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Il vedovo allegro

Indice Il vedovo allegro

Il vedovo allegro è un film del 1950 diretto da Mario Mattoli.

Indice

  1. 28 relazioni: Age & Scarpelli, Agenore Incrocci, Aldo Silvani, Amedeo Nazzari, Arnoldo Foà, Ave Ninchi, Carlo Dapporto, Cesco Baseggio, Cinema italiano, Enzo Garinei, Felice Montagnini, Furio Scarpelli, Giuliana Attenni, Giuliano Laurenti, Il vedovo allegro (disambigua), Irasema Dilian, Isa Barzizza, Laura Gore, Luigi Pavese, Mario Mattoli, Mario Pisu, Nunzio Filogamo, Riccardo Billi, Tina De Mola, Toti Dal Monte, Ubaldo Lay, Ughetto Bertucci, Vinicio Sofia.

Age & Scarpelli

Age & Scarpelli è il nome d'arte con il quale è noto il duo di sceneggiatori formato da Agenore Incrocci e Furio Scarpelli.

Vedere Il vedovo allegro e Age & Scarpelli

Agenore Incrocci

Fratello minore dell'attrice Zoe Incrocci (moglie del regista Nino Meloni e nonna paterna della politica Giorgia Meloni), trascorre l'infanzia girando con la famiglia, costretta a spostarsi per motivi di lavoro, per tutta l'Italia.

Vedere Il vedovo allegro e Agenore Incrocci

Aldo Silvani

Debuttò sul palcoscenico nel 1914 nella compagnia del Grand Guignol, per poi orientarsi prevalentemente verso il teatro d'arte e, in seguito, verso quello comico.

Vedere Il vedovo allegro e Aldo Silvani

Amedeo Nazzari

Figlio di Salvatore Buffa, proprietario di un pastificio, e di Argenide Nazzari, il futuro attore prenderà il suo nome d'arte dal nonno materno, Amedeo Nazzari, già presidente della Corte d'appello di Vicenza, trasferito poi a Cagliari.

Vedere Il vedovo allegro e Amedeo Nazzari

Arnoldo Foà

Nato a Ferrara in una famiglia ebraica (anche se lui dal punto di vista religioso si è sempre dichiarato ateo), era figlio di Valentino Foà e Dirce Levi.

Vedere Il vedovo allegro e Arnoldo Foà

Ave Ninchi

Figlia di Umberto Ninchi e Fernanda Brugiapaglia, agiata famiglia di conciatori, respirò l'arte drammatica fin da bambina: la sua famiglia, anconetana, diede al teatro non solo i cugini di suo padre Annibale e Carlo, ma anche impresari teatrali e drammaturghi, tutti ruotanti intorno al Teatro delle Muse di Ancona.

Vedere Il vedovo allegro e Ave Ninchi

Carlo Dapporto

Nacque a Sanremo il 26 giugno 1911 da Giuseppe, di professione calzolaio, e da Olimpia Cavallito, una casalinga originaria di Asti, che gli trasmise il suo accento dalla tipica inflessione piemontese.

Vedere Il vedovo allegro e Carlo Dapporto

Cesco Baseggio

Iniziò molto giovane la carriera, affermandosi in particolare come interprete del teatro dialettale veneto, per il quale scrisse anche alcune commedie.

Vedere Il vedovo allegro e Cesco Baseggio

Cinema italiano

Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola.

Vedere Il vedovo allegro e Cinema italiano

Enzo Garinei

Fratello del noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei e padre di Andrea Garinei (1966-2016, attore anch'egli), Enzo Garinei è stato un prolifico attore teatrale, televisivo e cinematografico, nonché uno dei principali caratteristi del panorama italiano.

Vedere Il vedovo allegro e Enzo Garinei

Felice Montagnini

Nel cinema italiano è stato autore di una cinquantina di colonne sonore per film dal 1931 al 1966, sia come compositore sia come direttore d'orchestra.

Vedere Il vedovo allegro e Felice Montagnini

Furio Scarpelli

Figlio di Filiberto Scarpelli, celebre fondatore del giornale umoristico Il Travaso delle idee e illustratore, affina nel tempo il proprio talento per il disegno e la scrittura satirica, iniziando, già prima della guerra, a lavorare per alcune riviste umoristiche.

Vedere Il vedovo allegro e Furio Scarpelli

Giuliana Attenni

Esordisce con Marcello Pagliero (Roma città libera) e con Alberto Lattuada (Il delitto di Giovanni Episcopo), e nel 1948 comincia a collaborare con Mario Mattoli, che la porta a montare una lunga serie di film con Totò diretti dal regista maceratese (talvolta anche cinque in un solo anno).

Vedere Il vedovo allegro e Giuliana Attenni

Giuliano Laurenti

Cugino del regista Mariano Laurenti e marito di Elda Magnanti, (parrucchiera di scena). entrambi hanno lavorato nei film di Totò nel reparto trucco.

Vedere Il vedovo allegro e Giuliano Laurenti

Il vedovo allegro (disambigua)

* Il vedovo allegro – cortometraggio muto del 1909.

Vedere Il vedovo allegro e Il vedovo allegro (disambigua)

Irasema Dilian

Figlia di un diplomatico polacco, nacque a Rio de Janeiro dove il padre negli anni '20 rappresentava il suo Paese; giunse giovanissima a Roma dove si iscrisse al Centro sperimentale di cinematografia diplomandosi nel 1940.

Vedere Il vedovo allegro e Irasema Dilian

Isa Barzizza

Figlia del direttore d'orchestra Pippo Barzizza e di Tatina Salesi (e sorella maggiore del regista Renzo Barzizza), studiò al Liceo classico Vincenzo Gioberti di Torino e iniziò parallelamente a partecipare a rappresentazioni teatrali di prosa in ruoli secondari vicino ad attori come Ruggero Ruggeri, Elsa Merlini ed Eduardo De Filippo.

Vedere Il vedovo allegro e Isa Barzizza

Laura Gore

Nata a Bussoleno, in provincia di Torino, dotata di una bella voce, partecipò all'VIII Ora del dilettante, trasmissione organizzata dall'EIAR, trasmessa sul primo canale radiofonico dal Teatro Carlo Felice di Genova il 18 maggio 1940 alle 21 e condotta da Nunzio Filogamo, dove si esibí con la canzoncina Gatto in cantina.

Vedere Il vedovo allegro e Laura Gore

Luigi Pavese

Attore dotato di grande versatilità, Luigi Pavese è stato tra i maggiori caratteristi del cinema italiano. Durante la sua carriera, durata oltre quarant'anni, è apparso in più di 170 pellicole.

Vedere Il vedovo allegro e Luigi Pavese

Mario Mattoli

Mario Mattoli era discendente diretto di Agostino Mattoli, medico chirurgo omeopata e patriota italiano del XIX sec., aderente alla Repubblica Romana.

Vedere Il vedovo allegro e Mario Mattoli

Mario Pisu

Era fratello maggiore di Raffaele. Alto, di bella presenza ed elegante figura, è stato attore stimato e quotato dapprima nel teatro e poi nel cinema, settori in cui debutta pressoché contemporaneamente pur non giungendo mai al ruolo di protagonista.

Vedere Il vedovo allegro e Mario Pisu

Nunzio Filogamo

Dopo aver esordito alla radio, fu tra i primi conduttori televisivi della televisione italiana, in particolare primo presentatore della kermesse musicale del Festival di Sanremo, del quale condusse in totale cinque edizioni.

Vedere Il vedovo allegro e Nunzio Filogamo

Riccardo Billi

Dopo l'esordio, nel 1926, come dicitore alla Casina delle Rose di Roma, venne scritturato dalla Compagnia di operette di Lydia Johnson, in cui rimase fino al 1931, anno in cui entrò nella Compagnia Maresca, al fianco di Wanda Osiris.

Vedere Il vedovo allegro e Riccardo Billi

Tina De Mola

Tina De Mola frequenta, spinta dalla famiglia, le scuole magistrali e, durante questo periodo, comincia a coltivare la passione per il canto lirico.

Vedere Il vedovo allegro e Tina De Mola

Toti Dal Monte

Nacque da Amilcare Meneghel, maestro di musica, e da Maria Zacchello, maestra elementare il 27 giugno 1893. Rimasta orfana di madre a soli sei anni, fin da piccola rivelò un'innata predisposizione alla musica, apprendendo con bravura brani di Schumann e Schubert e cantando nella chiesa del suo paese natale, accompagnata all'organo dal padre, il quale, quando Antonietta crebbe, si trasferì con lei a Venezia per iscriverla al Conservatorio Benedetto Marcello e farle studiare pianoforte.

Vedere Il vedovo allegro e Toti Dal Monte

Ubaldo Lay

Dopo gli esordi negli spettacoli del GUF (il primo dei quali fu Una bella domenica di settembre di Ugo Betti, per la regia di Riccardo Mantoni), s'iscrisse, grazie all'interessamento di Silvio D'Amico, all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ma dovette interrompere gli studi con l'arrivo della seconda guerra mondiale, quando fu chiamato alle armi come Ufficiale di Fanteria e inviato al fronte in Jugoslavia.

Vedere Il vedovo allegro e Ubaldo Lay

Ughetto Bertucci

Pur seguitando a gestire il suo banco al mercatino, inizia a dedicarsi al cinema e, occasionalmente, all'avanspettacolo in teatrini romani.

Vedere Il vedovo allegro e Ughetto Bertucci

Vinicio Sofia

Il suo primo film fu Camicia nera (1933), diretto da Giovacchino Forzano. Piccolo, tozzo, dal volto grosso ed espressivo, e la voce sottile e insinuante, a partire dalla metà degli anni quaranta Vinicio Sofia sarebbe divenuto uno dei più validi e riconoscibili caratteristi del nostro cinema, soprattutto accanto a Totò: tra le diverse pellicole ricordiamo Fifa e arena (1948), nella parte del manager del torero Paquito, Totò al Giro d'Italia, (1948), nella parte del cuoco e Un turco napoletano (1953), nella parte del vero turco, tutti e tre diretti da Mario Mattoli.

Vedere Il vedovo allegro e Vinicio Sofia