne comandante della flotta sul Danubio e gli fu affidato il compito di proteggere gli approvvigionamenti degli eserciti di Pannonia.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimiano
Marco Valerio Massimo Corrino
Fu eletto console nel 312 a.C., con il collega Publio Decio Mure. A Marco Valerio fu affidata la campagna contro i Sanniti, che però non portò a nessun accadimento degno di nota, mentre a Decio, la preparazione di una campagna contro gli Etruschi, che sembrava, si stessero riarmando.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimo Corrino
Marco Valerio Massimo Corvino
Figlio di Marco Valerio Corvo, cinque volte console negli anni tra 348 a.C. ed il 300 a.C. durante le guerre sannitiche, da cui acquisì l'agnomen Corvinus, fu eletto console nel 289 a.C..
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimo Corvino
Marco Valerio Massimo Lettuca
Figlio di Manio Valerio Voluso Massimo, Marco Valerio Massimo Lettuca venne eletto console nel 456 a.C. insieme con Spurio Verginio Tricosto Celiomontano.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimo Lettuca
Marco Valerio Massimo Messala
Con tutta probabilità fu il figlio di Manio Valerio Massimo Messalla, console nel 263 a.C. Eletto console per l'anno 226 a.C. con Lucio Apustio Fullone.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimo Messala
Marco Valerio Massimo Potito
Fu eletto console nel 286 a.C. ed ebbe Gaio Elio Peto come collega. Il fatto più rimarchevole dell'anno di consolato furono le agitazioni seguite alla proclamazione della Lex Hortensia.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Massimo Potito
Marco Valerio Messalla (console 161 a.C.)
Figlio del console omonimo del 188 a.C., fu a sua volta eletto console nel 161 a.C. con Gaio Fannio Strabone. Durante il loro consolato tutti i retori stranieri furono espulsi da Roma.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla (console 161 a.C.)
Marco Valerio Messalla (console 188 a.C.)
Fu prefetto della flotta in Sicilia nel 210 a.C. durante la seconda guerra punica, sotto il comando del console Marco Valerio Levino, il quale, una volta rientrato a Roma, affidò il governo della provincia ed il comando dell'esercito al pretore Lucio Cincio Alimento, mentre inviò Valerio Messalla con una parte delle navi in Africa a spiare i preparativi dei Cartaginesi ed a predare quei territori.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla (console 188 a.C.)
Marco Valerio Messalla (console 20)
Marco Valerio Messalla diventò console nel 20, insieme allo zio Marco Aurelio Cotta Massimo Messalino.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla (console 20)
Marco Valerio Messalla (console 32 a.C.)
Valerio Messalla, un membro della gens patrizia Valeria, era figlio di Marco Valerio Messalla Rufo, console nel 53 a.C. In quell'anno, fu nominato triumvir monetalis.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla (console 32 a.C.)
Marco Valerio Messalla Appiano
Generalmente si crede che fosse figlio di Appio Claudio Pulcro (console nel 38 a.C.) e di sua moglie, di cui non si conosce il nome.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Appiano
Marco Valerio Messalla Corvino
Membro dell'antica gens Valeria, di ideali repubblicani, nella battaglia di Filippi combatté al fianco di Bruto e Cassio. Passò poi dalla parte di Antonio ed infine entrò nelle file di Ottaviano.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Corvino
Marco Valerio Messalla Corvino (console 58)
Corvino era il figlio del console Marco Valerio Messalla e nipote di Marco Valerio Messalla Messallino. Nel 46/47 Corvino era un membro dei Fratelli Arvali.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Corvino (console 58)
Marco Valerio Messalla Corvino (console 61 a.C.)
Fu pretore nel 63 a.C., l'anno del consolato di Cicerone; fu poi console nel 61 a.C., l'anno in cui Publio Clodio violò i misteri della Bona Dea.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Corvino (console 61 a.C.)
Marco Valerio Messalla Messallino
Nato attorno al 36 a.C., era figlio del famoso oratore Marco Valerio Messalla Corvino, al quale assomigliava nel carattere.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Messallino
Marco Valerio Messalla Rufo
Marco Valerio Messalla Rufo fu figlio di un oscuro Marco Valerio Messalla Corvino e di Ortensia, sorella di Quinto Ortensio Ortalo, e fratello di Valeria Messalla (quinta moglie del dittatore romano Lucio Cornelio Silla).
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Messalla Rufo
Marco Valerio Publicola
Di origine patrizia, fu magister equitum nel 358 a.C., per nomina del dittatore Gaio Sulpicio Petico. Nel 355 a.C. fu eletto console per la prima volta ed ebbe come collega il patrizio Gaio Sulpicio Petico, entrambi patrizi, in violazione delle leggi licinie-sestie.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Publicola
Marco Valerio Severo
Marco Valerio Severo era figlio di Bostare, iscritto alla tribù Galeria, fu eletto edile, sufeta, duoviro, flamine e ricevette, con i cittadini di Volubilis, la cittadinanza romana dall'imperatore Claudio, il connubio con le donne peregrine, l'immunità fiscale per dieci anni, l'aggregazione di incolae e i beni dei cittadini morti durante la guerra senza eredi, per aver collaborato con l'esercito romano a sedare la rivolta di Edemone.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Severo
Marco Valerio Voluso Massimo
Secondo Plutarco, sarebbe stato un discendente di uno dei primi Valerii, che, poco dopo la fondazione di Roma, avrebbe portato alla riconciliazione tra Sabini e Romani, e alla pace in seguito firmata tra i due popoli.
Vedere Gens Valeria e Marco Valerio Voluso Massimo
Melania l'anziana
È venerata come santa da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Vedere Gens Valeria e Melania l'anziana
Melania la giovane
È venerata come santa da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Vedere Gens Valeria e Melania la giovane
Onomastica romana
L'onomastica romana è lo studio dei nomi propri di persona, delle loro origini e dei processi di denominazione nella Roma antica. L'onomastica latina prevedeva che i nomi maschili tipici contenessero tre nomi propri (tria nomina) che erano indicati come praenomen (il nome proprio come intendiamo oggi), nomen (equivalente al nostro cognome che individuava la gens, ovvero era il cosiddetto "gentilizio") e cognomen (che indicava la famiglia in senso nucleare, all'interno della gens).
Vedere Gens Valeria e Onomastica romana
Patrizio (storia romana)
I patrizi (singolare patrizio, in latino patricius) erano in origine la classe d'élite dell'antica società romana. Il nome patricius rimanda alla parola di origine indoeuropea patres, i 'padri fondatori' o i capi delle tribù (gentes) che danno origine alla civiltà romana.
Vedere Gens Valeria e Patrizio (storia romana)
Ponte Corvo
Il Ponte Corvo, o Ponte Corbo, è un ponte ad arco ribassato romano sul fiume Bacchiglione a Padova, in Italia (Patavium romana), risalente al I o al II secolo d.C..
Vedere Gens Valeria e Ponte Corvo
Porta Liviana
La Porta Liviana era una delle principali porte d'accesso delle mura cinquecentesche di Padova. Nota anche come Porta Ponte Corvo, dal nome della località in cui sorge, è detta Liviana in onore di Bartolomeo d'Alviano, il condottiero e stratega rinascimentale che progettò le difese di Padova.
Vedere Gens Valeria e Porta Liviana
Publio Valerio Faltone
Fratello di Quinto Valerio Faltone, console dell'anno 239 a.C., fu a sua volta eletto console per l'anno 238 a.C. ed ebbe come collega Tiberio Sempronio Gracco.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Faltone
Publio Valerio Flacco
Figlio di Lucio Valerio Flacco, fu eletto console nel 227 a.C., l'anno in cui il numero dei pretori fu elevato a quattro. Nel 215 a.C. venne nominato praefectus classis ed allo stesso vennero affidate cinquantacinque navi, comprese le cinque navi che avevano trasportato i prigionieri macedoni, i quali avevano tentato di mettere in contatto Filippo V di Macedonia con Annibale (vedi Trattato tra Annibale e Filippo V di Macedonia).
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Flacco
Publio Valerio Levino
Venne eletto console assieme a Tiberio Coruncanio nel 280 a.C. Il 1º luglio dello stesso anno era a capo delle truppe romane nella battaglia di Eraclea.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Levino
Publio Valerio Potito Publicola
Nel 386 a.C. fu eletto tribuno consolare con Quinto Servilio Fidenate, Marco Furio Camillo, Lucio Orazio Pulvillo, Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino e Servio Cornelio MaluginenseTito Livio, "Ab Urbe Condita", VI, 6.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Potito Publicola
Publio Valerio Publicola
Quattro volte console, fu collega di Lucio Giunio Bruto, come console nel primo anno della Repubblica Romana il 509 a.C., dopo che Lucio Tarquinio Collatino fu indotto a rinunciarvi.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Publicola
Publio Valerio Publicola (console 352 a.C.)
Fu eletto console nel 352 a.C. insieme al collega Gaio Marcio Rutilo. I due consoli promossero una verifica dei debiti, che non comportò gravi lamentele da parte degli interessati.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Publicola (console 352 a.C.)
Publio Valerio Publicola (console 475 a.C.)
Publio Valerio Publicola fu eletto console nel 475 a.C. con il collega Gaio Nauzio Rutilo. Il consolato iniziò con l'accusa rivolta dai tribuni della plebe Lucio Cedico e Tito Stazio, rivolta a Spurio Servilio Prisco, di aver mal condotto l'esercito romano nella battaglia del Gianicolo dell'anno prima.
Vedere Gens Valeria e Publio Valerio Publicola (console 475 a.C.)
Quinto Valerio Faltone
Col grado di pretore, assunse il comando della flotta romana alla battaglia delle isole Egadi, nel 241 a.C. (prima guerra punica), in sostituzione del console Gaio Lutazio Catulo che soffriva dei postumi di una ferita.
Vedere Gens Valeria e Quinto Valerio Faltone
Quinto Valerio Sorano
Originario di Sora, poeta e grammatico latino e tribuno della plebe durante la Repubblica romana, è soprattutto noto per essere stato giustiziato da Gneo Pompeo per ordine del dittatore Lucio Cornelio Silla, ufficialmente per aver pubblicamente rivelato il nome segreto della città di Roma, che avrebbe potuto essere utilizzato nel rituale di evocatio da parte dei nemici, ma probabilmente anche per ragioni politiche, dato che era legato alla fazione di Caio Mario.
Vedere Gens Valeria e Quinto Valerio Sorano
Repubblica romana
La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.
Vedere Gens Valeria e Repubblica romana
Rieti
Rieti (AFI: o, localmente, o; Riète in dialetto reatino) è un comune italiano di abitanti del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia.
Vedere Gens Valeria e Rieti
Roccascalegna
Roccascalegna è un comune italiano di abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. È uno degli undici comuni membri della Comunità montana Aventino-Medio Sangro.
Vedere Gens Valeria e Roccascalegna
Rome: Total War
Rome: Total War è un videogioco di tipo strategico a turni con elementi di tattica in tempo reale e arcade. I giocatori combattono battaglie, storiche o di fantasia, nell'era della Repubblica romana, dal 270 a.C. al 14 d.C., anno della morte di Ottaviano Augusto come primo imperatore di Roma.
Vedere Gens Valeria e Rome: Total War
Rotacismo
Il rotacismo (parola che deriva dal greco ῥῶ rho, « la lettera r ») è una modificazione fonetica consistente nella trasformazione di una consonante di classe rotica.
Vedere Gens Valeria e Rotacismo
Sabina
La Sabina è una regione storico-geografica dell'Italia centrale, storicamente da considerarsi come la terra abitata dai Sabini, da cui prende il nome, popolazione preromana indoeuropea di ceppo osco umbro, geograficamente posta tra Umbria, Lazio e Abruzzo, delimitata dal corso del fiume Tevere a sud-ovest, dal fiume Nera a nord-ovest, dagli Appennini a nord-est e dal fiume Aniene e dal Cicolano a sud-est,Il confine tra la Sabina e il Cicolano non è mai stato del tutto univoco; oggi si tende ad includere nella Sabina l'intera Valle del Turano: seguendo questa linea, nel 1873 si scelse di aggiungere l'aggettivo "Sabino" alla denominazione ufficiale del comune di Varco, situato sui monti Carseolani, tra la Valle del Turano e la Valle del Salto.
Vedere Gens Valeria e Sabina
Sabini
I Sabini furono un antico popolo italico dell'Italia centrale vissuto in epoca arcaica. La loro zona di insediamento era la fascia appenninica, in corrispondenza di parte dell'odierna provincia di Rieti e della confinante regione dell'alto Aterno in provincia dell'Aquila.
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Santacroce (famiglia)
I Santacroce (talvolta indicata come Santacroce Publicola) furono una influente famiglia baronale romana nota sin dalla prima metà del XV secolo.
Vedere Gens Valeria e Santacroce (famiglia)
Secessio plebis
La Secessio plebis o secessione della plebe, fu una forma di lotta politica adottata dalla plebe romana, tra il V e il III secolo a.C., per ottenere una parificazione di diritti con i patrizi.
Vedere Gens Valeria e Secessio plebis
Sesto Tedio Valerio Catullo
Homo novusR. Syme, Roman Papers, VII, Oxford 1991, pp. 492-495. di una famiglia proveniente da VeronaG. Alföldy in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp.
Vedere Gens Valeria e Sesto Tedio Valerio Catullo
Tarentum (Roma)
Il Tarentum (più raramente anche citato come Terentum) era una parte del Campo Marzio nella Roma antica, alla sua estremità occidentale, vicino al fiume Tevere e al Trigarium.
Vedere Gens Valeria e Tarentum (Roma)
Terme romane di Albenga
Le terme romane di Albenga sono un complesso di bagni (terme) dell'antica Roma nel letto del fiume Centa ad Albenga. Nell'alveo del fiume Centa sono presenti diverse rovine antiche, era il suburbio della antica Albingaunum e la zona fuori le mura della città medievale.
Vedere Gens Valeria e Terme romane di Albenga
Tito Statilio Tauro (console 44)
Membro della gens Statilia, famiglia probabilmente originaria della città lucana di VolceiU. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, pp.
Vedere Gens Valeria e Tito Statilio Tauro (console 44)
Tito Veturio Gemino Cicurino (console 494 a.C.)
Tito Veturio apparteneva alla gens Veturia, probabilmente fratello gemello di Gaio Veturio Gemino Cicurino, console nel 499 a.C., e padre di Tito Veturio Gemino Cicurino, console nel 462 a.C. Divenne console nel 494 a.C. con Aulo Verginio Tricosto Celiomontano.
Vedere Gens Valeria e Tito Veturio Gemino Cicurino (console 494 a.C.)
Tribù (storia romana)
Le tribù dell'antica Roma erano originariamente raggruppamenti sociali in cui erano suddivisi i cittadini romani. Originariamente individuate su base gentilizia (gens), in epoca regia si trasformarono in suddivisioni territoriali.
Vedere Gens Valeria e Tribù (storia romana)
Vaglierano
Vaglierano è una frazione di Asti. Prima di essere aggregata a tale comune il paese fu capoluogo di un comune autonomo.
Vedere Gens Valeria e Vaglierano
Valeria
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Vedere Gens Valeria e Valeria
Valeria Messalina
Figlia di Domizia Lepida e di Marco Valerio Messalla Barbato (nipote di Ottavia minore, sorella di Augusto), Messalina nacque in una famiglia patrizia imparentata con la casa Giulio-Claudia.
Vedere Gens Valeria e Valeria Messalina
Valeria Messalla
Valeria Messalla era figlia di un oscuro Marco Valerio Messalla Corvino e di sua moglie Ortensia, sorella del celebre avvocato Quinto Ortensio Ortalo.
Vedere Gens Valeria e Valeria Messalla
Valerii
*Valerii – gens Valeria.
Vedere Gens Valeria e Valerii
Valerio
.
Vedere Gens Valeria e Valerio
Valerio (famiglia)
Valerio (già de Valeris o de Valeri) è un'antica famiglia nobile, ritenuta d'antichissime origini romano-sabine (Gens Valeria), annoverata nel medioevo, fra quelle dello Stato di Milano, divisa dal ceppo comune in diverse linee e rami, tra cui quello principale è quello di Parma, conti di Baganzola per investitura di Gian Galeazzo Visconti, estintosi nei Malaguzzi Valeri tuttora fiorenti.
Vedere Gens Valeria e Valerio (famiglia)
Valerio Anziate
Anziate scrisse alla fine del I secolo a.C., quanto meno fino al 78 a.C., ultima data ricavabile dai resti della sua opera. Che fosse di nobile famiglia lo prova il fatto che, nella trattazione, cercava di glorificare più che altro le gesta della sua Gens Valeria.
Vedere Gens Valeria e Valerio Anziate
Valerio Massimo (disambigua)
* Manio Valerio Massimo Messalla - console 263 a.C.
Vedere Gens Valeria e Valerio Massimo (disambigua)
Valerio Messalla Avieno
Appartenente all'antica ''gens'' Valeria, discendeva da Manio Valerio Massimo Messalla; fu probabilmente il nonno di Rufio Valerio Messala.
Vedere Gens Valeria e Valerio Messalla Avieno
Valleranello
Valleranello è un toponimo che trae origine dalla famiglia romana antica dei Valerii, che possedeva una proprietà, da cui Valerianum. Fin dalla fine del medioevo il toponimo è riscontrabile in antiche carte topografiche del Lazio ed in particolare dell'agro romano, tra le quali.
Vedere Gens Valeria e Valleranello
Vallerano (Roma)
Vallerano è la venticinquesima zona di Roma nell'Agro romano, indicata con Z. XXV. Il toponimo indica anche una frazione di Roma Capitale.
Vedere Gens Valeria e Vallerano (Roma)
Velia (colle)
La Velia era un'altura di Roma alta circa 40 metriVelia and Carinae. Some observation on an area of archaic Rome, Nicola Terrenato posta tra il Palatino e l'Oppio, una delle propaggini dell'Esquilino.
Vedere Gens Valeria e Velia (colle)
Voluso
Voluso o Voleso (lat. Volusus o Volesos) era il leggendario progenitore della gens Valeria. Ci sono due versioni sul suo conto: secondo Virgilio sarebbe stato un condottiero alleato di Turno nella guerra contro i troiani di Enea sbarcati nel Lazio, mentre per altri si sarebbe trattato di un sabino trasferitosi a Roma al seguito di Tito Tazio; è anche possibile che il Voluso sabino fosse un discendente dell'altro Voluso.
Vedere Gens Valeria e Voluso
Conosciuto come Valerius.