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Incoronazione dei faraoni

Indice Incoronazione dei faraoni

L'incoronazione dei faraoni era un rito estremamente importante nell'Egitto arcaico e antico, e imperniato sui concetti di potere e comando fra il predecessore e il successore.

28 relazioni: Akhenaton, Amenmesse, Amenmose (figlio di Thutmose I), Amenofi III, Antico Egitto, Corone egizie, Faraone, Faraone arcaico in avorio (EA37996), Hatshepsut, Horemheb, Horus, Impero achemenide, Manetone, Mutemuia, Nefti in diorite (E 25389), Papiro drammatico del Ramesseum, Pepi II, Ramses II, Sarcofago di Thutmose I (04.278.1), Seniseneb, Stele della restaurazione, Stele di Pithom, Storia dell'antico Egitto, Tenenet, Tutankhamon, Tutankhamon offerente (EA75), Uadjmose, XXVII dinastia egizia.

Akhenaton

È celebre per aver abbandonato il tradizionale politeismo egizio a favore di una nuova religione di stampo enoteistico, monolatrico, p. 44.

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Amenmesse

È possibile che Amenmesse non fosse il successore designato di Merenptah, qualora ne fosse figlio.

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Amenmose (figlio di Thutmose I)

Fu il figlio più anziano e l'erede designato del faraone Thutmose I (ca. 1506 - 1493 a.C.; dibattuto), e nacque ancora prima che il questi fosse incoronato faraone.

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Amenofi III

Conosciuto anche come Amenofi "il Magnifico", regnò dal giugno 1386 a.C. al 1349 a.C. o, secondo altri studiosi, dal giugno 1388 a.C. al dicembre 1351/1350 a.C.Beckerath (1997) p.190.

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Antico Egitto

Con Antico Egitto si intende la civiltà sviluppatasi lungo la Valle del Nilo a partire dalle cateratte, a sud e al confine con l’attuale SudanLe presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall’esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell’altopiano del Burundi.

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Corone egizie

La Corona per l'antico popolo della valle del Nilo, era riservata alle divinità ed al sovrano come simbolo del potere con attributi magici-identificativi e fin dal periodo predinastico l'iconografia egizia e la statuaria ne mostrano un numero notevole, assimilando ad essa anche il copricapo ed il simbolo.

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Faraone

Faraone è il termine con cui di solito vengono indicati i sovrani dell'antico Egitto.

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Faraone arcaico in avorio (EA37996)

La statuetta di un faraone arcaico (EA37996), in avorio, rappresenta un anonimo faraone della I o II dinastia egizia; è stata rinvenuta fra le rovine del Grande Tempio di Osiride ad Abido (oggetto di numerose ricostruzioni tra le I e la XVI dinastia egizia) e dal 1903 fa parte delle collezioni del British Museum di Londra.

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Hatshepsut

Fu la seconda donna a detenere con certezza il titolo di faraone dopo Nefrusobek della XII dinastia (ca. 1806 - 1802 a.C.Kim S. B. Ryholt, The Political Situation in Egypt during the Second Intermediate Period, c.1800-1550 B.C., Museum Tusculanum Press, Carsten Niebuhr Institute Publications 20, 1997. p.185.). Anche altre donne potrebbero aver regnato, da sole o come reggenti, sull'Egitto: per esempio Neithotep, intorno al 3100 a.C. Fu incoronata nel 1478 a.C. e regnò ufficialmente al fianco di Thutmose III - di cui era zia e matrigna - asceso al trono l'anno precedente all'età di soli due anni.

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Horemheb

Prima di divenire faraone, Horemheb fu comandante in capo dell'esercitoToby Wilkinson, The Rise and Fall of Ancient Egypt, Bloomsbury, 2011.

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Horus

Horus (in italiano anche Oro), è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, fra le più antiche e significative del pantheon egizio.

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Impero achemenide

L'impero achemenide (in persiano Haχāmanišiyā, Ἀχαιμενίδαι), detto anche primo impero persiano per distinguerlo dal secondo impero persiano guidato dai Sasanidi, fu un'entità politica corrispondente all'attuale Persia fondata da Ciro il Grande nel 550 a.C..

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Manetone

Manetone (in greco: Μανέθων, Manethōn, o Μανέθως, Manethōs; in latino: Manĕthō) si ritiene sia stato uno storico e sacerdote greco antico originario di Sebennito (in egizio: Djebnetjer) vissuto in epoca tolemaica, all'inizio del III secolo a.C..

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Mutemuia

Non vi sono notizie sulle sue origini e si è ipotizzato che fosse una principessa di Mitanni, figlia del re Artatama I con il quale Tuthmose IV stabilì un accordo di pace, ma di questa principessa non si conosce il nomeCimmino (2003), p. 256.

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Nefti in diorite (E 25389)

La statua di Nefti in diorite (E 25389) è una antica scultura egizia raffigurante Nefti (dea dell'oltretomba e della morte in generale, oltreché dei lamenti funebri e delle prefiche, delle ore notturne deificate nelle mitiche Ore, del parto e dei fiumi), risalente alla fine del lungo regno del faraone Amenofi III "il Magnifico" (ca. 1386–1350 a.C.). La scultura è un esempio del grado di raffinatezza raggiunto dalla statuaria nell'ultimo cinquantennio della XVIII dinastia egizia: la diorite presenta una lavorazione e una levigatezza elegantemente sofisticate, le proporzioni sono aggraziate, mentre gli occhi della dea portano un trucco "dal tratto graficamente marcato".

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Papiro drammatico del Ramesseum

Il Papiro drammatico del Ramesseum (noto anche, semplicemente, come Papiro del Ramesseum) è il più antico papiro illustrato finora scoperto.

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Pepi II

Il regno relativamente pacifico di Pepi II, la cui lunghissima durata fu forse causa di una certa stagnazione, segnò il declino irrefrenabile dell'Antico Regno: a causa dello strapotere dei nomarchi (i governatori locali), l'autorità del faraone diminuì.

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Ramses II

È spesso ricordato come il più grande, potente e celebrato faraone dell'impero egizio.

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Sarcofago di Thutmose I (04.278.1)

Il sarcofago di Thutmose I (04.278.1), ossia il sarcofago che Hatshepsut fece preparare per sé e che poi destinò alla sepoltura del proprio padre, è appunto il sarcofago in quarzite dipinta dell'antico faraone egizio Thutmose I (1506–1493 a.C. circa) della XVIII dinastia egizia.

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Seniseneb

Fu la madre del faraone Thutmose I (ca. 1506 - 1493 a.C.; dibattuto).

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Stele della restaurazione

La Stele della restaurazione è una antica stele votiva egizia in granito rosso.

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Stele di Pithom

La Stele di Pithom è una stele commemorativa egizia eretta durante il periodo tolemaico da Tolomeo II nel tempio della città di Pitom presumibilmente per l'anniversario della sua incoronazione.

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Storia dell'antico Egitto

La storia dell'antico Egitto (o Storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo a partire dalle cateratte, a sud ed al confine con l'attuale Sudan)Le presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi., alla foce, a delta, nel Mar Mediterraneo, per un'estensione complessiva di circa 1000 km, copre complessivamente circa 4000 anni. L'individuazione di un periodo storico definito e di date concordi, sia pur di comodo, è dibattuta, a maggior ragione là ove si consideri la localizzazione temporale in epoca preistorica dell’inizio, e le molteplici vicissitudini e dominazioni che hanno accompagnato la storia dell’Egitto nella sua parte conclusiva. Secondo alcuni autori le date sono comprese tra il 3900 a.C. (Periodo Predinastico) e il 342 a.C. (Periodo tardo), con la fine della XXX dinastia manetoniana e prima dell’avvento delle dominazioni straniere. Altri autori fanno coincidere la fine della storia dell’Egitto con la morte di Cleopatra (ultima regina della dinastia tolemaica) e l'inizio della dominazione romana; altri ancora la estendono fino al IV-VI secolo d.C. e, segnatamente, all'ultimo testo geroglifico di cui si abbia contezza, il cosiddetto Graffito di Esmet-Akhom risalente al 394, o alla chiusura dell'ultimo tempio "pagano", dedicato a Iside sull'isola di File, a seguito dell'editto di Giustiniano I, nel 550. Varie culture si susseguirono nella valle nilotica fin dal 3900 a.C. in quello che viene definito Periodo Predinastico. Un'entità embrionale di Stato può riconoscersi, invece, a partire dal 3200-3100 a.C. con la I dinastia e l'unificazione delle due macro-aree che resteranno, tuttavia sempre distinte tanto che per tutta la storia del Paese i regnanti annovereranno tra i loro titoli quello di Signore delle Due Terre. Fin dal 3500 a.C., di pari passo con l'avvento dell'agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell'orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo. Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con più raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (Limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ciò comportò, fin dai tempi più remoti, conseguentemente, la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, sia per il sostentamento umano che per quello del bestiame e delle piantagioni. Non è da escludersi, peraltro, che proprio la complessa necessità di dover far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell'agricoltura, e segnatamente, delle acque nilotiche, abbia favorito proprio il formarsi delle prime comunità su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entità, normalmente individuate con il termine greco di nomoi, ben presto si costituirono in due distinte entità geo-politiche più complesse. Tale l'importanza del fiume Nilo, che attraversava tutto il paese, che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, benché all'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sarà l'Alto Egitto, mentre, di converso, l'area del delta, verso il Mediterraneo, sarà indicato come Basso Egitto. Dal 3200 a.C. si sono susseguite, in Egitto, trenta dinastie regnanti riconosciute archeo-storicamente; a queste debbono esserne aggiunte altre, dette di comodo, giacché riferite, di fatto, non a governi autoctoni, o comunque derivanti dal Paese, bensì frutto di invasioni o di raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri. Avremo perciò una XXXI dinastia, costituita da re persiani, una XXXII dinastia macedone, che annovera un solo sovrano, Alessandro Magno, ed una XXXIII dinastia, meglio nota come Dinastia tolemaica, nata dallo smembramento dell'impero di Alessandro. Anche molti imperatori romani, occupato l'Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con trascrizione geroglifica del proprio nome.

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Tenenet

Tenenet (anche Tjenenet, Tjenenyet, Zenenet, Tanenet, Tenenit, Tanent; dall'egizio Tnn.t) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dea del parto e della birra.

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Tutankhamon

Dodicesimo re della XVIII dinastiaConsiderando nella sequenza anche l’effimero re Smenkhara, immediato successore di Akhenaton, il cui regno sarebbe durato forse meno di un anno.

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Tutankhamon offerente (EA75)

La statua di Tutankhamon offerente (EA75), in granito nero, è una antica statua egizia, frammentaria, raffigurante il faraone Tutankhamon (1332–1323 a.C.) della XVIII dinastia egizia, poi usurpata da re Horemheb (1319–1292 a.C.). Proveniente da Karnak ma al British Museum di Londra sin dal 1823, questa figura del sovrano adolescente si è preservata solamente nella parte superiore: indossante i consueti attributi faraonici (copricapo nemes, barba posticcia, sofisticato gonnellino), Tutankhamon è immortalato nell'atto di presentare un pilastrino alto fino al suo petto e terminante, un tempo, alla base della statua, oggi scomparsa.

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Uadjmose

Uadjmose nacque probabilmente pochi anni prima che suo padre Thutmose I (ca. 1506 - 1493 a.C.; dibattuto) fosse incoronato faraone.

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XXVII dinastia egizia

La XXVII dinastia egizia, anche nota come Prima satrapia d'Egitto, governò l'antico Egitto quando quest'ultimo fu, a tutti gli effetti, una provincia (satrapia) dell'antico Impero persiano achemenide fra il 525 e il 404 a.C. Fu fondata da Cambise II, re di Persia, dopo la sua conquista dell'Egitto e la sua incoronazione come faraone egizio; ebbe termine con la rivolta di Amirteo (404–399 a.C.), forse un discendente della precedente XXVI dinastia, destinato a diventare il fondatore e l'unico faraone della XXVIII dinastia.

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