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14 relazioni: Conquista romana della Gallia Cisalpina, Consoli repubblicani romani, Gaio Claudio Pulcro (console 177 a.C.), Gaio Valerio Levino, Gens Cornelia, Gneo Cornelio Scipione, Lista dei pretori romani, Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.), Morti nel 176 a.C., Persone di nome Gneo, Persone di nome Gneo/Politici, Publio Mucio Scevola (console 175 a.C.), Quinto Petilio Spurino, Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.).
Conquista romana della Gallia Cisalpina
Con l'espressione conquista della Gallia Cisalpina si indica la campagna di sottomissione dei popoli delle regioni che oggi formano l'attuale Pianura Padana occidentale, iniziata negli ultimi decenni del III secolo a.C., fino alla formazione della provincia romana fra la fine del II e l'inizio del I secolo a.C.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Conquista romana della Gallia Cisalpina
Consoli repubblicani romani
Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Consoli repubblicani romani
Gaio Claudio Pulcro (console 177 a.C.)
Figlio di Appio Claudio Pulcro, fu augure nel 195 a.C., pretore nel 180 a.C. e console nel 177 a.C.. Gli fu affidata l'Istria come provincia da governare, ma non ne prese possesso, perché riteneva che la sua presenza non fosse necessaria, viste le vittorie risolutive dei suoi predecessori.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Gaio Claudio Pulcro (console 177 a.C.)
Gaio Valerio Levino
Figlio del console Marco Valerio Levino, era inoltre fratellastro del console Marco Fulvio Nobiliore, avendo la stessa madre. Quando Marco Fulvio Nobiliore fu eletto console nel 189 a.C., Levino lo seguì nelle campagne militari e nell'assedio di Ambracia, dove gli esponenti della lega etolica, visti i loro legami con il padre e la famiglia di Levino, lo scelsero come intermediario per allacciare rapporti con il console.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Gaio Valerio Levino
Gens Cornelia
Cornelius (fem. Cornelia) era il nomen di una gens patrizia tra le più importanti dell'antica Roma, ricompresa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Gens Cornelia
Gneo Cornelio Scipione
*Gneo Cornelio Scipione Asina.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Gneo Cornelio Scipione
Lista dei pretori romani
Questa è una lista dei pretori romani durante la fase repubblicana. La pretura a Roma era la magistratura prima del consolato, ma la prima che riceveva limperium, il potere di decidere sugli altri e, quindi, di condurre una forza armata.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Lista dei pretori romani
Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)
Fu edile nel 193 a.C. insieme a L. Emilio Paolo, promuovendo la costruzione del nuovo porto fluviale a sud del colle Aventino.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)
Morti nel 176 a.C.
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Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Morti nel 176 a.C.
Persone di nome Gneo
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Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Persone di nome Gneo
Persone di nome Gneo/Politici
__EXPECTED_UNCONNECTED_PAGENOEDITSECTION__ Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Gneo e sono politici.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Persone di nome Gneo/Politici
Publio Mucio Scevola (console 175 a.C.)
Fu eletto pretore nel 179 a.C. con il fratello Quinto. A Publio fu affidata la provincia urbana e la quaestio de veneficiis in città, con giurisdizione entro le dieci miglia dal centro cittadino.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Publio Mucio Scevola (console 175 a.C.)
Quinto Petilio Spurino
Petilio Spurino, Quintio Spurino, Quintio.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Quinto Petilio Spurino
Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.)
Fu il padre di Tiberio e di Gaio Sempronio Gracco. Tribuno della plebe nel 187 a.C., nel 184 a.C. pose il veto a che i fratelli Scipione Africano e Scipione Asiatico fossero giudicati dell'accusa di essersi appropriati di una grande somma che sarebbe stata a loro versata dal re Antioco III dopo la sconfitta di Magnesia.
Vedere Gneo Cornelio Scipione Ispallo e Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.)