Indice
6 relazioni: Aleksandr Sergeevič Puškin, Il cavaliere di bronzo, Il cavaliere di bronzo (statua), Le notti bianche, Michail Nicolaevič Savojarov, Mito di Pietroburgo.
Aleksandr Sergeevič Puškin
In filologia egli è considerato il fondatore della lingua letteraria russa contemporanea e le sue opere, tra le migliori manifestazioni del romanticismo russo, hanno ispirato numerosi scrittori, compositori e artisti; dette opere costituiscono tuttora tra le più importanti espressioni della letteratura russa, in quanto nonostante i quasi due secoli passati dalla loro creazione, ci presentano una lingua tuttora viva e attuale.
Vedere Il cavaliere di bronzo (poema) e Aleksandr Sergeevič Puškin
Il cavaliere di bronzo
* Il cavaliere di bronzo – statua di San Pietroburgo opera di Étienne Maurice Falconet,.
Vedere Il cavaliere di bronzo (poema) e Il cavaliere di bronzo
Il cavaliere di bronzo (statua)
Il cavaliere di bronzo, è un colossale monumento equestre dedicato a Pietro I il Grande (1682-1725), situato in piazza del Senato a San Pietroburgo.
Vedere Il cavaliere di bronzo (poema) e Il cavaliere di bronzo (statua)
Le notti bianche
Le notti bianche (in russo: Белые ночи, Belye Noči) è un racconto giovanile di Fëdor Dostoevskij. La storia è stata scritta da Dostoevskij tra settembre e novembre del 1848, periodo nel quale partecipò al circolo letterario e filosofico di Nikolay e Aleksei Beketov e successivamente nel circolo di Mikhail Petrashevsky.
Vedere Il cavaliere di bronzo (poema) e Le notti bianche
Michail Nicolaevič Savojarov
Nella prima parte del XX secolo fu un interprete popolare di canzoni e strofette scritte da lui stesso. Il culmine della sua fama ha coinciso con i primi anni della prima guerra mondiale, quando ricevette il nome artistico di "Re d'eccentricità".
Vedere Il cavaliere di bronzo (poema) e Michail Nicolaevič Savojarov
Mito di Pietroburgo
Il mito di Pietroburgo è un fenomeno culturale attraverso cui si determina il carattere peculiare della cultura di San Pietroburgo. La fondazione della città, avvenuta nel 1703, per volere dello zar Pietro I, determinò lo sviluppo di voci e dicerie riguardanti la neonata città, che costituiscono il nucleo fondante del mito di Pietroburgo.