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Giovanni di Antiochia (cronista)

Indice Giovanni di Antiochia (cronista)

Fu un monaco, probabilmente contemporaneo dell'imperatore Eraclio I (610-641). Lo studioso Heinrich Gelzer lo identificò con il patriarca monofisita di Antiochia Giovanni (630-648).

Indice

  1. 62 relazioni: Anicio Olibrio, Antemio, Antioco VII, Armazio, Arnegisclo, Aureliano, Aurelio Eracliano, Avito, Basilisco (Cesare), Basilisco (imperatore), Basso Ercolano, Battaglia del Frigido, Battaglia di Capo Bon (468), Battaglia di Cartagena (461), Battaglia di Mesiche, Battaglia di Resena, Burgundi, Campagna sasanide di Gordiano III, Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II, Comitatensi, Crisafio, Dionisio (prefetto del pretorio), Emiliano (imperatore), Epinico, Eraclio (primicerius sacri cubiculi), Eraclio di Edessa, Erennio Etrusco, Flavio Claudio Giuliano, Flavio Ezio, Galla Placidia, Giovanni di Antiochia, Governatori romani della Germania superiore, Gundobado, Illo (generale), Impero romano d'Occidente, Leone Grammatico, Maggioriano, Magnenzio, Marcello (usurpatore), Marciano (imperatore), Marco Aurelio Caro, Monetazione da Massimino il Trace a Emiliano, Odoacre, Ostiliano, Persone di nome Giovanni/Storici, Petronio Massimo, Prisco di Panion, Quintillo, Romano (usurpatore), Sacco di Aquileia, ... Espandi índice (12 più) »

Anicio Olibrio

Olibrio è considerato un chiaro esempio di un imperatore che in realtà non regnò: furono Ricimero e suo nipote Gundobado a regnare al suo posto, mentre lui era probabilmente interessato alla religione.

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Antemio

Fu messo sul trono d'Occidente dall'imperatore d'Oriente Leone I, con la missione di restaurare il controllo sulle province perse, Africa e Gallia, ma fallì miseramente e fu ucciso dal proprio generale di origine germanica, Ricimero.

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Antioco VII

Antioco era figlio del re di Siria Demetrio I Sotere e apparteneva alla stirpe dei Seleucidi. Il suo antenato, Seleuco I, era stato un generale di Alessandro Magno e, dopo la morte di quest'ultimo, i suoi eredi avevano imposto il proprio dominio sulla gran parte dell'impero macedone, creando un regno che si estendeva dall'Asia Minore all'odierno Afghanistan.

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Armazio

Armazio giocò un ruolo decisivo nella ribellione di Basilisco contro Zenone, così come nella sua successiva caduta.

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Arnegisclo

Era padre di Anagaste ed era quindi presumibilmente di origini gotiche. Fece carriera nell'esercito romano-orientale raggiungendo il grado di magister militum per Thracias (comandante dell'esercito campale di Tracia).

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Aureliano

Militare di carriera, fu elevato alla porpora dai soldati, ma fu ucciso dopo cinque anni di regno. Malgrado la brevità del suo regno, riuscì a portare a termine dei compiti decisivi affinché l'Impero romano superasse la grave crisi del terzo secolo: frenò una serie di invasioni da parte dei barbari, in particolare quella degli Alemanni che si erano spinti sino a Fano; ricompose l'unità dell'Impero, che rischiava di frantumarsi in tre parti tra loro ostili, sottomettendo Zenobia di Palmira e Tetrico nelle Gallie.

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Aurelio Eracliano

Ad Augusta Traiana, la moderna Stara Zagora, sono state ritrovate due iscrizioni che riguardano Aurelio: una dedicatagli da Traiano Muciano, e l'altra dedicata al fratello di Eracliano, il governatore di Tracia Marco Aurelio Apollinario.

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Avito

Aristocratico gallo-romano, Avito s'adoperò nel suo pur breve regno a frenare la regressione dell'Impero romano d'Occidente alla sola Penisola italica.

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Basilisco (Cesare)

Basilisco era figlio del comandante militare romano d'Oriente Armazio, il quale era nipote del generale Basilisco e di sua sorella Verina, imperatrice e moglie dell'imperatore romano d'Oriente Leone I. Dopo la morte di Leone nel 474, salì al trono suo nipote Leone II, che però morì quello stesso anno e fu succeduto dal proprio padre, Zenone (474-475, 476-491).

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Basilisco (imperatore)

Basilisco era il fratello dell'imperatrice Verina, moglie dell'imperatore Leone I. La sua parentela con l'imperatore favorì la carriera militare di Basilisco, che però terminò bruscamente nel 468, quando Basilisco condusse la disastrosa operazione contro il regno dei Vandali in Africa, in una delle più vaste operazioni militari dell'antichità.

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Basso Ercolano

L'augusta Giusta Grata Onoria, sorella dell'imperatore d'Occidente Valentiniano III, aspirava a controllare il trono d'occidente; per questo motivo Valentiniano decise di darla in sposa ad un uomo che non avesse ambizioni di potere, e scelse Ercolano per la sua mancanza di ambizioni e per il suo buon carattere.

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Battaglia del Frigido

La battaglia del Frigido (o battaglia del fiume Frigido) fu una storica battaglia, combattuta tra il 5 e il 6 settembre 394, nei pressi dell'attuale fiume Vipacco vicino a Gorizia e che vide opporsi gli eserciti dell'imperatore romano d'Oriente Teodosio I e dell'«usurpatore» del trono dell'Impero romano d'Occidente, Flavio Eugenio.

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Battaglia di Capo Bon (468)

La battaglia di Capo Bon del 468 fu una battaglia navale combattuta tra l'Impero romano e i Vandali e che vide la vittoria dei Vandali, che impedirono così ai Romani di recuperare l'Africa.

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Battaglia di Cartagena (461)

La battaglia di Cartagena fu una battaglia navale combattuta tra l'Impero romano d'Occidente e il Regno dei Vandali nel 460 o nel 461, che vide la totale vittoria della flotta vandala su quella dell'imperatore Maggioriano.

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Battaglia di Mesiche

La battaglia di Mesiche fu combattuta agli inizi del 244 (tra il 13 gennaio ed il 14 marzo) tra l'esercito romano dell'imperatore Gordiano III e l'esercito sasanide di Sapore I, nei pressi di Mesiche (l'odierna Falluja o Al-Anbar, a 40 km ad ovest di BaghdadJ.M.Carriè, Eserciti e strategie, vol.18 della "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Milano 2008, p.94.).

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Battaglia di Resena

La battaglia di Resena fu combattuta nel 243 tra l'esercito romano dell'imperatore Gordiano III e l'esercito sasanide di Sapore I, nei pressi di Resena: i Romani furono vincitori.

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Burgundi

I Burgundi (Burgundes) erano una tribù germanica dell'Est che potrebbe aver migrato dalla Scandinavia verso l'isola di Bornholm, che in norreno era detta Burgundarholmr (l'isola dei Burgundi) e da qui poi verso l'Europa continentale.

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Campagna sasanide di Gordiano III

La campagna sasanide di Gordiano III fu un episodio delle guerre romano-sasanidi (224-363). La guerra tra l'Impero romano, governato dall'imperatore romano Gordiano III (238-244), nel periodo dell'anarchia militare, e il dominio dei Sasanidi, guidati da Sapore I, succeduto al padre Ardashir I, fu combattuta in un periodo compreso tra il 242 e il 244, originata da un tentativo di espansione sasanide nelle province romane orientaliZosimo, Storia nuova, I, 18.1.

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Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II

Le campagne siriano-mesopotamiche di Sapore II si svilupparono nel corso di trent'anni durante le guerre romano-sasanidi (224-363). La guerra iniziò nel 334/335 con una prima offensiva persiana di Sapore II contro le armate romane degli allora Cesari, Costanzo II e Annibaliano.

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Comitatensi

I comitatensi erano soldati di fanteria pesante del tardo esercito imperiale romano, e potevano appartenere alle legioni o agli ausiliari. Sono menzionati per la prima volta nella legge del 325, contenuta nel Codice teodosiano, in contrapposizione alle forze stabili lungo la frontiera romana dei riparienses (o limitanei).

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Crisafio

Il suo vero nome era Taiouma,, Tumna,, Tzoumas o Ztommas. Potentissimo nel palazzo imperiale, esercitò un'enorme influenza sull'imperatore Teodosio II verso la fine del suo regno e, secondo una fonte, l'imperatore amava l'eunuco per la sua bellezza.

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Dionisio (prefetto del pretorio)

Nel 480 Dionisio ricopriva la prestigiosa carica di Prefetto del pretorio d'Oriente; in quell'anno organizzò una congiura contro l'imperatore Zenone, assieme all'ex-prefetto Epinico e al generale Traustila, ma la congiura fu scoperta e i cospiratori messi a morte.

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Emiliano (imperatore)

Emiliano nacque sull'isola di Gerba (al largo dell'odierna Tunisia) da una famiglia di etnia berbera, probabilmente di origine maura o libica;Zonara, XII, 1.

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Epinico

Nativo della Frigia, era probabilmente un notaio privato che divenne amministratore dei possedimenti di Urbicio, tramite il quale conobbe Verina, imperatrice e moglie dell'imperatore Leone I. Fu grazie alla sua intercessione che Epinico fece rapidamente carriera a corte.

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Eraclio (primicerius sacri cubiculi)

Eraclio era un eunuco e ricopriva la carica di primicerius sacri cubiculi di Valentiniano III, sul quale esercitava un'enorme influenza.

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Eraclio di Edessa

Nativo di Edessa, era figlio di Floro. Le fonti lo descrivono frettoloso e impetuoso, mancante di previdenza e prudenza. Prima del 468 ricopriva probabilmente la carica di comes rei militaris per l'Oriente; fu inviato con delle truppe a sostenere i Lazi contro i Sasanidi e gli Iberici, ma i suoi alleati non riuscirono a rifornire adeguatamente le sue truppe ed Eraclio fu costretto a ritirarsi.

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Erennio Etrusco

Erennio era originario di Sirmio, in Pannonia inferiore: suo padre era il generale Decio, poi imperatore romano, sua madre Erennia Cupressenia Etruscilla, una matrona romana appartenente ad un'importante famiglia senatoriale; ebbe anche un fratello minore, Ostiliano.

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Flavio Claudio Giuliano

Membro della dinastia costantiniana, fu Cesare in Gallia dal 355; un pronunciamento militare nel 361 e la contemporanea morte del cugino Costanzo II lo resero imperatore fino alla morte, avvenuta nel 363 durante la campagna militare in Persia.

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Flavio Ezio

Flavio Ezio è famoso per la sua vittoria su Attila presso i Campi Catalaunici, dove i Romani inflissero una pesante sconfitta all'esercito degli Unni.

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Galla Placidia

Nipote di tre imperatori, figlia di uno, sorella di due, moglie di un re e di un imperatore, madre di un imperatore e zia di un altro, la nobilissima Galla Placidia fu dapprima ostaggio presso i Visigoti, poi loro regina; il suo matrimonio con re Ataulfo e la nascita del loro figlio Teodosio rientrarono in una politica di avvicinamento tra barbari e Romani, ma la morte del bambino e quella del sovrano posero fine a questa possibilità.

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Giovanni di Antiochia

*Giovanni Crisostomo, santo di Antiochia, morto nel 407.

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Governatori romani della Germania superiore

Questa è la lista dei governatori del distretto militare, poi organizzato in provincia romana, della Germania superiore.

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Gundobado

Era figlio del re dei Burgundi Gundioco; secondo un'ipotesi del XIX secolo, la madre potrebbe essere stata una sorella del patrizio Ricimero.

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Illo (generale)

Di origine isaurica, aveva un fratello di nome Aspalio o Appalio, un secondo fratello di nome Trocundo e un fratellastro di nome Lilingis.

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Impero romano d'Occidente

LImpero romano d'Occidente venne a costituirsi come entità pienamente autonoma e distinta dalla parte orientale al momento della morte dell'Imperatore Teodosio I (395), quando l'Impero venne diviso tra i suoi due figli e l'Occidente lasciato nelle mani di Onorio.

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Leone Grammatico

Di lui ci è pervenuta una Cronaca universale che racconta la storia del mondo che inizia da Adamo e va fino al 948.

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Maggioriano

Comandante militare di un certo successo, salì al trono dopo aver deposto l'imperatore Avito. Il suo regno fu caratterizzato da una politica estera volta a restaurare il controllo romano sulle province perdute – in particolare Gallia, Hispania e Africa – e da una politica interna avente lo scopo di risollevare le finanze imperiali, garantendo al contempo equità e giustizia.

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Magnenzio

Militare di origine barbarica, con la sua rivolta Magnenzio spezzò il dominio ininterrotto dei Costantinidi sulla pars Occidentis dell'impero, riuscendo a coagulare le forze sociali ostili al governo di Costante.

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Marcello (usurpatore)

Esistono due versioni della sua usurpazione, una riportata da Ammiano Marcellino, storico suo contemporaneo, e una contenuta nell'opera di Zosimo, che visse all'inizio del VI secolo.

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Marciano (imperatore)

Si conosce molto poco della sua vita prima della nomina a imperatore, se non che fu un domesticus (assistente personale) che servì per quindici anni sotto gli influenti generali di origine barbarica Ardaburio e Aspare, padre e figlio.

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Marco Aurelio Caro

Durante il suo breve regno ottenne un'importante vittoria contro i Persiani, anche se la sua morte non permise ai Romani di capitalizzare il successo.

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Monetazione da Massimino il Trace a Emiliano

Per monetazione da Massimino Trace a Emiliano si intende l'insieme delle monete emesse da Roma durante i regni di oltre una decina di Imperatori della prima parte del periodo denominato anarchia militare, succeduti ad Alessandro Severo (ultimo della dinastia dei Severi), in un periodo complessivo che va dal 235 al 253: Massimino il Trace (235-238), Gordiano I (238), Gordiano II (238), Pupieno (238), Balbino (238), Gordiano III (238-244), Filippo l'Arabo (244-249), Decio con i figli Erennio Etrusco ed Ostiliano (249-251), Treboniano Gallo con il figlio Volusiano (251-253) ed infine Emiliano (253).

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Odoacre

Il suo regno viene solitamente usato dagli storici come termine per la caduta dell'Impero romano d'Occidente. Nonostante egli esercitasse de facto il suo potere sulla diocesi d'Italia, Odoacre si presentò prima come cliente del legittimo imperatore d'Occidente Giulio Nepote e poi, dopo la morte di questi nel 480, come rappresentante dell'Impero romano d'oriente.

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Ostiliano

Era figlio dell'imperatore Decio e di sua moglie Erennia Cupressenia Etruscilla e aveva un fratello maggiore, Erennio Etrusco.

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Persone di nome Giovanni/Storici

__EXPECTED_UNCONNECTED_PAGENOEDITSECTION__ Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Giovanni e sono storici.

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Petronio Massimo

Apparteneva a una delle più illustri famiglie dell'aristocrazia romana, la gens Anicia, e fece una lunga e prestigiosa carriera politica e amministrativa, culminata con il raggiungimento del patriziato.

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Prisco di Panion

Le fonti sulla vita di Prisco sono l'enciclopedia bizantina Suda e i frammenti della sua stessa opera storica, la Storia. Alcune fonti antiche lo definiscono un retore, attribuendogli anche delle lettere e un'opera di Esercizi di retorica andate perdute.

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Quintillo

Era fratello di Claudio II il Gotico, nato anch'egli in Illiria o Dalmazia intorno al 220. Quando il fratello morì, egli era probabilmente a capo di una colonna mobile, composta prevalentemente da cavalieri, a difesa dell'Italia.

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Romano (usurpatore)

Le fonti per l'usurpazione di Romano sono scarse; Cassiodoro (Chronicon, 1289) e Paolo Diacono (Historia romana, xv.2) si limitano a riferire che nel 470 Romano, un patricius, dopo aver tentato di ottenere la porpora, fu condannato a morte mediante decapitazione da parte di Antemio.

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Sacco di Aquileia

Il sacco di Aquileia del 452 fu un episodio delle guerre condotte da Attila re degli Unni contro l'impero romano d'Occidente.

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Sacco di Roma (455)

Il sacco di Roma del 2 giugno del 455 fu attuato dai Vandali, allora in guerra con l'imperatore romano Petronio Massimo. Esso è il terzo in ordine cronologico dopo quello del 390 a.C. ad opera dei Galli e quello avvenuto nel 410 ad opera dei Visigoti.

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Sacco di Roma (472)

Il sacco di Roma del 472 si svolse nel contesto della lotta tra l'imperatore romano d'Occidente Antemio e il suo genero e magister Ricimero, un generale di origine semi sveva e semi visigota.

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Sapore II

Quando il re Ormisda II morì, gli aristocratici persiani ne uccisero il figlio maggiore, accecarono il secondo e imprigionarono il terzo, di nome Ormisda, che poi fuggì presso i Romani al tempo di Costantino I (attorno al 324).

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Socii e foederati

Con il termine socii, foederati o foederatae civitates, si indicavano i popoli o le città legate a Roma da un trattato denominato foedus.

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Storia dell'impero dopo Marco Aurelio

La Storia dell'impero dopo Marco Aurelio (Tês metà Márkon basiléias historíai) di Erodiano è una raccolta in otto libri che copre il periodo che va dalla morte di Marco Aurelio nell'anno 180 d. C.

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Teodorico Strabone

Teodorico Strabone era un capo dei Goti di Tracia. Figlio di Triarius, aveva due fratelli, una moglie di nome Sigilda e un figlio chiamato Recitach; era imparentato con il potente generale alano, nonché magister militum, Ardaburio Aspare tramite la moglie di costui, zia di Teodorico.

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Traustila (magister militum)

Nell'anno 480 è citato come Magister militum per Orientem; in quello stesso anno fu coinvolto in un tentativo di cospirazione contro l'imperatore Zenone, insieme al prefetto del pretorio d'Oriente Dionisio e a Epinico, ma la congiura fu scoperta e i cospiratori messi a morte.

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Traustila (protector)

Il 16 marzo 455 mise in atto, insieme al collega Ottila, l'assassinio dell'imperatore Valentiniano III e del suo eunuco Eraclio, mentre si trovavano al Campo Marzio a Roma: Traustila si occupò di uccidere l'odiato funzionario, mentre Ottila assassinava l'Augusto.

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Unulfo

Unulfo era uno sciro, fratello di Odoacre e come lui cresciuto alla corte di Attila re degli Unni, che entrò a far parte dell'esercito romano e ne salì i gradi negli anni 470.

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Valente (imperatore)

Valente e suo fratello Valentiniano nacquero entrambi 70 km ad est di Sirmio, nella città di Cibalae, rispettivamente nel 328 e nel 321.

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Valentiniano III

Come imperatore appartenente alla dinastia teodosiana e a quella valentiniana, Valentiniano III fu il simbolo dell'unità dell'impero, la figura attorno alla quale si coagula la lealtà dei sudditi; in realtà, però, il potere fu esercitato da Flavio Ezio, il magister militum (comandante in capo dell'esercito), al quale va ascritta la politica che tenne unito l'impero malgrado le forze centrifughe che lo sconquassavano.

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Zenone (imperatore)

Di origine isaurica e per questo considerato quasi un barbaro dal popolo di Costantinopoli, Zenone iniziò la carriera militare nella guardia imperiale; ottenne presto il favore dell'imperatore Leone I, che vide in lui la persona adatta a ridimensionare l'influenza del potente generale germanico Ardaburio Aspare.

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