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Giuseppe Madonia (1946)

Indice Giuseppe Madonia (1946)

Ufficialmente imprenditore edile, è figlio di Francesco Madonia, capo della Famiglia di Vallelunga Pratameno legato a Totò Riina che venne ucciso lungo la strada provinciale Falconara-Riesi il 16 marzo 1978 su ordine di Giuseppe Di Cristina e Giuseppe Calderone, a loro volta uccisi qualche mese dopo dai "Corleonesi" di Totò Riina.

Indice

  1. 39 relazioni: Angelo Siino, Antonino Scopelliti, Antonio Manganelli, Bernardo Provenzano, Bombe del 1992-1993, Calcestruzzi, Clan dei Corleonesi, Commissione interprovinciale, Cosa nostra, Daniele Emmanuello, Giovanni Tinebra, Giuseppe Calò, Giuseppe Calderone, Latitanti di massima pericolosità, Leonardo Messina, Luigi Ilardo, Madonia, Mafia in Italia, Mariano Agate, Michelangelo La Barbera, Nati il 18 dicembre, Nati nel 1946/Dicembre, Nino Di Matteo, Omicidio di Giuseppe Di Matteo, Operazione Vespri siciliani, Operazioni di polizia contro Cosa nostra, Paolo Borsellino, Persone di nome Giuseppe, Processo Borsellino quater, Quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa, Rinzivillo, Seconda guerra di mafia, Stidda, Storia di Cosa nostra, Strage di Capaci, Strage di Gela, Strage di via D'Amelio, Totò Riina, Vittime di Cosa nostra in Italia.

Angelo Siino

Angelo Siino era figlio di un imprenditore edile e di Antonia Celeste, figlia di Giuseppe Celeste, capomafia di San Cipirello ucciso in giovane età nel 1921 in un agguato.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Angelo Siino

Antonino Scopelliti

Entrato nella magistratura italiana a soli 24 anni, ha svolto la carriera di magistrato requirente, iniziando come Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Roma, poi presso la Procura della Repubblica di Milano.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Antonino Scopelliti

Antonio Manganelli

Dal 25 giugno 2007, fino alla sua morte, è stato capo della polizia.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Antonio Manganelli

Bernardo Provenzano

Nato a Corleone da una famiglia di agricoltori, terzo di sette figli, venne ben presto mandato a lavorare nei campi come bracciante agricolo insieme al padre Angelo, abbandonando presto la scuola (non finì la seconda elementare); suo insegnante privato di matematica era stato un giovane Vito Ciancimino.

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Bombe del 1992-1993

La locuzione bombe del 1992-1993 indica un periodo della storia della Repubblica Italiana caratterizzato da una serie di attentati con ordigni da parte dell'organizzazione criminale siciliana di tipo mafioso Cosa nostra, realizzati in Italia durante i primi anni novanta del XX secolo, precisamente tra il 1992 ed il 1993.

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Calcestruzzi

La Calcestruzzi S.p.A. è un'azienda italiana del gruppo HeidelbergCement, che produce calcestruzzo preconfezionato; è attiva anche nel settore degli inerti.

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Clan dei Corleonesi

Il clan dei Corleonesi è stata una fazione all'interno di Cosa nostra formatasi negli anni settanta, così chiamata perché i suoi leader più importanti provenivano dalla famiglia di Corleone: Luciano Liggio, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella.

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Commissione interprovinciale

La Commissione interprovinciale (anche detta Regione, Commissione regionale o Cupola regionaleIl termine Cupola è stato coniato dagli organi di stampa per indicare i vertici di un'organizzazione mafiosa.) nel gergo mafioso è un organo direttivo dell'organizzazione mafiosa denominata Cosa nostra che riunisce i rappresentanti mafiosi delle province di Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, da non confondere con la "Commissione provinciale", che invece ha la sua giurisdizione solo sulla provincia di Palermo.

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Cosa nostra

Cosa nostra (detta comunemente mafia siciliana, o mafia per antonomasia) è un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia, e in più parti del mondo.

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Daniele Emmanuello

Soprannominato il "Boss dei ragazzini", in quanto li utilizzava come killer, era nipote del boss Angelo Emmanuello (detto "u' furmiculuni"), ucciso nel corso della faida contro il clan Iocolano-Iannì-Cavallo della Stidda.

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Giovanni Tinebra

Entra in magistratura nel 1967. Dal luglio 1992 al 2001 è Procuratore della Repubblica di Caltanissetta. Coordinò lOperazione Leopardo, il maxi-blitz con 200 ordini di cattura eseguiti in tutta Italia scattato la notte del 17 novembre 1992 e scaturito dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Leonardo Messina e Paolo Severino, che disarticolò l'organizzazione mafiosa nelle province di Caltanissetta ed Enna capeggiata dal boss Giuseppe "Piddu" Madonia.

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Giuseppe Calò

Nato e cresciuto a Palermo, è nipote di Paolo Calò, storico portiere del Palermo Calcio (accusato da Tommaso Buscetta di essere anche lui mafioso).

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Giuseppe Calderone

Giuseppe Calderone era fratello maggiore di Antonino Calderone (futuro collaboratore di giustizia) e nipote di Antonino Saitta, che nel 1925 aveva fondato la prima Famiglia mafiosa a Catania ed era stato arrestato dal "prefetto di ferro" Cesare Mori.

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Latitanti di massima pericolosità

In Italia, lelenco dei latitanti di massima pericolosità è una lista redatta dal Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti più pericolosi (GIIRL) della Direzione centrale della polizia criminale nell'ambito del Programma speciale di ricerca, che annovera i criminali considerati di estrema pericolosità.

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Leonardo Messina

Soprannominato "Narduzzo", già a 19 anni venne denunciato per rissa. Diventato uomo d'onore della Famiglia di San Cataldo nel 1982, fu uomo di fiducia di Giuseppe "Piddu" Madonia (capo del ''mandamento'' di Vallelunga Pratameno e rappresentante mafioso della provincia di Caltanissetta) ma, nonostante le incriminazioni e le condanne per furto, rapina e traffico di stupefacenti e alcuni provvedimenti di soggiorno obbligato a suo carico, fu sempre considerato dagli inquirenti un esponente di secondo piano della mafia del nisseno.

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Luigi Ilardo

Luigi Ilardo nasce in una famiglia originariamente non legata a Cosa Nostra, che addirittura contava al suo interno rappresentanti delle forze dell’ordine.

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Madonia

* Antonino "Nino" Madonia – mafioso italiano.

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Mafia in Italia

La mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia. La nascita del fenomeno è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra (le prime due però diventate piuttosto note solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo).

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Mariano Agate

Ritenuto il capo della famiglia di Mazara del Vallo e del relativo mandamento. Durante la seconda guerra di mafia dei primi anni '80, era considerato uno degli uomini di riferimento dei Corleonesi di Totò Riina in provincia di Trapani insieme a Francesco Messina Denaro di Castelvetrano, a Vincenzo Milazzo di Alcamo e a Vincenzo Virga di Trapani contro le famiglie palermitane dei Badalamenti e quelle alcamesi dei Rimi e trapanesi dei Minore.

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Michelangelo La Barbera

Affiliato alla cosca di Boccadifalco, era inizialmente alleato dei boss Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, ma si schierò con i corleonesi nella seconda guerra di mafia insieme al cugino Salvatore Buscemi uccidendo con le modalità della lupara bianca Calogero Di Maggio e Santo Inzerillo (rispettivamente zio e fratello del boss Salvatore).

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Nati il 18 dicembre

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Nati nel 1946/Dicembre

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Nino Di Matteo

Da ottobre 2019 a gennaio 2023 è stato Consigliere togato (indipendente) del CSM. Dal 2010 al 2012 è stato presidente della giunta distrettuale di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati.

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Omicidio di Giuseppe Di Matteo

Lomicidio di Giuseppe Di Matteo venne commesso a San Giuseppe Jato, l'11 gennaio 1996, da esponenti mafiosi nel tentativo di impedire che il padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, collaborasse con gli investigatori.

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Operazione Vespri siciliani

Loperazione Vespri siciliani fu un'operazione di polizia svoltasi dal 25 luglio 1992 all'8 luglio 1998 dalle Forze Armate Italiane in Sicilia, così intitolata perché ispirata al nome della rivolta popolare del XIII secolo denominata appunto Vespri siciliani.

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Operazioni di polizia contro Cosa nostra

Questo è un elenco delle operazioni delle forze di polizia italiane contro Cosa nostra, riportate in ordine cronologico.

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Paolo Borsellino

Assieme ai colleghi e amici Rocco Chinnici, Antonino Caponnetto e Giovanni Falcone, Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.

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Persone di nome Giuseppe

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Processo Borsellino quater

Il processo "Borsellino quater" è un processo relativo ai fatti della strage di via D'Amelio, compiuta per uccidere il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta; fu celebrato a Caltanissetta in Corte d'Assise, presieduta dal giudice Antonio Balsamo.

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Quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa

I quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa fu un termine giornalistico che il giornalista Giuseppe Fava attribuì al gruppo di imprenditori edili catanesi che, dagli anni settanta e anni ottanta del XX secolo, dominò la quasi totalità degli aspetti economici della città di Catania.

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Rinzivillo

I Rinzivillo sono un clan mafioso originario di Gela, in Sicilia, alleato con i Madonia di Caltanissetta: in particolare il loro referente sarebbe Giuseppe "Piddu" Madonia e tramite questi la parte di Cosa Nostra fedele ai Corleonesi di Bernardo Provenzano, presentata alla Commissione parlamentare Antimafia dalla DNA.

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Seconda guerra di mafia

La seconda guerra di mafia fu un conflitto interno a Cosa nostra svoltosi in Sicilia tra il 1981 e il 1984, che vide l'affermarsi del Clan dei Corleonesi come fazione egemone.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Seconda guerra di mafia

Stidda

La stidda è un'organizzazione criminale siciliana di tipo mafioso, attiva in particolare nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Stidda

Storia di Cosa nostra

La storia di Cosa nostra è l'insieme degli eventi storici che hanno determinato la nascita e lo sviluppo di quest'organizzazione criminale di stampo mafioso radicata in Sicilia e considerata una delle più potenti in Italia.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Storia di Cosa nostra

Strage di Capaci

La strage di Capaci fu un attentato di stampo terroristico-mafioso compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) con una carica composta da tritolo, RDX e nitrato d'ammonio con potenza pari a 500 kg di tritolo, per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Strage di Capaci

Strage di Gela

La strage di Gela detta anche strage della sala giochi fu una serie di agguati di stampo mafioso avvenute a Gela il 27 novembre del 1990, che causò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 7.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Strage di Gela

Strage di via D'Amelio

La strage di via D'Amelio fu un attentato di stampo terroristico-mafioso avvenuto domenica 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 19 di via Mariano D'Amelio a Palermo, in Italia, in cui morirono il magistrato italiano Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Strage di via D'Amelio

Totò Riina

Appartenente all'organizzazione malavitosa Cosa nostra, di cui è stato il capo assoluto dal 1982 fino al suo arresto avvenuto il 15 gennaio 1993 (ma si ritiene lo sia stato fino alla morte, mentre dopo il suo arresto divenne reggente Bernardo Provenzano), è generalmente ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario mafioso di sempre, venendo etichettato come il capo dei capi e con i soprannomi u curtu (il basso), per via della sua bassa statura e la belva, per indicare la sua brutalità sanguinaria.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Totò Riina

Vittime di Cosa nostra in Italia

Le vittime di Cosa nostra in Italia, accertate fino ai primi anni sessanta del '900, risultano essere circa 519, che superano il valore di se compresi anche gli stessi mafiosi uccisi.

Vedere Giuseppe Madonia (1946) e Vittime di Cosa nostra in Italia

Conosciuto come Giuseppe "Piddu" Madonia.